Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
T R I Ia I
2
R
1
mg T ma a g a g
2 2
( 2 ) mg T mR mR
mg T ma
a
a
m
R g
a g
a I I
R
1 R
2 mR
mR
I I
mg
1 1
1 T
2 2 mg
mR mR
2
( ) 1
T m g a m mg mg mR
2 2
1
I I mR
mR I
1 1
1 I
2 2 2
mR mR I
mR
MECCANICA
La Seconda Legge di Newton e il Moto Rotatorio (V) – Esempi (II)
2) Macchina di Atwood
Due masse e con sono collegate da un filo di massa trascurabile che
m m m >m
1 2 1 2
passa nella gola di una carrucola con momento di inerzia e raggio . Se il filo non
I R
scivola si calcolino l
l’accelerazione
accelerazione delle due masse,
masse l
l’accelerazione
accelerazione angolare della
carrucola e la tensione del cavo dal lato di e dal lato di .
T m T m
1 1 2 2 T
2
T
Sol. Applicando la II legge di Newton a e rispettivamente, si ottiene
m m 1 T
1 2 2
m g T m a
1 1 1
T
T m g m a 1
2 2 2
e applicando la II legge di Newton in forma rotazionale alla carrucola di momento di 2
inerzia si ottiene
I
a 1
1
2
T T R I T T R I T T R I
1 2 1 2 1 2
R
Per cui si ottiene il sistema lineare
0 0
m a m g T m a T m g m a T m g
1 1 1 1 1 1 1 1 1
2 2 2
0 0 m R g
m a m g T m a T m g m R a R T
2 2 2 2 2 2 2 2 2
2 2 2 2 2 2
0 0
I a T R T R I a R T R T Ia R T R T
1 2 1 2 1 2
2 2 2
m a T m g m R a R T m R g
1 1 1 1 1 1
2 2
m m R I a m m R g
1 2 1 2
2 2 2
2 2 2
m R I a R T m R g m R I a R T m R g
2 1 2 2 1 2
2 a m m R g
m m R g
1 2
1 2
a
2
2 R m m R I
m m R I 1 2
1 2 MECCANICA
La Seconda Legge di Newton e il Moto Rotatorio (V’) – Esempi (II’)
segue Macchina di Atwood
… e per le tensioni del cavo
2 2
2
m m R m m R m I
1 2 1 2 1
1
T m g m a m g g
1 1 1 1
2 2
m m R I m m R I
1 2 1 2
2 2
2
m m R m m R m I
1 2 1 2 2
1
T m g m a m g g
2 2 2 2
2 2
m m R I m m R I
1 2 1 2
Si può osservare che la tensione del filo è maggiore dal lato della massa più pesante,
pesante e che
quindi scende, e che la differenza fra e rappresenta quella forza il cui momento è
T T
1 2
responsabile dell’accelerazione angolare della carrucola che presenta un momento di inerzia e
I
la cui massa quindi non è trascurabile.
M MECCANICA
La Seconda Legge
gg di Newton e il Moto Rotatorio (
(VI)
) – Esempi
mp (
(III)
)
Una sbarretta omogenea può ruotare in un piano verticale attorno ad un
perno senza attrito che si trova ad una estremità della sbarretta.
sbarretta La
sbarretta, inizialmente in quiete in posizione orizzontale, viene lasciata
libera di ruotare.
a) Quali sono l’accelerazione angolare iniziale della sbarretta e
l
l’accelerazione
accelerazione iniziale della sua estremità destra ?
b) Cosa succede se si poggia un piccolo oggetto piatto all’estremità destra della sbarretta quando
la si lascia libera di muoversi ?
Sol. a)
) Dalla forma rotazionale p
per la II Legge
gg di Newton si ottiene
1 3 3 3
g
L g
2 L g
a L
I M g M L est
2 3 2 2 2
L
L 3
b)
) Accade q
quindi che l’estremità della sbarretta accelera con un’accelerazione a g g
2
dato che qualsiasi oggetto cade con un’accelerazione anche il nostro oggetto, posto
g,
all’estremità della sbarretta, non resta in contatto con la medesima.
Ci si pu
può chiedere allora qu
quale è il pun
punto della sbarretta sul
u qu
quale si pu
può m
mettere l’oggetto
gg in
n m
modo
che resti in contatto con la sbarra.
Il punto è localizzato dal fatto che la sua accelerazione iniziale deve essere pari a e quindi deve
g
essere posto ad una distanza dal perno tale che la sua accelerazione tangenziale sia
r 3 2
g
a r g r g r L
t 2 3
L
MECCANICA
Momento Angolare (I)
Dato un punto materiale di massa con vettore posizione che
r
m
si muove con velocità in un sistema di riferimento inerziale
v
momento angolare del punto materiale rispetto
si definisce L
all’origine
all origine il prodotto vettore del suo vettore posizione
O
istantanea e della sua quantità di moto istantanea
p v
r m
L r p
Le dimensioni del momento angolare sono e l’ unità di
2 1
ML T
2
m
misura nel SI è il kg s
È importante notare che è una misura di quanto un punto materiale “tenda a ruotare” attorno
L
a un polo. Infatti sia la sua direzione che il suo modulo dipendono dalla scelta dell’origine. La
direzione di è perpendicolare al piano individuato da e da e il suo verso è determinato dalla
p
r
L
regola della mano destra. Nell
Nell’esempio
esempio in figura e giacciono nel piano per cui ha la
p
r L
x y
direzione di . Il modulo di è dato da
L
z
sen
L mvr
dove è l’angolo fra e , da cui se detti vettori sono paralleli.
p
r L 0
In
I altre
lt parole
l un punto
t materiale
t i l che
h si
i muove lungo
l una retta
tt che
h passa per un punto
t ha
h
momento angolare nullo rispetto a questo punto usato come polo. Ciò equivale a dire che il punto
non
materiale “tende a ruotare” rispetto al polo.
) è massimo e pari a e, in questo caso, il punto
Invece se è perpendicolare a (
p r L mvr
materiale
t i l ha
h la
l massima
i t
tendenza
d a ruotare
t rispetto
i tt al
l polo
l dato
d t che
h in
i tale
t l istante
i t t si
i muove
proprio come se fosse sul bordo di una ruota che gira nel piano definito da e da intorno al
p
r
polo. MECCANICA
Momento Angolare (II)
La II Legge di Newton ci dice che la forza risultante agente su un punto materiale è pari alla
rapidità di variazione della sua quantità di moto. Dimostreremo adesso che la II Legge di Newton
implica anche che il momento meccanico risultante delle forze agenti su un punto materiale è pari
alla rapidità di variazione del momento angolare del punto materiale medesimo, quando entrambi i
momenti sono riferiti allo stesso polo.
polo
Derivando rispetto al tempo l’espressione si ottiene
L r p
d L d d p d r
r p r p
d d d d
t t t t
d r
In quest’ultima equazione l’ultimo termine a destra è nullo in quanto è parallelo a
v p v
m
d t
per
p cui
d L d p
r
d d
t t
p
d
D’altro canto, ricordando che p
per la II Legge
gg di Newton F d t
d p
il momento di una forza si può scrivere come τ r F r d t
d L
τ
E confrontando con l’equzione di sopra si ottiene d t
nalogo
g rotazionale della II Legge
gg di Newton
che è l’a
Si è quindi ottenuto che
Il momento meccanico agente su un punto materiale è pari alla derivata temporale del momento
stesso
angolare ( e devono essere calcolati rispetto allo polo)
τ L MECCANICA
Momento Angolare (III)
Nel caso di un sistema di punti materiali il momento angolare totale è somma dei momenti
angolari dei singoli punti materiali cioè
L L L L L
1 2 n i
i
Con un procedimento analogo a quello seguito per la quantità di moto si può dimostrare che I
momenti delle forze interne rispetto a un polo si annullano a due a due per cui per un sistema di
n punti materiali si ottiene il risultato
d L
τ est
d t d P
Questa equazione è l’analogo, per il momento angolare della relazione già vista in
F
est dt
precedenza per un sistema di n punti materiali.
materiali
In particolare si è visto che la quantità di moto totale di un sistema rimane costante quando la
risultante delle forze agenti sul sistema è nulla.
d L
legge di conservazione per il momento angolare
Allora dalla relazione segue l’analoga :
τ est d t
Il momento angolare totale di un sistema rimane costante se il momento risultante delle forze
esterne agenti sul sistema è nullo .
d L
il momento angolare di un sistema
Infatti quando deve essere e cioè
L costante
τ 0
est d t
isolato è costante analogamente a quanto avviene per la sua quantità di moto.
moto
MECCANICA
Momento Angolare di un corpo rigido
Come visto un corpo rigido, ad ese