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Proprietà e funzioni dei nodi cardiaci

A livello del nodo atrio-ventricolare la velocità di propagazione dell'impulso è di 0.2 m/s. A livello di His la velocità è compresa tra 1.2-2 m/s, mentre a livello dei Purkinje la velocità è di 2-4 m/s. Nella muscolatura ventricolare la velocità di propagazione è di 0.4 m/s.

Il nodo senoatriale ha una sola funzione: quella di pacemaker, segnapasso fisiologico del cuore. Il nodo atrioventricolare propaga l'impulso dagli atri ai ventricoli; solo in condizioni patologiche assume la funzione di pacemaker.

Il potenziale di riposo è intorno ai -60 mV, meno negativo. La fase 0 del miocardio atriale e ventricolare è più lenta, non c'è il plateau e la ripolarizzazione è minore. Di conseguenza, la propagazione dell'impulso sarà molto lenta.

La peculiarità di questo potenziale è la fase 4, che indica che la cellula non è mai completamente a riposo. Nel nodo senoatriale, il potenziale di riposo è meno negativo ed è più instabile, quindi la cellula tende a depolarizzarsi spontaneamente.

L'onda lenta corrisponde alla fase 4 ed è una fase spontanea, esprime quello che chiamiamo prepotenziale o potenziale di...

Il pacemaker è un fenomeno dell'automatismo cardiaco. Queste cellule sono autoeccitabili, perché si depolarizzano non in seguito all'arrivo di uno stimolo, ma spontaneamente. Nelle risposte rapide, la caratteristica peculiare è il plateau. Nelle risposte lente, la peculiarità è questo prepotenziale spontaneo che è responsabile dell'automatismo cardiaco. La fase di prepotenziale (la soglia è -40 mV) è dovuta inizialmente all'apertura spontanea di canali lenti per il Na, poi si aprono quelli del Ca (esistono 2 tipi di canali per il Ca, Ca2+ T ovvero transitorio perché transitoria è la sua apertura, e Ca2+ L ovvero durata lenta), ad aprirsi sono i canali Ca2+ T. Quando l'ingresso del Ca ha fatto raggiungere -60, a -40 si aprono i canali L. A determinare l'apertura spontanea lenta dei canali per il Na è il lento declinare dell'apertura dei canali K (il quale è infine più

concentrato all'interno, quindi si aprono i canali per il K), e poi dei canali del Ca. Disturbi del ritmo cardiaco si possono avere per alterazione dell'ingresso di Na+ e K+, per cui il prepotenziale è patologico. I canali per il Ca sono responsabili sia del potenziale di azione che del prepotenziale. I canali per il K sono 3: K, K1, KTO. Il K è detto rettificatore ritardato, fa uscire. Il K1 è per la corrente in uscita o in entrata. Il KTO si identifica con i canali che causano una fuoriuscita transitoria di ioni K+. La fase 0 è dovuta all'ingresso di ioni Na+, favorito dal gradiente di concentrazione e dalle cariche negative che lo attirano. L'interno diventa quindi positivo, e una forza elettrostatica blocca ulteriore ingresso, ma in realtà a fare ciò è la chiusura della porta di inattivazione. Quindi nella fase di ripolarizzazione veloce interviene KTO, si ha afflusso di ioni K lungo 2 forze chimica ed elettrostatica.

elettrostatica, è più concentrato all'interno quindi esce. Quindi plateau, dovuto all'ingresso di ioni Ca attraverso i canali L. Ma se entra carica positiva ed esce carica positiva in contemporanea, il plateau (creato dall'ingresso di ioni Ca) non dovrebbe manifestarsi; il K1 rettificante verso l'interno mantiene il plateau, causando l'ingresso di ioni K. Nell'atrio il plateau è meno rappresentato perché è meno efficace il canale K1 rettificante, è scarsamente rappresentato. Nel nodo senoatriale non c'è plateau perché non c'è questo tipo di canale, quindi il Ca entra, il K esce. Se c'è equilibrio di cariche in entrata e uscita non c'è plateau. Il canale K rettificatore ritardato è responsabile della fase 3, determina la fuoriuscita degli K+. L'impulso, come già detto, nasce spontaneamente nel nodo senoatriale, e si propaga prima agli atri e poi ai

Ventricoli. Il nodo senoatriale è il pacemaker primario o principale del cuore, è responsabile del ritmo; si dice RITMO DEL SENO, e corrisponde a 70 impulsi al minuto. In 1 minuto darà origine a 70 prepotenziali che sono ritmici = 70 battiti. Nel cuore il simpatico innerva: nodo senoatriale, nodo atrioventricolare, t. di conduzione. Il parasimpatico (nervo vago) innerva: nodo senoatriale, nodo atrioventricolare, in parte l'atrio. Non innerva i ventricoli. Il vago ha un effetto cronotropo negativo, ovvero causa bradicardia. Il simpatico ha un effetto cronotropo positivo, ovvero causa tachicardia. Nodo senoatriale: si trova nell'atrio destro, in corrispondenza dello sbocco dell'avena cava superiore. Che tipo di cellule sono? Diverse le teorie: Teoria neurogena secondo cui le cellule sono di origine nervosa. Teoria miogena secondo cui sono miociti che hanno perso capacità contrattile e hanno acquisito la proprietà di pacemaker (capacità di dare origine spontaneamente.

all'impulso).Cellule B= occupano la parte centrale.Cellule T=periferia del nodo,sono in continuità con le cellule dell'atrioCellule P=le vere cellule pacemaker,sono pallide.L'arteria del nodo sinusale irrora il nodo,ha ruolo nutritivo.L'impulso si propaga da qui lentamente,per impedire la nascita di ARITMIE.

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Publisher
A.A. 2012-2013
5 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisiologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Manasseri Luigi.