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EMMINISMO POSTMODERNO

F

Il femminismo postmoderno contesta l'idea che vi sia una base unitaria di

identità ed esperienza condivisa da tutte le donne.

Il postmodernismo ammette l'esistenza di molte verità e costituzioni sociali

della realtà, anziché un nucleo essenziale della femminilità, numerosi soggetti

e gruppi con esperienze diverse (eterosessuali, lesbiche, nere, lavoratrici).

Molte femministe postmoderne sostengono che gli uomini vedono il mondo in

termini di polarità o distinzioni binarie (buono/cattivo, giusto/sbagliato). É su

queste basi che l'elemento maschile viene definito come “normale” e quello

femminile come “deviante”.

LA QUEER THEORY

L'idea che sia possibile separare completamente il genere dalla sessualità è il

punto di partenza della queen theory.

I teorici che si rifanno a questo approccio mettono in discussione il concetto

di “identità” come qualcosa di relativamente fisso o assegnato agli individui

degli agenti della socializzazione. Sostengono che il genere e la sessualità

non sono qualcosa di oggettivamente naturale ma costituiscono uno specifico

discorso.

Foucault ha sostenuto che l'identità omosessuale maschile oggi associata ai

gay non faceva parte del pensiero dominante sulla sessualità. Questa forma

di identificazione non esisteva per gli individui finchè non fu creata dal

discorso medico e psichiatrico. Le identità possono essere viste come

qualcosa di pluralistico, instabile e soggetto al cambiamento nel tempo. La

queer theory contesta infatti tutte le identità apparentemente “autentiche” che

sembrano opporsi alla norma eterosessuale dominante. I termini gay /

lesbiche rimangono legati a un opposizione binaria, come altro rispetto alla

norma. I critici sostengono questa teoria priva di verifiche empiriche.

GLOBALIZZAZIONE E LAVORO SESSUALE

Se nei paesi sviluppati femminismo significa campagne di uguaglianza, adeguati servizi

all'infanzia cessazione della violenza maschile sulle donne, in diverse aree del mondo in

via di sviluppo esso mira ad alleviare la miseria assoluta e a cambiare gli atteggiamenti

maschili tradizionali che favoriscono le famiglie numerose e scoraggiano la

contraccezione.

TURISMO SESSUALE

Il turismo sessuale viene praticato in diverse aree del mondo, tra cui la

Thailandia e le Filippine. Famiglie disperate costringono i propri figli alla

prostituzione. Per prostituzione si intende la concessione di prestazioni

sessuali in cambio di una ricompensa economica. Dal 1951 in USA, si

condannano coloro che organizzano la prostituzione o traggono profitto da

essa, ma non si bandisce la prostituzione in sé. Alcuni governi rilasciano

licenze a case di tolleranza. Oggi la prostituzione è considerata una forma di

lavoro sessuale, definito come la fornitura di servizi sessuali in uno scambio

finanziario. Molte femministe contestano fortemente l'industria sessuale,

vedendovi una degradazione della donna. C'è chi ritiene il lavoro sessuale

ben pagato. Molte lavoratrici sessuali si vedono come donne indipendenti.

MOVIMENTI FEMMINISTI

Lo sviluppo del pensiero femminista e dei movimenti sociali per la

promozione dei diritti delle donne viene convenzionalmente suddiviso in 3

ondate:

Il femminismo della prima ondata, mirava alla parità di accesso al

• potere politico con l'acquisizione del diritto di voto per le donne / parità

in tutte le istituzioni sociali.

Il femminismo della seconda ondata nacque come movimento generale

• di lotta per i diritti politici che coinvolgeva studenti, neri, omosex e altri.

Questa ondata si concentrò sulla liberazione e emancipazione della

donna,.

Il femminismo di terza ondata si verifica in concomitanza della

• globalizzazione, la liquidazione del socialismo reale est europeo, il

multiculturalismo, i fondamentalismi religiosi, la rivoluzione digitale

nelle comunicazioni, la diffusione di Internet, le biotecnologie

genetiche.

RAZZE ETNIE E MIGRAZIONI

Dal 1948 al 1994 è rimasto in vigore l'apartheid. Nel 1996 fu promulgata una

nuova costituzione che metteva fuori legge discriminazioni contro la razza.

Molti studiosi respingono il fondamento scientifico del concetto di razza.

Gobineu sostenne l'esistenza di tre razze: quella bianca (caucasica), quella

nera (negroide), e quella gialla (mongoloide). Secondo egli quella bianca

avrebbe intelligenza, moralità e forza di volontà superiore a quelle di altre

razze, la razza nera sarebbe quella meno dotata. La razza va intesa come un

prodotto di relazioni sociali attraverso cui individui e gruppi vengono

classificati assegnando loro attributi o competenze sulla base di

caratteristiche biologiche. Per la sociologia le distinzioni razziali sono fattori

importanti nella riproduzione dei modelli di potere e disuguaglianza della

società. Il processo in base al quale il concetto di razza viene usato per

classificare individui o gruppi è detto razzializzazione.

L'etnia ha un significato puramente sociale, è un tipo di identità sociale

correlato a differenze culturali che diventano effettive o attive in determinati

contesti sociali.

Le minoranze etniche non sono solo quantitative. Per la sociologia i membri

di una minoranza sono svantaggiati rispetto al gruppo dominante. Il termine

“minoranza” è quindi utilizzato per indicare una subordinazione di un gruppo

all'interno della società, piuttosto che la sua consistenza numerica.

I pregiudizi sono opinioni e atteggiamenti preconcetti dei membri di un dato

gruppo verso gli appartenenti a un altro gruppo. Si fondano spesso sugli

stereotipi, caratterizzazioni rigide e tendenzialmente immutabili di un gruppo.

Il meccanismo del capro espiatorio è rivolto solitamente contro gruppi ben

distinti e deboli che costituiscono facili bersagli.

La discriminazione riguarda i comportamenti effettivi verso i membri di un

determinato gruppo che li escludono da opportunità riservate ad altri.

Il razzismo è la credenza che alcuni individui o gruppi siano superiori ad altri

sulla base di differenze razzializzate. Il razzismo istituzionale fa riferimento al

fatto che quest'ultimo può trovarsi in molte circostanze. Un nuovo tipo di

razzismo è quello culturale che sfrutta questo concetto per discriminare certi

gruppi.

Per comprendere la persistenza del razzismo i sociologi sono ricorsi ai

concetti di:

Etnocentrismo=diffidenza verso i membri di altre culture, combinata con

• la tendenza a giudicare quelle culture con i parametri della propria.

L'etnocentrismo è spesso combinato alla chiusura di gruppo, cioè ai

• processi tramite i quali un gruppo preserva i confini che lo separano da

altri gruppi.

Quando i membri di un dato gruppo hanno una posizione di potere su

• uno o più gruppi, in questo caso la chiusura di gruppo coincide con

l'allocazione differenziale delle risorse.

MODELLI DI INTEGRAZIONE ETNICA

Il primo modello di integrazione è quello dell'assimilazione, che prevede

• l'abbandono di usi e costumi tradizionali da parte degli immigrati e la loro

adesione ai valori e alle norme della maggioranza.

Il secondo modello di integrazione è quello del crogiuolo attraverso cui si

• mescola in nuove forme capaci di rielaborare i modelli culturali esistenti.

Il terzo modello di integrazione è quello del pluralismo culturale nel quale le

• culture etniche sono pienamente intitolate a esistenze separate.

Secondo Parekh il pensiero multiculturale contiene tre intuizioni:

Benchè gli individui non siano del tutto determinati dalla propria cultura,

• ne sono profondamente segnati;

Ogni cultura ha bisogno i contatti con culture diverse, portatrici di

• concezioni alternative

Le culture sono pluralistiche, il compito delle società multiculturali è la

• necessità di trovare modi per conciliare le esigenze di unità e diversità.

Presumere che le persone possiedano un'identità unica o originaria che

domina tutte le altre alimenta la sfiducia e spesso la violenza.

Molti confondono il “multiculturalismo” con la “diversità culturale”, cioè dicono

di vivere in una “società multiculturale”, quando in realtà vogliono solo dire

che la società è composta da persone di diversa origine etnica. Altri pensano

che il multiculturalismo sottointenda il separatismo. Secondo questo

approccio dobbiamo accettare il fatto che nel mondo e nelle società esistono

culture diverse. Il multiculturalismo raffinato invece implica l'importanza

dell'identità e delle leggi nazionali e promuove i collegamenti tra differenti

gruppi sociali ed etnici. Questa forma di separatismo punta alla solidarietà

sociale.

CONFLITTI ETNICI

la diversità etnica costituisce un enorme ricchezza sociale. Secoli di

migrazioni e di dominazioni imperiali hanno prodotto una popolazione molto

eterogenea dal punto di vista etnico/religioso. Oggi i maggiori conflitti sono

causati da divisioni etniche. I movimenti migratori accentuano la diversità

etnica e culturale di molte società e contribuiscono a determinare la dinamica

demografica, economica, sociale.

Gli studiosi hanno identificato 4 modelli migratori per descrivere i principali

movimenti di popolazione che si sono verificati dal 1945:

Modello classico = paesi che sono costituiti come nazioni di immigrati.

• Modello coloniale = favorisce l'immigrazione delle ex colonie.

• Modello dei lavori ospiti = prevede l'immigrazione su base temporanea.

• Modelli illegali.

Molte teorie delle migrazioni si sono concentrate sui fatto “push” e “pull”. I

fattori push sono quelli che “spingono” l'immigrante fuori dal suo paese di

origine. I fattori “pull” sono quelli che attraggono.

I modelli migratori sono caratterizzati da 4 tendenze:

Accellerazione (aumenta il numero di migranti da un paese all'altro).

• Diversificazione (molti paesi sono destinatari i un'immigrazione più

• diversificata).

Globalizzazione (le migrazioni assumono un carattere globale).

• Femminilizzazione (un nr crescente di migranti è donna).

Castles e Miller sostengono che le migrazioni diventeranno la caratteristica

centrale del mondo globale in cui viviamo.

Per intendere il fenomeno per cui un etnia abbandona il luogo di

insediamento originario per disperdersi in altri paesi sotto costrizione e/o

causa traumatica è detto DIASPORA.

Cohen individua diverse categorie di diaspore:

Diaspore di vittime come il traffico di schiavi africani.

Dettagli
A.A. 2015-2016
16 pagine
1 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camiii_natalini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di sociologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Orlandi Edda.