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Onde meccaniche e moto ondulatorio

Più e I = = ⇒4 r 4 r1 22 2π π1 2I P / ( 4 r ) r2 2π= =1 1 2I P / ( 4 r ) r2 2π2 2 1Ø Quindi se la distanza raddoppia, la I si riduce di 4 volte.

Anche l'ampiezza decresce con la distanza r. Infatti, I A ,∝allora in due punti a distanza r ed r dalla sorgente si ha:1 2I A e I A2 2∝ ∝ ⇒1 1 2 2I A I r2 2= ed essendo =1 1 1 2 ⇒I A I r2 22 2 2 1A r A r2 2=1 2 1 2⇒ =A r A r2 22 1 2 1quindi l'ampiezza di un'onda sferica è A 1/r.

Quindi se la distanza r raddoppia, allora A si dimezza.

RiflessioneØ Quando un'onda raggiunge il punto o la superficie di separazione di due mezzi differenti, essa torna indietro o è riflessa nello stesso mezzo: onda riflessa. Es. in 1 dimensione: Es. per onda piana incidente su una superficie: La riflessione di un impulso ondulatorio su una corda(a) con un estremo

fisso e (b) con un estremo libero.(b)(a) Onde meccaniche e moto ondulatorio 25Angolo di incidenza: angolo che la direzione di propagazione dell'onda incidente forma con la normale alla superficie riflettente.Angolo di riflessione: angolo che la direzione di propagazione dell'onda riflessa forma con la normale alla superficie riflettente.Legge della riflessione "l'angolo di riflessione è uguale all'angolo di incidenza"Onde meccaniche e moto ondulatorio 26RifrazioneØ Quando un'onda raggiunge il punto o la superficie di separazione di due mezzi differenti, parte dell'energia trasportata si propaga nel secondo mezzo: onda trasmessa.Es. di onda piana incidente su una superficieEs. in 1 dimensione: di separazione di due mezzi in cui la velocità di propagazione è differente:L'onda trasmessa si muove in direzione diversa rispetto a quella dell'onda incidente: rifrazione.Onde meccaniche e moto ondulatorio 27Si

Consideri il fronte d'onda A. Nello stesso intervallo Δt in cui il punto A1 si sposta di un tratto l = vΔt, il punto A2 si sposta di un tratto l = vΔt.

I due triangoli rettangoli colorati hanno la stessa ipotenusa a ⟹ l = vtΔt ⎫⣼sen(è l'angolo di incidenza)

θ₁ = arcsen(vθ₁/a) ⟹ l = vtΔt ⎪⣴sen(è l'angolo di rifrazione)

θ₂ = arcsen(vθ₂/a) ⟹ l = vtΔt ⎪⣴⎭⣾sen(vθ₂) (legge della rifrazione)

θ₁ = arcsen(vθ₂) ⟹ l = vtΔt ⎪⣴sen(vθ₂) (legge della rifrazione)

θ₁ = arcsen(vθ₂) ⟹ l = vtΔt ⎪⣴⎭⣾sen(vθ₂) (legge della rifrazione)

Angolo di rifrazione: angolo che la direzione di propagazione dell'onda trasmessa forma con la normale alla superficie di separazione. Legge della rifrazione

sinθ₁/v = sinθ₂/v ⟹ θ₁ = θ₂ rifrazione incidenza

sinθ₁/v > sinθ₂/v ⟹ θ₁ > θ₂ rifrazione incidenza

Diffrazione: quando un'onda incontra un oggetto

un ostacolo munito di un'apertura, la forma geometrica del fronte d'onda viene alterato, ma l'onda è in grado di aggirare l'ostacolo o passare attraverso l'apertura nella regione dietro di esso. Gli effetti diffrattivi diventano più evidenti quando la lunghezza d'onda diventa confrontabile con la dimensione dell'oggetto. Si ha il fenomeno della diffrazione quando la lunghezza d'onda è confrontabile con la larghezza di una apertura o con le dimensioni di un ostacolo che viene investito dai fronti d'onda di un'onda che si sta propagando. L'apertura angolare delle onde diffratte è dell'ordine di: θ (radianti) = θ λ/L, cioè è l'allargamento angolare delle onde dietro un'apertura di larghezza L o un ostacolo di larghezza L. Questo

è il fenomeno per cui si può ascoltare un suono stando al di fuori di una stanza con la porta aperta.

Onde meccaniche e moto ondulatorio 32

Interferenza

Ø Quando due o più onde passano attraverso la stessa regione di spazio nello stesso istante, la perturbazione risultante è la somma algebrica delle rispettive perturbazioni (principio di sovrapposizione).

Es.: due impulsi, viaggiano lungo una corda e si incrociano

Onde meccaniche e moto ondulatorio 33

Due onde periodiche viaggiano lungo una corda

Ø Nei punti in cui creste e valli sono allineate (onde in fase): interferenza costruttiva.

Ø Nei punti in cui le creste di un’onda incontrano le valli dell’altra (onde in opposizione di fase): interferenza distruttiva.

Ø Nei punti in cui la fase relativa delle due onde è intermedia fra i due estremi: interferenza parzialmente distruttiva.

Onde meccaniche e moto ondulatorio 34

Ø Interferenza costruttiva: massimo

  1. rinforzo del moto ondulatorio.
  2. Interferenza distruttiva: massima attenuazione del moto ondulatorio.
  3. Esempio di interferenza: onde sulla superficie dell'acqua
  4. Onde meccaniche e moto ondulatorio 35Ø
  5. Interferenza costruttiva: si ha interferenza costruttiva quando la differenza di cammino Δx tra due onde che interferiscono è un multiplo intero di λ: x n (n 1, 2, 3...............)λΔ = λ
  6. Onde meccaniche e moto ondulatorio 36Ø
  7. Interferenza distruttiva: si ha interferenza distruttiva quando la differenza di cammino Δx tra due onde che interferiscono è un multiplo intero dispari di λ/2: λ λx n (n 1, 3, 5.......) oppure x (n 1, 2, 3... ....)Δ = Δ = 2n 1( )+2 2
  8. Onde meccaniche e moto ondulatorio 37
  9. Onde stazionarie: caso particolare di interferenza. Es.: una corda viene Es.: corda con un estremo pizzicata fisso e l'altro estremo tenuto in vibrazione

ondulatorio 38Ø

Se la frequenza con cui si fa vibrare la corda è opportuna, le onde incidente e riflessa interferiscono formando un’onda stazionaria (non c’è un’onda che si propaga ma ogni punto della corda oscilla su e giù come un oscillatore armonico semplice).

Nodi: punti in cui si ha interferenza distruttiva (la corda è ferma).

Ventri: punti in cui si ha interferenza costruttiva (la corda ha massima ampiezza di oscillazione).

Onde meccaniche e moto ondulatorio 39Ø

NODI & VENTRI di ONDE STAZIONARIE

Onde meccaniche e moto ondulatorio 40

Onde Stazionarie & Frequenze armoniche

Le onde stazionarie possono avere diverse frequenze (o lunghezze d’onda), dipendenti dalla lunghezza L della corda.

Condizione necessaria: L = n /2λ

a) n = 1: : lunghezza d’onda fondamentale; L= /2 => =2Lλ λ λ1 1 1f = v/λ = v/(2L) : frequenza fondamentale

  1. 1b) n = 2 => L = 2 /2 =λ λ2 2: seconda armonicaλ2f = v/λ = v/L = v/ (λ /2) = 2f2 2 1 1
  2. 1c) n =3 => L = 3λ /2 => = 2 L/3λ3 3: terza armonicaλ3f = v/λ = v/(2L/3) = (3/2)v/L = (3/2)v/(λ /2) = 3(v/ ) = 3fλ3 3 1 1 1Ø In generale: = 2L/n, con n = 1,2,3,…λnf = v/ = nv/2L = nf con n = 1,2,3,…λn n 1
  3. Onde meccaniche e moto ondulatorio 41
  4. ONDE ACUSTICHE
  5. Onde meccaniche e moto ondulatorio 42
  6. Onde AcusticheØ Onde sonore: onde longitudinali, dovute a vibrazioni dellemolecole del mezzo elastico o a variazione di pressione, chepossono essere rivelate dall’orecchio umano.Ø Intervallo di udibilità: 20 Hz <ν < 20000 Hz> 20000 Hz: ultrasuoniν < 20 Hz: infrasuoniνOnde meccaniche e moto ondulatorio 43Velocità del suono nei gasBv= B : modulo elastico di compressione (N / m ),2ρ ρ : densità del mezzo (Kg / m

3Ø La velocità dipende dal materiale e dalla temperatura:oin aria: v (331 + 0.6 T) m/s, dove T ( C)≈oa T = 20 C: v = 343 m/s oa T = 0 C: v = 331 m/s Onde meccaniche e moto ondulatorio 44Onde meccaniche e moto ondulatorio 45(NO) Cenni sul teorema di FourierØ Un moto periodico si può considerare come somma di un certonumero di moti armonici semplici le cui frequenze sono multiple,secondo numeri interi, della frequenza del moto periodicoconsiderato. Onde meccaniche e moto ondulatorio 46Suono puro - Suono complesso - RumoreØ Suono puro: pressione (densità e posizione)variano con legge sinusoidale.Ø Suono complesso: pressione (densità eposizione) variano con legge periodica.Ø Rumore: pressione (densità e posizione)non variano con legge periodica.Onde meccaniche e moto ondulatorio 47Tono (Altezza) e Carattere (Timbro)Ø Il tono di un suono indica se esso è acuto (alto) oppure grave(basso).

È espresso:

  1. dalla frequenza del suono se questo è puro;
  2. dalla frequenza dell’armonica fondamentale se questo è complesso.

Il carattere (o timbro) di un suono dipende dalla presenza di armoniche superiori, ed in particolare dal loro numero e dalla loro ampiezza relativa.

Onde meccaniche e moto ondulatorio 48

Livello di intensità

  • -12 2
  • Soglia udito orecchio umano: 10 W/mØ
  • Limite sensazione dolorosa: 1 W/mØ

La percezione dello stimolo sonoro non è direttamente proporzionale all’intensità.

Si esprime il livello di intensità sonora usando una scala logaritmica:

livello di intensità (decibel): = 10 log(I/I )β(dB) 0

dove: I = intensità suono, I = soglia dell’udito0

Una persona media può disting

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
75 pagine
SSD Scienze fisiche FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kalamaj di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fisica Medica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Capozzi Vito.