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Fondamenti anatomo-fisiologici dell'attività psichica - corteccia cerebrale Pag. 1
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La corteccia cerebrale

La corteccia cerebrale è uno strato laminare continuo che rappresenta la parte più

esterna del telencefalo. Gioca ruoli fondamentali per le attività cerebrali più

complesse, come la memoria, la concentrazione, il linguaggio, la coscienza e il

movimento.

Parlando di corteccia non si può non descrivere la sua architettura, soffermandosi in

particolare sulle caratteristiche dei diversi neuroni che la compongono, sulla sua

struttura laminare, sui tipi di corteccia esistenti e sulle sue vie afferenti ed efferenti.

Esistono tre tipi caratteristici di neuroni nella corteccia:

- le cellule piramidali, di forma triangolare, con l’apice rivolto verso la superficie.

- le cellule stellate, piccole e rotonde, dette anche granuli.

- le cellule fusiformi, il cui soma a forma di fuso dà origine a due ciuffi dendritici.

Le cellule corticali non hanno una disposizione casuale, bensì sono raggruppate in

strati paralleli in base a forma e funzione.

La maggior parte della corteccia risulta suddivisa in sei strati e la parte restante in

tre. Si parla quindi di struttura laminare della corteccia.

La struttura laminare a tre strati prende il nome di allocorteccia. Quest’ultima risulta

divisa ancora in due strati: l’archicorteccia e la paleocorteccia.

L’archicorteccia è data dalla formazione ippocampale, costituita da subicolo,

ippocampo e giro dentato.

Il subicolo riceve gli assoni efferenti delle aree sensoriali d’ordine superiore.

L’ippocampo è ricoperto da fibre afferenti ed efferenti che costituiscono l’alveo e

presenta una corteccia a tre strati (plessiforme, piramidale e polimorfo) importante

per la memoria episodica, come dimostrato sul paziente H. M. che dopo la distruzione

chirurgica dell’ippocampo per curare l’epilessia aveva riportato una grave amnesia

riguardante anche lunghi spazi temporali.

Il giro dentato presenta la stessa strutta laminare a tre dell’ippocampo, con lo strato

piramidale sostituito da quello granulare.

La stratificazione laminare a sei della corteccia prende il nome di isocorteccia e ogni

strato presenta neuroni e funzioni differenti:

I. Strato plessiforme. Vi sono pochi corpi cellulari ma è ricco di fibre orizzontali.

Qui giungono i dendriti delle cellule piramidali sottostanti.

II. Strato granulare esterno. Ricco di cellule piramidali densamente ammassate,

i cui dendriti terminano nel I strato.

III. Strato piramidale esterno. Proseguimento del II strato, presenta cellule

piramidali più grandi i cui dendriti seguono quelli del II strato.

IV. Strato granulare interno. Ricco di cellule stellate che ricevono afferenze dal

talamo e da altre aree corticali.

V. Strato piramidale interno. Le sue cellule piramidali inviano efferenze verso le

aree sottocorticali.

VI. Strato delle cellule fusiformi. Gli assoni delle cellule fusiformi proiettano al

talamo e ricevono afferenze dal corpo calloso.

L’isocorteccia non è omogenea e può essere distinta in due tipi principali:

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/02 Psicobiologia e psicologia fisiologica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ramona17 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti anatomo-fisiologici dell'attività psichica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Paulesu Eraldo.