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Parallelamente parla di una seconda missione voluta da Giustiniano ma che giunge tardi.
GIOVANNI di Licopoli:
Su Geremia fondatore del Deir Apa Geremia: originario di Alessandria e in rapporti con l’imperatore
Atanasio (491-518).
GIOVANNI di Nikiu (post 638):
Gli arabi nominarono spesso magistrati calcedonesi, provocando rimostranze dei copti.
GIOVANNI di Shmun, Encomio di Antonio:
Su Antonio padre dei monaci d’Egitto.
Historia Monacorum=
(XXI): su Nitria e la vita monastica anacoretica. Sul monaco Apollo, monastero di Bawit.
(XXII): su Kellia e la vita anacoretica.
Historia Monacorum in Aegypto:
(XXII-1): sul deserto di Scete.
Attesta l’esistenza di un Apollo residente nel nomos di Hermopolis Magna. Forse è l’Apollo
fondatore del monastero di Bagawit.
IBN KHALDUM (1332-1406):
Sulla conversione della Nubia al cristianesimo.
al-IDRISI, Libro di Ruggero (Ruggero II):
Sulla conversione della Nubia al cristianesimo.
Lista dei vescovi di Faras :
Ritrovata nel XVII sec .
Elenca sette vescovati nelle località di Termos, Lourta, Primis, Pachoras, Zae, Dunqua, Shanqir.
al-MAQRIZI (1364-1442) storico =
Menziona la Chiesa al Malik Michail a Beni Magd (regione di Asyut).
Menziona il Deir al Malak Mikhail (territorio di Akhmim). Durante la sua visita aveva visto solo un
monaco, quindi le costruzioni del monastero erano soltanto un rifugio per pellegrini e stalle per
asini e cavalli.
Nomina il Deir al-Ahmar/Deir Anba Bishoi, ma non fa cenno alle sue vicende storiche.
Sulla conversione della Nubia al cristianesimo.
Sul baqt tra la Nubia e l’Egitto arabizzato: i Nubiani forniscono zungun, i musulmani cambio danno
grano ed orzo.
PALLADIO, vescovo di Helenopolis in Bitinia, Historia Lausiaca, (IV sec):
Menziona il brigante etiope Mosè il Nero che si era convertito ed aveva raggiunto sant’Isidoro nella
cella dei Romani nel deserto di Scete.