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Fasi del ciclo cardiaco e volumi ventricolari
AV.Poiché tutte le valvole sono chiuse e durante il rilasciamento ventricolare i volume di sangue è costante, la fase 4 è conosciuta come rilasciamento isovolumetrico. Una volta che la pressione ventricolare diviene abbastanza bassa da aprire le valvole AV, degli atri fluisce altro sangue. Questo segna l'inizio della fase 1 nota come riempimento ventricolare, e il ciclo ricomincia di nuovo.
Volume ventricolare: Il volume di sangue alla fine della diastole è definito volume telediastolico e rappresenta il massimo volume ventricolare raggiunto durante il ciclo cardiaco appena prima dell'eiezione. Il volume di sangue alla fine della sistole è definito volume telesistolico e rappresenta il minimo volume ventricolare appena dopo la fase di eiezione. La differenza tra volume telediastolico e telesistolico rappresenta il volume di sangue pompato ad ogni battito e corrisponde al volume di eiezione ventricolare.
Toni cardiaci: Sono i suoni che possono essere
ascoltati mediante lo stetoscopio e nella maggior parte dei casi si possono distinguere due suoni ravvicinati, uno delicato detto primo tono, e uno più rumoroso e acuto detto secondo tono. Essi coincidono con l'inizio della sistole, quando si chiudono le valvole AV, e con l'inizio della diastole, quando si chiudono le valvole semilunari. I toni però non sono dati dal chiudersi delle cuspidi, ma dal precipitarsi del sangue tra le cuspidi.
Gittata cardiaca e suo controllo: La velocità con la quale un ventricolo pompa sangue è detta gittata cardiaca ed è espressa in litri al minuto. Ad ogni battito i due ventricoli si contraggono insieme, così il numero delle contrazioni, detta frequenza cardiaca, è uguale per ogni ventricolo. La gittata cardiaca del ventricolo sinistro è uguale alla velocità del flusso ematico attraverso il circolo sistemico e la gittata cardiaca del ventricolo destro è uguale alla velocità del flusso ematico attraverso il circolo polmonare.
attraverso il circolo polmonare. Sebbene le contrazioni cardiache non sono controllate dal sistema nervoso, questo è in grado di regolare vari aspetti della funzione cardiaca, inclusa la velocità e la forza delle contrazioni, inoltre la gittata cardiaca è influenzata dagli ormoni circolanti. La regolazione dell'attività cardiaca che origina all'esterno del cuore è detta controllo estrinseco, mentre la regolazione che origina all'interno dell'organo è detta controllo intrinseco o autoregolazione. Innervazione vegetativa del cuore Il controllo nervoso al cuore è attuato da fibre del sistema autonomo e queste fibre contengono quelle che appartengono al sistema simpatico che liberano noradrenalina e quelle che appartengono al parasimpatico che liberano acetilcolina. Nelle varie zone del cuore queste due divisioni esercitano effetti opposti. Lo stimolo simpatico è trasmesso al cuore mediante fibre che viaggianofrequenza cardiaca Oltre al controllo nervoso, la frequenza cardiaca può essere influenzata anche da ormoni come l'adrenalina. Quando l'adrenalina viene rilasciata nel sangue, stimola il nodo SA e aumenta la frequenza dei potenziali d'azione, aumentando di conseguenza la frequenza cardiaca. Per formattare il testo utilizzando tag html, puoi utilizzare i seguenti tag: - `` per creare un nuovo paragrafo
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Lungo vari nervi, mentre l'ostimolo parasimpatico è trasmesso mediante fibre che viaggiano attraverso il solo nervo vago del cranio. Controllo simpatico della frequenza cardiaca Le cellule pacemaker del nodo SA sono innervate da neuroni simpatici. Così appena l'attività simpatica aumenta, aumenta la frequenza dei potenziali d'azione. Di conseguenza anche la frequenza cardiaca aumenta insieme alla gittata. I neuroni simpatici si proiettano poi anche nel nodo AV e nelle regioni principali di conduzione. Il risultato di tutto questo è che la contrazione ventricolare parte prima e quindi si riduce la durata della sistole. Controllo parasimpatico della frequenza cardiaca Il nodo SA riceve anche dei neuroni parasimpatici, questi hanno un effetto opposto a quelli simpatici poiché diminuiscono la frequenza dei potenziali d'azione e via dicendo fino alla gittata. Il risultato è che aumenta la durata della sistole. Controllo ormonale della frequenza cardiaca Oltre al controllo nervoso, la frequenza cardiaca può essere influenzata anche da ormoni come l'adrenalina. Quando l'adrenalina viene rilasciata nel sangue, stimola il nodo SA e aumenta la frequenza dei potenziali d'azione, aumentando di conseguenza la frequenza cardiaca. espandono pure le terminazionisensoriali dei barocettori, inducendo una depolarizzazione.La depolarizzazione genera dei potenziali d’azione che vengono condotti al sistema nervosocentrale mediante gli assoni dei barocettori.I barocettori arteriosi sono localizzati solo in due punti: nell’arco aortico e nei seni carotidei dellearterie carotidi. Controllo neurovegetativo della funzione cardiovascolareIl controllo nervoso della PAM si estrinseca nel midollo allungato in cui si trovano vari nuclei cheregolano diversi aspetti della funzione cardiovascolare.Queste strutture ricevono informazioni dai barocettori arteriosi e da altri recettori localizzati in varipunti del corpo.Il midollo allungato in base alle informazioni ricevute decide se il sistema cardiovascolare stafunzionando bene, se non è così istruisce il sistema cardiovascolare a compiere appropriatiaggiustamenti. Riflesso barocettivoIl riflesso barocettivo rappresenta una successione di eventi recettori che legano la noradrenalina. L'adrenalina però è capace di legarsi anche ai recettori A, anche se preferisce quelli B. Quando in una zona sono presenti in maggior parte i recettori A e l'adrenalina si lega, si ha come effetto la vasocostrizione, ma i recettori B esercitano il loro effetto principale sui vasi sanguigni del muscolo cardiaco, quindi su di esso ha un effetto di vasodilatazione. Vasopressina è secreto dall'ipofisi e agisce sui reni per limitare l'escrezione renale, inoltre promuove la vasocostrizione di molti tessuti. La secrezione di vasopressina è regolata anche dal livello di attivazione dei barocettori arteriosi. Quando la pressione arteriosa diminuisce, aumenta la produzione di vasopressina, così si ha vasocostrizione e conseguente aumento della PAM. Inoltre, riducendo l'escrezione urinaria, conserva il volume ematico perché riduce la velocità di eliminazione dell'acqua.
Controllo nervoso della pressione arteriosa media
Quando l'organismo è a riposo, i meccanismi di regolazione estrinseci lavorano per mantenere costante la pressione arteriosa.
Se la PAM diminuisce, il sistema nervoso lavora per aumentarla, al contrario se aumenta si lavora per farla abbassare.
Pertanto la PAM è una variabile regolata mediante un controllo a feed-back negativo.
In qualsiasi feed-back negativo esistono degli appositi sensori che rilevano la variabile regolata e quelli che rilevano la pressione arteriosa sono i barocettori arteriosi.
I barocettori arteriosi: sensori di pressione arteriosa media
Il barocettori indica un tipo di recettore neurosensoriale posto nei vasi sanguigni che rispondo a variazioni di pressione del sistema cardiovascolare.
I barocettori arteriosi rispondono allo stiramento delle pareti delle arterie provocato dalle variazioni di pressione.
Quando la pressione arteriosa aumenta, le pareti si espandono e si