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2 QUADRATO DEL LOMBI (AASS)
L’andata è passiva. Il paziente è supino, il terapista accoglie il cingolo scapolare del
pz; si blocca la cresta controlaterale; il primo movimento da compiere è un side, poi
rotazione e per ultimo flessione. In questa diagonale è fondamentale il posizionamento
del terapista: l’ideale è avere il pz sul bordo del lettino vicino a sé, accogliendo il
cingolo scapolare una mano è bene appoggiata sulla spalla del pz, l’altra spalla del pz
invece è appoggiata al petto del terapista. In questo modo il pz è schiacciata addosso
al terapista: nel side il terapista si porta ‘’dietro’’ il pz, durante la rotazione basterà
estendere le ginocchia e per la flessione basterà semplicemente spingere con il petto
in avanti.
*per aumentare la tensione sul quadrato dei lombi basterà incrociare l’arto inferiore
più lontano dal terapista sull’altro.
Per quanto riguarda la stimolazione, io terapista chiederò al pz di avvicinarsi con
l’orecchio (o con la spalla se il pz ha difficoltà) al lettino in modo da tornare alla
posizione di partenza.
1 CINGOLO SCAPOLARE
Il paziente è in decubito laterale e il terapista è dietro al pz.
La prima diagonale del cingolo scapolare ha un movimento in basso, in avanti per
l’andata e in alto, indietro per il ritorno.
Per quanto riguarda il movimento di andata le mani andranno posizionate a livello del
cavo ascellare (con le due dita che stimolano pettorale e dentato). Si compie lo stretch
con le dita, e poi si chiede al pz di andare in basso in avanti cercando di portare il
gomito attaccato al lettino.
Con le dita bisognerà percepire le attivazioni muscolari: il movimento deve essere
coordinato.
Ad esempio: se il pz va solo in avanti con la spalla significa che attiva molto di più il
pettorale, e non attiva per niente o poco il dentato. Vorrà dire che dovrò diminuire o
togliere la stimolazione sul pettorale e giocare di più con l’altra stimolazione (per fargli
capire che il movimento deve essere fatto anche verso il basso).
Posso quindi partire con la doppia stimolazione e durante il movimento valutare e
gestirle levando o aumentando lo stimolo.
Per il movimento di ritorno, avvolgo la spalla, proseguo e vado con la mano a taglio a
livello della spina della scapola. La linea del movimento è l’omero del mio paziente. Do
uno stretch spingendo in basso e avanti e chiedo al pz di spingere contro le mie mani
andando indietro e in alto. Anche per il ritorno posso giocare sulle stimolazioni.
*questi movimenti li abbiamo già visti nella prima diagonale dell’arto superiore ma in
maniera opposta:
-l’andata del cingolo scapolare lo compie il ritorno della prima diagonale dell’arto
superiore
-il ritorno del cingolo scapolare è quello che compie l’andata della prima diagonale
dell’arto superiore.
2 CINGOLO SCAPOLARE
Il paziente è in decubito laterale e il terapista è dietro al pz.
La seconda diagonale del cingolo scapolare ha un movimento in alto e in avanti per
l’andata e in basso, indietro per il ritorno.
Le mani per il movimento di andata si posizionano a livello del processo coracoideo; si
dà uno stretch in basso e indietro in modo che il paziente spinga forte contro le mie
mani in alto e avanti (il paziente deve muovere la spalla in direzione del naso).
Per il movimento di ritorno si fanno scivolare le mani indietro e si va a prendere
l’angolo inferiore della scapola; si dà uno stretch in alto e in avanti in modo che il
paziente spinga forte contro le mie mani in basso e indietro.