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Schemi riassuntivi di FISIOLOGIA (parte Vo)

° Il sistema gastrointestinale

° Il sistema digerente (con approfondimenti dalle slides della professoressa, viste a lezione)

° Attività dell’apparato gastrointestinale

Beatrice Meucci

Schemi riassuntivi del libro “Fisiologia”(Cindy L.Stanfield, William J.Germann), adottato per il corso di Fisiologia dalla professoressa Paola D’Ascanio, presso l’Università di Pisa, facoltà di Ingegneria Biomedica. Questa V° parte fa riferimento al capitolo 20 del libro.

Gli argomenti affrontati sono i seguenti:

  • Il sistema gastrointestinale
    • Anatomia funzionale del sistema gastrointestinale; anatomia funzionale degli organi del tratto gastrointestinale.
  • Il sistema digerente (con approfondimenti dalle slides della professoressa, viste a lezione) e l’attività dell’apparato gastrointestinale
    • Descrizione degli organi del tratto gastrointestinale; ghiandole accessorie del sistema digerente; approfondimento sul sistema digerente (anche dalle slides), funzioni principali e attività dell’apparato gastrointestinale, studio del sistema nervoso enterico; riflesso peristaltico; riflessi lunghi e corti dello stomaco; la masticazione; la motilità dello stomaco; il piloro; principali enzimi digestivi; saliva e ghiandole salivari; secrezione gastrica; pancreas; fegato e sue principali funzioni; assorbimento di carboidrati, proteine, lipidi.

ANATOMIA FUNZIONALE degli ORGANI del TUBO GI

BOCCA, FARINGE, ESOFAGO: Ci il cibo entra e inizia il processo di frammentazione e digestione.

←BOCCA↓← FARINGE↓← ESOFAGO

ESOFAGO: Tubo muscolare, la cui funzione principale è portare il cibo dalla faringe allo stomaco.L’esofago è particolare tra gli organi del tratto GI in quanto la sua parete contiene sia muscolatura striata sia muscolatura liscia. La sua parete è sottile e flessibile, perciò l’esofago può essere facilmente disteso.

Il passaggio dalla faringe all’esofago è regolato dallo "SFINTERE ESOFAGEO SUPERIORE", all’estremità inferiore dell’esofago si trova invece lo SFINTERE ESOFAGEO INFERIORE, un anello di muscolatura liscia che regola il passaggio di cibo dall’esofago allo stomaco.

STOMACO: Localizzato al di sotto del diaframma, si tratta di un “sacco” in grado di immagazzinare il cibo deglutito e quindi di farlo passare nell’intestino tenue lentamente, in modo da consentire la INGESTIONE e L’ASSORBIMENTO dei NUTRIENTI.

La parete dello stomaco contiene "GHIANDOLE GASTRICHE" che secernano nell’>umne un liquido detto “SUCCO GASTRICO”. L'attività contrattile della muscolatura liscia della parete dello stomaco frammenta il cibo in particelle più piccole, e lo miscela al succo gastrico, formando così il (CHIMO).

Colon

Il Colon è diviso, anatomicamente, in base a regioni principali:

  1. Colon Ascendente
  2. Colon Trasverso
  3. Colon Discendente
  4. Colon Sigmoideo

- Tratti specializzati dell’assorbimento di acqua e di ioni disciolti

- Funzione come deposito per qualsiasi materiale trattenuto nel lume e non assorbito

A livello della giunzione tra l’ileo e il colon, lo passaggio dei materials è regolato da uno anello di tessuto muscolare liscio detto “Sfintere ileocecale”.

Quando il chimo raggiunge il colon, esso contiene pochi materiali digeribili poiché la maggior parte del materiale è già stata assorbita. Rimangono:

  • Acqua
  • Ioni Inorganici
  • Batteri

La funzione primaria de1 colon

è quella di ridurre il volume in chimo, mediante l’assorbimento dell’acqua in esso rimasta convertirito in materiale semisolido, le feci.

cieco + colon + retto = intestino crasso

IL SISTEMA DIGERENTE

  • MOTILITÀ
  • SECREZIONE
  • DIGESTIONE
  • ASSORBIMENTO
  • CIRCOLAZIONE DEL SANGUE
  • SISTEMA NERVOSO ED ORMONALE

(Vedi pag. 3 del fascicolo slides)

ALTRA DIPARTIZIONE DEL SANGUE È QUELLA CHE PORTA IL SANGUE OSSIGENATO ALLE ARTERIE DEL TRATTO DIGERENTE.

IL SANGUE OSSIGENATO ARRIVA AI CAPILLARI DEL TRATTO DIGERENTE, COSÌ DA CAPTARE GLI ORMONI (insulina), PANCREAS E MILZA.

IL SANGUE VENE DESOSSIGENATO VA AL FEGATO TRAMITE LA VENA PORTA.

POI DAL FEGATO, IL SANGUE CON I NUTRIENTI ELABORATI VIENE TRASPORTATO AL CUORE (DX) TRAMITE LA VENA EPATICA.

IL SANGUE OSSIGENATO È RICCO DI NUTRIENTI DA DALLA DIETA (V. slide sx); DOPO ELABORATO TORNA AL CUORE (DX) L'ARTERIA EPATICA.

L'ARTERIA EPATICA COLLEGATA DIRETTAMENTE AL FEGATO, PORTA IL SANGUE OSSIGENATO E RICCO DI NUTRIENTI.

Funzioni Principali dell'APPARATO GASTRO-INTESTINALE

  1. Ridurre il cibo alle sue componenti elementari, assimilabili dall'organismo DIGESTIONE

    • disgregazione dell'organizzazione cellulare
    • Idrolisi enzimatica delle macromolecole biologiche
  2. Permettere alle componenti elementari del cibo il passaggio all'interno del nostro organismo ASSORBIMENTO

Riflesso peristaltico (Corto)

le contrazioni peristaltiche sono responsabili dell'avanzamento

Segmento propulsivo

  • Contrazione - fibre circolari Rilascimento fibre longitudinali
  • Rilascimento - fibre circolari contrazione fibre longitudinali

Segmento di spinta

Nella peristalsi, le onde di contrazione percorrono una breve distanza e quindi cessano, col risultato di spingere il chimo lungo l'intestino

nel tessutalis externa dell'intestino tenue

Nei movimenti di segmentazione, le onde di contrazione determinano l'eautrsi e il rilasciamento alternato di segmenti adiacenti dell'intestino determinando il rimescolamento del chimo

la peristalsi e dovuta alla attività coordinata tra gli strati muscolari circolari e longitudinali in segmenti adiacenti del tratto GI

contrazione alternata Tra i segmenti, mescolano il chimo

Anche la segmentazione interessa la

MUSCULATES EXTERNA dell'intestino tenue

nei segmenti GI prossimale

muscolo circolare in contrazione

muscolo longitudinale in rilascio

nei segmenti GI distale

muscolo circolare in rilascio

muscolo longitudinale in contrazione

Motilità dello stomaco

La "motilità gastrica" ha la funzione di:

  • Consente l’utilizzazione dello stomaco come "serbatoio" per grosse quantità di cibo.
  • Ridurre il cibo in particelle più friabili e mescolarle con la secrezione gastrica (inizio della digestione).
  • Svuotare il contenuto gastrico nel duodeno con velocità equilibrata.

Fibra efferente:

  • immessa: estrinseca (vago e simpatico)
  • intrinseca: S.N. enterico

Svuotamento gastrico

Lo svuotamento gastrico è regolato da meccanismi che equilibrano la velocità di arrivo del chimo nel duodeno sia superiore alla capacità del duodeno di digerirlo.

La velocità di immissine nell’acido nel duodero non è mai superiore a quella della capacità neutrarizzante delle secrezioni pancreatiche e duodenali.

I grassi invece trasportati nel duodero ad una velocità maggiore di quella alla quale essi possono essere emulsionati dagli acidi.

Esiste, in genere, una buona correlazione tra la velocità con cui gli alimenti componenti del chimo entrano nell’intestino tenue e la velocità necessaria (all’intestino) per digerirli.

La secrezione gastrica può essere

BASALE: spontanea, senza stimolazioni; pH 2.

POST-PRANDIALE: digestiva stimolata; piccolo— raggiunto dopo 60'-90' dalla assunzione del cibo; inizia a declinare in 5-6 ore.

Fasi principali

  • 1. FASE CEFALICA
  • 2. FASE GASTRICA
  • 3. FASE INTESTINALE

1. FASE CEFALICA - stimolata dalla masticazione e dalla deglutizione:

  • Tramite riflessi vagali o.
  • Cellule PARETI.
  • Cellule G

L'assenza di cibo causa una diminuzione del pH dell'antice, che inibisce la modulazione di HCL, nello stomaco.

2. FASE GASTRICA - stimolata dalla distensione gastrica

  • Tramite riflessi locali e vago/vagali o:
  • Cellule PARETI
  • Cellule G

3. FASE INTESTINALE - stimolata dalla presenza dei prodotti della digestione delle proteine nei duodeno

  • Tramite stimoli o:
  • Cellule ENTERO
  • Cellule ENDOCRINE INTESTIN
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Publisher
A.A. 2013-2014
41 pagine
3 download
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Stellina_bea di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof D'Ascanio Paola.