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OSCILLAZIONI DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
Vi sono delle oscillazioni nella normale pressione arteriosa.
• OSCILLAZIONI DI I ORDINE: dovute alla frequenza cardiaca (70/min)
• OSCILLAZIONI DI II ORDINE: dovute all ARITMIA RESPIRATIORIA (12-14/min)
• OSCILLAZIONI DI III ORDINE: dovute all effetto del S.N.A quindi al TONO VAGALE E
SIMPATICO (1/min)
• OSCILLAZIONI DI IV ORDINE: dovute al CICLO CIRCADIANO (aumenti di freq alle
15.00 e diminuzioni di frequenza alle 3.00)
POLSO GIUGULARE
Il polso giugulare, cioè le modificazioni pressorie a livello della vena giugulare sono causate
direttamente da modificazioni pressorie a livello dell ATRIO DX, dal momento che non esistono
valvole a separarli.
Quindi osservando il polso giugulare possono notare delle onde e delle depressioni causate da
modifiche della P in ATRIO DX.
• ONDA a: causata dalla SISTOLE ATRIALE
• ONDA c: causata dalla SISTOLE ISOVOLUMETRICA VENTRICOLARE che causa una
protrusione delle valvole atrioventricolari in atrio.
• DEPRESSIONE x: causata da richiamo di sangue in atrio che necessita di una riduzione di P
in atro
• ONDA v: causata dal flusso di sangue per RIEMPIMENTO ATRIALE
• DEPRESSIONE y: causata dalla chiusura delle valvole atrioventricolari.
I capillari sono la parte terminale del sistema arterioso. Le arteriole con la loro muscolatura liscia
circolare, si continuano con le METARTERIOLE, detti anche CANALI PREFERENZIALI per il
passaggio di sangue dal sistema arterioso a quello venoso, i quali hanno solamente delle PLACCHE
DI MUSCOLATURA con una propria vasomotilità. Oltre le metarteriole abbiamo i CAPILLARI
VERI i quali non presentano muscolatura e in condizioni basali normalmente sono chiusi o si
aprono ad intermittenza. Quindi in condizioni basali (dipende da tessuto a tessuto) il flusso
sanguigno può attraversare anche solamente le metarteriole, passando direttamente al sistema
venoso; ciò ovviamente avviene solamente nel caso di una richiesta metabolica minima. Nel caso
infatti in cui la richiesta metabolica aumenti AUMENTA IL RECLUTAMENTO DEI CAPILLARI
VERI che quindi verranno perfusi in numero maggiore e quindi anche un quantitativo maggiore di
nutrienti arriverà alle cellule di quel determinato tessuto.
• il numero totale di capillari nel nostro organismo è nell ordine di 30-40 * 10 alla 9 la
superficie di scambio totale quindi sarà di 1000 m², di cui in condizioni basali vengono
utilizzati solamente 300 m². Da ciò si può capire quanto possa aumentare il flusso in
condizioni di sforzo.
• La densità dei capillari e quindi la superficie di scambio dipende da tessuto a tessuto. Infatti
in determinati tessuti detti nobili che necessitano di un flusso costantemente elevato, come
cervello e reni, avremo una densità di capillari elevata e una superficie di scambio di 500
cm²/ gr di tessuto (cervello). diversamente avviene invece in tessuti come il muscolo
scheletrico a riposo che ha una superficie di scambio di 100 cm²/ gr di tessuto o a livello del
tessuto adiposo che ha una superficie di scambio di 10 cm²/gr di tessuto. tutto ciò è
ovviamente dipendente dalle diverse richieste metaboliche a riposo.
TIPI DI CAPILLARI
• CONTINUI: (cuore, muscolo scheletrico, tessuto adiposo e polmonare) sono capillari a
livello dei quali abbiamo fessure di 5-6 nanometri i quali saranno permeabili solamente
all ACQUA e impermeabili alle PROTEINE.
• FENESTRATI: (capillari glomerulari, tessuto ghiandolare, mucosa intestinale) sono
capillari con fenestrature di 50-60 nanometri permeabili all ACQUA E A PICCOLE
PROTEINE e impermeabili a GROSSE MOLECOLE.
• DISCONTINUI: capillari con endotelio discontinuo con fessure molto ampie anche fino a 1
micron permeabile a ACQUA, E PICCOLE E GRANDI MOLECOLE.
• CEREBRALI: molto poco permeabili, che grazie a GIUNZIONI SERRATE formano una
barriera detta BARRIERA EMATOENCEFALICA PERMEABILE A SOST
LIPOSOLUBILI e IMPERMEABILE A SOSTANZE IDROSOLUBILI.
SCAMBI PLASMA-INTERSTIZIO
Sono i normali scambi di liquidi e soluti che avvengono tra la componente plasmatica del sangue e l
interstizio tissutale.
Sono basati su due diversi meccanismi (oltre la PINOCITOSI) che sono: DIFFUSIONE e
FILTRAZIONE E RIASSORBIMENTO.
DIFFUSIONE
Questo tipo di scambio di molecole è basato sulla DIFFERENZA DI CONCENTRAZIONE tra il
comparto plasmatico e quello interstiziale. In più gioca un ruolo rilevante anche LA
PERMEABILITà DI MEMBRANA. LEGGE DI FICK
Questo tipo di scambio di soluti è regolato dalla :
VELOCITà DI DIFFUSIONE: D*A*(Δc/Δx)
Dove D è il coefficiente di diffusione direttamente proporzionale alla radice quadrata del peso
molecolare della sostanza, A è l area di sezione attraverso cui avvien la diffusione, Δc è la
differenza di concentrazione della sostanza tra i due comparti e Δx è la distanza tra il capillare e la
cellula.
• Nel caso in cui una sostanza sia altamente permeabile per cui l equilibrio di diffusione di
essa si raggiunga molto velocemente si dirà che LA VELOCITà DI DIFFUSIONE DI
QUELLA SOSTANZA è DIPENDENTE DALLA PERFUSIONE, cioè dal flusso
sanguigno. Infatti l unico modo per aumentare il quantitativo di sostanza che diffonde sarà
quello di aumentare il flusso al tessuto.
• Nel caso di una sostanza che è poco permeabile alla membrana e che quindi raggiunge l
equilibrio alla diffusione molto lentamente, si dirà che LA VELOCITà DI DIFFUSIONE DI
QUELLA SOSTANZA è DIPENDENTE DALLA DIFFUSIONE STESSA, ciò significa
che un aumento di velocità di flusso andrebbe solo a rendere più difficoltosa la diffusione
quindi non aiuterebbe. Potrebbe aumentare la diffusione della sostanza solamente agire a
livello delle componenti della legge di fick, cioè la distanza tra capillari e cellula, il
gradiente di concentrazione o l area di scambio.
FILTRAZIONE E RIASSORBIMENTO
Sono dei meccanismi non molto selettivi perché permettono il passaggio di tutto ciò che penetra le
fessure.
Sono regolati da due forze opposte: una forza che stimola la filtrazione e una che stimola il
riassorbimento. Le due sono all equilibrio nella EQUAZIONE DI STARLING.
Questa equazione prende in considerazione 4 diverse forze che sommate tra loro danno quella per la
filtrazione e quella per il riassorbimento:
Pc:
• pressione idrostatica capillare, cioè la forza di spinta del sangue contro la parete del
vaso, che porterebbe alla fuoriuscita di plasma attraverso le fenestrature.
πi
• : la pressione colloido-osmotica o oncotica dell interstizio, causata dalla presenza
interstiziale di proteine plasmatiche che attraggono liquido.
Pi
• : pressione idrostatica interstiziale che attira liquido nel capillare dall interstizio.
πc
• : la pressione oncotica capillare che attira tramite le proteine plasmatiche il liquido dall
interstizio al capillare.
Nell equazione di starling avremo quindi che:
P effettiva= (Pc+πi) – (Pi+πc)
Nel caso in cui questa P effettiva sia maggiore di 0 avremo FILTRAZIONE, mentre nel caso in cui
sia minore di 0 avremo RIASSORBIMENTO.
I valori delle due pressioni oncotiche e della pressione idrostatica interstiziale rimangono costanti
Pi: -3 mm Hg
per tutto il percorso del capillare ( per la presenza nell interstizio di una sorta di
pompa aspirante SISTEMA LINFATICO che causa questa pressione leggermente
πc: 28 mm Hg
subatmosferica, di cui 19 mm Hg causati dalle proteine stesse e 9 mm Hg dagli
πi: 8 mm Hg
ioni negativi associati ad esse, ), mentre la Pc cambia dall estremità arteriolare a
quella venulare.
Infatti all estremità arteriolare, quindi subito dopo le arteriole e le metarteriole abbiamo ancora una
pressione abbastanza elevata, quindi man man che si percorre il capillare in direzione venulare la Pc
estremità arteriolare Pc di 30 mm Hg
(cioè la P arteriosa) diminuisce. Quindi all avremo una
e all estremità venulare una Pc di 10 mm Hg . Quindi immettendo questi valori nell
equazione di starling:
• all estremità arteriolare avremo una P effettiva di 11-13 mm Hg tendente alla
FILTRAZIONE
• all estremità venulare invece avremo una P effettiva di -7 mm Hg, quindi tendente al
RIASSORBIMENTO.
Quindi in totale osservando un capillare potremo vedere che alla sua estremità arteriolare la
filtrazione sarà al suo massimo grado, mentre spostandosi verso l'altro estremo la filtrazione
diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi e a invertirsi causando invece riassorbimento.
P media capillare
Considerando poi una tra l estremità arteriolare e quella venulare avremo un
17,3 mm Hg.
valore di una P effettiva di 0,3
Immettendo questo valore nell eq. di starling al posto della Pc avremo
mm Hg , quindi leggermente tendente alla filtrazione. Quindi in definitiva considerando un intero
capillare la tendenza alla filtrazione è leggermente superiore di quella al riassorbimento. Ciò causa
quindi un determinato volume di liquido che normalmente viene pompato nell interstizio. A questo
livello troviamo però un sistema aspirante di liquido che non passa nel sistema venulare, che è il
SISTEMA LINFATICO.
Il sistema linfatico ha una attività molto consistente, infatti assorbe circa 120 ml/h per un totale di 3-
4l/ gg.
Le caratteristiche fondamentali del capillare linfatico sono:
- è a fondo cieco
- presenta una muscolatura liscia che causa il pompaggio del liquido linfatico
verso i vasi di maggior calibro. ha una propria vasomotilità di circa 1-30
contrazioni/min.
- le cellule endoteliali di questi vasi presentano delle estroflessioni che protrudono
nel lume del vaso e che formano delle vere e proprie valvole che non permettono
il reflusso del liquido in senso retrogrado.
la composizione del plasma è fondamentalmente costituita da liquido, macromolecole proteiche
sfuggite alla filtrazione e macromolecole lipidiche (specialmente nei vasi chiliferi della mucosa
intestinale).
RAPPORTO PRESSIONE IDROSTATICA INTERSTIZIALE – FLUSSO
LINFATICO
Vi è un rapporto molto stretto tra i due per cui:
- ad una Pi normale quindi di circa -3 mm Hg (da -6 a -3) avremo un normale
flusso linfatico.
- Se la Pi aumenta da -3 a 0 avremo un aumento del flusso linfatico di 2 volte per
ogni mm Hg aumentato
- Se la Pi aumenta da 0 a 2 mm Hg avremo un aumento del flusso linfatico di 7
volte per ogni mm Hg aumentato
- Se la Pi aumenta oltre i 2 mm Hg avremo un flusso costante.
CONDIZIONI DI AUMENTO DI FILTRAZIONE
La filtrazione aumenta nel caso in cui:
- Aumenti la Pc
- Aumenti la πi
- Diminuisca la πc
- Aumenti la