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IL FEGATO E LA BILE

Il fegato umano secerne 600-1200ml/die di bile nel duodeno. La bile è un composto isosmotico col plasma,

costituito da sali biliari, pigmenti biliari, colesterolo, fosfolipidi, mucine.

La bile è prodotta dal fegato, le cellule del parenchima epatico sono gli epatociti, che costituiscono delle

filiere cellulari, nelle quali vanno distinte un polo vascolare che delimita i capillari sinusoidali del fegato e un

polo caldicolare che comunica con i capillari biliari dove viene riversata la bile.

Gli epatociti costituiscono la parete dei capillari biliari, questi capillari poi confluiscono in canalicoli via via

più grandi, i duttuli biliari o canalicoli di Haring, che sono dotati di parete propria. Le cellule delle pareti

biliari si chiamano colangiociti.

Questi duttuli e i canalicoli di Haring confluiscono

poi in dotti più grandi che sono prima intralobulari

e poi perilobulari fino a che sboccano all’esterno

del parenchima epatico in due grandi dotti che

sono il dotto epatico di destra e il dotto epatico di

sinistra.

Dalla confluenza di questi due dotti si forma il

dotto epatico comune, si mette in comunicazione

con il dotto cistico che è il dotto escretore della

colecisti meglio conosciuta come cistifellea.

La colecisti non ha la funzione di produrre la bile,

ma ha la funzione di contenere la bile e

concentrarla, riassorbe acqua e concentra i suoi

costituenti, la concentra fino a 15 volte rispetto

alla sua composizione originaria.

È un dato di fatto che dall’unione del dotto epatico comune con i dotto cistico si forma il condotto

coledoco condotto biliare delle vie extraepatiche, che drenano fino all’intestine la bile prodotta dagli

à

epatociti. Il condotto coledoco ha uno sbocco comune con il condotto pancreatico (di Wirsung) a livello

duodenale, in una rilevanza della mucosa che è l’ampolla di Varter o papilla duodenale maggiore.

Quest’ampolla di Varter è rivestita da un cercine muscolare che è lo sfintere di Odi che regola i movimenti

di apertura e chiusura dei due dotti.

Costituzione della bile:

Componente elettrolitica

• o bicarbonato al pari del succo pancreatico, anche la bile è alcalina che serve per tamponare

l’acidità del chimo gastrico nel duodeno e evitare erosioni della mucosa duodenale. Cationi

e anioni principali, Na+ K+ e Cl-. Cospicua secrezione acquosa

Componente organica – sono quattro i principale costituenti organici;

• a. Acidi biliari, secreti come sali biliari, sali di Na+ e di K+, coniugati con un amminoacido o la

taolina o la glicina secondo un rapporto 3:1, per tre acidi biliari coniugati con taolina ce n’è

uno coniugato con la glicina.

b. Pigmenti biliari, bilirubina, che deriva dalla distruzione del ferro eme dell’Hb. La bilirubina

non è un prodotto di sintesi epatica come gli acidi biliari, il fegato semplicemente la capta e

la immette.

c. Colesterolo, prodotto dal fegato. acidi biliari, vitamina B e ormoni steroidei.

à

d. Fosfolipidi, hanno azione solubilizzante a livello della bile, soprattutto il colesterolo a livello

della bile forma i calcoli di colesterolo. I fosfolipidi crea un azione preventiva contro la

formazione dei calcoli di colesterolo. Solubilizzano anche gli aggregati macromolecolari che

i sali biliari formano e che inglobano i prodotti della digestione dei trigliceridi. I trigliceridi

sono di natura lipidica e devono essere prima digeriti e solubilizzati in ambiente acquoso

per poter essere assorbiti. A ciò danno un grosso contributo gli acidi biliari e i fosfolipidi.

ACIDI BILIARI

Gli acidi biliari si distinguono in:

Primari: l’acido colico, prodotto dagli epatociti, e il chenodiossicolico,

• Secondari:il litocolico che proviene dal chenodiossicolico, e il deossicolico che proviene dall’acido

• colico – si formano per azione della flora batterica intestina a livello dell’intestino tenue la quale

flora batterica trasforma gli acidi biliari primari in acidi biliari secondari (perché derivano dai

primari).

Gli acidi biliari vengono prodotte in minime quantità, circa 250-500mg al giorno, eppure gli acidi biliari che

vengono secreti con la bile nel duodeno, nel periodo post-prandiale, per pasto – media standard, questi

acidi biliari sono secreti con la bile per sei volte e ne vengono circa 3,5g ogni qualvolta la bile viene immessa

nel duodeno. Gli acidi biliari ricircola, c’è una circolazione entero epatica – vengono immessi nel duodeno

con la bile, a livello dell’ileo che è l’ultimo tratto dell’intestino tenue, vengono riassorbiti e passano nel

sangue venoso portale che li porta al fegato, li capta e li secerne nella bile. Sono sempre gli stessi acidi che

circolano, ex novo ne viene prodotta circa 250-500mg che serve per coprire quella che giornalmente viene

eliminata con le feci.

Le funzioni degli acidi biliari sono principalmente:

1) Emulsionante – riducono a piccole gocce grosse gocce di lipidi;

2) Idrotropa – solubilizzante, rendono solubili i prodotti di digestione dei trigliceridi in un ambiente

idrofilo qual è quello intestinale;

3) Coleretica – quando si riferisco al flusso biliare che è favorito dagli acidi biliari;

4) Attivazione delle lipasi – agevolano la formazione dei chilomicroni che sono lipoproteine prodotte

a livello dell’enterocita che favoriscono il trasporto dei trigliceridi alimentari.

5) Solubilizzano il colesterolo biliare

6) Azione colinergica con i fosfolipidi – che controllano la sintesi e la secrezione

BILIRUBINA - PIGMENTI BILIARI

Per quanto attiene le funzione dei pigmenti biliari invece, la bilirubina si forma per distruzione del ferro

eme dell’Hb.

Pigmenti biliare per eccellenza, viene captata dagli epatociti e immessa nella bile e fa parte della

componente organica della bile.

REGOLAZIONE SECREZIONE BILIARE

Regolazione fondamentalmente di tipo ormonale, e avviene attraverso due ormoni che sono la secretina e

la colecistochinina.

1) Secretina: favorisce il flusso biliare, anche la bile grosso modo soggiace ad una secrezione a due

stadi. C’è una primitiva secrezione da parte degli epatociti nei suoi costituenti organici, ma poi sono

i colangiociti responsabili della secrezione di acqua e di bicarbonato. Le cellule dei duttuli

secernono acqua e bicarbonato, la secretina agirebbe proprio sui duttuli a favorire questa

secrezione incrementando il flusso biliare – effetto coleretico.

2) Colecistochinina invece ha la funzione di spremere la colecisti e fa in modo che la bile venga spinta

verso il duodeno. Affinchè la bile possa giungere al duodeno si deve rilasciare lo sfintere di Odi.

Questo effetto si esercita su due versanti, da un lato favorisce la contrazione della colecisti,

dall’altro favorisce il rilasciamento dello sfintere di odi favorendo il deflusso biliare nel duodeno.

DIGESTIONE ED ASSORBIMENTO DEI NUTRIENTI

La digestione e l’assorbimento dei principali composti nutritivi introdotti con la dieta si realizza in parte

nella bocca, nello stomaco e nell’intestino crasso, ma soprattutto, per le sue caratteristiche fisio-

anatomiche nell’intestino tenue.

L’obiettivo della digestione è ridurre le strutture alimentari più complesse in composti semplici, solubili o

solubilizzabili in acqua, tali da poter essere assorbiti.

I processi di digestione e assorbimento si verificano con modalità diverse in relazione al substrato

interessato, specifiche per glucidi, proteine e lipidi.

l’assorbimento comporta il passaggio dei soluti attraverso l’epitelio della mucosa intestnale.le sostanze

assorbibili possono attraversare lo strato epiteliale della superficie intestinale per via transcellulare,

attraverso gli enterociti o cellule caliciformi, o per via paracellulare, cioè tra le cellule epiteliali, attraverso

giunzioni strette o la discontinuità intercellulare.

Il passaggio dei soluti attraverso le membrane celulare può avvenire attraverso la diffusione semplice,

diffusione facilitata e trasporto attivo.

L’inglobamento delle sostanze in vescicole di endocitosi che si formano dalla membrana plasmatica

luminale permette invece il passaggio di sostanze per via transcellulare (pinocitosi).

DIGESTIONE ED ASSORBIMENTO DEI CARBOIDRATI

I carboidrati rappresentano la principale fonte di calorie assunte con la dieta (50-60%) e sono costituiti

mediamente dal 60& da polisaccaridi e 40% disaccaridi.

La digestione dei glucidi si realizza ad opera di enzimi specifici:

• Enzimi intraluminali: situati nel lume del canale alimentare, contenuti nelle secrezioni digestive.

Determinano idrolisi di polisaccaridi alimentari (a-amilasi)

• Enzimi intracellulari: localizzati a livello della superficie della mucosa, determinano idrolisi degli

oligosaccaridi (oligosaccaridasi) , contenuti nella membrana dei microvilli enterocitari

AMIDO

La digestione dell’amido, principale polisaccaride alimentare, è operata da enzimi intraluminali secreti nella

saliva e nel succo pancreatico.

• a-amilasi salivare: agisce nel cavo orale ed in parte nello stomaco. È inattivata dall’acido ed ha

azione solo di breve durata e modesto significato ai fini digestivi.

• A-amilasi pancreatica: enzima che procede alla completa digestione dell’amido. Questo enzima giunge al

duodeno con le secrezioni pancreatiche ed è attiva sui legami 1,4 glicosidici all’internod ella parte lineare

della molecola dell’amido e del glicogeno. La sua azione determina distacco degli oligosaccaridi maltosio,

maltotriosio e a-destrine.

OLIGOSACCARIDI

Gli oligosaccaridi, siano essi ingeriti con la dieta che derivati dalla digestione di amido e glicogeno, vengono

digeriti dalle oligosaccaridasi intracellulari che agiscono sui relativi substrati quando questi ne vengono a

contatto sulla superficie epiteliale in conseguenza dei movimenti intestinali.

Le oligosaccaridasi, conosciute come disaccaridasi, sono glicoproteine ad alto peso molecolare che

agiscono a pH <6.

Nel nostro intestino ritroviamo 4 principali enzimi :

• b-galattosidasi: lattasi che scinde il lattosio

• A-glucosidasi

• Glucoamilasi

• Saccarasi-a-destrinasi

• Trealasi

Esse si trovano in tutto l’intestino tenue ma principalmente nel tratto del digiuno, ma anche in quantità

fisiologicamente importanti nell’ileo.

Circa l’80% dei glucidi alimentari (amido, lattosio e saccarosio) viene alla fine idrolizzato a glucosio e come

tale viene assorbito. Nell’uomo l’assorbimento intestinale di glucosio raggiunge il 50% il duodeno ed il 90%

l’ileo.

GLUCOSIO E GALATTOSIO

Sono composti altamente idrosolubili, attraversano l’epitelio intestinale mediante trasporto specifico a due

stadi: • SGLT1: costrasportatore Na+/glucosio che permette l’accumulo nel citoplasma

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Publisher
A.A. 2018-2019
14 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher carminegabbi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Sassari o del prof Melis Francesco.