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MEMORIA DI LAVORO

La memoria di lavoro,concetto relativamente nuovo che sostituisce quello di memoria

sensoriale e memoria a breve termine,è stata teorizzata alla fine degli anni’ 70 da

Baddley che la definisce come “un sistema per il mantenimento temporaneo e la

manipolazione di un’informazione durante l’esecuzione di differenti compiti cognitivi

come la comprensione,l’apprendimento e il ragionamento”.Inoltre secondo il suo

modello,la ML comprende tre magazzini intermedi (buffer di memoria) a capacità

limitata e un sistema di controllo (esecutivo centrale).

Un’altra definizione più immediata di ML è questa: ”magazzino di capacità limitata

che serve a trattenere un’informazione abbastanza a lungo in modo da utilizzarla in

momenti successivi per svolgere determinati comportamenti o azioni”.

La memoria di lavoro è come un deposito temporaneo di un’informazione che ricavo

o dall’ambiente esterno o dall’ambiente interno e che mi è indispensabile per portare

avanti il mio comportamento.Le strutture che fanno parte della memoria di lavoro

ricevono informazioni sia dalle cortecce sensoriali sia dalla memoria a lungo termine

e dalle diverse aree corticali che contengono le tracce di memoria a lungo termine

(distribuite nella corteccia).Tornando a Baddley e al suo modello c’è da dire che vi

sono 3 buffer di memoria:

1. circuito fonologico:analizza e utilizza le informazioni linguistiche

2. taccuino visuo-spaziale:analizza e utilizza le informazioni visive

3. buffer episodico:analizza e utilizza le informazioni multisensoriali che possono

fare riferimento anche a episodi del nostro passato complessi e con una

componente emozionale.

Ogni buffer di memoria contiene:

• magazzino:trattiene le informazioni per alcuni istanti.

• meccanismo di ripasso:riattiva le informazioni prima che scompaiano.

L’ esecutivo centrale è localizzato nella corteccia prefrontale dorsolaterale ed è un

sistema attenzionale di supervisione che integra le informazioni provenienti dai 3

buffer di memoria,coordina e pianifica le azioni,modifica comportamenti appresi

quando le circostanze lo richiedono.

Il modello della memoria di lavoro ha dei vantaggi rispetto al modello della memoria

modale che distingueva tra memoria sensoriale,a breve termine e a lungo

termine,infatti:

 rispetto alla memoria modale che prevedeva un solo buffer di memoria a breve

termine, questo prevede l’esistenza di buffer di memoria diversi che possono

essere persi indipendentemente l’uno dall’altro a seconda della loro

localizzazione;

 può spiegare sia un immagazzinamento attivo con una ripetizione cosciente sia un

immagazzinamento che non prevede una ripetizione cosciente, ma una

ripetizione che avviene in maniera automatica come per esempio quando ci

laviamo o guidiamo l’automobile.

Domanda 35

AMNESIA ANTEROGRADA E AMNESIA RETROGRADA

L’amnesia è l’incapacità di apprendere nuove informazioni o di richiamare quelle

acquisite in precedenza.

Si distinguono 2 tipi di amnesia:l’amnesia anterograda e l’amnesia retrograda.

L’amnesia anterograda comporta l’incapacità di stabilire nuovi ricordi. Un caso

eclatante è rappresentato dal paziente H.M. che operato in giovane età e sottoposto

all’asportazione bilaterale della parte mediale degli emisferi temporali,sviluppa una

gravissima amnesia anterograda,quindi un’assoluta incapacità di fissare nuove tracce

di memoria. La sua vita si blocca nel momento in cui ha subito l’intervento

chirurgico. Ciò indica che la parte mediale dei lobi temporali risulta importante nella

fissazione delle tracce di memoria in quella a lungo termine.

L’amnesia anterograda è associata anche alla “sindrome di Korsakoff”, patologia

tipica degli alcolisti e legata a carenze alimentari dal momento che questi si nutrono

quasi esclusivamente di alcol che contiene molte calorie. Quindi i pazienti alcolisti

possono sviluppare danni cerebrali irreversibili se le loro carenze nutrizionali non

vengono corrette in tempo, come confusione mentale,confabulazione,problemi motori

e appunto amnesia. Quest’ultima dipende da una degenerazione bilaterale dei nuclei

mediali dorsali del talamo e dei corpi mammillari che sono da considerarsi come

strutture importanti al pari dell’ippocampo per garantire il processo di

consolidamento delle informazioni.

Se la lesione del lobo temporale mediale (ippocampo) e delle strutture diencefaliche

(nuclei mediali dorsali del talamo e corpi mammillari) porta ad avere un’amnesia

anterograda,al contrario la lesione della parte laterale anteriore dei lobi

temporali,importanti per l’immagazzinamento e il recupero dalla memoria a lungo

termine e della corteccia che circonda l’ippocampo (corteccia enterorinale o

paraippocampale),comporta un’amnesia retrograda. Ciò significa che è mantenuta la

capacità di acquisire nuove informazioni,ma è compromessa la capacità di rievocare

gli eventi passati già precedentemente immagazzinati nella memoria a lungo termine.

Tale situazione è tipica non solo di chi ha subito delle lesioni,ma anche di quei

pazienti che presentano una degenerazione massiccia della corteccia cerebrale,come

pazienti con il morbo di Alzheimer.

Domanda 36

Ruolo del lobo temporale mediale, nuclei talamici e corpi mammillari nei

processi di memoria

Il ruolo dell’ippocampo (Lobo temporale mediale) e delle strutture diencefaliche

nell’apprendimento e ritenzione di informazioni è fondamentale. Lesioni

all’ippocampo, o sue asportazioni, comportano l’impossibilità di conservare

l’informazione e di passarla alla memoria a breve e lungo termine e causano una

amnesia anterograda.

La funzione svolta dall’ippocampo viene sostenuta anche da altre strutture della

porzione più interna dell’encefalo che sono i nuclei mediali dorsali del talamo e i

corpi mammillari dell’ipotalamo. Questo è dimostrato da casi clinici, quali quelli dei

pazienti con sindrome di Korsakoff. Tale sindrome è caratterizzata, tra l’altro, da una

amnesia anterograda. Gli studi condotti su tali pazienti hanno dimostrato che esiste

una implicazione dei nuclei mediali dorsali del talamo e dei corpi mammillari

dell’ipotalamo nel processo di consolidamento delle informazioni.

In effetti si è visto che lesioni al lobo temporale mediale e alle strutture diencefaliche

comportano amnesia anterograda e – per un periodo limitato – amnesia retrograda

(questo si ha anche per pazienti sottoposti ad elettroshock bilaterale).

E’ stato anche dimostrato che l’ippocampo e la corteccia che circonda l’ippocampo e

l’amigdala (paraippocampale, peririnale, entorinale) sono coinvolti nei processi di

memoria dichiarativa: pazienti con lesioni in tale area riescono a riconoscere oggetti

solo se visti recentemente (le informazioni non vengono passate alla memoria a lungo

termine). Mentre, sempre con tali esperimenti è stato visto che l’amigdala non fa

parte di sistema per memoria dichiarativa.

Domanda 37

Ruolo del lobo temporale anteriore e laterale nei processi di memoria

Quando si parla di memoria si riferisce prevalentemente al lobo temporale anche se

non esiste una relazione univoca fra una struttura e una funzione poiché come le altre

funzioni cognitive anche la memoria è distribuita in diverse regioni cerebrali anche se

a livello del lobo temporale ci sono molte strutture importanti per i processi di

memoria. Se asportata bilateralmente la corteccia temporale si ha perdita della

capacità di fissare nuovi contenuti di memoria nella MLT. I lobi temporali più laterali

anteriori sono implicati o nell’immagazzinamento oppure,più probabilmente, nel

recupero delle tracce di memoria che vengono immagazzinate nelle cortecce

cerebrali. La lesione di queste cortecce temporali dà una perdita della MLT già

depositata, quindi un’amnesia retrograda mantenendo la possibilità di stabilire nuove

tracce di memoria.

Domanda 38

Memoria a lungo termine: sede di immagazzinamento delle tracce di memoria

dichiarativa

La MLT comprende le conoscenze che utilizziamo per strutturare la nostra personalità

e il nostro comportamento in un ambiente sociale. Si suddivide in memoria

dichiarativa e memoria non dichiarativa o implicita. La memoria dichiarativa è una

memoria di informazioni che possiamo recuperare coscientemente e che possiamo

esprimere mediante il linguaggio. Prevede la presenza di una memoria episodica e di

una semantica.

• Memoria episodica: fa riferimento a episodi specifici del nostro passato, eventi

che possiamo collocare temporalmente.

• Memoria semantica: fa riferimento a nozioni che abbiamo appreso ma hanno

una valenza generale, quindi non fanno parte della nostra biografia e

coerentemente non ci ricordiamo esattamente il momento o la circostanza in

cui sono state apprese.

Domanda 39

Corteccia parietale ed attenzione: sindrome di eminegligenza controlaterale

Una zona cerebrale particolarmente importante per l’attenzione è la corteccia

associativa parieto-temporale ,nella specie umana una lesione della corteccia parietale

occipitale può produrre effetti diversi a seconda dell’emisfero che viene

colpito(destro o sinistro) in generale però la lesione va a intaccare la rappresentazione

spaziale del mondo interno. L’emisfero dx è detto emisfero non dominante mentre

quello sinistro,dominante per la sua funzione linguistica. La lesione dell’emisfero

destro causerebbe la SINDROME DI EMINEGLIGENZA CONTRO

LATERALE i soggetti colpiti da questa sindrome presentano un’alterazione delle

capacità di valutazione degli aspetti spaziali degli stimoli che vengono dalla parte

contro laterale sia del campo visivo,che dal proprio emisoma: incapacità di percepire

e prestare attenzione al proprio corpo e agli oggetti in una parte dello spazio anche se

permangono intatte acuità visive,sensibilità somatica e parziali capacità

motorie(difficoltà ad eseguire atti motori rivolti al proprio emisoma sinistro o allo

spazio di sinistra).E’un deficit della capacità di spostare l’attenzione; si risolve nel

giro di qualche mese ed è importante agire nelle prime settimane dopo l’ictus. Un

altro sintomo caratteristico di soggetti colpiti da questa sindrome è L’APRASSIA

COSTRUTTIVA ossia l’incapacità di copiare le figure disegnate o di disegnare

senza un’immagine da copiare(es.copiano solo la parte destra di un orologio).Questi

pazienti sono probabilmente inconsciamente in parte consapevoli di quello che

accade nella parte sinistra dello spazi

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Publisher
A.A. 2010-2011
34 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Danilo p di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia delle funzioni cognitive e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Zoccoli Giovanna.