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Microeconomia

Teoria della domanda

Vogliamo modellare il comportamento del consumatore. La prima cosa da fare è costruire un modello del mercato (trascurando gli aspetti irrilevanti): possiamo vedere il mercato come una scatola nera su cui agiscono più forze competitive.

Diamo una prima definizione del mercato: è un insieme di beni e servizi che hanno un valore per una particolare classe di agenti (consumatori) e un prezzo. Caratterizziamo questi beni; nel mercato ci saranno dei beni, (q1, ..... ,qm) e con un certo prezzo (p1, ..... , pm). Il mercato dunque è caratterizzato da un vettore quantità Qi e un vettore prezzo Pi, in relazione tra loro tramite il loro “indice”, che sta ad indicare uno stato bene.

La quantità del bene che viene scambiata tra produttore e consumatore e il suo prezzo dipende dall’interazione delle forze competitive (attori) sul mercato. Le forze agenti sono:

  • consumatori, coloro che sono interessati all'acquisto di un bene. I consumatori non sono tutti uguali, esistono N classi di consumatori tra cui si fanno delle distinzioni, ad esempio in base al reddito; una seconda distinzione si fa in base alla quantità qi di un bene di cui il consumatore ha bisogno. Uno dei parametri che regolano la scelta di un consumatore è il suo gusto (propensione al consumo);
  • produttori, coloro che producono e vendono beni. A seconda del numero di produttori, si distinguono diverse forme di mercato:
    • monopolio: un solo produttore per un certo bene;
    • duopolio: due produttori per un certo bene;
    • oligopolio: molti produttori per un certo bene;
    • mercato concorrenziale: moltissimi produttori (in linea teorica infiniti) per un certo bene.

Affinché ci sia un mercato concorrenziale è necessario che:

  1. in ogni momento un produttore conosca le tendenze
  1. I produttori e distributori siano piccoli e indipendenti;
  2. L'inserimento di un bene sul mercato sia semplice (non è il caso del settore energetico o delle telecomunicazioni);
  3. Sia facile spostare i capitali da un settore all'altro;
  4. I prezzi di mercato siano perfettamente concorrenziali, ovvero il prezzo di un bene dipenda unicamente dall'incontro della domanda e dell'offerta.

Abbiamo fatto questa distinzione perché la forma di mercato influisce notevolmente sul prezzo (es. distorsione monopolistica), e dalla forma di mercato dipende anche la forza produttiva del produttore, forza produttiva che dipende anche dalla presenza sul mercato di beni sostituiti.

Se ad esempio il bene Z è sostituito del bene A, e il mercato del bene A è monopolistico, un aumento (non necessariamente eccessivo) del prezzo del bene A inducerà i consumatori ad acquistare il bene Z; la forza produttiva del produttore del bene Z è diminuita.

Se c'è un concorrente la situazione cambia: in un mercato concorrenziale (soprattutto in presenza di concorrenza perfetta) rimangono sul mercato le aziende più efficienti, cioè quelle che riescono a tenere basso il costo di produzione e quindi il prezzo.

Organi di controllo:

Organi che in qualche modo agiscono sul prezzo di un bene, un esempio ne è lo Stato, inteso come Gisca, che con determinate scernamenti di politica economica regola il prezzo dei beni; un altro organo di controllo è rappresentato dalle autorità di garanzia, fondamentalmente degli enti indipendenti; il cui scopo è controllare che le forze competitive non siano squilibrate. Ad esempio, quando il numero di produttori non può che rimanere basso

Il vincolo di bilancio

Il modello economico della microeconomia si basa su un'ipotesi fondamentale: il consumatore non è mai sazio; l'unico vincolo che ha per l'acquisto di un bene è il suo reddito. Questo vincolo è noto come vincolo di bilancio, vediamo meglio che cosa questo cos'è.

L’aumento del prezzo di tutti i beni, ha lo stesso effetto di riduzione del reddito sempre di t volte:

p1x1+p2x2=m → tp1x1+tp2x2=m

ppp1x1+pp2x2=\(\frac{m}{t}\)

Lo stato può agire sul vincolo di bilancio con opportuni strumenti di politica economica: tasse, sussidi, razionamenti.

-Tasse sul consumo (o pseudo razionamento)

Supponiamo che si possa consumare il bene 1 ad un prezzo p1 fino ad una certa quantità x, e che per consumare quantità superiori si debba pagare una tassa t. Il vincolo di bilancio ha una doppia espressione:

1) p1x1+p2x2≤m se x1 ≤ x̄1

2) (p1+t)(x1–x̄1)+x2p2 ≤ m se x1 > x̄1

Abbiamo in pratica due rette di bilancio, la prima con inclinazione -p1/p2 e la seconda con inclinazione -(p1+t)/p2:

-Razionamento

È possibile consumare il bene 1 solo in quantità limitate:

1) p1x1+p2x2 ≤ m se x1 ≤ x̄1

2) p2x2 ≤ m se x1 > x̄1

Domande - Varian - p. 30 (il vincolo di bilancio)

1) Inizialmente il consumatore si trova di fronte a una retta di bilancio:

  • p1x1 + p2x2 = m

In seguito, il prezzo del bene 1 raddoppia, il prezzo del bene 2 diventa 8 volte più elevato e il reddito 4 volte maggiore.

Si scriva l'equazione della nuova retta di bilancio nei termini dei prezzi e del reddito di partenza.

  • p1 = 2p1
  • p2 = 8p2
  • m = 4m
  1. 2p1x1 + 8p1x2 = 4m
  • 1/2{2p1x1 + 2p1x2} = m
  1. Che cosa accade alla retta di bilancio se il prezzo del bene 2 aumenta ma il prezzo del bene 1 e il reddito rimangono invariati?

Si verifica uno spostamento verso sinistra dell'intercetta originaria, con un diagonale aumento della pendenza della retta di bilancio.

  • p1x1 + p2x2 = m → p1x1 + (p2+t)x2 = m
  • (p2+t)x2 = m - p1x1
  • x2 = m/p2+t - p1/p2+t x1

La pendenza della retta di bilancio è diminuita, l'insieme di bilancio si è ristretto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
13 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/35 Ingegneria economico-gestionale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saimonlebone di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia applicata all'ingegneria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi Roma Tre o del prof De Luca Tecla.