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La banca Old è destinata ad uscire dal mercato, perché subisce il fenomeno della selezione avversa: attiriamo i cattivi e perdiamo i buoni.
Un sistema di rating è un sistema di differenziazione dei tassi, serve a competere e a sopravvivere. Se non abbiamo un sistema di rating, non sopravviviamo se altre banche cominciano ad usarlo. Fino a quando nessuno lo usa non è un problema, ma se qualcuno comincia ad usarlo, le banche che non lo usano finiscono nei guai.
Ora il problema quindi si pone in termini di avere uno strumento per discriminare i tassi per competere. Questo spiega perché i rating sono stati sviluppati dalle banche a metà anni '90, quando di Basilea 2 non si parlava ancora minimamente. Le banche hanno sviluppato i rating per competere. Poi è stata la normativa che ha detto: visto che le banche stanno sviluppando i rating, vediamo di usarli anche a fini regolamentari. Ed ovviamente poi la spinta dell'uso regolamentare, dell'incentivo.
a risparmiare capitale anche regolamentare che FIRBA E AIRBA hanno proposto, hanno fatto diffondere ancora di più i sistemi di rating. Ma il problema non è solo quello di usare un sistema di rating, il problema è anche quanto sofisticato è il sistema di rating. Perché può accadere che ci sia una banca Beta che abbia un sistema di rating a 9 classi. E quindi differenzi il rischio di 9 classi. E cosa succede? Che per ognuna delle classi di Alfa la banca Beta ha 3 classi. E quindi genera lo stesso fenomeno di prima all'interno di ognuna delle classi Alfa: ATTIRA I BUONI E LASCIA I CATTIVI. Cioè non solo bisogna avere un sistema di rating, ma il sistema di rating che utilizziamo deve essere anche sufficientemente granulare, cioè con un numero di classi sufficientemente numeroso, e ovviamente sufficientemente efficace a distinguere tra le diverse classi, da poter consentirci di competere adeguatamente con le altre banche. Quindi nonsull'asse delle Y abbiamo il tasso di default. Possiamo notare che all'aumentare della PD, il tasso di default aumenta in modo significativo. Questo conferma la teoria che un sistema di rating più granulare e sofisticato è in grado di discriminare meglio il rischio. Tuttavia, è importante sottolineare che questa è una rilevazione precedente alla crisi finanziaria del 2008, quindi potrebbero esserci cambiamenti nel panorama attuale.sull'asse delle Y abbiamo lo spread applicato, basis point. La curva nera continua è la mediana, cioè il tasso fatto dal cinquantesimo percentile delle banche. Guardiamo per ora solo questa linea continua. Le banche, secondo questa curva, stanno discriminando il rischio? Stanno discriminando i tassi in funzione del rischio? Al peggiorare della classe di rating aumenta il tasso che noi chiediamo. C'è una certa sensibilità al rischio inizialmente, ma poi per livello di rischio molto più alti i tassi dovrebbero salire ancora, invece non salgono. Però questo è il comportamento della mediana, della banca che sta proprio in mezzo alla distribuzione. E la distribuzione quanto è ampia? Quanto è ampia la differenza di comportamento tra le diverse banche? Per vedere la differenza di comportamento abbiamo le due curve tratteggiate rosse, che esprime il lower bound e l'upper bound. Nella distribuzione normale, +-1 standard.deviation dalla media ci stanno 68% dei casi. Allora osservando anche le curve rosse quali altre osservazioni possiamo aggiungere? Le due curve rosse si allontanano tra di loro, si amplifica la distribuzione di comportamenti. Mentre sulle classi buone i prezzi sono abbastanza concentrati intorno alla mediana, nelle classi cattive la distribuzione è molto più ampia, c'è un 16% di banche che continua a fare dei tassi molto bassi e un 16% di banche che continua a fare dei tassi molto più alti. E il 68% è tra le due linee rosse, ma c'è una variabilità molto maggiore. Quindi al peggiora delle classi di rating aumenta la diversità dei comportamenti delle banche nel fare i prezzi. Se avessi calcolato i tassi utilizzando la formula regolamentare del FIRBA, e quindi avessimo calcolato il capitale da usare in funzione degli RW di questi portafogli, i tassi che avremmo dovuto applicare sono quelli indicati dalla curva tratteggiata.
blu.Cosa vuol dire? Tendenzialmente le banche facevano dei tassi un po' troppo alti alle aziende buone, rispetto a quelli teorici, e troppo bassi per le aziende cattive rispetto a quelli teorici. Se avessimo applicato il modello interno, internal model, quindi VaR calcolato internamente, abbiamo una curva tratteggiata nera più bassa di quella blu perché il modello interno è in grado di tener conto dei benefici della diversificazione e ci fa risparmiare del capitale, e quindi con dei VaR più bassi possiamo fare dei tassi più bassi. Quindi avremmo potuto fare dei tassi più bassi, ma comunque sarebbe rimasto vero che il comportamento delle banche era di chiedere dei tassi troppo alti rispetto a quelli teorici sui clienti buoni e troppo bassi sui clienti peggiori rispetto ai tassi teorici. Quindi c'era una certa diversità di prezzo in funzione del rischio, ma non era ancora abbastanza sostenuta. Questo nel 2003. Con la crisi cosa
è successo alle curve dei tassi praticati dalle banche? Si sono avvicinate ai tassi teorici o si sono allontanati? Con la crisi aumento del rischio, aumento del valore del rischio, sparisce la liquidità, vengono ad essere richiesti sempre più ammontari di capitale dalle normative introdotte da Basilea 3, quindi il costo del capitale totale sale, perché devo tenere più capitale, e le banche sono andate a caccia dei clienti buoni, perché sono quelli che producono poche perdite, richiedono poco capitale, e quindi andare a caccia dei clienti buoni significa competere per i clienti buoni, e quindi abbassare i tassi per i clienti buoni. E le banche si sono praticamente rifiutate di finanziare i clienti peggiori. Il credit crunch non è stato uguale per tutti i clienti, il credit crunch si è verificato soprattutto per i clienti più rischiosi. O comunque se volevano proprio essere finanziati dovevano pagare dei tassi molto più alti;
cioè la crisi è stata un meccanismo di accelerazione molto importante che ha fatto avvicinare i tassi reali ai tassi teorici. Quindi oggi il mercato è molto influenzato dai tassi che vengono fuori dall'strumentazione di credit risk management. Non ci si può più allontanare più di tanto. Ormai è il terminale che utilizzano gli operatori di banca che dice su ogni prestito che tasso deve essere fatto, mettendo assieme tutti i pezzi che abbiamo visto: PD, LGD, CAPITALE, ECC. Basilea 2 condurrà a tassi sui prestiti più oggettivi e convergenti? Cioè, lo stesso debitore, che in uno stesso momento, per uno stesso prestito, chiede a più banche che tasso mi fai? Si sentirà offrire dei tassi più convergenti, più vicini tra di loro, o più dissimili tra di loro, rispetto a quanto accadeva prima, in passato, quando le banche non utilizzavano questa strumentazione? Tutte le banche arriveranno a calcolareche è necessario adottare strategie e processi efficienti per rimanere competitive sul mercato. Inoltre, la diversità dei profili delle banche può portare a risultati diversi, il che richiede un'attenta valutazione e gestione del rischio.Che intervenendo su ognuno di questi elementi, e riuscendo a risparmiare qualcosa su ognuno di questi elementi, si possono poi fare dei tassi più competitivi e portare a casa dei risultati migliori. La risposta alla domanda è quindi divergenti.
Ultimo tema. Se siamo una banca price taker, quindi c'è il CFO di Fiat che ci chiama e ci dice: ho bisogno di 5000000 di denaro caldo al 3%. Va bene? Come facciamo a rispondere si o no? Qui il tasso è noto. Cosa accade se noi vogliamo usare questa formula di equilibrio per una banca price taker. Se siamo una banca price taker ed il tasso è noto, poiché chi prende a prestito i soldi mi dice quanto vuole pagare. Come uso questa formula per prendere una decisione se sono una banca price taker. Uso il Ke come incognita, in modo tale che il risultato che avrò da tutto il resto esprimerà seriesco a remunerare abbastanza l'equity. Se noi isoliamo il Ke, abbiamo come risultato il RAROC.
formula riscritta in funzione del Ke. Questa formula è uguale al tasso che guadagniamo sul prestito, cioè gli interessi attivi, meno gli interessi che dobbiamo pagare sulla raccolta, e quindi il margine di interesse, meno le perdite attese sul capitale 1 e sugli interessi ip, cioè gli accontamenti. Meno i costi operativi.
Il risultato di gestione su quanto capitale devo usare per fare questa operazione mi dice quanto è il rendimento aggiustato per il rischio sul capitale.
Se il RAROC è >= a Ke dirò si ok, perché questa operazione riesce a remunerare le aspettative degli azionisti. Se invece il RAROC fosse inferiore al Ke, vorrebbe dire che c'è un rendimento, ma non è sufficiente a remunerare le aspettative degli azionisti. Quindi dovrei rispondere no, salvo poi riflettere che se dico no perdo 15.000 conti correnti con i dipendenti di Fiat a Termoli. E allora potrei ritornare sulla mia valutazione e dire con una logica
più intuitiva gli dico comunque di si, magari sono non troppo distante come RAROC da Ke.
Lezione 7
Possiamo usare la formula ex post, su situazioni già realizzate.