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ΔS
reversibilità, possiamo calcolare la variazione di entropia come = Q /T, dove Q è il calore
rev rev
fornito alla sostanza e T è la temperatura a cui è stato aggiunto. ΔS
N.B.: l’entropia S aumenta all’aumentare di T mentre la variazione di entropia diminuisce
all’aumentare di T.
ΔS° :
UNIV
a) Reazioni ESOTERMICHE (ΔH < 0) e DISORDINANTI (ΔS > 0) sono SEMPRE SPONTANEE.
sist sist
b) Reazioni ESOTERMICHE (ΔH < 0) e ORDINANTI (ΔS < 0) sono SPONTANEE a patto che
sist sist
l’ambiente si disordini più di quanto si ordina il sistema (favorite a T relativamente basse).
c) Reazioni ENDOTERMICHE (ΔH > 0) e DISORDINANTI (ΔS > 0) sono SPONTANEE a patto che
sist sist
il sistema si disordini più di quanto si ordina l’ambiente (favorite a T relativamente alte).
d) Reazioni ENDOTERMICHE (ΔH > 0) e ORDINANTI (ΔS < 0) non sono MAI SPONTANEE.
sist sist
E L D G : C’è un modo molto più comodo per i chimici per prevedere se una reazione può
NERGIA IBERA I IBBS
avvenire o meno spontaneamente: partendo da proprietà del solo sistema e tenendo conto del fatto che le
reazioni si svolgono soprattutto a P e T costanti. Ciò induce ad un nuovo criterio di spontaneità basato su
una nuova funzione di stato: L’ENERGIA LIBERA G. ⇒
ΔS ΔS ΔS ΔS ΔH ΔS ΔS ΔH
= + > 0 MA = - /T = - /T
univ sist amb amb sist univ sist sist
ΔS
Stiamo calcolando da sole informazioni relative al sistema ma non stiamo però trascurando
univ
l’ambiente perchè il suo cambiamento di entropia è espresso mediante proprietà del sistema
ΔG ΔH
= - TΔS < 0
1) Poichè H e S sono funzioni di stato, anche G è una funzione di stato.
2) La variazione di G (ΔG) fissa la direzione di un processo spontaneo in funzione delle proprietà del
solo sistema. ΔS ΔG ΔS
3) La relazione - T • = garantisce che se > 0 (processo spontaneo), risulta sempre
univ univ
ΔG ΔG
< 0: un processo è spontaneo quando < 0.
4) Energia libera significa libera di essere disordinata, capace di causare cambiamento, capace di fare
G H
lavoro: = - TS 12
Davide Pasquali
ΔG
5) è una misura della competizione tra l’effetto energetico (ΔH) e l’effetto probabilistico (ΔS),
ovvero tra la tendenza dell’energia ad assestarsi su valori minimi e dell’entropia ad assestarsi su
valori massimi.
E L M S F (ΔG° ):
NERGIA IBERA OLARE TANDARD DI ORMAZIONE F
ΔH°
a) Stesse considerazioni fatte per f
b) Stato standard di riferimento: una mole di sostanza nel suo stato stabile 1 atm e 25°C
c) Zero arbitrario: Energia libera molare standard degli elementi uguale a 0
d) Poichè formare 1 mole di elementi ad 1 atm e 25°C a partire da 1 mole di elementi a 1 atm e 25°C
ΔG°
non comporta variazione di energia libera: (elementi) = 0
f
ΔG°
e) (composto) = variazione di G associata alla formazione di una mole di composto a partire
f
dagli elementi che lo costituiscono (tutti nelle condizioni standard).
ΔG° (composto) è una misura della stabilità termodinamica del composto nei confronti degli elementi che
f
lo costituiscono: A MENO CHE IL COMPOSTO NON SIA CINETICAMENTE STABILE. ≡
La TEMPERATURA MINIMA al di sopra della quale la reazione (in condizioni standard reagenti e prodotti
a P 1 atm.) diventa spontanea è la TEMPERATURA DI EQUILIBRIO IN CONDIZIONI STANDARD.
C . S :
RITERIO QUALITATIVO PER VALUTARE SE UN PROCESSO È SPONTANEO IN COND TANDARD
E (ΔG ) (L ):
NERGIA LIBERA REAZ E LAVORO UTILE UTILE
ΔG = L : massima quantità di energia che può essere trasformata in lavoro utile (a P e T cost)
reaz utile
ΔG = L ottenibile
reaz max ⇒ ΔG
Processo spontaneo < 0 (ΔS > 0): lavoro fatto dal sistema sull’ambiente (-L)
reaz univ
Il lavoro (-L) rappresenta la massima quantità di lavoro ottenibile da una trasformazione spontanea ed
eguaglia esattamente la diminuzione di energia libera.
⇒ ΔG
Processo non spontaneo > 0 (ΔS < 0): lavoro dall’ambiente sul sistema (+L)
reaz univ
Il lavoro (+L) rappresenta la minima quantità di lavoro ottenibile da fare perchè avvenga una
trasformazione non spontanea ed eguaglia esattamente l’incremento di energia libera. 13
Davide Pasquali
R ( %) :
Η
ENDIMENTO DI UNA REAZIONE
η ΔH
= (E / E ) x 100 = (ΔG / ) x 100
% utilizzabile totale reaz reaz
L’EQUILIBRIO CHIMICO: Nei calcoli stechiometrici abbiamo sempre
supposto che dai reagenti si ottenesse il 100% dei prodotti, ovvero che la
reazione fosse quantitativa. In realtà tutte le reazioni chimiche (in un
sistema chiuso) raggiungono uno stato di equilibrio (ΔG = 0), stato in cui
reaz
la concentrazione dei reagenti e dei prodotti resta costante nel tempo. Ci
sono reazioni LENTE e reazioni VELOCI ma TUTTE prima o poi
RAGGIUNGONO L’EQUILIBRIO.
La concentrazione dei reagenti diminuisce, la concentrazione dei prodotti
aumenta. Raggiunto l’equilibrio la concentrazione reagenti e prodotti restano costanti nel tempo se non
variano T e P.
L’equilibrio è un processo dinamico nel senso che entrambe le reazioni continuano ad avvenire: la posizione
dell’equilibrio è sempre la stessa indipendentemente dalla direzione in cui esso viene raggiunto.
L C E K : L’equilibrio è sempre caratterizzato da una K . SPERIMENTALMENTE si
A OSTANTE DI QUILIBRIO EQ eq
dimostra che il rapporto fra le concentrazioni dei reagenti e dei prodotti all’equilibrio, ciascuna elevata per
il corrispondente coefficiente stechiometrico, è costante a T costante e coincide con la K .
eq
Ad una data temperatura c’è solo un valore di K eq
⇒ ⇒
K >> 1 prevalgono i prodotti; K << 1 prevalgono i reagenti
eq eq ⇒
Se le concentrazioni sono espresse in moli/l K (in genere per equilibri in soluzione)
c
⇒
Se le concentrazioni sono espresse in atm K (in genere per equilibri gassosi)
p
G : OMOGENEI (una sola fase) ETEROGENEI (più fasi).
LI EQUILIBRI
OMOGENEI: i) equilibri gassosi (una sola fase gas); ii) equilibri in soluzione (una sola fase soluzione).
ETEROGENEI: i) solido – liquido; ii) solido – gas; iii) liquido – gas.
Nella K di una reazione eterogenea non compaiono le concentrazioni del liquido puro o del solido puro:
concentrazione = massa/V grandezza intensiva (densità)
K fornisce il GRADO DI AVANZAMENTO di una reazione:
eq
1 - Il valore di K dice se all’equilibrio la miscela di reazione contiene un’elevata concentrazione di
eq
PRODOTTI: K > 1 Equilibrio spostato in favore dei PRODOTTI
K < 1 Equilibrio spostato in favore dei REAGENTI
K = 1 Concentrazione REAGENTI = Concentrazione PRODOTTI
2 - Il valore di K permette di conoscere se un processo industriale darà luogo ad una quantità di prodotto
eq
tale da renderlo competitivo ad una data temperatura.
3 - K non dice dopo quanto tempo (ovvero a che velocità) si raggiungerà l’equilibrio.
eq
Quoziente di reazione Q: Previsione del verso di svolgimento di una reazione per raggiungere l’equilibrio
partendo da una qualsiasi condizione iniziale.
a) Stessa forma matematica di K ma le concentrazioni o pressioni parziali sono quelle iniziali o
eq
istantanee
b) Q varia al procedere della reazione e, raggiunto l’equilibrio diventa uguale a K eq
Quindi, per una data concentrazione iniziale il confronto tra Q e K permette di prevedere in che direzione
eq
procede la reazione per raggiungere l’EQUILIBRIO.
ΔGT ΔG°
E : = + RT lnQ
NERGIA LIBERA E COSTANTE DI EQUILIBRIO
ΔG° rappresenta l’aumento o la diminuzione di energia libera quando i reagenti (nel loro stato standard) si
SITUAZIONE
trasformano completamente nei prodotti (allo stato standard). NON REALE 14
Davide Pasquali
ΔG° non varia nel corso di una reazione (a P e T costanti) e dipende unicamente dalle proprietà intrinseche
dei reagenti e prodotti (nel loro stato standard).
ΔG si riferisce ad una qualsiasi composizione della miscela di reazione e rappresenta la differenza di
energia libera tra prodotti e reagenti alle concentrazioni che sussistono in quel momento delle reazioni.
ΔG
Quindi varia mentre varia la composizione della miscela di reazione. ΔG ΔG°!!!
a) In condizioni non standard (condizioni reali) DOBBIAMO CONSIDERARE e non ci sono
infinite condizioni per le quali passa una reazione prima di raggiungere l’equilibrio, quindi ci sono
ΔG ΔG
infiniti valori di possibili!!! Mano a mano che la reazione procede verso l’equilibrio tende a
ΔG
0 e Q tende a K, per cui all’equilibrio avremo che = 0 e Q = K. Questa relazione è sempre valida
a prescindere dalle condizioni iniziali perchè tutte le condizioni iniziali portano allo stesso valore di
K a T = costante. Quindi, dall’equazione generale si ottiene:
eq ΔGT
All’equillibrio = RT ln(Q/K)
b) In condizioni standard (condizioni particolari, irreali): Q = 1 (reagenti e prodotti a conc. unitaria),
ΔG ΔG° ΔG°
lnQ = 0 e quindi: = = -RT lnK c’è solo un valore di per una data reazione a T= costante
che dipende unicamente dalle proprietà intrinseche dei prodotti e dei reagenti
Quindi:
ΔGT ΔG° ⇒ ΔG°
= + RTlnQ
T = -RTlnK (ΔGT = 0 quando Q = K)
a) Il valore di K è una costante a T costante.
eq
b) Per ogni valore di T esiste un diverso valore di K .
eq
c) Partendo da una qualsiasi concentrazione iniziale di reagenti e/o prodotti si arriva sempre all’equilibrio
ed il valore di K è uno solo a T costante.
eq
d) Le concentrazioni standard iniziali di reagenti e/o prodotti (ΔG°; Q = 1) sono una delle tante possibili
concentrazioni iniziali da cui si può partire per raggiungere l’equilibrio.
ΔG°T ΔH°/ΔS°
e) Esiste un solo valore di T per la quale = 0: T = = temperatura a cui le condizioni standard
sono di equilibrio.
ΔGT
f) Il segno del ci dice da che parte si sposta la reazione per raggiungere l’equilibrio partendo da
condizioni iniziali qualsiasi.
ΔG°T
g) Il segno del ci dice da che parte si sposta la reazione per raggiungere l’equilibrio parten