ATP:
Agisce attraverso l'adenosina come un NT del SNC; è presente nei neuroni di connessione tra SN autonomo
e dotto efferente, vescica, cuore e intestino. È implicato anche nella percezione del dolore.
Agisce attraverso l’adenosina come un NT del SNC; è presente nei neuroni di connessione tra SN autonomo
e dotto efferente, vescica, cuore e intestino. È implicato anche nella percezione del dolore.
NEUROPEPTIDI:
Sono NT costituiti da catene di AA, la cui sintesi può avvenire esclusivamente nel soma, grazie al RER e
all’Apparato di Golgi. Per essere rilasciate nel terminale sinaptico richiedono livelli di Ca++ intracellulare
molto alti e, quindi, frequenze di stimolazione neuronale maggiori. Vengono inattivati rapidamente,
degradati da enzimi specifici o per diffusione.
Esempi: sostanza P (NT eccitatorio), oppiacei endogeni come le endorfine (funzione antidolorifica), la
vasopressina e l’ossitocina.
NT GASSOSI:
Il gas più studiato è l’ ossido nitrico, implicato nella comunicazione fra neuroni, nel regolare la pressione
sanguigna e nell’erezione. I NT gassosi agiscono per diffusione su neuroni postsinaptici o anche per
trasmettere info dal neurone postsinaptico a quello presinaptico.
CARATTERIZZAZIONE DEI RECETTORI:
Ciascun recettore si lega ad un solo NT. Ma ciascun NT può legarsi a diversi recettori. Lo stesso NT può
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avere effetti postsinaptici diversi a seconda del recettore a cui si lega.
Tipi di recettori:
Amplificazione del segnale:
L’attività di un recettore associato alla proteina G può portare all’attivazione di moltissimi canali ionici.
L’uso di piccoli messaggeri che possono diffondersi velocemente permette al segnale di espandersi a
distanza, attraverso molte membrane cellulari. I segnali a cascata interagiscono per un’ulteriore regolazione
(interazione tra cascate). I segnali a cascata possono generare nella cellula dei cambiamenti chimici di lunga
durata (base della durata della memoria).
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10. ANATOMIA MACROSCOPICA DEL SISTEMA NERVOSO
SISTEMA NERVOSO (SN):
Il sistema nervoso ha la funzione di ottimizzare l’interazione individuo-ambiente conferendo ampia
flessibilità nelle risposte alle stimolazioni ambientali. Tali risposte possono essere molto semplici (come
quelle di allontanamento da uno stimolo doloroso), e quindi vengono eseguite in maniera semiautomatica;
altre sono più complesse, perciò la strategia comportamentale in risposta ad uno stimolo viene scelta tra
diverse opzioni possibili che tengano conto delle info sensoriali disponibili e dell’esperienza precedente e/o
valutazioni. Alla crescente complessità del repertorio comportamentale ne corrisponde una crescente dei
circuiti che sottendono tali comportamenti.
Il SN viene convenzionalmente diviso in SNC e SNP:
RIFERIMENTI ANATOMICI (si usano convenzioni per potersi orientare, dei sistemi di riferimento):
Analizziamo il SN del topo:
Il topo ha il cervello in linea retta col midollo spinale. Partiamo da esso perché ha un sistema molto
semplice.
Nel topo ci sono 2 assi principali comuni a midollo e cervello: uno perpendicolare e uno parallelo al
pavimento.
Quello parallelo comprende tutte le strutture che vanno dal centro del topo verso il muso (aree
anteriori/rostrali) e dal centro alla coda (aree caudali/posteriori).
Quello perpendicolare comprende strutture dorsali (verso la schiena) e ventrali (verso la pancia). Guardando
il topo dall’alto, notiamo che la linea mediana divide in 2 parti uguali il corpo: aree laterali.
Le strutture che si trovano sullo stesso lato rispetto alla mediana sono dette ipsilaterali; se sono da lati
opposti si dicono controlaterali.
Per studiare il cervello è necessario sezionarlo, per poi evidenziare tutte queste zone.
Esistono 3 piani di suddivisione del cervello:
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L’uomo:
Con l’acquisizione della posizione eretta si è verificata una rotazione di quasi 90° del cervello rispetto al
midollo spinale: la parte rostrale va verso la fronte, la dorsale corrisponde alla superficie della testa, la parte
caudale va verso il collo, mentre quella ventrale verso l’interno.
MACROANATOMIA DEL SNC:
Il SNC è formato dal midollo spinale e dall’encefalo.
Encefalo:
Alloggiato nella scatola cranica, è suddiviso in tronco dell’encefalo (bulbo, ponte e mesencefalo),
cervelletto, diencefalo e telencefalo (costituito da 2 emisferi cerebrali: essi sono separati da un solco
chiamato scissura interemisferica, ma tenuti uniti dal corpo calloso, un fascio di fibre). Diencefalo (+
interno, diviso in talamo = centro di ritrasmissione e ipotalamo = controllo fame e sete) e telencefalo, che si
sviluppano dalla medesima vescicola del tubo neurale embrionale, vengono indicati complessivamente come
prosencefalo o proencefalo: il cervello. Per la stessa ragione, bulbo, ponte e cervelletto costituiscono il
rombencefalo. Il mesencefalo invece si sviluppa da una vescicola distinta, perciò mantiene il suo nome.
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Midollo spinale:
Protetto dalla colonna vertebrale, parte come prolungamento del tronco. Comunica con corpo e cervello
tramite nervi spinali (verso il SNP: efferenti) e cranici (verso il SNC: afferenti).
Tutto il SNC è ricoperto da un resistente tessuto connettivo (le membrane meningee o meningi = pia
madre, aracnoide, dura madre).
La dura madre è lo strato più esterno, è abbastanza spessa, resistente e flessibile ma non allungabile;
l’aracnoide è lo strato intermedio più soffice e spugnoso, separato dalla dura madre da un piccolissimo
spazio subdurale (in caso di versamento di sangue in tale zona – ematoma
• occorre un drenaggio per impedire che il cervello venga compresso); la pia madre è uno strato sottile di
vasi sanguigni cerebrali e spinali, separata dall’aracnoide da uno spazio subaracnoideo, ricco di liquido
cerebrospinale/liquor (anche qui in caso di ematoma bisogna drenare).
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11. MACROANATOMIA DEL SNP
MACROANATOMIA DEL SNP:
Si divide in SN autonomo e somatico:
Somatico = contiene tutti i nervi che controllano la contrazione dei muscoli scheletrici (striati – volontari),
riceve segnali somato-sensitivi da muscoli, articolazioni e cute e si divide in afferente e efferente.
Autonomo o vegetativo = controlla il livello generale dell’attività del corpo e la muscolatura liscia
(involontaria, come stomaco e vasi sanguigni), cuore, ghiandole, ...
SVILUPPO DEL SN:
Lo sviluppo del SN inizia intorno al 15° - 18° giorno dal concepimento.
A questo punto l’embrione non è altro che una massa di 3 strati:
Intorno al 20° giorno di vita l’ectoderma inizia a piegarsi e forma la placca neurale, su cui compare un solco
(doccia neurale) in direzione rostro-caudale, con pieghe ai lati (creste neurali = membrane).
A 22 giorni c’è una completa chiusura del tubo neurale, da cui si formeranno tutte le strutture del SN; la
cavità interna darà origine ai ventricoli; dalle creste nasceranno i nervi (SNP); dai somiti nasceranno le
vertebre e i muscoli scheletrici ad esse associati tutto ciò si chiama “neurulazione”.
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Durante la formazione del tubo neurale il processo di differenziazione porta alla formazione di 3 vescicole
da cui si svilupperà tutto il cervello:
La parte terminale forma il midollo spinale.
Se non si chiude il tubo neurale, nelle condizioni più gravi si determina una mancata formazione del cervello
(anencefalia) o del midollo spinale dalla placca neurale (spina bifida).
Prevenzione: acido folico in gravidanza (riduce del 90% la probabilità di contrarre tali malformazioni).
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12. RIPASSO DI NEUROBIOLOGIA
RIPASSO DI NEUROBIOLOGIA:
La diffusione consiste nel:
Movimento degli ioni da una regione ad alta concentrazione ad una a bassa concentrazione.
Gli ioni con carica elettrica positiva sono detti:
Cationi
I canali V-D son presenti:
Nell’assone
Al potenziale di riposo:
Sono aperti più canali passivi per K+ che per Na+
Le pompe ioniche servono per:
Indurre i gradienti di concentrazione ionica.
Le variazioni di potenziale di membrana dovute a correnti locali:
Tendono ad esaurirsi lungo la membrana.
L’organulo sede della respirazione cellulare:
Mitocondrio.
I neurotrasmettitori peptidici:
Grandi molecole rilasciate dai granuli secretori.
Il GABA è:
Un aminoacido.
Il potenziale di equilibrio ionico è rappresentato da:
Differenza di potenziale elettrico che equilibra esattamente la differenza di concentrazione.
Le proteine trasportatrici di membrana hanno il compito di:
Provvedere alla concentrazione dei neurotrasmettitori nelle vescicole.
Il rilascio del neurotrasmettitore dipende da:
Apertura canali Ca++ dipendenti.
I recettori per NT sono localizzati:
Densità post-sinaptica.
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Quale dei seguenti processi non avviene durante l’esocitosi:
Recupero della membrana della vescicola.
I canali ionici trasmettitori-dipendenti:
Recettori di membrana.
Il PPSI consiste:
Iperpolarizzazione della membrana postsinaptica determinata dal rilascio di neurotrasmettitori.
L’integrazione dei PPSE porta alla genesi di un PdA solo se:
Si supera il valore soglia.
Il potenziale di membrana a riposo nel neurone è:
-70mV.
Durante il PdA i canali V-D per il K+:
Con ritardo rispetto a quelli per il Na+.
Le sinapsi eccitatorie sono tipicamente:
Asso-dendritiche.
I recettori accoppiati alla proteina G implicano azioni postsinaptiche:
Più lente e più durature.
Durante quale fase il PdA sta depolarizzando la membrana:
Fase crescente.
La degradazione del NT nella fessura sinaptica avviene per:
Diffusione, riassorbimento e distruzione (tutte le affermazioni sono corrette).
I farmaci recettori-agonisti agiscono:
Sulla ricezione dei NT attivandola.
I PPSI sono legati a:
Glicina, apertura dei canali di Cl-, GABA (tutte le affermazioni sono corrette)
Da cosa è tenuto chius
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