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FISIOLOGIA - APPARATO CARDIOVASCOLARE
È costituito da:
- Vasi, cioè arterie, vene e capillari
- Cuore, con funzione di pompa per consentire il movimento del sangue
Funzioni:
- Fornire ai tessuti le sostanze nutritive e l'ossigeno
- Eliminare le sostanze di rifiuto e l'anidride carbonica
Nel sangue si evidenzia una parte plasmatica liquida detta e una parte corpuscolata (globuli rossi, bianchi e piastrine); il plasma è costituito da acqua, sali minerali e proteine. Quando dal plasma si asportano le proteine si ottiene il siero.
GLOBULI ROSSI: hanno forma biconcava, sono privi di nucleo e contengono l'emoglobina che lega O e CO2; vivono in media 120 giorni e la membrana cellulare perde l'elasticità e, giunti alla milza, vengono distrutti grazie alla struttura dell'organo. Il valore di emoglobina normale è pari a 13-15g/dl di sangue: al di sotto di questo valore si parla di anemia, al sopra di poliglobulia.
GLOBULI BIANCHI: sono prodotti nel midollo osseo e...
Le cellule del sangue
Le cellule del sangue svolgono una funzione di difesa immunitaria. Sono divise in granulociti (neutrofili, basofili e eosinofili) o agranulociti (monociti).
Le piastrine
Le piastrine sono frammenti di giganti cellule prodotte dal midollo osseo, i megacariociti. Hanno la funzione di riparazione dell'epitelio richiamando nella ferita il fibrogeno che si trasforma in fibrina completando la riparazione della parete.
Le arterie
Le arterie sono quei vasi che portano il sangue lontano dal cuore (ai polmoni o agli organi). Sono caratterizzate da tessuto elastico e una ricca muscolatura liscia. Dal cuore parte la aorta, di circa 2,5 cm di diametro; iniziano una serie di ramificazioni di calibro sempre più piccolo fino ai capillari, dove avvengono gli scambi gassosi.
Le vene
Le vene sono quei vasi che portano indietro il sangue al cuore (dai polmoni o dai tessuti). Hanno tessuto elastico e muscolatura liscia ridotta rispetto al cuore. Iniziano dai capillari che unendosi formano due vene principali, la vena cava inferiore e la vena cava superiore da diametro di...
Circa 3 cm. Ciò che le differenzia è la tonaca media, più sottile nelle vene poiché contiene meno fibre elastiche. Inoltre, il lume delle arterie è più evidente/chiaro.
I capillari sono vasi con pareti così sottili tanto da avere pareti con un solo strato di cellule attraverso le quali avvengono gli scambi di sostanze nutritive, di ossigeno e di sostanze di rifiuto.
Distinguiamo 2 circolazioni:
Piccola o polmonare: parte dal ventricolo dx e attraverso le arterie porta sangue ricco di anidride carbonica fino ad arrivare ai polmoni; a livello dei capillari avvengono gli scambi (lascia anidride carbonica e prende ossigeno) e il sangue ricco di ossigeno attraverso le vene torna al cuore grazie all'atrio sx.
Grande o sistemica: parte dal ventricolo sx e porta nelle arterie sangue ricco di ossigeno alla periferia cioè a tutti gli organi; a livello dei capillari avvengono gli scambi (lascia ossigeno e prende anidride carbonica) e il sangue ricco di anidride carbonica attraverso le vene torna al cuore grazie all'atrio dx.
IL CUORE è diviso in due cavità superiori dette atri (dx e sx) e due cavità inferiori dette ventricoli. Pag. 16
A livello cardiaco distinguiamo diverse fasi:
Diastole atriale: il sangue entra negli atri; le valvole tricuspide e mitrale sono chiuse (atri rilassati)
Sistole atriale: le valvole tricuspide e mitrale si aprono (gli atri contratti) e il sangue passa nei ventricoli che si trovano in diastole
Diastole ventricolare: le valvole aortiche e polmonari sono chiuse (ventricoli rilassati), il sangue passa dagli atri ai ventricoli
Sistole ventricolare: si chiudono le valvole ventricolari, il sangue viene spinto nelle arterie aorta e polmonare
Il ciclo completo si compie in 1 sec. 60 cicli/minuto: FREQUENZA→CARDIACA toni cardiaci:
Auscultando la regione cardiaca è possibile sentire dei rumori detti I° TONO: provocato dalla chiusura delle valvole tricuspide e mitrale.
è prolungato e cupo II TONO: provocato dalla chiusura delle valvole aortica e polmonare, è breve e chiaroGITTATA CARDICA SISTOLICA è la quantità di sangue che viene immessa da ciascun ventricolo ad ogni battito cardiaco. Corrisponde a circa 80 ml o a 5000 ml al minuto. È legata alla frequenza cardiaca è alla forza sviluppata dal miocardio.
PRESSIONE SANGUIGNA: è la pressione che il sangue presenta all'interno dei vasi normalmente durante la circolazione; dipende dalla gettata sistolica e dalla resistenza delle arterie. Valori medi: 120-140 valore max, 70-80 valore min.
ritorno venoso Il al cuore è assicurato da:
Lavoro muscolare degli arti inferiori (ricorda le valvole a nido di rondine)
Pressione negativa nel distretto toracico
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In parte contribuisce il sistema linfatico
circolazione linfatica Parallelamente alla circolazione sanguigna avviene la in vasi linfatici; trasportano la linfa, un liquido concomposizione simile al plasma ma con un contenuto proteico più basso. È ricca di linfociti e durante il percorso troviamo delle "stazioni" dette linfonodi; tutti i vasi linfatici afferiscono a un unico vaso detto dotto toracico che percorre il torace confluendo nella vena cava inferiore e quindi poi la linfa entra nella grande circolazione. ATTIVITÀ ELETTRICA DEL CUORE Nel miocardio sono presenti delle vie nelle quali il potenziale d'azione si propaga con maggiore velocità e regola la contrazione di tutte le cellule: tessuto di conduzione. All'interno riconosciamo due regioni specializzate per generare e programmare il ciclo cardiaco: - il nodo seno atriale - nodo atrioventricolare
- L'eccitazione inizia nel nodo seno atriale
- Il potenziale d'azione si trasmette attraverso le fibre muscolari atriali fino al nodo atrioventricolare
- Dal nodo AV il potenziale d'azione passa al fascio AV
- Si trasmette alle branche destra e sinistra del fascio di His
fascio che corrono verso l'apice del cuore
le fibre del Purkinje conducono il potenziale d'azione prima all'apice poi al resto del miocardio
Le fibre cardiache sono eccitate da terminazioni nervose appartenenti al sistema autonomo:
Fibre del sistema simpatico che innervano atri e ventricoli e hanno come mediatore biochimico la noradrenalina che aumenta la frequenza del nodo SA, la velocità di conduzione, l'eccitabilità, la forza
Fibre del sistema parasimpatico (nervo vago) che innervano gli atri, il mediatore è l'acetilcolina che riduce la frequenza, la velocità di conduzione, l'eccitabilità delle fibre
L'irrorazione della muscolatura cardiaca è assicurata dalla presenza di due grosse arterie coronarie, le che originano dal bulbo aortico e si ramificano in una fitta rete di capillari. Nell'uomo vi è una notevole variabilità della distribuzione delle due coronarie alle varie
Parti del cuore, ma in cica il 50% dei soggetti la coronaria destra ha una distribuzione più estesa. Esistono anche le vene coronariche che raccolgono il sangue. Pag. 18
Durante la sistole ventricolare la pressione aortica raggiunge il suo massimo valore ma la contrazione del miocardio comprime i piccoli vasi coronarici occludendone il lume: aumenta perciò la resistenza circolatoria. Per effetto di questa compressione il flusso coronarico risulta ridotto durante la sistole.
Durante la diastole la pressione aortica decresce e aumenta invece il flusso coronarico.
Fattori locali che intervengono nel controllo vaso motorio. Uno di questi è la tensione di O: una sua diminuzione determina un'intesa2vasodilatazione dei vasi capillari aumentando il flusso coronarico. È un meccanismo diretto anche se possono intervenire meccanismi di liberazione di fattori chimici di origine metabolica. In condizioni di insufficienza di O2 si va incontro a ischemia o infarto del
miocardio (la zona necrotica è carica negativamente). Durante l'infarto viene scatenata una reazione violenta ossia la liberazione di noradrenalina e adrenalina da parte del surrene: l'effetto è negativo perché tendono ad aumentare la zona anossica e a facilitare l'insorgenza della fibrillazione.
DISTENSIBILITÀ: si indica l'attitudine di un tratto vasale a dilatarsi. La distensibilità è detta compliance. La quantità complessiva di sangue che può essere immagazzinata in una specifica capacitanza vascolare parte del sistema circolatorio è detta ed è molto elevata nell'avenosa.
Quando aumenta la pressione all'interno del vaso questo determina una dilatazione della parete e anche le fibre muscolari iniziano ad adattarsi all'allungamento. Questo effetto è definito stress da rilasciamento.
Nelle arterie la composizione della tonaca media determina una ridotta compliance. Infatti, ad
eccezione dell'aorta, le altre arterie presentano una tonaca media che tende ad aumentare e, in modo inverso, riduce la loro elasticità. La dilatazione elastica delle pareti arteriose, prodotta dalla gettata sistolica, prende il nome di polso arterioso. Non è un fenomeno meccanico ma è dovuto all'elasticità delle pareti e si propaga fino alla periferia prendendo il nome di onda sfigmica. Le vene per molto tempo sono state considerate solo delle vie di passaggio; oggi invece si considera la loro importanza soprattutto nell'emodinamica per la loro capacità di restringersi e dilatarsi che consente di accumulare quantità di sangue da rendere disponibili in caso di necessità. Inoltre spingono anche il sangue andando a regolare la gittata cardiaca: una volta che il sangue torna all'atrio destro la pressione venosa centrale è chiamata pressione venosa. La principale funzione delle vene è quella di essere.etti al potassio ( di " ")4. ripolarizzazione finale per chiusura canali al calcio e apertura canali al5. potassio ( di " ")ripristino del potenziale di riposo attraverso la pompa sodio-potassio ( di " ")