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N
Una reazione S 1 non avviene in un unico stadio, bensì in tre, e riguarda specialmente
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alogenoalcani terziari (talvolta secondari). Altra differenza è che non è stereospecifica, ma
porta alla formazione di una miscela racemica.
I. Dissociazione: rottura eterolitica del legame C-‐X, che dà luogo ad una netta separazione di
carica e forma, così, un carbocatione.
II. Attacco nucleofilo, con interazione fra il carbocatione e il solvente (solvolisi) o l’acqua
(idrolisi). La carica positiva viene assunta dall’Ossigeno dell’acqua e si forma lo ione
alchilossonio (acido).
III. Deprotonazione: il solvente strappa un H allo ione, che forma la specie neutra, l’alcol. Il
+
catione H O forma il gruppo uscente della reazione.
+
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E1: Reazione di eliminazione monomolecolare (sintesi di un alchene).
Una volta formatosi un carbocatione (da S 1), è possibile una reazione collaterale, detta di
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eliminazione. Il nucleofilo, infatti, potrebbe agire da base, strappando un elettrone al
carbocatione, creando così un doppio legame C=C, e formando così un alchene (idrocarburo
insaturo), a partire da un alogenoalcano.
E2: Reazione di eliminazione bimolecolare (sintesi di un alchene).
Reazione concertata in cui si ha la deprotonazione ai danni dell’alogenuro primario,
eliminazione in anti del gruppo uscente, e formazione del legame doppio C=C, caratteristico
dell’alchene, prodotto della reazione.
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Alcoli
Gli alcoli, derivati dell’acqua, hanno formula generale R-‐OH. Sono definiti come alcan-‐oli, se
lineari, oppure cicloalcanoli, se ciclici. Gli alcoli sono sostanze anfotere.
Sintesi degli alcoli.
Sostituzione nucleofila (idrolisi) a partire da alogenoalcani, secondo meccanismi S 1 o S 2.
N N
I. Sostituzione nucleofila con formazione dell’estere alchiletanoato a partire da un alogenuro.
II. Idrolisi dell’etanoato (estere), con rottura del legame estereo e formazione dell’alcol.
Idrogenazione catalitica di aldeidi e chetoni.
Con catalisi eterogenea, è possibile far reagire aldeidi o chetoni a formare, rispettivamente, un
alcol primario o secondario, mediante idrogenazione, ossia aggiunta di un Idrogeno H .
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Idrogenazione e riduzione con idrocarburi di aldeidi e chetoni.
Attacco nucleofilo portato avanti da un idruro al Carbonio carbonilico, avente un dipolo
positivo. Da un aldeide si forma un alcol primario, con rottura del legame C=O e formazione di
due nuovi legami C-‐H, mentre da un chetone si forma un alcol secondario (si ha sempre
l’aggiunta di due H, ma un aldeide ha già un Idrogeno, a differenza di un chetone).
Riduzione di eteri ciclici mediante idruri.
Da un etere ciclico si può formare un alcol mediante una S 2 atipica:
N
I. Attacco nucleofilo dell’idruro, H , che si lega all’atomo di C meno sostituito;
+
II. L’idruro si lega all’ossigeno etereo e funge da gruppo uscente intramolecolare;
III. L’alcossido, -‐OH, in realtà non è in grado di fare da gruppo uscente e rimane legato alla
molecola.
Si osserva che il nucleofilo che porta l’attacco è sempre in posizione trans rispetto ad -‐OH:
l’apertura dell’epossido avviene dalla parte “opposta” all’attacco nucleofilo.
Reattività degli alcoli.
Protonazione.
La protonazione degli alcoli fornisce ioni ossonio, H O , primari (stabili), o secondari (meno
+
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stabili). Ioni ossonio primari possono subire attacco nucleofilo, secondo S 2.
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Ossidazione, a formare aldeidi e chetoni.
L’ossidazione, ovvero l’uscita di un Idrogeno molecolare H , avviene grazie al dipolo positivo
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del Carbonio carbonilico, che può subire attacco nucleofilo a formare un alcol primario (da un
aldeide, in ambiente anidro) o secondario (da un chetone).
Sintesi di alogenoalcani.
Alcoli terziari reagiscono a formare alogenoalcani secondo reazioni S 1, caratterizzate dalla
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maggior velocità; il processo passa attraverso la formazione di un carbocatione. Alcoli primari,
invece, compiono S 2, più lentamente. Infine, un alcol secondario può sintetizzare in entrambi i
N
modi un alogenoalcano, a velocità intermedie.
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Eteri
Gli eteri, considerati derivati dell’acqua così come gli alcoli, hanno gruppo funzionale R-‐O-‐R’.
Essi sono identificati dal nome di alcossialcani e possono essere lineari o ciclici, molto più
reattivi grazie al fenomeno della tensione d’anello.
Reattività degli eteri: apertura d’anello per attacco nucleofilo.
Un etere ciclico può subire un attacco nucleofilo, secondo una reazione di sostituzione,
aprendo la propria catena e formando un alcol (sintesi di alcoli mediante riduzione di eteri
ciclici). La reazione è stereospecifica, ossia si forma il composto con l’attacco al Carbonio meno
sostituito, se l’etere non è simmetrico e il nucleofilo ha carica negativa, mentre è parzialmente
stereoselettiva se il nucleofilo è neutro.
L’apertura di un etere ciclico può avvenire anche con catalisi acida, caso in cui l’attacco viene
compiuto al C più sostituito dell’anello.
Sintesi degli eteri.
Sintesi di Williamson per eteri lineari.
Reazione che avviene secondo lo schema di una S 2, a partire da un alcol si forma un alcossido,
N
che reagisce mediante sostituzione nucleofila con un alogenoalcano primario a formare un
etere (vedi S 2 per dettagli).
N
Sintesi di Williamson per eteri ciclici.
Una volta formatosi l’alcossido, sostanza dall’elevato potere nucleofilo, è possibile un attacco
intramolecolare al Carbonio legato ad un alogeno, buon gruppo uscente; una catena può così
chiudersi, a formare un etere ciclico.
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Ammine RNH
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Le ammine sono considerati derivati dell’ammoniaca, in quanto hanno gruppo funzionale RNH .
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Le ammine si distinguono, in base ai sostituenti alchilici legati all’atomo di Azoto, in primarie,
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