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Si dice che la comunicazione, e nello specifico la pubblicità, è una barriera all’entrata dal punto di vista finanziario. La
grande impresa cercherà di fare la pubblicità costantemente poiché ha il flusso di cassa che permette di farlo; a
differenza di un follower che non potrà competere. Per esempio chi vuole competere con Mulino Bianco deve investire
molto in pubblicità e questo rappresenta una barriera.
Tipi di comunicazione
- Comunicazione integrata: combinare con sinergia le varie tipologie di strumenti di comunicazione e
migliorarne i risultati
- Comunicazione di marketing: si rivolge al mercato finale cioè i consumatori. L’obiettivo è informare
consumatore dell’esistenza dell’azienda sul mercato e stimolare le vendite. Chi se ne occupa? Dipende dal tipo
di azienda: in genere c’è il brand manager, ma la parte esecutiva è affidata a un terzo (agenzia pubblicitaria)
che mette in atto la strategia.
- Comunicazione istituzionale: si comunica l’impresa non un prodotto o una marca, ma semplicemente l’attività
dell’impresa. Pubblico obiettivo: stakeholders dell’impresa tra cui anche i clienti e il mercato finale. Serve a
elevare l’immagine dell’impresa: corporate image. Successivamente utilizzo la comunicazione di marketing.
- Comunicazione organizzativa che si chiama marketing interno: comunicazione che l’impresa fa all’interno di
sé stessa. Si comunica ai collaboratori e ai soggetti interni all’azienda quali sono i valori che devono sviluppare
nell’attività.
- Comunicazione economico-finanziaria: si occupa del rapporto tra impresa e investitori/banche. Nei siti
internet si trova in basso ed è detta investor relations.
Un’impresa può comunicare ai suoi pubblici di riferimento impiegando una serie di strumenti, la combinazione di due
o più di questi strumenti da origine al mix di comunicazione. Per orchestrare in modo sinergico i diversi strumenti è
necessario predisporre un piano di comunicazione integrata di marketing.
La comunicazione è il processo attraverso il quale un soggetto (fonte) trasmette ad altri (destinatario) un messaggio
attraverso un canale di comunicazione. Il messaggio viene trasformato in un insieme di simboli dalla fonte (codifica) e
viene decodificato dal destinatario. Se l’obiettivo viene raggiunto il feedback è positivo quindi si torna all’impresa che
continua ad utilizzare quella strategia o la modifica in caso di feedback negativo.
Appunti di Gabriele Longo 30
Nonostante l’intenzione, il processo di comunicazione non ha sempre successo. Le cause di un’errata o non efficace
comunicazione possono essere diverse:
- Effetto rumore: che consiste in un errore di codifica a causa di effetti distorsivi da parte del destinatario del
messaggio
- Effetto alone: errori nella segmentazione; l’azienda individua il target e sceglie il messaggio in funzione delle
sue caratteristiche. È possibile che il messaggio venga recepito da un target diverso che male interpreta il
messaggio. In questo caso bisogna valutare se riparare il messaggio o l’intera strategia.
- È necessario che tra fonte e destinatario ci sia un campo di esperienza comune affinché la comunicazione del
messaggio avvenga in maniera efficace.
Le leve per la promozione del prodotto
Pubblicità
forma di comunicazione caratterizzata da mancanza di personalizzazione che non genera un feed-back immediato,
come avviene per la vendita personale. Prima dell’invio del messaggio è necessaria un’approfondita ricerca di
marketing per avere chiaro che cosa comunicare a chi e come. Si dovranno condurre pre-test per non rischiare errori
di decodifica. Richiede quindi una pianificazione molto accurata e costosa.
Vendite personali
È un’interazione personale tra il personale di vendita e il consumatore. È il mezzo più efficace per consolidare
preferenze e permette vendita immediata. È il più costoso perché si ottiene solo con negozi monomarca o essendo
proprietari del punto vendita. Chi trasmette il messaggio può correggere immediatamente fraintendimenti ottenendo
così una corretta comunicazione. Potrebbe essere causa di una comunicazione incoerente perché il venditore modifica
la comunicazione in base all’interlocutore e perché diversi venditori comunicano in modo incoerente tra loro.
Promozione delle vendite
Leva utilizzata assieme alla pubblicità e alla vendita personale che ha varie forme (concorsi a premi, coupon, scontistica
immediata, 3 x 2…). L’obiettivo è attirare l’attenzione del consumatore e stimolare gli acquisti sul punto vendita
attraverso concessione al cliente di un vantaggio limitato nel tempo in termini di sconto o di premi ottenibili. Utilizzata
per breve termine e non va d’accordo con strategia di costruzione di immagine di marca. Molto efficaci nell’attivare
acquisti sia dai clienti fedeli sia dai non acquirenti che colgono occasione per provare (dei quali una parte potrebbe
diventare fedele). Non può essere l’unico elemento del communication mix perché è efficace solo nel breve periodo,
con il rischio che il livello delle vendite torni alla situazione precedente o addirittura diminuisca a causa delle scorte
dei consumatori. Non è bene comunicare che voglio ridurre il prezzo, è meglio creare un evento che costituisca un
incentivo. Se usato troppo frequentemente e per lunghi periodi porta all’auto distruzione (prodotto percepito come
di bassa qualità).
Tipi di promozione:
- Promozioni al consumatore
- Promozioni al distributore
All’interno di queste esistono altre categorie:
- at-home promotion: raggiungere il consumatore a casa con raccolta punti, volantino …
- in-store promotion: promoter nel punto vendita che fa provare prodotto e fa promozione.
Tecniche promozionali:
- Vendita di prezzo (sconti).
- Vendere con premi o omaggi.
- Campioni o prove (profumi, degustazioni).
- Giochi e concorsi (gamification: branca del marketing, cerca di far giocare il consumatore, di legarlo in una
relazione con un gioco. Mentre si gioca si è suggestionabili).
Appunti di Gabriele Longo 31
Si fa promozione per rilanciare un prodotto a causa di vendite costanti o decrescenti. Nella promozione delle vendite
si genera cannibalizzazione nella linea di prodotto. Finita la promozione esiste effetto di depressione delle vendite,
l’obiettivo è di ottenere un aumento delle vendite medie rispetto alla situazione precedente alla promozione. Nel
periodo promozionale il soggetto fa scorta del prodotto, e non acquisterà nel periodo successivo.
Effetti negativi delle promozioni:
- Spirale promozionale: costretto a rinnovare la promozione se era esclusivamente di riduzione di prezzo
- Banalizza immagine di marca: scarsa di qualità
- Speculazioni: i concorrenti reagiscono alla promozione mettendo i loro prodotti in promozione
- Difficoltà di confronto di prezzi
Pubbliche relazioni
Sono attività che mirano ad influenzare le opinioni, gli atteggiamenti o le convinzioni dei clienti potenziali/effettivi, dei
fornitori, dei dipendenti… dunque gli stakeholders. Attività tipiche: articoli sui giornali, creare eventi, spingere
sponsorizzazioni, lavorare molto sull’impatto dell’impresa (sulla corporate image). Spesso non utilizzate. È raro che
una rivista parla gratuitamente di un prodotto, nel caso di eventi bisogna invitare la stampa.
Tra le forme rientra la sponsorizzazione: associare il nome di un’azienda o di un prodotto (sponsor) a un particolare
evento, culturale o sportivo, o iniziativa (sponsee). Le sponsorizzazioni sono coerenti con gli obiettivi e l’immagine
aziendale, permettono di ottenere un’elevata visibilità, di veicolare in modo efficace i propri valori e di instaurare
relazioni stabili con i pubblici di riferimento. Va usato assieme alla pubblicità poiché trasferisce solo un nome non un
messaggio. Il valore maggiore per i consumatori è quello culturale (vista come non semplice trasferimento denaro). La
maggior parte delle aziende del tabacco non possono fare pubblicità ma solo sponsorizzazione per cercare di ripulirsi
l’immagine. L’azienda con più sponsorizzazione è Philips Morris, attraverso fondazioni facilmente collegabili
all’azienda. Non è presente logo per evitare che la percezione negativa della marca influisce sulla percezione
dell’iniziativa.
Direct marketing
Portano il consumatore a contatto diretto con l’impresa. Avviene con telefono, cataloghi, online e sui social media.
Obiettivo è avere una risposta immediata personalizzata e interattiva. Qui non punto alle vendite ma solo entrare in
contatto con il consumatore e che questo contatto si trasformi in una relazione.
Bisogna misurare la REDEMPTION data dal Numero risposte / numero contatti. Un modo per quantificare è spedire
tot buoni sconto e in base a quanti ne tornano misuro l’efficacia.
Il contributo della tecnologia è fondamentale. Quasi tutti i momenti di contatto tra impresa e cliente lasciano una
traccia elettronica: acquisti con carte di credito, acquisti registrati su carte fedeltà … Queste tracce possono essere
registrate e diventare parte di un insieme coerente di informazioni, ovvero i database usati per i programmi di
Customers Relationship management (CRM), che costituiscono la base per uno sviluppo efficiente ed efficace di
programmi di direct marketing che abbiano valore per il cliente e per l’impresa. Nella maggior parte dei casi quando
la tecnica si è sviluppata si pensava che CRM significasse call center. Il CRM viene usato per targettizzare meglio attività
(segmentare, creare profilo consumatore).
Appunti di Gabriele Longo 32
Le decisioni in merito al mix di comunicazione sono influenzate da una serie di fattori:
- Target: i piani di comunicazione possono essere indirizzati a
o Consumatori finali: utilizzo di mass media perché il loro numero è elevato. La pubblicità viene poi integrata
con iniziative promozionali per mantenere vivo l’interesse.
o Clienti industriali: viene utilizzata la vendita personale poiché i volumi di vendita giustificano l’investimento
in una relazione diretta e personalizzata con l’obiettivo di fidelizzare l’intermediario.
- Stadio del ciclo di vita del prodotto: a ciascuna fase corrispondono obiettivi di marketing diversi
o Introduzione: suscitare curiosità e spingere alla prova, per questo sarà necessario combinare distribuzione
di campioni gratuiti, pubblicità e pubbliche relazioni nei confronti di influenzatori e opinion leader.
o Crescita: l’obiettivo principale è convincere a comprare il prodotto anziché le marche concorrenti, in questo
caso promozioni e relazioni pubblich