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DEBITO PRIVATO
Debito non offerto al mercato degli investitori (es: mutui bancari).
Vantaggio: i evita costi di registrazione; Svantaggio: è poco liquido.
Ci sono 2 segmenti sul mercato del debito privato:
1. Prestiti a termine: mutuo bancario con scadenza prestabilita
Prestito sindacato: prestito singolo finanziato da un gruppo di banche, solitamente la
banca leader negozia le condizioni contrattuali
(revolving)
Linea di credito rotativa garantita: impegno di credito per un periodo di
tempo determinato a cui un’impresa può ricorrere se ne ha necessità.
2. Collocamenti privati:
Un titolo emesso che non viene scambiato sui mercati regolamentati, ma all’interno di un
gruppo ristretto di investitori.
Dato che non ha bisogno di registrazione, è meno costoso da emettere rispetto al debito di
mercato; inoltre non risponde agli stessi standard del debito obbligazionario collocato sul
mercato, quindi può essere adattato alle specifiche esigenze.
Nel 1990 la Securities Exchange Commission, pubblicò la RULE 144: il debito privato
emesso secondo questa norma può essere negoziato da grandi istituti finanziari.
Questi titoli sono nominalmente debito privato, ma essendo scambiati tra istituzioni finanziarie,
sono solo un po' meno liquidi del debito collocato sul mercato.
DEBITO PRIVATO vs DEBITO DI MERCATO
Debito privato, apertura di una linea
di credito bancaria:
Monitoring costante del mkt
Request for Proposal Scelta criteri
di selezione
……….. Annuncio dell’operazione
Closing
6 settimane
Debito di mercato, emissione di un
bond:
Monitoring costante del mkt
Scelta dei Bookrunner (criteri di
selezione: relazione e capacità) ……
Bring-down DD call Settlement
Da un pio di giorni a 4 settimane
CLAUSOLE SU PRESTITI OBBLIGAZIONARI: COVENANT
Clausole restrittive di un’obbligazione che limitano azioni dell’emittente che potrebbero ridurre
la sua capacità di rimborso del titolo. ES:
Limitare lo spazio di manovra del management sulla distribuzione di dividendi
Limitare il livello di ulteriore indebitamento
Specificare che l’emittente deve mantenere un ammontare minimo di capitale circolante
CLAUSOLE DI RIMBORSO AL DEBITO:
Solitamente un emittente di obbligazioni rimborsa i titoli pagando le cedole e il capitale, alle
scadenze previste.
Tuttavia, per rimborsare potrebbe anche:
- Riacquistare una quota dei titoli sul mercato
- Fare un’offerta formale per l’intera emissione
call
- Prevedere una che gli permetta di riacquistare i titoli ad un prezzo predeterminato:
obbligazioni riscattabili (callable bonds)
CLAUSOLE DI RIMBORSO ANTICIPATO:
call
Una fornisce all’emittente del titolo il diritto (ma non l’obbligo) di ritirare le obbligazioni sul
mercato a una specifica data “di riscatto” (o successivamente), a un determinato prezzo “di
riscatto o rimborso” (in genere posto maggiore del valore nominale del titolo, ed è espresso
come sua percentuale).
Un emittente eserciterà l’opzione di riscatto solo quando il tasso cedolare > tasso di interesse
di mercato. In tale situazione l’obbligazionista si troverà a considerare investimenti alternativi
che presentano tassi di interessi più bassi del tasso cedolare che riceveva Questo rischio
rende le obbligazioni riscattabili meno attraenti rispetto alle non riscattabili, ed è il motivo per
un titolo riscattabile è scambiato ad un prezzo inferiore
cui (e perciò ad un rendimento più alto)
rispetto ad un titolo equivalente non riscattabile.
{Mettendoci dal lato dell’emittente: potrebbe esercitare una call su un’obbligazione qualora i
tassi di interesse siano scesi, così può ridurre il suo costo del debito esercitando la call
sull’obbligazione riscattabile, rifinanziando immediatamente l’emissione a un tasso inferiore
(N.B. se i rendimenti aumentano dopo la data di emissione non c’è motivo di rifinanziare)}.
Consideriamo cosa accade a un’obbligazione che è rimborsabile alla pari in una specifica
data; alla data del riscatto:
Se il rendimento del titolo riscattabile è inferiore al tasso cedolare, il titolo riscattabile
verrà riscattato, perciò il suo prezzo è il suo valore alla pari.
Se il rendimento è superiore al tasso cedolare, il titolo riscattabile non verrà riscattato,
perciò ha lo stesso prezzo dell’obbligazione non riscattabile.
Nota: il prezzo dell’obbligazione riscattabile è limitato al valore alla pari: può essere inferiore
quando i rendimenti sono elevati, ma non potrà mai superare il valore alla pari quando il
rendimento è basso La figura mostra i prezzi di
un’obbligazione riscattabile
(linea grigia) e i prezzi di
un’obbligazione non
riscattabile (linea blu), alla
data di riscatto, in funzione
del rendimento
dell’obbligazione non
riscattabile.
(entrambi hanno tasso
cedolare del 5%)
.
Prima della data di riscatto gli
investitori anticipano la strategia
che seguirà l’emittente, e il
prezzo dell’obbligazione
rifletterà tale strategia:
Quando i rendimenti di
obbligazioni non riscattabili sono
elevati rispetto al tasso cedolare,
gli investitori prevedono e
anticipano che la probabilità che
la call verrà esercitata è bassa,
perciò il prezzo dell’obbligazione
è simile a quello di
un’obbligazione senza riscatto.
Viceversa se i rendimenti di
mercato sono inferiori alla
cedola dell’obbligazione, gli
investitori anticipano che
l’obbligazione verrà riscattata,
perciò il suo prezzo sarà vicino al
prezzo di un’obbligazione senza riscatto che scade proprio alla data di riscatto
Calcolo rendimento alla scadenza di un’obbligazione con riscatto:
Si calcola supponendo che il titolo non contenga l’opzione di riscatto: il rendimento è definito
come il tasso di attualizzazione che uguaglia il valore attuale dei pagamenti promessi al prezzo
di mercato (ignorando l’esistenza del diritto di riscatto).
Il rendimento lo si può pensare come il tasso di interesse che si riceve se il titolo non viene
riscattato ma rimborsato alla scadenza.
Dato che: prezzo obbligazione con diritto di riscatto > prezzo obbligazione equivalente non
riscattabile, il suo rendimento sarà superiore.
L’ipotesi che l’obbligazione non verrà riscattata ovviamente non è realistica, quindi spesso si
calcola ll rendimento al riscatto (Yield To Call): rendimento annuale di un’obbligazione
riscattabile, assumendo che venga rimborsata allaprima opportunità.
CLAUSOLE DI CONVERSIONE: un altro modo con cui le obbligazioni possono essere ritirare
è convertirle in azioni.
Obbligazioni emesse dalle imprese con una clausola che concede agli obbligazionisti l’opzione
di convertire ogni titolo posseduto in un numero fisso di azioni, secondo una proporzione detta
tasso di conversione: numero di azioni ricevute alla conversione di un’obbligazione
convertibile, solitamente espresso per $1.000 di valore nominale (Es: alla data di scadenza
converto obbligazione con valore nominale di $1000, tasso di conversione 15 ricevo 15
azioni).
Sostanzialmente paghiamo 1000$ per ricevere 15 azioni prezzo di conversione
Valore nominale obbligazione
Azioni ricevute Se il prezzo azione > prezzo
conversione conviene
convertire
Se prezzo azione < prezzo
conversione conviene il
rimborso
Spesso le imprese emettono OBBLIGAZIONI CONVERTIBILI E RISCATTABILI, in tal caso:
Se l’emittente esercita il rimborso, l’obbligazionista può scegliere se effettuare la conversione o
avere il rimborso.
Cioè alla data di riscatto, i possessori del titolo affrontano la stessa decisione di prima
Se prezzo azione > prezzo conversione convertono il titolo
Se prezzo azione < prezzo conversione accettano il rimborso
D’altro canto, in tal caso un’impresa rimborsando l’obbligazione, può costringere gli
obbligazionisti ad esercitare la conversione.
Per capire come la possibilità di conversione cambi il valore di un titolo, focalizziamoci sul fatto
che questo tipo di clausola dà il diritto a un’opzione call, al detentore di un’obbligazione.
Possiamo quindi pensare un’obbligazione convertibile, come un’obbligazione normale più un
particolare tipo di opzione call, detto:
Warrant: Un’opzione call che l’impresa emette su una nuova azione, ovvero quando un
possessore di un warrant lo esercita e di conseguenza acquista l’azione, l’impresa consegna
l’azione emettendola ex novo.
Un’obbligazione convertibile dando tale tipo di opzione, vale di più di un’obbligazione normale,
perciò l’obbligazione normale deve offrire un tasso di interesse più elevato i titoli convertibili
(debito convertibile) hanno un tasso più basso perché incorporano un warrant.
CLAUSOLE SUI FINANZIAMENTI BANCARI
COVENANT FINANZIARI Debito Finanziario Netto
DEBITO / EBITDA = COPERTURA INTERESSI =
EBITDA
EBITDA(o Ebit)
INTERESSI NETTI
INDICE DI COPERTURA IMPEGNI FINANZIARI =
FREE CASH FLOW
+QUOTE
INTERESSI CAPITALE DEBITO
TERM SHEET DI UN FINANZIAMENTO BANCARIO
Il term sheet è un prospetto che include i termini essenziali di un’operazione finanziaria
(emissione titolo obbligazionario, sottoscrizione finanziamento, M&A…), di norma non
vincolante ma utilizzato come base per la redazione di documenti legali di dettaglio con natura
vincolante.
RATING
Il Rating secondo Moody’s:
Il rating delle imprese industriali e di servizi misura il rischio del sottoscrittore di non ricevere
puntualmente il pagamento degli importi di capitale e interessi, dovuti sullo strumento di
debito considerato.
“rischio di non ricevere puntuale pagamento
Il ” significa determinare la capacità di un
emittente di generare liquidità in futuro.
In particolare la valutazione della capacità di un’impresa di redimere i debiti contratti, può
essere suddivisa nelle seguenti aree di analisi:
1. Tendenze fondamentali nei settori di attività dell’impresa
2. Situazione politica e normativa nel Paese di appartenenza
3. Caratteristiche e capacità del management e atteggiamento nei confronti
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