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Un impiego frequente degli scambiatori è quello per il recupero di calore
Al termine del processo di riscaldamento vi è quasi sempre una fase di
raffreddamento. Recuperando il calore che il flusso di processo deve cedere per
essere raffreddato fornendo energia ad un altro fluido di processo non ancora
scaldato (sezione di recupero). Il fluido di processo, riscaldato, ripassando nella
sezione di recupero (pre-raffreddandosi), pre-riscalda un'altra porzione del fluido
stesso. Poi prosegue il percorso nella sezione di raffreddamento dove il fluido di
processo viene raffreddato completamente da un fluido di servizio.
Per stabilire la convenienza del recupero di calore si traccia la
curva somma dell'ammortamento annuale dei costi di impianto
e quella dei costi di esercizio dimensione il recupero in
corrispondenza del minimo di questa curva
8) Descrivi il trasporto di calore per irraggiamento
La trasmissione di calore per irraggiamento si basa sulla propagazione di onde
elettromagnetiche provocate da diversi gradi di eccitazione dei componenti
elementari della materia. Esse si propagano anche nel vuoto, non necessitano di un
mezzo.
Le onde elettromagnetiche sono classificate in base a:
● velocità di propagazione (v nel vutoto è costante = v della luce costante)
● lunghezza d'onda λ
● periodo (tempo nel quale il fenomeno si ripete uguale)
● frequenza (numero di oscillazioni nell’ unità di tempo)
Lo spettro elettromagnetico racchiude una serie di onde elettromagnetiche in
funzione di un range di lunghezze d'onda. Le onde vengono categorizzate a seconda
della lunghezza d’onda. Quelle che interessano per il trasporto di calore sono: UV,
visibile e infrarossi.
A differenza della conduzione e convezione, nell'irraggiamento due corpi che si
guardano irradiano l'uno verso l'altro in funzione della loro temperatura e che
quindi il flusso di calore netto venga misurato come la differenza dei due flussi. Il
flusso di calore tende sempre a muoversi verso il corpo che ha temperature minori.
L'energia termica emessa da un corpo dipende dallo scambio di calore tra due corpi
che emettono una radiazione e che hanno una temperatura maggiore dello zero
assoluto. E’ definita come ENERGIA RAGGIANTE=emissività*cost boltzman*A*unità
di tempo.??????????
Quando l’energia raggiante raggiunge un corpo questa è in parte viene assorbita, in
parte riflessa e in parte emessa dal corpo a + r + t = 1
Si utilizzano dei corpi ideali per capire il comportamento dei corpi reali,
● corpo nero: assorbe tutta l’energia incidente a=1, ad ogni impatto energia
viene assorbita e una parte riflessa, è difficile che la radiazione riesca ad uscire
● corpo grigio: corpo reale, è caratterizzato da un coefficiente peggiorativo
(emissività), dice quanto il corpo reale si allontana dal corpo nero
E’ possibile anche distinguere corpi opachi da corpi trasparenti
● opachi: t=0 (tutto si assorbe e riflette)
● trasparenti r=a=0 (tutto si trasmette)
L’irraggiamento è definito grazie a tre leggi
1. legge di Plank esprime l’energia radiante emessa da un corpo nero per unità
di tempo superficie e lunghezza d’onda
2. legge di Stefan- Boltzmann è ottenuta integrando la legge di Plank, esprime
4,
l’emittanza totale di un corpo nero = sigma*T se vogliamo applicarlo ad un
4
corpo reale allora q(be)=emittanza*sigma*t
3. legge di Wien serve per conoscere la massima lunghezza d'onda per cui è
massima l'emittanza conoscendo T, più T è alta, più l’emittanza si avvicina al
-2
visibile T*λmax=0,2884*10 mK
Energia emessa da un corpo reale su un altro corpo dipende anche da due
resistenze:
● una resistenza superficiale mentre la resistenza superficiale è dato da
Quanta energia la superficie riesce assorbire e quanto riesce ad emettere
R=1-E/(AE)
● resistenza Spaziale è chiamata a fattore di vista e indica quanto un corpo
riesce a vedere perfettamente l'altro R=1/AF se F è unitario, tutta l’energia
emessa dal corpo 1 raggiunge il corpo 2
9) Descrivere il funzionamento della serra e le leggi fisiche coinvolte.
La serra è un corpo sia opaco che trasparente, quindi si lascia attraversare da
radiazioni ad una certa lunghezza d'onda della fascia del visibile.
Quando il raggio solare colpisce la Serra, solo le lunghezze d'onda che rientrano nel
visibile la attraversano, mentre quelle che rientrano le raggi uv e negli ultravioletti
vengono riflesse, a questo punto il raggio solare che è entrato all'interno della serra
entra in contatto e interagisce con il terreno e con le piante che, essendo corpi
opachi, assorbono parte della radiazione e parte viene riflessa questa radiazione
riflessa siccome si tratta di corpi che si trovano generalmente a 30 gradi la
radiazione riflessa e quindi emessa appartiene nella fascia dell’ UV, quindi non può
uscire al’esterno della serra, rimane all'interno dell'ambiente e quindi la
temperatura interna sarà maggiore dell’esterna
10)Descrivere i processi di umidificazione e di deumidificazione dell’aria.
Processo di riscaldamento sensibile (o raffreddamento sensibile) dell’aria umida
Questi processi avvengono senza sottrazione o addizione di acqua (x cost?).
L'elemento scaldante può essere costituito da una serpentina in cui scorre acqua
calda o da una resistenza elettrica, mentre quello refrigerante può essere costituito
da una serpentina in cui scorre acqua fredda, o dall'evaporatore di un impianto
frigorifero.
Durante il riscaldamento l’umidità relativa dell’aria diminuisce anche se l’umidità
specifica rimane costante (il contrario si verifica nel caso di raffreddamento). E’
questo il motivo per il quale, generalmente, un processo di riscaldamento è sempre
accompagnato da un processo di umidificazione, mentre un processo di
raffreddamento è sempre associato ad un processo di deumidificazione.
Raffreddamento con deumidificazione dell’aria umida
Nella maggior parte degli impianti di condizionamento estivo dell’aria si richiedono,
contemporaneamente, il raffreddamento e la deumidificazione dell’aria trattata.
Il contributo dell'entalpia del liquido al bilancio energetico è comunque quasi sempre
trascurabile. L'aria in uscita (condizioni 2) è satura e occorre generalmente un
successivo processo di riscaldamento sensibile per riportarla in condizioni di umidità
relativa gradevoli. Nel caso in cui si voglia deumidificare (ossia diminuire l’umidità
assoluta) occorre raffreddare oltre la temperatura di rugiada dell’aria che si sta
trattando. Se un’aria satura viene raffreddata, parte del vapore in essa contenuto
deve lasciare la miscela, sotto forma di condensa (acqua liquida) o di brina
(ghiaccio)
Processo di mescolamento adiabatico di due correnti d’aria umida
In questo processo si mescolano due correnti d’aria
umida senza apporto di energia dall'esterno. Il
processo è analogo a quello che avviene in uno
scambiatore di calore a miscelamento.
Quando due differenti flussi d’aria vengono miscelati
adiabaticamente (p=h=costante), il punto
rappresentativo della miscela sul diagramma
psicrometrico si trova sulla retta congiungente i due
punti originari 1 e 2 ed il rapporto tra le distanze 2-3
su 3-1 è pari al rapporto tra le portate G1 e G2
Processo di deumidificazione con by-pass
In realtà nel processo di raffreddamento con deumidificazione solo
una parte d’aria viene in contatto con la superficie raffreddante
subendo il processo 1-2. La rimanente parte dell’aria (aria
by-passata) non subisce alcuna trasformazione (rimane cioè nello
stato 1). Inoltre, alcune volte si può introdurre intenzionalmente un
circuito di by-pass esterno per evitare il successivo processo di
riscaldamento sensibile.
All’uscita della batteria di raffreddamento si avrà quindi un mescolamento tra l’aria nelle condizioni S (la
temperatura tS è la temperatura media della superficie della batteria) e l’aria nelle condizioni 1 che risulta
in una miscela nelle condizioni 2 (vedi secondo grafico). Si definisce fattore di bypass, F, il rapporto tra la
portata d’aria by-passata e quella totale: F=Vbp/Vtot.
Il calore sottratto all’aria umida serve in parte per raffreddarla (calore sensibile) ed in parte per
deumidificarla (calore latente).
Processo di raffreddamento per evaporazione diretta
Il solo raffreddamento dell’aria umida si può ottenere anche mediante evaporazione
di acqua in fase liquida. L’acqua per evaporare deve assorbire calore latente di
evaporazione dall’acqua stessa o dall’aria circostante.
Sia l’aria che l’acqua possono raffreddarsi durante il processo di evaporazione. Il
raffreddamento per evaporazione è un processo identico alla trasformazione di
saturazione adiabatica, eccetto per il fatto che non è detto che l’aria in uscita sia
satura. Per questo motivo il processo di raffreddamento per evaporazione viene
rappresentato sul diagramma psicrometrico come una linea a temperatura di bulbo
umido costante (ciò non è esatto se l’acqua viene spruzzata ad una temperatura
diversa da quella di uscita dell’aria). Dal momento che le linee a temperatura di
bulbo umido costante sono praticamente coincidenti con quelle ad entalpia costante,
si può assumere che anche l’entalpia durante questo processo rimanga costante.
Processo di riscaldamento con umidificazione
Nella maggior parte degli impianti di condizionamento invernale dell’aria si
richiedono, contemporaneamente, il riscaldamento e l’umidificazione dell’aria
trattata.
Questo processo è caratterizzato da un aumento di entalpia e di umidità specifica
dell’aria trattata. La temperatura finale di bulbo secco (T3) può essere minore,
uguale o maggiore di quella iniziale, a seconda del processo di umidificazione.
Se si introduce vapore surriscaldato nella sezione di umidificazione, si avrà
umidificazione (crescita dell’umidità) con contemporaneo riscaldamento. Se
l’umidificazione viene realizzata spruzzando acqua nella corrente d’aria, parte del
calore latente di evaporazione sarà sottratto all’aria che quindi si raffredda
La quantità di calore necessaria per il riscaldamento si calcola come ϕ = · ∆
Esistono due modi per umidificare:
● umidificare con acqua: si effettua inizialmente un preriscaldamento con
umidità assoluta costante attraverso l'utilizzo di uno scambiatore di calore a
scambio indiretto e acqua calda. Poi avviene l'umidifica