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La menopausa

Si tratta dell'evento fisiologico che segna nella donna il termine dell'età fertile, cioè il venir meno della produzione di ovociti e estrogeni. È giusto precisare che la menopausa in sé non è una malattia, ma rappresenta un momento fisiologico che nella donna segna il termine dell'attività riproduttiva. Inizialmente la menopausa comporta sintomi fastidiosi, ma innocui, come vampate di calore, iper-sudorazione, palpitazioni, arrossamento del viso, senso di affaticamento, alterazioni dell'umore, insonnia, secchezza della mucosa vaginale. Poi si instaura una tendenza ad aumentare di peso (avviene nel 60% dei casi) e a una demineralizzazione dello scheletro (osteoporosi). L'attività fisica, consumando le calorie in eccesso, coopera a controllare il peso corporeo. Inoltre, contrasta la perdita di massa ossea, prevenendo così il rischio di osteoporosi.

Anomalie sessuali

Malattie legate al cromosoma X possono

essere molte e solitamente si presentano più spesso negli uomini che nelle donne, la più comune è la cecità per i colori rosso-verde.

LA SINDROME DI TURNER

La sindrome di Turner corrisponde a diverse alterazioni cromosomiali, delle quali la monosomia del cromosoma sessuale X è la più comune. L'incidenza della sindrome è di 1 su 2000/2500 femmine nate. Si stima però che il 99% di tutti gli embrioni affetti muoia prima della nascita. Gli individui con la sindrome, invece, presentano una monosomia completa o parziale del cromosoma X.

Gli individui con la sindrome di Turner sono femmine, le cui caratteristiche femminili sono presenti ma poco sviluppate. Sono anche generalmente sterili. Un individuo affetto dalla sindrome non manifesta evidenti difetti sino alla pubertà, momento in cui invece non sviluppa i caratteri sessuali secondari.

SINDROME DI KLINEFELTER

La sindrome di Klinefelter è una malattia genetica caratterizzata

Da un'anomalia cromosomica in cui un individuo di sesso maschile possiede un cromosoma X soprannumerario. Normalmente le donne possiedono due cromosomi sessuali XX e gli uomini uno X e uno Y: gli individui affetti dalla sindrome di Klinefelter hanno almeno due cromosomi X e almeno un cromosoma Y. Questa condizione si verifica in circa 1-2 maschi su 1000 nati vivi. Molte persone affette dalla sindrome di Klinefelter non presentano alcun segno fino alla pubertà, quando le caratteristiche fisiche della malattia diventano più evidenti; in alcuni casi non si verifica una sintomatologia conclamata, con l'eccezione della sterilità o comunque di una riduzione della fertilità, e la diagnosi è conseguentemente formulata solo in età adulta. Le manifestazioni principali includono l'ipogonadismo e la riduzione della fertilità. Sono comuni, inoltre, altre differenze fisiche e comportamentali, anche se la loro gravità varia da individuo a individuo.

In genere gli individui affetti da sindrome di Klinefelter tendono all'obesità.

SINDROME DA INSENSIBILITÀ AGLI ANDROGENI causa di una mutazione di un gene responsabile della sintesi direcettori per gli androgeni, situato nel cromosoma X, l'individuo congenotipo XY sviluppa i testicoli, i quali non discendono dalla cavità addominale. Produce androgeni che, per la mancanza dei recettori, non agiscono, per cui fenotipicamente si sviluppa in direzione femminile.

IPERPLASIA CONGENITA DELLE SURRENALI Un difetto enzimatico provoca notevoli quantità di androgeni dalle ghiandole surrenali, ciò determina il un individuo XX, organi interni femminili ma che fenotipicamente si sviluppa in direzione maschile.

ORGASMO Negli anni '60 la sessuologia ebbe una svolta. Studiando la fisiologia della risposta sessuale, formularono ipotesi ben definite sulle disfunzioni sessuali, sia sul piano diagnostico sia su quello terapeutico. Essi non si soffermavano sui

conflitti inconsci che determinano le disfunzioni sessuali ma solo sul superamento degli ostacoli che impediscono un buon funzionamento sessuale. Vennero messe sempre meglio a punto le terapie per le disfunzioni sessuali, sia sul piano psicologico, sia su quello chirurgico e farmacologico, tanto che la sessuologia assurse ad una connotazione sempre più precisa di scienza. Per la Kaplan le difficoltà o le patologie riferite alla sessualità sottendono ad una multi-causalità di fattori laddove hanno notevole importanza sia cause contingenti che cause "antiche". Le disfunzioni sessuali sono anche distinte per eziologia: cause organiche e cause psicologiche. Prima di parlare di disturbi della sessualità bisogna riferirsi alle variazioni, alle anomalie, ai disturbi che intervengono a modificare il ciclo della risposta sessuale normale.

FISIOLOGIA DELLA REAZIONE SESSUALE

Perché un rapporto sessuale possa avvenire, il corpo dei due partner deve subire

articolatetrasformazioni rispetto al suo stato abituale. La stimolazione sessuale innesca una sequenza di eventi fisiologici ordinati e conseguenziali al livello neurologico, vascolare e muscolare che preparano il corpo allo "stress" del coito: il respiro si appesantisce, il battito cardiaco aumenta, la pressione sanguigna ha un innalzamento. Vi sono 4 fasi, individuate dal modello Masters e Johnson: 1. ECCITAMENTO: sensazione soggettiva di piacere al sopraggiungere di uno stimolo erotico gradevole per il soggetto. 2. PLATEAU: intensificazione della tensione sessuale fino al raggiungimento di una fase statica di durata variabile. Questa fase porta ad uno stato di eccitamento avanzato: una fase di non ritorno che conduce inevitabilmente all'orgasmo. 3. ORGASMO: acme di piacere involontario nel quale si scarica la tensione fisico-psichica. 4. RISOLUZIONE: progressiva diminuzione della tensione sessuale. Cessazione di tutte le reazioni fisiologiche sessuali, rilassamento muscolare esensazione di benessere generale. La sensazione soggettiva di piacere sessuale è accompagnata da modificazioni fisiologiche. - Uomo: tumescenza del pene ed erezione, ingrossamento della pelle dello scroto, ingrossamento dei testicoli che ascendono aderendo al perineo a causa del funicolo spermatico che si accorcia. - Donna: lubrificazione e dilatazione della vagina e tumescenza dei genitali esterni, erezione del clitoride, innalzamento dell'utero, ingrossamento del seno e dei capezzoli. La vasocongestione della pelle può dare origine al "mottling" che nella donna è più marcata che nell'uomo. ORGASMO Consiste in un picco di piacere sessuale con aumento della tensione sessuale e contrazioni ritmiche dei muscoli del perineo e degli organi riproduttivi. - Uomo: inevitabilità dell'eiaculazione con fuoriuscita di sperma. - Donna: contrazione del terzo esterno della vagina e dei muscoli perivaginali. - Entrambi: perdita di controllo e di

Contatto con la realtà.

PERIODO REFRATTARIO

Subito dopo l'orgasmo interviene un periodo di refrattarietà ad un nuovo orgasmo che si differenzia notevolmente tra l'uomo e la donna.

  • Uomo: impossibilità ad avere nell'immediato una nuova erezione e un nuovo orgasmo.
  • Donna: recupero quasi immediato e possibilità di ulteriori orgasmi.

Il modello di Masters e Johnson, che distingue la risposta sessuale in 4 fasi, permette una migliore classificazione dei disturbi sessuali individuando in quale specifica fase del ciclo della risposta sessuale interviene la disfunzione.

DESIDERIO (FASE APPETITIVA)

Si avvale di fantasie che preparano all'eccitazione.

  • Uomo sono maggiormente di natura visiva.
  • Donna maggiormente di natura tattile e uditiva.

Le disfunzioni rappresentano disturbi che si verificano in una o più fasi della risposta sessuale.

DISTURBI PSICOSESSUALI

  • Parafilie:
  • Esibizionismo;
  • Feticismo;
  • Travestitismo;
  • Zoofilia;
  • Pedofilia;

Voyeurismo;

Masochismo e sadismo sessuale;

Parafilia atipica;

Coprofilia;

Frotteurismo;

Necrofilia.

DISFUNZIONI PSICOSESSUALI:

Disturbi del desiderio sessuale;

Disturbi dell'eccitamento sessuale;

Disturbi dell'orgasmo;

Disturbo da dolore sessuale.

DISTURBO DEL DESIDERIO

Comune sia all'uomo che alla donna, si situa su un continuum e può andare da semplice difficoltà a provare desiderio sessuale fino a:

DISTURBO DA DESIDERIO SESSUALE IPOATTIVO, che fa riferimento alla mancanza o riduzione di desiderio sessuale e di disinteresse per l'attività sessuale, almeno per 6 mesi. Tali sintomi possono causare un disagio clinicamente significativo nell'individuo, quando esso è:

- Permanente o primario presente da quando l'individuo è diventato sessualmente attivo.

- Acquisito o secondario iniziato dopo un periodo di funzionamento sessuale relativamente normale.

- Generalizzato non è limitato a determinati tipi di

stimoli, situazioni o partner.- Situazionale si verifica solo con determinati tipi di stimoli, situazioni o partner.

ASSENZA DI DESIDERIO

AVVERSIONE SESSUALE

La diminuzione del desiderio sessuale è causata da molteplici ragioni:

DISTURBO DELL'ECCITAZIONE

Uomo disturbo dell'erezione inteso come: parziale o completa incapacità di raggiungere o mantenere l'erezione fino al completamento dell'atto sessuale.

Donna: frigidità (assenza di eccitazione e di lubrificazione) che può essere ulteriormente classificata in:

  • anafronisia, cioè la generale mancanza di desiderio sessuale
  • anedonia sessuale cioè la generale difficoltà a godere dei rapporti sessuali

DISTURBI DELL'ORGASMO

Uomo: eiaculazione precoce o eiaculazione ritardata o impossibile.

Donna: anorgasmia (o frigidità) o vaginismo (la penetrazione è impedita da forti contrazioni vaginali).

DISFUNZIONI SESSUALI NON ALTRIMENTI

SPECIFICATE (NAS)

Comprendono le disfunzioni sessuali che non rientrano in nessuna delle categorie sopra menzionate come:

  • cefalea postcoitale
  • l'anedonia orgasmica
  • il dolore genitale dopo la masturbazione.

DISFUNZIONI PSICOSESSUALI NELLA DONNA

Inibizione dell'eccitazione

  • Anorgasmia (si indica l'impossibilità di raggiungere l'orgasmo)
  • Vaginismo (consiste nello spasmo involontario della muscolatura vaginale, che ostacola la penetrazione)

DISFUNZIONI PSICOSESSUALI COMUNI ALL'UOMO E ALLA DONNA

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
58 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fiandy02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti anatomofisiologici dell'attività psichica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Coco Marinella.