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EQUAZIONE DI STARLING:
Il flusso di acqua/liquidi attraverso la parete dei capillari dipende dal prodotto dell’area
della parete del capillare, moltiplicato per la permeabilità della parete e per la
differenza di pressione tra quella idrostatica e colloido-osmotica.
particolare si ha una filtrazione netta al di fuori dei capillari e un assorbimento
In
netto all’interno dei capillari, passando dal lato arterioso al lato venoso del capillare
stesso. Meccanismo
P = 32mmHg > = 25mmHg
Estremità anteriore arteriosa: ∆ ∆π
7mmHg
Allora 32-25 = è la differenza totale a favore della pressione idrostatica,
pertanto si avrà fuoriuscita e scambio di liquidi con ultrafiltrazione netta.
P = 15mmHg < = 25mmHg
Estremità posteriore venosa: ∆ ∆π
(-) 10mmHg
Allora la differenza è di in favore della pressione colloido-osmotica,
quindi si ha un assorbimento netto.
Esiste però una particolare zona intermedia in cui le due pressioni sono uguali e
opposte, pertanto non prevale né l’ultrafiltrazione né l’assorbimento.
Nel bilancio globale nell’arco delle 24h della quantità di liquido ultrafiltrato e
riassorbito, si ha discrepanza: V > V
filtrato assorbito
3L
Si ha un surplus di liquido di che tenderebbe a ristagnare negli interstizi
sistema linfatico
provocando un edema…ma interviene il .
Le venule presentano solo endotelio e tessuto fibroso, con un diametro di circa
50/200metri.
Sono acquiescenti favorendo un immagazzinamento del sangue al loro interno, sono
valvole
dotate di e sono contrattili (muscolatura liscia)
2/3 del sangue ristagna a livello delle venule e vene:
Sistema linfatico
Funzioni:
- Recupero di fluido ed
eventualmente di proteine filtrate
- Prelievo di grassi assorbiti dall’intestino
- Serve da filtro per catturare e distruggere elementi patogeni esterni (batteri)
movimento a senso unico
Organizzato per un dei fluidi
interstiziali dai tessuti al circolo (non presenta un cuore).
Come si determina il flusso unidirezionale?
Capillari linfatici a fondo cieco nelle strette vicinanze
dei capillari sanguigni, ma l’endotelio che li riveste è
costituito da cellule endoteliali piatte con grosse porosità che permettono a fluidi,
proteine, batteri, di essere trascinati dal flusso di massa.
movimento contrattile ritmico tonaca muscolare liscia
Il della linfa è dato dalla dei
muscolatura
vasi maggiori, che svolge attività contrattile, e dalla contrazione della
scheletrica che comprime i vasi linfatici favorendone il movimento, reso
valvole
unidirezionale in ogni suo reflusso, dalla presenza delle .
vena succlavia,
Ultimo dotto linfatico confluisce nella punto di incontro e unione tra
sistema linfatico e circolatorio.
*Edema linfatico = causato da un accumulo di linfa, rimozione dei dotti linfatici, blocco
dei dotti linfatici.
*Edema polmonare = un aumento nella filtrazione di fluido nei polmoni è
particolarmente pericoloso, perché disaccoppia gli scambi gassosi.
Controllo della circolazione
Perché è necessario un controllo del sistema cardiovascolare?
- Permette il mantenimento di una pressione arteriosa e venosa stabile
- Permette di rispondere a una richiesta supplementare di sangue (es. durante
attività fisica)
3 Parametri che devono essere controllati:
Gittata cardiaca = quantità di sangue immessa in circolo in un minuto =
5.5L/min di sangue che fluisce dal cuore
Pressione arteriosa = pressione sanguigna nel cuore
Pressione venosa = sangue che fluisce dal cuore
Come viene effettuato il controllo?
modificare il tono muscolare
Il controllo consiste nel , ovvero l’attività basale di cuore
e vasi. Regolazione della gittata cardiaca
Può essere effettuato con 2 modalità:
A. Regolazione intrinseca:
Indipendente dal sistema nervoso, in cui cuore e vasi hanno meccanismo di
autocontrollo
Considero: il ventricolo destro con valvola AV, mentre il tratto di vaso
corrisponde all’arteria polmonare.
ritorno venoso è di 70cm 3
In condizione normali il di sangue (70cc), la stessa
sistole ventricolare,
quantità di sangue fuoriesce dal ventricolo durante la per
cui il volume di sangue in ingresso e in uscita dal ventricolo sono uguali.
aumento della quantità di sangue
Suppongo ci sia un che le vene cave
90cc
immettono nel ventricolo destro, pari a , ma qualora la muscolatura del VD
si contraesse con la stessa intensità di prima, allora sarebbero espulsi ancora
70cc. Se il cuore non potesse regolare intrinsecamente la gittata sistolica, un
aumento della pressione venosa (e quindi del ritorno venoso all’atrio dx)
provocherebbe uno squilibrio tra afflusso ventricolare nella diastole e uscita
ventricolare nella sistole: infatti, durante la sistole i ventricoli non riuscirebbero
ad espellere una quantità di sangue uguale a quella entrata nella diastole
precedente.
In realtà, la lunghezza delle fibre muscolari cardiache dipende dall’entità del
riempimento venoso (volume in ingresso) ed è minore della lunghezza ottimale,
ovvero quella per cui si avrebbe tensione massima.
LEGGE DI STARLING
aumento della pressione venosa
Supponendo che si verifichi un (e quindi del
ritorno venoso all’atrio dx): (70cc -> 90cc)
Aumento del riempimento diastolico del ventricolo dx (aumento di VTD)
le fibrocellule della muscolatura ventricolare si allungano, avvicinandosi a
quella ottimale
Aumento della forza contrattile ventricolare nella sistole successiva
Contrazione più forte maggiore eiezione di sangue (GS )
→ ↑
Ciò assicura che il volume di sangue venoso che entra sia uguale a quello
eiettato; allora il cuore intrinsecamente riesce ad aumentare la forza di
contrazione e la gittata sistolica. diminuzione della pressione venosa:
Supponendo invece che si verifiche una
(70cc -> 50cc)
Diminuzione del volume telediastolico
→ le fibrocellule della muscolatura ventricolare si accorciano, con lunghezza
→
delle fibre che si allontana anche da quella normale di riposo
Diminuzione della forza contrattile ventricolare nella sistole successiva
→ Contrazione più debole minore eiezione di sangue (GS )
→ ↓
L’energia della contrazione delle fibrocellule cardiache cresce con l’aumentare del loro
allungamento iniziale.
Esiste una lunghezza ottimale delle fibrocellule miocardiche alla quale esse sono in
grado di sviluppare la massima energia di contrazione di cui sono capaci.
Curva di Frank-Starling
Nella curva è ben visibile che esiste
un valore di riempimento diastolico
ottimale, per il quale la pressione
sistolica isometrica tocca un valore
massimo; al di sotto di questo valore
la pressione sistolica cresce al
crescere del volume telediastolico, mentre al di sopra la pressione tende a diminuire al
crescere del riempimento.
Importante è notare la scarsa dipendenza della gittata cardiaca sistolica nei confronti
della pressione arteriosa.
Se varia la pressione arteriosa aumentando la resistenza circolatoria, ma il ritorno
venoso è mantenuto costante?
Considero un preparato cuore-polmone isolato:
- Condizioni iniziali:
VTD = 120cc RV = cost = 70cc
VTS = 50cc
GS = VTD - VTS = 70cc
- Condizione 1: incremento della resistenza periferica
totale aumento della pressione diastolica nell’aorta,
che si traduce in una gittata sistolica inferiore:
la quantità di sangue che il cuore riuscirebbe ad espellere
sarebbe minore, di 50cc: i 20cc di sangue non espulsi
diventano sangue ristagnante.
VTS = 70cc
GS = 50cc
Inizialmente il ventricolo sinistro non riesce ad espellere il
suo normale volume sistolico: Volume di riempimento
ventricolare > Volume sistolico, ovvero il riempimento è
maggiore dello svuotamento.
- Condizione 2: si ha un aumento del volume diastolico
ventricolare e della lunghezza delle fibre muscolari, tale
da consentire al ventricolo di pompare il suo normale
volume sistolico.
VTD = 140cc aumentato corrispondentemente alla
dilatazione delle fibre del ventricolo, si induce una forza
di contrazione maggiore e
GS = 60cc. (LEGGE DI STARLING)
- Condizione 3: tuttavia è ancora inferiore alla quantità di
sangue entrante, allora se il volume di sangue entrato è
140cc – 60cc espulsi, ristagnano 80cc: cui vanno
sommati gli altri 70cc che arrivano, quindi 150cc =VTS.
Allora conseguenza è che le pareti sono stirate e la forza di contrazione aumenta la
gittata sistolica, quindi il ventricolo espelle 70cc di sangue: pareggio tra sangue
entrante e sangue eiettato: MECCANISMO DI FRANK-STARLING permette al cuore di
mantenere una GC costante con un meccanismo intrinseco nonostante un aumento
delle esistenze periferiche (afterload) contro le quali il cuore pompa il sangue.
Il cuore isolato ha fatto fronte ad un aumento della pressione arteriosa dilatandosi.
B. Regolazione estrinseca: Coinvolge il SNA, il quale agisce sia a livello
dell’attività cardiaca sia livello basale,
componente ortosimpatica e
attraverso una
parasimpatica.
Del cuore possono essere regolate:
Velocità:
1. pacemaker (ortosimpatico↑ e
parasimpatico↓)
Forza
2. (volume): ventricoli
(ortosimpatico↑)
SNA Ortosimpatico:
centro cardio-
- Origine = dal nucleo di sostanza grigia a livello del bulbo, detto
vaso-motore del bulbo , dal quale si dipartono fibre nervose che scendendo lungo il
MS, terminano a livello delle corna laterali toraciche, in particolare nei segmenti da T1
fibre pregangliari gangli
a T5, dai quali fuoriescono che terminano a livello de
paravertebrali che innervano il cuore: Gangli cervicali superiore, medio e inferiore.
- Azione = eccitatoria Mediatore = noradrenalina (NA)
↔
- Bersagli =
Recettori adrenergici delle cellule del pacemaker del nodo SA
1 :
Noradrenalina (NA) recettori attivati proteina G (stimolante) AC
1
s
AMPc agisce sulle cellule pacemakers aumentando la probabilità di
effetto cronotropo
apertura dei canali f (I frequenza cardiaca:
)
F
positivo
Recettori delle cellule del pacemaker del nodo AV
1 :
NA recettori attivati proteina G (stimolante) AC AMPc
1
s
2+
Protein-chinasi A (PKA) canali al Ca di tipo (I accelerazione della
):
L effetto
conduzione del PdA attraverso un nodo AV e sistema di conduzione:
dromotropo positivo Effetto inotropo positivo dell’attività della
noradrenalina s