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1- di cosa parla il libro?
Il libro è un saggio metodologico e tratta del problema metodologico del
rapporto tra analista e dati di esperienza che nel nostro caso sono le opere d'arte, visto che Bourdie
prende come esempio Panofsky che è un critico d'arte.
Il libro si caratterizza per le relazioni individuate da Bourdie fra struttura e sistemi simbolici
Bourdie spiega che ci sono vari livelli di significato. Si collegano prima i vari frammenti uno alla
volta e poi li si raggruppa in una totalità. Il problema del significato è come l'interprete può
accedere al significato.
Hans Sedlmayr, sedotto dall'incantesimo della "cattedrale ideale", oppone ad uno studio sistematico
degli elementi dell'architettura e delle caratteristiche tecniche una "fenomenologia" che reinterpreta
le caratteristiche concrete delle forme in funzione dei loro "significati" supposti.
La decifrazione dei significati rischia sempre di cadere in un circolo vizioso in quanto i fenomeni
interpretati, possono accordarsi con i significati scoperti dall'autore soltanto per il fatto che sono
stati costruiti e nominati in funzione di questi significati.
Erwin Panofsky ha mostrato che l'opera d'arte può liberare significati di livelli differenti a seconda
della griglia d'interpretazione che viene ad essa applicata e che i significati di livello inferiore, vale
a dire i più superficiali, restano parziali e mutilati finchè non si afferrano i significati di livello
superiore che li inglobano e li trasfigurano. Questo apprendimento si arma di "concetti dimostrativi"
che indicano e colgono soltanto le proprietà sensibili dell'opera ( ad esempio un merletto vaporoso )
o l'esperienza emotiva che suscitano nello spettatore ( colori tristi o allegri ).
Per accedere al livello dei sensi, dobbiamo disporre di concetti propriamente caratterizzanti che,
afferrando le caratteristiche stilistiche dell'opera d'arte, costituiscano una veritiera "interpretazione"
dell'opera. All'interno di questo strato secondario, Panofsky distingue i temi o concetti espressi in
immagini la cui decifrazione compete all'iconografia, e "il significato o contenuto intrinseco" che
si può afferrare a condizione di trattare i significati iconografici e i metodi di composizione come
"simboli culturali"
2- Primo scarto collettività e individualità creatrice.
Bourdie opera un primo scarto collegando il problema del significato al rapporto fra collettività e
l'individualità creatrice. A proposito dice che contrapporre la collettività e l'individualità creatrice
significa non riuscire a vedere come la collettività sia presente profondamente nell'individualità
sotto forma di cultura ( nel senso di istruzione ) o meglio per dirla con Panofsky nell'habitus
attraverso cui il creatore partecipa alla sua collettività e alla sua epoca e che, a sua insaputa, orienta
e dirige i suoi atti creativi apparentemente più unici
Nella seconda parte fa una polemica ai fisiognomici cioè quelli che si fermano al primo livello più
generico.
Habitus è il modo attraverso cui la cultura dell'epoca entra negli individui. Cioè come gli
individui organizzano la loro vita attraverso strumenti pratici dati dalla cultura. Bourdie critica sia
chi enfatizza l'individualismo sia chi ricerca tutti i dati empirici possibili ( amanti della terra ).
I sentimenti collettivi entrano nell'individuo.
3- dove il collettivo e l'individualità si incontrano?
In una società in cui la trasmissione della cultura è monopolizzata da una scuola, le affinità
profonde che uniscono le opere umane trovano il loro principio nell'istituzione scolastica investita
della funzione di produrre degli individui dotati del sistema di schemi inconsci che costituiscono la
loro cultura, o meglio il loro habitus.
Ricondurre le opere di un'epoca alle pratiche di una scuola significa dotarsi di uno strumento che
spiegan on soltanto ciò che esse proclamano ma anche cio che esse tradiscono.
Cosi come nelle Somme teologiche di Tommaso d'Aquino è presente l'influenza dell'università
parigina del XIII secolo
Per Panofsky la scuola è un luopo da cui prende vita il principio di organizzazione delle pratiche