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Ritardo della Conduzione nel Nodo A-V

A livello del Nodo A-V, una volta che lo stimolo è qui giunto attraverso le vie di conduzione Atriale, succede che vi è un Ritardo della Conduzione. Lo stimolo è come se mettesse il "freno", non si ferma, ma rallenta. Questo rallentamento che avviene quando lo stimolo giunge al Nodo A-V, è fondamentale per l'Economia del Cuore, e per l'Emodinamica. Questo perché, il rallentamento dello stimolo a questo livello, dà la possibilità ai Ventricoli di contrarsi un attimo dopo rispetto agli Atri, e ciò permette un maggior riempimento di Sangue nei Ventricoli, ossia favorisce la Diastole Ventricolare.

Nel Nodo A-V vi è questo ritardo perché qui, le Fibre, anziché essere longitudinali, formano una sorta di "rete", che di fatto è una stazione di rallentamento dell'impulso. Anche il Nodo A-V, analogamente al Nodo S-A, si trova al di sotto dell'Endocardio ed a...

livellodell'Atrio Destro, precisamente tra il Seno Coronario, ed il Lembo Mediale della Tricuspide.

Anche il Nodo A-V ha una propria irrorazione: c'è una piccola Arteria, detta Arteria del Nodo A-V, che per il 90% dei casi è un ramo della Coronaria Destra, e per il restante 10% è una diramazione della Circonflessa.

Nel Nodo A-V possiamo distinguere tre zone diverse, che hanno anche tre funzioni diverse:

  • Una porzione detta A-N, ovvero Atrio-Nodale, che è la porzione più superiore
  • Una porzione N, quella Nodale
  • Una porzione N-H, ossia quella Nodo-Hissiana, cioè la parte più inferiore del Nodo A-V

Ed è proprio a livello della porzione N-H che le Cellule diventano di nuovo parallele, e quindi l'impulso riprende ad essere trasmesso in maniera veloce.

La zona N è la porzione cruciale, la porzione centrale del Nodo A-V: è quella che quando si altera il Blocco A-V, cioè

l’alterazione della normale conduzione tra gli Atri ed i Ventricoli. Quando l’impulso raggiunge la parte A-N del Nodo A-V, ci sono due vie che conducono l’impulso:
  • Una Via Anteriore
  • Una Via Posteriore
La Via Anteriore non passa per la zona A-N, quindi è una Via Rapida, perché va direttamente alla porzione N-H, e quindi al Fascio di His. Viceversa, le Cellule Posteriori, passano attraverso la zona N, per cui hanno un rallentamento maggiore (Via Lenta). Questa diversa velocità di conduzione all’interno del Nodo A-V, può essere, in alcuni casi, alla base della Dissociazione Assiale Longitudinale, cioè la condizione patologica che è substrato Anatomo-Funzionale per le cosiddette Aritmie da Rientro: in questa condizione Aritmica lo stimolo percorre una via, trova l’altra via bloccata, e quindi lo stimolo, oltre che ad andare verso il Fascio di His, ritorna indietro verso gli Atri. Il ritardo della Conduzionedell'impulso elettrico che si riscontra a livello del Nodo A-V si aggira intorno ai 100 ms.

Il Fascio di His Dopo il Nodo A-V, parte il Fascio di His, il quale Fascio di His si divide in una Branca Destra, ed in una Branca Sinistra.

La Branca Destra, a sua volta, si divide in due piccole Branche, e soprattutto forma una rete di Fibre chiamate Fibre del Purkinje, che si diffondono a tutto il Ventricolo Destro.

La Branca Sinistra, invece, dopo un po', si divide in due grandi Branche evidenti macroscopicamente, che sono il Fascio Anteriore, ed il Fascio Posteriore, che raggiungono poi il Ventricolo Sinistro.

Lo stimolo dunque, partendo dal Nodo A-V, lungo il Fascio di His, percorre la Branca Destra, percorre la Branca Sinistra (che si divide in Fascio Anteriore e Posteriore), e giunge così ai Ventricoli, permettendo loro di depolarizzarsi, e quindi di contrarsi.

Dopo che vi è la conduzione dal Nodo S-A al Nodo A-V, a livello del Nodo A-V vi è un ritardo di circa 100 ms.

ms; la Depolarizzazione del Miocardio Ventricolare inizia, attraverso il Fascio di His, al latosinistro del Setto Interventricolare: questa è la prima zona di Miocardio Ventricolare che viene Depolarizzata.

Dalla parte sinistra del Setto Interventricolare l'impulso, poi, va verso destra, e lungo il Setto fino ad ascendere all'Apice del Cuore.

Dopo che lo stimolo è arrivato all'Apice, poi risale, e si propaga a tutte le pareti dei Ventricoli.

Infine, l'ultima parte ad essere Depolarizzata, sono le regioni Postero-Basali del Ventricolo Sinistro, il Cono Polmonare, e la parte più alta del Setto Interventricolare.

La contrazione delle Fibre Miocardiche Ventricolari segue l'andamento della trasmissione del Potenziale d'Azione: quindi la contrazione non avviene simultaneamente in tutte le regioni dei Ventricoli.

Questa condizione ha un'importanza fondamentale in Fisiologia: innanzitutto la contrazione primigena del Setto dà

Sostegno alla contrazione di tutto il Ventricolo; la contrazione avviene poi dall'Apice verso le Basi: il che permette lo Svuotamento di gran parte del Sangue contenuto nelle due camere Ventricolari (un po' come il tubetto del dentifricio). Durante la contrazione Ventricolare avviene anche la contrazione dei Muscoli Papillari, i quali impediscono che il Sangue possa rigurgitare negli Atri, perché tirano le Corde Tendinee, permettendo la chiusura dei lembi delle Valvole Atrio-Ventricolari. Dopo che c'è stata la Depolarizzazione, ci sarà la Ripolarizzazione, sia degli Atri, e sia dei Ventricoli. La Ripolarizzazione degli Atri avviene in concomitanza con la Depolarizzazione dei Ventricoli: mentre i Ventricoli si contraggono (Depolarizzazione), gli Atri si rilassano (Ripolarizzazione). Invece, la Ripolarizzazione dei Ventricoli avviene dall'Epicardio verso l'Endocardio (la Depolarizzazione avviene invece in verso opposto, dall'Endocardio).all'Epicardio. La Ripolarizzazione è un momento molto importante della Muscolatura Ventricolare, perché in questo periodo, le Fibre Muscolari hanno bisogno di tanto Ossigeno: questo perché, durante la Ripolarizzazione, devono funzionare tanto le Pompe, in quanto devono ristabilire la normale differenza di Potenziale della Membrana, e dunque recuperare il Potassio perso, e far uscire il Sodio. Per questo motivo, la fase di Ripolarizzazione è una fase molto attiva, durante la quale si brucia molta Energia a causa dell'elevata necessità di Ossigeno, ed è dunque anche la fase più sensibile all'Ischemia. La fase più vulnerabile del Cuore, sotto questo punto di vista, è dunque proprio quella della Ripolarizzazione, durante la quale c'è bisogno di un elevato apporto di Ossigeno per il ripristino delle Concentrazioni Ioniche adatte all'interno delle Fibre Muscolari. Il Ciclo Cardiaco Per Ciclo Cardiaco siintende la ritmica alternanza tra Sistole e Diastole. Tuttavia, i momenti del Ciclo Cardiaco sono ben Sette: tre della Sistole, e quattro della Diastole. Il momento in più della Diastole rispetto alla Sistole è dovuto alla Presistole (Sistole Atriale). Volendo dare una definizione precisa, per Ciclo Cardiaco si intende la successione periodica degli stati funzionali del Miocardio (Sistole e Diastole), e delle Valvole Cardiache (aperta, chiusa), che caratterizza l'attività ritmica del Cuore. Il Ciclo Cardiaco è sostanzialmente uguale sia a destra che a sinistra, vi sono però alcune differenze per quanto riguarda il Tempo e la Pressione. Vi sono importanti differenze per quanto riguarda la Pressione, perché bisogna ricordare che il Grande Circolo (Aorta) ha una pressione molto più elevata rispetto al Circolo Polmonare (Arteria Polmonare), e questa condizione determina differenze anche per ciò che concerne la Contrazione. Ricordiamo che,tra l'Atrio Destro e l'Atrio Sinistro, si contrae un attimo prima l'Atrio Destro (il Nodo S-A sta a destra), ma il Ventricolo Sinistro precede il Ventricolo Destro (perché, per prima cosa, si depolarizza la porzione sinistra del Fascio di His, e poi l'impulso dal Ventricolo Sinistro va al Destro). Attenzione però: finora si è parlato di Contrazione, ma la Eiezione è tutta un'altra cosa. Ricordiamo, infatti, che la Contrazione è prima Isometrica, e poi Isotonica; la Contrazione Isometrica avviene prima nel Ventricolo Sinistro, e poi nel Destro, perché lo stimolo arriva prima al Sinistro che al Destro; ma la Eiezione, cioè la Spremitura del Ventricolo avviene prima a Destra, e poi a Sinistra. Ciò avviene perché, siccome nell'Arteria Polmonare la pressione è molto più bassa rispetto all'Aorta, è chiaro che ci vuole una pressione molto minore per aprire la Semilunare di

Destrarispetto alla Sinistra. Quindi, nonostante l'impulso alla contrazione venga trasmesso prima a Sinistra e poi a Destra, siccome ci vuole maggior tempo per generare la pressione necessaria per aprire la Semilunare di Sinistra rispetto alla Destra, la Eiezione avverrà prima nel Ventricolo Destro rispetto al Sinistro.

Non solo l'Eiezione avviene prima a Destra che a Sinistra: ma essa dura più a lungo nel Ventricolo Destro rispetto al Sinistro, sempre dovuto al fatto che la pressione da vincere è più bassa.

La durata del Ciclo Cardiaco è variabile: essa dipende dalla Frequenza Cardiaca.

La durata del Ciclo Cardiaco, infatti, è uguale al Reciproco della Frequenza Cardiaca.

Normalmente, in condizioni di riposo, Sistole e Diastole non hanno la stessa durata: la Diastole rappresenta circa il 60% del Ciclo Cardiaco, è dunque leggermente più lunga.

Tuttavia, quando la Frequenza aumenta, la Sistole diventa sempre più lunga: in

Queste condizioni, la Sistole può arrivare fino a circa il 65% dell'intero Ciclo Cardiaco. Durante un'attività fisica, aumenta la Frequenza Cardiaca, cioè abbiamo la Tachicardia; e la Tachicardia, aumentando il numero di Sistoli, chiaramente aumenta la quantità di Sangue che viene pompata in un minuto. Tuttavia, questo "adattamento" del nostro Organismo, può funzionare solo fino ad un certo punto: perché quando la Frequenza è troppo alta, la Sistole dura sempre di più, e la Diastole sempre di meno. La Diastole, però, è forse ancor più importante della Sistole, perché se i Ventricoli non hanno il tempo di prendere il Sangue dagli Atri, non pompano niente. Da ciò risulta che, la Frequenza Cardiaca è un importante adattamento per quanto riguarda la quantità di Sangue pompato; ma solo fino ad un certo punto, fino a certi valori limite di Frequenza Cardiaca, al di sopra dei

Quali valori addirittura diventa svantaggioso l'aumento della Frequenza Cardiaca, perché la Diastole dura troppo poco, ed i Ventricoli non riescono a riempirsi di Sangue.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
20 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia Umana I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Cibelli Giuseppe.