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FORME DI GOVERNO
La forma di governo rappresenta quell'insieme di strumenti che vengono predisposti
dall'ordinamento costituzionale per far sì che lo Stato raggiunga gli obiettivi che si è
dato attraverso i suoi organi.
● Nel corso del sedicesimo secolo, in Europa si affermò l'assolutismo classico:
un sistema di governo che era nelle mani del re. Sul piano delle relazioni con
l'esterno, lo Stato assoluto esaltava la sua sovranità, agendo nel suo
esclusivo interesse. Sul piano interno, l'assolutismo si traduce nella volontà
del re: il suo potere assoluto non incontra limiti legali. La crisi della monarchia
assoluta ebbe la sua origine a causa delle frequenti crisi finanziarie che
portarono lo stato a dichiarare bancarotta.
● In quest'epoca nasce anche il principio della separazione dei poteri che fece
passare alcuni paesi dalla monarchia assoluta ad altre forme di governo: fu
ispirato dal bisogno di limitare il potere politico accentrato nelle mani del re e
di tutelare la libertà degli individui. Il primo a teorizzare il principio fu l'inglese
Locke. Il costituzionalismo liberale si manifestò in Inghilterra in due fasi:
○ Il potere monarchico fu limitato dal riconoscimento del ruolo del
parlamento.
○ Il parlamento assunse la supremazia della monarchia.
Locke distinse tre funzioni fondamentali dello Stato: la funzione legislativa
(Parlamento), funzione esecutiva (Re) e funzione federativa (esercizio dei
poteri nel campo dei rapporti internazionali).
In Francia, la separazione dei poteri assunse un significato diverso:
Montesquieu identifica 3 poteri, il potere legislativo (si fonda sulla volontà
popolare espressa dalle assemblee rappresentative), esecutivo (scaturisce
dalla volontà del re) e giurisdizionale (risoluzione controversie tra i privati) .
Un altro filone di pensiero è espresso da Rousseau: attribuisce un valore
assoluto al principio democratico e identifica il re nella volontà generale della
collettività.
Forme di governo pure e forme di governo costituzionali parlamentari
● La MONARCHIA ASSOLUTA presentava come carattere quello dell'unicità
della direzione politica: il potere supremo era accentrato nelle mani del re. Era
una forma di governo pura.
● La MONARCHIA COSTITUZIONALE, invece, è una forma di governo mista e
si caratterizza per la netta separazione dei poteri tra il re e il parlamento.
La monarchia costituzionale si evolve nella forma di governo parlamentare
attraverso una serie di fatti e atti che assegnano al parlamento un ruolo
politico più importante.
Il parlamentarismo in una prima fase si presenta come parlamentarismo
“dualista”: il potere esecutivo è esercitato dal re e dal suo governo che deve
avere una doppia fiducia,senza la quale il governo non otterrebbe
l'approvazione del bilancio annuale e delle leggi tributarie. Il carattere dualista
si esprime nella presenza di due centri di potere, il sovrano e il parlamento,
tra i quali esiste un equilibrio istituzionale: la borghesia assume la posizione di
classe dominante. Inizia la fase del “parlamentarismo monista”: il rapporto di
fiducia tra parlamento e governo si rafforza, e il re viene sempre più legato a
funzioni di garanzia e rappresentanza.
Incidenza dei partiti politici sulle forme di governo
Un'incidenza rilevante che riguarda l'applicazione delle norme giuridiche è data da
fattori extra-giuridici: sono fattori che scaturiscono da fenomeni sociali complessi
come le differenze ideologiche, etniche o religiose.
Dove sul piano ideologico si registrino profonde differenze tra i partiti, la possibilità di
accordi o coalizioni si riduce proporzionalmente. Il sistema politico, quindi, appare
polarizzato: vi sono molte aggregazioni politiche però non sono solide fra di loro.
Dove, invece, non ci sono molte differenze ideologiche tra i partiti, i margini per gli
accordi di coalizione, in grado di sostenere governi stabili, sono più ampi.
La forma di governo presidenziale degli USA
La forma di governo degli USA è una forma di governo presidenziale. Nel 1787, la
Costituzione americana aveva previsto questa forma di governo in un contesto
federale. La struttura è fondata su un'interpretazione del principio della separazione
dei poteri rigida: il parlamento ha la funzione di produrre le leggi, il governo ha la
funzione di dare attuazione alla legislazione.
Il Presidente è eletto direttamente dal corpo elettorale e resta in carica per tutto il
suo mandato in quanto non è previsto un voto di sfiducia del Parlamento: egli
presiede e dirige il governo, composto da membri nominati da lui.
Da questo risultano delle conseguenze:
● Il capo dello Stato e il parlamento sono legittimati dal voto del corpo elettorale.
● L'equilibrio fra i due poteri viene assicurato dalla separazione che regna tra gli
stessi.
L'elezione del Presidente e del Vice-presidente si basa su una procedura a doppio
grado: nella prima fase i cittadini sono divisi per collegi elettorali corrispondenti ai
singoli stati dell'unione, eleggono i “grandi elettori” (presidenziali) in numero pari a
quanti sono i deputati e i senatori di ciascuno Stato. Questi elettori sono poi riuniti in
un organo federale, l’ Electoral College, c he ha il compito di eleggere il Presidente e il
Vice presidente.
Il Presidente è il capo dello Stato e il capo dell'esecutivo: si avvale di collaboratori di
sua fiducia, che vengono nominati da lui come segretari di Stato, e che formano il
“gabinetto”.
Il Congresso è un organo parlamentare bicamerale cui la costituzione conferisce il
potere legislativo. La Camera dei rappresentanti è composta da 435 deputati, che
restano in carica per 2 anni, eletti su base nazionale in nome proporzionale alla
popolazione degli stati. Il bicameralismo è di tipo quasi-paritario, in quanto, rispetto
al Senato, la Camera ha l'iniziativa legislativa in materia tributaria.
Un importante ruolo viene svolto dalla Corte suprema: è composta da 9 componenti
nominati dal Presidente degli USA e graditi dal Senato, e restano in carica a vita. La
Corte suprema svolge un'importante funzione di controllo di costituzionalità delle
leggi.
La forma di governo parlamentare
I tratti essenziali si riconducono al rapporto di fiducia tra governo e parlamento, che
è eletto direttamente dal popolo: il governo, invece, è emanazione del parlamento.
Il sistema politico esercita una forte influenza sulla stabilità del governo
parlamentare: un parlamento con tanti partiti ideologicamente distanti non consente
il formarsi di maggioranze solide che possano esprimere la fiducia a favore di
governi stabili.
● Il parlamentarismo si formò per la prima volta in Gran Bretagna. La forma di
governo parlamentare vede una netta prevalenza del governo e una centralità
di posizione del Primo Ministro: egli ha la direzione del governo e ampi poteri
di manovra che riguardano la struttura del governo. Egli è nominato dal
sovrano in seguito alle elezioni politiche: viene investito delle funzioni di capo
del governo il leader d el partito che ha vinto le elezioni.
La struttura del governo è articolata tra Cabinet e Government. Il primo è
presieduto dal Primo ministro e comprende i responsabili dei dicasteri, ed è
l'organo che dirige l'azione di governo e può essere convocato in una forma
più ristretta.
Il Government è il governo in senso ampio e include tutti i ministri, anche
estranei al gabinetto.
Il Parlamento è composto dalla Corona e dalle due camere: la Camera dei
Comuni e quella dei Lord. Le funzioni del sovrano sono ridotte a pura
formalità e atti dovuti: la Camera dei Lord, pur essendo contitolare della
funzione legislativa, ha visto ridursi il suo ruolo politico.
Un dato che caratterizza il parlamento inglese è il ruolo dell'opposizione
parlamentare: il leader del partito secondo classificato ha un ruolo
istituzionale di leader dell'opposizione di Sua Maestà e forma un proprio
gabinetto ombra che svolge una funzione di rilievo costituzionale.
● Il parlamentarismo maggioritario prevede una maggioranza parlamentare
stabile che è in grado di esprimere un governo di legislatura. Un modello
esemplare è quello del cancellierato tedesco: la Costituzione tedesca del
1949 ha previsto una forma di governo parlamentare che assegna al capo di
governo un ruolo politico rilevante. La legge fondamentale riconosce agli Stati