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B
Una verifica di questo assunto può essere lo studio del comportamento di un ago
magnetico sottoposto all’azione contemporanea di più magneti.
direzione
di i verso
D
Determinare
t i i
in una certa
t regione
i significa
i ifi d
darne i
in ogni
i punto
t , e
B
modulo
. variano
In generale direzione, verso e modulo di punto per punto (campo non
B
variare
ar ar n
nel t
tempo
mpo
uniforme)
un form ) e,
, in
n un dato
ato punto, possono (campo non costant
costante).
).
dipendere dal mezzo
Il valore del campo magnetico inoltre può che riempie lo spazio
B
circostante.
Considereremo inizialmente, come per il campo elettrico, fenomeni magnetici
stazionari
t i i costante
t t nel
l tempo
t
, indicando
i di d con questo
t termine
t i che
h il campo magnetico
ti è :
magnetostatica
questa ristretta fenomenologia prende talora il nome di .
lentamente
Nella magnetostatica si includono anche i campi magnetici variabili.
Il campo elettrico in un punto dello spazio è stato definito come la forza elettrica
E
per unità di carica che agisce su una carica di prova posta in quel punto.
Supponiamo
pp di p
porci in una regione
g di spazio
p in cui esiste un campo
p magnetico
g (
(ad
B
esempio nel traferro di un magnete): ci proponiamo di studiare l’effetto che esercita il
campo su una carica puntiforme che si muove con velocità e che costituirà il
v
B q
nostro oggetto di prova. non
n n
Si supponga
s pp n in
inoltre,
lt in quanto
nt segue,
s che
h nella
n ll regione
i n di spazio
sp i in considerazione
nsid i n
campi elettrici trascurabili effetti gravitazionali
ci siano e che siano gli .
Definizione Campo Magnetico (III)
Risultati sperimentali sul moto di punti materiali
(particelle) carichi in un campo magnetico :
B
1. La Forza Magnetica è proporzionale alla carica q
e alla
ll velocità
l ità della
d ll particella:
p ti ll : se la
l particella
p ti ll
v
e` ferma (v la Forza Magnetica e` nulla
= 0)
2. Modulo e verso della Forza Magnetica dipendono
d
da modulo
d l e verso di e dal
d l modulo
d l e verso di
v B
parallelamente
3. Se la particella carica si muove al
campo magnetico allora , Forza Magnetica che
F
zero
agisce
i sulla
ll carica,
i e`
`
4. Quando il vettore forma un angolo con il
v
campo magnetico , la Forza Magnetica e`
B F
perpendicolare al piano formato da e da
v B
5. La Forza Magnetica su una carica positiva e`
F
diretta in verso opposto a quella che agisce su
una carica negativa che si muove nello stesso
verso g con il vettore
6. Se il vettore forma un angolo
v
campo magnetico , il modulo della Forza
B
Magnetica e` proporzionale a
sin
Definizione Campo Magnetico (III)
In sintesi da quanto sopra enunciato, si puo` asserire che il modulo della
forza magnetica e` proporzionale alla carica della particella, al modulo
q
del vettore induzione magnetica
g e alla componente
p di in direzione
v
B
perpendicolare a , cioe`
B
F q B v sen
Quindi tenendo conto delle direzioni dei vettori
, , , e del segno della carica si possono
v B F q
riassumere scrivendo
d l
la f
forza magnetica
mediante la relazione vettoriale
(V. figure a fianco)
F v B
q
N.B. Regola della mano destra per determinare il prodotto vettoriale v B
Se si dispongono le quattro dita della mano destra nel verso in cui il vettore v
ruota verso il vettore con il palmo rivolto verso la carica , allora il pollice
B q
punta nel verso di
v B
Definizione Operativa del Campo Magnetico (IV)
L’espressione della Forza di Lorentz puo` essere vista come una
F v B
q
definizione operativa del vettore induzione magnetica in un punto dello
spazio, cioe` il vettore induzione magnetica e` definito in termini di una
trasversale
forza che agisce su una particella carica in movimento.
Si supponga
pp n che
h in una
n certa
t regione
i n di spazio
p i dove
d e `
B
uniforme entri una particella di carica e di massa con
m
q
velocita` ortogonale a . La particella quindi subisce una
v B
trasversale,
trasversale perpendicolare
forza a e a , e dunque un
un’
v B
accelerazione trasversale per cui la velocita` in qualsiasi
piano ortogonale a nn
istante successivo sta nel B
modulo costante
individuato dalla velocita
velocita` e mantiene il .
v
Di conseguenza il moto della particella si svolge in tale
circolare uniforme con legge del moto
piano ed e` 2
v
(ricordare che con )
F qvB ma m sen 1
F qBv sen
n r
da cui si ricava il raggio di curvatura costante della traiettoria (p, costanti)
q, B
mv p mv
ovvero
( modulo della quantita` di moto)
p =
r B
qB qB qr
definizione operativa
Questa relazione puo` essere interpretata come una di B
basata sul raggio di curvatura della traiettoria circolare percorsa da particelle
q
con velocita` e rapporto noti
v m
Dimensioni e Unità di Misura del Campo Magnetico
Da un punto di vista dimensionale il campo magnetico è una grandezza
derivata definita come
1 1 1 1 2 1
B M L T I T L M T I
Nel Sistema Internazionale (SI) l’unità di misura del campo magnetico è il
B
Wb
“Weber per metro quadro” detto anche “Tesla”
( )
T
2
m
Wb N N kg
vale l’eguaglianza
1 T 1 1 1 1
2 2
m
m A m A s
C s
flusso
Il “Weber” è un’unità di del campo magnetico
In pratica si usa spesso l’unità c.g.s. per il campo magnetico detta “Gauss” )
( G
4
1 T 10 G
Normali magneti da laboratorio possono generare campi fino a o
25000 G 2,5 T.
u m si costruiscono
u magneti
m g superconduttori
up u che possono
p produrre
p u campi
mp
Attualmente
magnetici di o
250000 G 25 T.
Per rendersi conto dell’entità di questi valori basta paragonarli a quello del campo
magnetico terrestre vicino alla superficie della Terra, che vale o -4
0,5 G 0,5 x 10 T
Differenza fra forze elettriche e magnetiche (I)
Sia le forze elettriche che le forze magnetiche agiscono su cariche elettriche:
ci
i sono pero`
` delle
d ll differenze
diff f
fondamentali:
d t li
nella direzione
1. La forza elettrica e` sempre del campo elettrico La forza
perpendicolare
magnetica e
e` sempre al campo magnetico
indipendentemente
2. La forza elettrica agisce su una particella carica dalla
sua velocita` solo in
La forza magnetica agisce su una particella carica quando essa e`
movimento
i t compie lavoro
3. La forza elettrica spostando una particella carica
non compie
La forza magnetica associata ad un campo magnetico costante
B
lavoro q
quando la p
particella viene spostata
p nel campo
mp
L’ultima affermazione e` una conseguenza del fatto che, quando una carica e`
in movimento in un campo magnetico uniforme, la forza magnetica e` sempre
perpendicolare
di l allo
ll spostamento
t m t per cui
i
F r F v
d d t 0
v
perpendicolare
dato che la forza magnetica e`
e un vettore a
Teorema delle Forze Vive
Quindi dal si ottiene che
b
1
F r
2
( mv ) d 0
2 a
Cioe` l’energia di una particella carica non puo` essere alterata da un campo magnetico
Differenza fra forze elettriche e magnetiche (II)
Riassumendo:
v
Quando una particella carica si muove con velocita` , la presenza
direzione
di un campo magnetico puo` alterare la del vettore
non p
puo` modificare il modulo
velocita` , ma della velocita` della
particella.
Il fatto
f tt che
h la
l forza
f magnetica
ti che
h agisce
i su una particella
ti ll in
i moto
t
sia sempre perpendicolare alla velocita` della particella ha come
conseguenza che nullo
Il lavoro fatto dalla forza magnetica e` poiche` lo spostamento
perpendicolare
della carica e` sempre alla forza. Pertanto un campo
direzione
di i non
magnetico
i costante fa
f variare
i l
la d
della
ll velocita`
l i ` ma
modulo energia cinetica
influisce sul di essa e sull’ della particella
carica.
Moto di una particella carica in un campo uniforme
B
caso generale
Se il vettore velocita` di una particella carica
forma un angolo arbitrario con la direzione di il
B
suo moto e
e` elicoidale.
elicoidale
Se il campo e` nella direzione dell’ asse come in
x,
figura, non c’e` componente della forza nella
direzione e quindi e la componente della
x a = 0
x
velocita` rimane costante.
v
x
La forza magnetica produce una variazione nel
v B
q
tempo delle componenti e e il moto risultante
v v
y z
e` descritto da un elica cilindrica con l’asse
parallelo al campo . La proiezione del moto sul
piano
p (
(visto lungo
g l’asse ) e` una circonferenza
y
yz x
(le proiezioni sui piani e sono delle sinusoidi).
xy xz
Nell’equazione mv
r qB
a si sostituisce 2 2
v v v
v 1 y z
Moto di una particella carica in un
Campo Elettrico e Magnetico
In molti casi la carica in esame si muove con velocità v
sia in presenza di un campo elettrico che di un campo
E
magnetico , per cui la carica è soggetta ad una forza
B