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SISTEMA

Insieme di elementi interagenti entro determinati confini e connessi reciprocamente mediante relazioni che connettono gli elementi secondo una struttura organizzata e stabile, finalizzata ad una funzione.

Tali relazioni sono:

  • Le relazioni di feedback costituiscono la connessione diretta o indiretta di tutti gli elementi del sistema tra loro attraverso la propagazione del mutamento.
  • Un mutamento di una sola variabile si propaga inevitabilmente a tutto il sistema secondo tempi e modalità che dipendono dalla complessità della sua struttura.

Il funzionamento dei geosistemi è garantito da flussi di INPUT/OUTPUT che lo connettono all'ambiente esterno.

Gerarchia di sistemi (sistemi minori come elementi di sistemi maggiori)

Proprietà comune a tutti i sistemi è il DINAMISMO, poiché la loro struttura è investita da continui PROCESSI di mutamento endogeno e/o esogeno.

La reazione del sistema al mutamento dipende dalla flessibilità della sua.

struttura; oltre una soglia critica si può verificare una DESTRUTTURAZIONE del sistema.

Le dinamiche del sistema sono complesse in ragione di:

  • diverso ritmo di mutamento dei singoli elementi;
  • fenomeni di inerzia;
  • flessibilità;
  • fenomeni di isteresi (reazione differita).

Classificazione dei sistemi:

  • sistemi morfologici
  • sistemi a cascata
  • sistemi di controllo

Geografia fisica

Una delle maggiori articolazioni tematiche degli studi geografici studia l'ambiente terrestre nelle sue componenti naturali, all'interno di una disciplina che si distingue dalle altre.

La geografia fisica studia l'ambiente terrestre nelle sue componenti naturali, avendo come interesse l'ambiente naturale in quanto componente delle relazioni società-ambiente. L'ambiente viene quindi interpretato nella geografia fisica come sede di insediamento e attività umane e come fonte di risorse naturali.

Le risorse naturali sono tutte le risorse prodotte dai

Processi naturali della terra, comprendenti i giacimenti di minerali, i giacimenti di combustibili fossili (carbone fossile, petrolio, gas naturale), il suolo, l'aria, l'acqua, le piante e gli animali. Le risorse naturali si distinguono in due macro categorie:

  • Risorse non rinnovabili: sono quelle che vengono considerate esaurite quando vengono meno le condizioni per la loro rigenerazione oppure quando la loro rigenerazione necessita di tempi troppo lunghi perché l'uomo ne possa beneficiare. I combustibili fossili o l'uranio sono risorse non rinnovabili perché il loro esaurimento è definitivo per l'uomo.
  • Risorse rinnovabili: sono quelle che si rigenerano in tempi utili all'uomo, sia in maniera naturale e spontanea sia attraverso l'intervento umano (es. la riforestazione). Una risorsa rinnovabile di per sé diventa non rinnovabile quando viene utilizzata (per lo più dall'uomo) ad una velocità maggiore.
di questa disciplina è fondamentale. La geografia fisica si occupa dello studio delle caratteristiche fisiche della Terra, come il clima, il suolo, la vegetazione, i corsi d'acqua e le montagne. Queste componenti naturali sono fondamentali per comprendere l'ambiente in cui viviamo e le interazioni che si verificano tra gli esseri viventi e il loro habitat. Le risorse energetiche rinnovabili sono una parte importante dell'ambiente. L'energia solare, l'energia eolica e l'energia geotermica sono tutte fonti di energia che possono essere sfruttate senza esaurimento. Queste risorse sono considerate rinnovabili perché si rigenerano naturalmente nel tempo. Tuttavia, l'ambiente può anche essere considerato una fonte di rischio se lo analizziamo dal punto di vista delle dinamiche umane. Gli interventi umani sull'ambiente, come l'urbanizzazione e l'agricoltura intensiva, possono influenzare negativamente le risorse naturali e portare a problemi come l'inquinamento dell'aria e dell'acqua, la deforestazione e la perdita di biodiversità. In conclusione, la geografia fisica studia l'ambiente terrestre nelle sue componenti naturali, ma tiene anche conto delle interazioni umane con l'ambiente. Questa disciplina è fondamentale per comprendere come l'ambiente influisce sulla vita sulla Terra e come le azioni umane possono influenzare l'ambiente stesso.dei fenomeni naturali e delle loro interazioni, è proprio alla luce di questa prospettiva integrata che dobbiamo riprendere il concetto di ecosistema.

Ecosistema

La terra è uno spazio complesso popolato da molteplici forme di vita animale e vegetale ma anche da forme di vita inanimate come il mare, i laghi, i fiumi, le rocce. Sulla terra, il mondo animato e quello inanimato dunque la sfera biotica e la sfera abiotica danno luogo a molteplici combinazioni più o meno complesse e per spiegare queste combinazioni gli studiosi usano il concetto di ecosistema. La terra è un ecosistema e come tale può essere studiata ma in scala diversa, così come i mari e i deserti.

Definizione:

Insieme delle relazioni che connettono gli elementi biotici (vegetali/animali) organizzati in una data comunità (biocenosi) entro una data area (biotopo) mediante scambi di energia e materia. Tali relazioni sono reciproche tra gli organismi della biocenosi e tra essi e il substrato.

inorganico rappresentato dal loro habitat naturale. Un ecosistema è l'insieme costituito da una comunità di organismi viventi e dall'ambiente dove essi risiedono e con il quale sono integrati attraverso complesse relazioni. Si chiamano fattori abiotici le caratteristiche fisiche e chimiche dell'ambiente o biotipo; si chiamano fattori biotici le caratteristiche della comunità vivente o biocenosi. Lo specifico luogo in cui vive un organismo all'interno di un ecosistema si definisce habitat.

Elementi biotici: biosfera

Elementi abiotici: atmosfera, litosfera, idrosfera.

Gli SCAMBI di ENERGIA animano il funzionamento dell'ecosistema, permettendone la sussistenza. Si configurano secondo un flusso unidirezionale di input/output. Tutti gli ecosistemi sono quindi sistemi aperti, in quanto dipendenti dal sole per il loro approvvigionamento energetico.

Gli SCAMBI di MATERIA assumono invece forma ciclica. I diversi elementi e composti chimici

Attraversano ciclicamente tutte le componenti dell'ecosistema secondo i cicli biogeochimici. I costituenti chimici della materia sono soggetti a trasformazioni cicliche, deve cicli biogeochimici, che li fanno passare continuamente dagli organismi all'ambiente e viceversa. I più importanti cicli biogeochimici sono quelli del carbonio, dell'azoto, dell'ossigeno e del fosforo. Tutti questi cicli si intrecciano con il fondamentale ciclo dell'acqua. Gli scambi di materia assumono invece forma ciclica.

INPUT: acqua, cibo, ossigeno indispensabili per il rinnovamento dei tessuti umani, in quanto forniscono energia necessaria alla respirazione, alla circolazione del sangue ed al movimento umano.

OUTPUT: sostanze prodotte dal processo metabolico ed espulse in forma solida o liquida. L'energia consumata viene trasformata in calore e riciclata nell'atmosfera sotto forma di gas.

In ogni ecosistema vi è un flusso di energia che parte dal sole e passa dalle piante,

produttori e consumatori secondari).5.livello: occupato dai decompositori (batteri e funghi che si nutrono dei resti di piante e animali).Questi livelli trofici sono collegati tra loro attraverso le catene alimentari, che rappresentano il flusso di energia e materia all'interno di un ecosistema. Ad esempio, una catena alimentare potrebbe essere: pianta → erbivoro → carnivoro → decompositore. Ogni livello trofico dipende dal livello precedente per ottenere energia e nutrienti. Inoltre, un ecosistema può avere più catene alimentari interconnesse, formando una rete alimentare complessa.

altri carnivori). Infine ci sono i decompositori, che rimettono in circolo le sostanze inorganiche, sono un insieme di catene alimentari collegate e intricate fra loro che costituiscono una rete alimentare.

Poiché gli organismi dei diversi livelli trofici disperdono energia per le proprie funzioni vitali, via via che si procede entro la rete alimentare aumenta il RAPPORTO di CONVERSIONE ALIMENTARE (quantità di cibo necessaria per produrre una caloria). In natura pertanto popolazioni numerose possono sussistere solo ai livelli trofici più bassi.

Il rapporto di conversione alimentare ha pertanto implicazioni molto importanti nella valutazione dei sistemi di produzione agricola e di allevamento in rapporto ai REGIMI ALIMENTARI: a parità di superficie agraria sfruttata sarà possibile produrre una maggior quantità di calorie di origine vegetale rispetto a quella ottenibile da prodotti animali.

Dinamismi degli ecosistemi

Processo di successione biologica, ogni

comunità biotica tende a svilupparsi attraverso diversi stadi di organizzazione (SERE), nei quali mutano tanto il numero e le specie degli organismi coinvolti quanto la struttura dei flussi che li connettono. Tale processo culmina con il raggiungimento di uno stadio di CLIMAX caratterizzato da uno stato di equilibrio tra i componenti dell'ecosistema e nel bilancio dei flussi di input/output che lo connettono all'esterno. Tale processo può essere alterato o interrotto da: - Processi di REGRESSIONE dovuti a mutamenti nelle condizioni dell'ecosistema o del suo ambiente esterno, tali da interrompere o deviare il processo di successione biologica in corso verso differenti traiettorie di sviluppo. Si ha un equilibrio ecologico quando i vari componenti di un ecosistema sono presenti con un numero di individui nelle proporzioni adeguate alle risorse disponibili. La nicchia ecologica definisce il ruolo svolto da un organismo in un ecosistema in equilibrio. I fattori di

La differenziazione degli ecosistemi

Lo schema di funzionamento degli ecosistemi ha valore generale, a qualsiasi scala, ma essi assumono configurazioni diverse a seconda dei diversi areali della superficie terrestre.

Tale Differenziazione Spaziale è riconducibile all'azione di differenti Fattori di Varietà Ambientale, rilevabili a diverse scale spaziali.

Scala globale

A questa scala appaiono rilevanti le influenze relative ai caratteri zonali del clima.

Tempo atmosferico

Una momentanea combinazione locale di vari elementi meteorologici (temperatura, precipitazioni, umidità...)

Clima

L'abituale successione dei tipi di tempo propria di una località o di una regione, non esclusi gli eventi eccezionali.

-Il concetto di clima è un concetto astratto nel senso che non esistono strumenti per misurarlo.

-Il clima deve essere perciò inteso come una convenzione che deriva dall'osservazione di un lungo periodo di fenomeni elementari che lo compongono.

Quali sono la temperatura, l'umidità e la pressione e cosa rappresentano? La temperatura è una misura della quantità di calore presente in un determinato ambiente o oggetto. Viene generalmente misurata in gradi Celsius (°C) o Fahrenheit (°F). L'umidità è una misura della quantità di vapore acqueo presente nell'aria. Viene espressa in percentuale e indica la quantità di acqua presente rispetto alla quantità massima che l'aria può contenere a una determinata temperatura. La pressione atmosferica è la forza esercitata dall'atmosfera terrestre su una determinata area. Viene misurata in unità di pressione come il millibar (mb) o l'ettopascal (hPa) e rappresenta la forza con cui l'aria si spinge verso il basso sulla superficie terrestre. La pressione atmosferica varia in base all'altitudine e alle condizioni meteorologiche.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
30 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Gea_01 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pressenda Paola.