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K+.
Il cloruro viene assorbito contro il suo gradiente elettrochimico attraverso l'attività di
un trasporto cloruro/2H+. L'aumento del gradiente elettrochimico dei protoni e
l'acidificazione del mezzo stimolano l'attività di assorbimento di cloruro tramite il
meccanismo di simporto e quindi consentono un accumulo di cloruro.
Si ha anche un aumento dell'incorporazione di CO2 nel malato e quindi produzione di
malato.
C'è un nesso tra l'attivazione dell'H+ ATPasi e l'aumento della produzione del malato?
Sì, perché la PEP carbossilasi è un enzima che ha un ottimo di pH alcalino. Il pH
nel citoplasma aumenta quindi aumenta l'attività della PEP carbossilasi e quindi
aumenta la produzione di malato.
L'accumulo di potassio cloruro e/o malato determina un aumento della concentrazione
osmotica e quindi mette le cellule di guardia in una condizione di potenziale idrico più
negativo rispetto all'esterno e l'acqua quindi tende ad entrare finché la pressione di
turgore non controbilancia l'aumento negativo del potenziale osmotico.
Tutto questo descrive in modo abbastanza nitido che cosa succede a livello della
membrana plasmatica ma le cellule di guardia sono delle cellule adulte ampiamente
vacuolate. Questo vuol dire che la larga maggioranza del potassio e
del cloruro che entrano o la maggior parte del malato che
viene fatto, dovranno essere trasportati dentro il vacuolo.
Ciò vuol dire che se aumenta la concentrazione di
potassio, questo può andare avanti solo se succede
qualcosa anche a livello dei meccanismi di trasporto del
tonoplasto tale per cui il potassio viene trasportato nel
vacuolo e lo stesso per quel che riguarda il cloruro e il
malato.
Come l'acido abscissico induce la chiusura degli stomi?
E' la molecola che segnala alle cellule di guardia degli stomi una condizione di stress
idrico, ossia di mancanza d'acqua. Può arrivare dalle radici e può essere prodotto
anche direttamente nella foglia in condizioni di eccessiva traspirazione.
L'inibizione dell'H+ ATPasi della membrana plasmatica non è l'effetto
primario dell'azione dell'acido abscissico.
L'acido abscissico può agire tramite due meccanismi, noi parleremo solo di uno, più
noto e meglio descritto.
In queso meccanismo l'effetto primario dell'acido abscissico è quello di
2+
determinare un aumento nella concentrazione di Ca nel citoplasma.
In seguito alla somministrazione di acido abscissico si ha un aumento della
2+
concentrazione di Ca nel
citoplasma.
Le concentrazioni sono espresse, in
questo grafico, in moli per metro
cubo. 2+
La concentrazione basale del Ca è
-8 -5
intorno a 10 molare, ossia 10 moli
per metro cubo.
L'aumento è un aumento cospicuo,
aumenta di quasi un centinaio di
volte.
La cosa più rilevante è il fatto che
l'aumento della concentrazione di calcio avviene prima che gli stomi comincino a
chiudersi. l'aumento
E' rilevante perché solo in questo caso possiamo iniziare a pensare che
della concentrazione di calcio sia la causa della chiusura degli stomi.
Dobbiamo trovare un altro modo per far aumentare la concentrazione del calcio senza
l'acido abscissico per vedere se gli stomi si chiudono lo stesso.
caged molecules
Uno dei modi è quello di utilizzare delle che hanno legato il calcio,
che si trova ingabbiato in esse e quindi che di per sé non influenza la concentrazione
di calcio libero.
Si fanno entrare queste molecole nelle cellule di guardia e con una "bottarella" di luce
ultravioletta questa molecola si rompe e libera il calcio. Il risultato di questi
è sufficiente far aumentare la concentrazione di calcio nel
esperimenti è che
citoplasma per indurre la chiusura degli stomi anche senza acido abscissico.
2+
Se l'acido abscissico fa aumentare la concentrazione di Ca nel citoplasma vuol dire
2+
che induce l'apertura dei canali permeabili al Ca . Il passaggio è dovuto sia all'influsso
2+
attraverso la membrana plasmatica, sia al rilascio del Ca dal vacuolo che segue
l'influsso. 2+
Posso fare un altro esperimento: impedire l'influsso del Ca e somministrare acido
abscissico e andare a vedere se gli stomi si chiudono oppure no.
Per impedire o ridurre l'influsso di calcio dall'esterno posso riempire la soluzione
extracellulare di molecole che chelano il calcio, in modo che tutto il calcio presente in
soluzione venga legato da queste molecole riducendo la concentrazione di calcio
libero in modo drastico, oppure posso utilizzare degli inibitori che bloccano la
2+
funzionalità dei canali del Ca .
Osservo che in queste condizioni gli stomi non si chiudono più.
L'insieme di questi esperimenti costituisce una chiara evidenza del fatto che la
percezione dell'acido abscissico determina un aumento della concentrazione
2+
citoplasmatica del Ca che è causa sufficiente per la chiusura degli stomi.
diminuzione dell'osmolarità del succo cellulare e
La chiusura degli stomi però implica
delle concentrazioni quindi di potassio, cloruro e malato. 2+
Il che significa che l'aumento della concentrazione citoplasmatica di Ca è
causa necessaria e sufficiente di efflusso di K+, di efflusso di cloruro e di
efflusso e/o demolizione del malato.
Anche in questo caso la conoscenza dei principali trasportatori presenti sulla
membrana plasmatica e dei meccanismi che ne regolano lo stato di apertura ci
consente di costruire e testare un modello di come l'aumento della concentrazione del
calcio sotto effetto dell'acido abscissico possa indurre la chiusura degli stomi.
La concentrazione citoplasmatica
2+
del Ca determina in particolare,
se aumentata, la chiusura dei
canali per il K+ di "influsso",
mentre si aprono dei canali
permeabili al cloruro.
Poiché il cloruro è accumulato
nelle cellule contro il suo
gradiente elettrochimico,
l'apertura di canali permeabili al
cloruro determina l'efflusso del
cloruro che viene rilasciato.
L'uscita del cloruro attraverso
questi canali è un'uscita massiva
di cariche negative e quindi
questo determina una
depolarizzazione del potenziale.
A questo punto il potenziale
diventa meno negativo del
potenziale di equilibrio
elettrochimico del potassio. In
queste condizioni viene indotta
l'apertura dell'atro tipo di canali
per il K+, ossia quelli che si
aprono sono quando il potenziale è depolarizzato rispetto al potenziale di equilibrio del
potassio. Quindi se si aprono questi canali il potassio esce.
Cosa succede al malato?
Il malato in realtà può venire rilasciato attraverso i canali anionici che si aprono in
queste condizioni oppure può venire decomposto all'interno delle cellule di guardia
stesse.
Quest'ultima cosa può avvenire in seguito all'attività dell'enzima malico che catalizza
la decarbossilazione ossidativa del malato:
L'enzima malico ha una caratteristica: se l'enzima malico che decompone il malato
fosse attivo nello stesso compartimento e nelle stesse condizioni in cui è attiva la PEP
carbossilasi la cellula farebbe un ciclo futile. L'enzima malico citoplasmatico ha una
dipendenza dal pH diversa da quella della PEP carbossilasi, di conseguenza è inattivo
nelle condizioni in cui è attiva la PEP carbossilasi, ed è attivo se il pH nel citoplasma
scende.
Cos'è che può fare scendere il pH nelle cellule di guardia in presenza di acido
abscissico?
Le possibilità sono due:
1. La prima è l’inibizione dell'H+ ATPasi della membrana plasmatica.
2. La seconda è legata al fatto che se si aprono i canali per il calcio e il calcio
entra, da una parte la cellula avrà la necessità di ricacciare fuori il calcio per la
sua sopravvivenza e dall'altra parte un aumento della concentrazione di calcio
fa sì che la calmodulina leghi il calcio, si attivi e abbia fra i suoi bersagli
l’ATPasi che caccia fuori il calcio. Quindi quando la concentrazione di calcio
aumenta l'ATPasi lo ributta fuori.
Questo centra perché la calcio ATPasi del citoplasma catalizza lo scambio del
calcio con i protoni, quindi se il calcio viene estruso dal citoplasma al suo
posto entrano protoni e quindi il pH tende a diminuire.
Queste due attività convergono nel far diminuire il valore del pH nel citoplasma e
quindi da una parte viene inibita la PEP carbossilasi e dall'altra attivato l’enzima
malico.
Il rilascio di potassio e cloruro e il rilascio/demolizione del malato nel citoplasma
attraverso la membrana plasmatica possono continuare solo se gli stessi in modo
sincrono vengono rilasciati dal vacuolo.
ORGANICAZIONE DELL’AZOTO
L'azoto molecolare è la forma più abbondante di azoto sulla terra.
Gli organismi fissatori dell'azoto possiedono un enzima in grado di ridurre l'azoto
molecolare ad azoto ammoniacale in una reazione che consuma circa 15 ATP oltre al
potere riducente necessario per passare dallo stato di riduzione 0 a -3.
Alcuni di questi microorganismi azoto fissatori sono in grado di formare una
simbiosi con le piante. Vivono in simbiosi con le piante, si formano strutture chiamate
Forniscono alle piante l'azoto ammoniacale.
noduli radicali sulle radici delle piante.
L'azoto ammoniacale è la forma in cui l'azoto viene utilizzato nelle reazioni di
organicazione dell'azoto.
La simbiosi con questi microorganismi è vantaggiosa per le piante in quanto in questo
modo hanno a disposizione "gratis" il substrato necessario alla produzione delle
molecole azotate. leguminose
Fra le piante che formano queste simbiosi ci sono le (piselli, fagioli, ceci
ecc.) e non a caso i semi di queste piante sono la principale fonte di proteine vegetali
nella nostra alimentazione. Infatti il costo per l'acquisizione dell'azoto per la sintesi
degli aminoacidi è basso.
I semi durante la loro maturazione accumulano tutti quantità rilevanti di riserve.
Queste riserve sono quelle che servono durante la germinazione del seme per la
nutrizione della plantula che si forma fintantoché questa pianta non esce dal terreno e
non acquisisce la capacità di fare fotosintesi e quindi l'autotrofia. Le riserve
accumulate nei semi sono di 3 tipi: amido (in grandi quantità dei cereali, da cui si
fanno le farine), lipidi (trigliceridi) e proteine.
L'accumulo di zucchero o di lipidi può essere, a seconda del tipo di semi, fortemente
sbilanciato in base alla tipologia di