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Osservando un budget di cassa
Possiamo ottenere due risultati:
- Una disponibilità finanziaria quando gli incassi sono maggiori dei pagamenti. Il problema connesso sarà il miglior utilizzo, ovvero l'ottimizzazione di questa disponibilità.
- Un disequilibrio finanziario di cassa quando i pagamenti sono maggiori degli incassi. Questo indica che abbiamo bisogno di fondi e si ricorrerà quindi a finanziamenti esterni.
L'autofinanziamento è prodotto dalla gestione della società.
Considerando l'aspetto patrimoniale (crediti e debiti), possiamo vedere che:
- I crediti per l'azienda indicano un fabbisogno, perché la nostra azienda finanzia i clienti.
- I debiti rappresentano una copertura, perché l'azienda ha ricevuto un finanziamento dai fornitori.
Esempio:
Crediti >?? / debiti >C? < 7 C? di copertura
Guardando l'esempio...
Abbiamo una copertura netta di C? # in questo caso quando abbiamo i debiti maggiori dei crediti abbiamo un autofinanziamento commerciale prodotto dalla gestione. In altre parole, l'autofinanziamento commerciale è l'eccedenza dei debiti rispetto ai crediti. L'autofinanziamento totale è dato dalla somma degli autofinanziamenti + patrimoniale, economico e finanziario. Esclusi i costi già spesati, vi sono dei motivi per cui un'azienda ha bisogno di denaro. Se l'azienda persegue lo sviluppo, saranno necessari degli investimenti netti, quindi avrà un fabbisogno per questi investimenti netti. Le rimanenze finali sono per l'azienda dei costi non coperti dai rispettivi ricavi, la differenza di magazzino quindi genera un fabbisogno per queste rimanenze. In caso contrario, avremo una copertura. Dal lato finanziario, l'azienda necessiterà di fabbisogno per il rimborso di quote di capitale di mutui.
Accantonamento di utili in riserve ci permette di incrementare le immobilizzazioni a costo zero, acquistando nuove immobilizzazioni tecniche.
Sotto il profilo finanziario l'autofinanziamento soddisfa il fabbisogno di capitale senza dover ricorrere, o ricorrendo in misura minore, a nuovi finanziamenti esterni. L'autofinanziamento in questo caso può essere visto come rimborso di debiti o fonte di nuovi finanziamenti.
L'autofinanziamento può essere in senso stretto o in senso lato. In senso stretto sarà visto come la concezione classica ragionieristica, ovvero quando l'aumento di capitale è determinato dall'accantonamento a riserve di utili. In senso lato invece comprende anche i costi non monetari, che sono destinati alla rigenerazione del capitale.
Questi costi sono: ammortamenti, accantonamenti a riserve, quote di accantonamenti a fondo rischi e spese future, dismissione di beni (ammortamento superiore a spesa).
di capitale circolante viene finanziata con debiti a breve termine. Questo avviene perché l'impresa cerca di ottimizzare l'utilizzo delle risorse finanziarie, evitando di immobilizzare troppo capitale in immobilizzazioni che potrebbero non essere completamente utilizzate. Inoltre, l'impresa può utilizzare anche altre fonti di finanziamento, come ad esempio l'emissione di azioni o l'ottenimento di prestiti a medio/lungo termine. L'obiettivo finale è quello di garantire un equilibrio tra le fonti di finanziamento e le necessità di investimento dell'impresa, in modo da garantire la sua sostenibilità nel lungo periodo.è finanziata dalle passività correnti che finanziano anche il capitale circolante. La seconda ipotesi genera squilibri finanziari molto gravi, mentre la prima è molto favorevole. In presenza di autofinanziamento bisogna prendere decisioni che riguardano i dividendi, le riserve, gli ammortamenti, accantonamenti per rischi e spese future, autofinanziamento commerciale. Con l'autofinanziamento otteniamo dei vantaggi per l'impresa: si possono ridurre i costi e aumentare il potere di contrattazione nel ricorso del finanziamento esterno, aumentano le possibilità di sviluppo economico perché l'autofinanziamento permette di finanziarlo, consente all'impresa un equilibrata struttura economica, migliora le capacità dell'impresa di rispondere in modo tempestivo ed economico alle sollecitazioni di mercato, aumenta la quotazione del titolo azionario dell'impresa, infine ha vantaggi di tipo fiscale. Ovviamente cisono anche dei svantaggi: - occorre non sbagliare le scelte di destinazione dell'autofinanziamento per non avere dell'ammucchiamento di risorse nel caso in cui il mercato non riesca a recepirle - l'autofinanziamento porta all'assunzione di attività extra/caratteristiche particolarmente rischiose - ha un limite nella libertà di decisione del risparmiatore - se l'azionista è uno speculatore è interessato ai dividendi e non agli accantonamenti LA VALUTAZIONE ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI Gli investimenti sono dei beni strumentali necessari per lo sviluppo dell'azienda. In finanza sono analizzati sotto un'ottica di finanza pura e si cerca di rispondere alla domanda: "l'impresa si aspetta un ritorno finanziario o no?" Il reddito dovrebbe garantire la copertura dei costi sostenuti più uno spread di profitto. Bisogna considerare tre aspetti: essendo un investimento pluriennale, occorre valutare.quanto valgono ora i flussi monetari realizzati conquell'investimento attualizzando8portare indietro alla data dell'acquisto9al momento della dismissione del bene come si deve considerare finanziariamente la parte residua#se è accettabile il surplus che l'investimento ci dà? Definendo finanziariamente l'investimento possiamo dire che è un operazione finanziaria protratta nel tempo di trasferimento di risorse finanziarie# caratterizzata da un uscita monetaria in una prima fase# eda entrate monetarie nette in fasi successive dalla quale ci si aspetta un ritorno'Per avere un ritorno le entrate devono essere maggiori delle uscite# ma non sempre ci si aspetta un ritorno# ci sono casi in cui si effettua l'investimento per migliorare l'immagine dell'azienda'Per valutare degli investimenti bisogna considerare la convenienza economica e la fattibilità finanziaria'La fattibilità finanziaria èL'esame delle conseguenze che avvengono inserendo nell'equilibrio finanziario i flussi dell'investimento. Occorre quindi redigere un budget finanziario con la difficoltà che bisogna individuare i flussi di cassa in entrata identificando la profittabilità dell'investimento. La convenienza economica si valuta osservando l'entità dei flussi monetari e la loro distribuzione nel tempo. Bisogna anche guardare il valore finanziario nel tempo, attualizzando i flussi con un tasso di sconto adeguato. Molto difficoltoso è scegliere il tasso di sconto adeguato. Altro elemento di valutazione è il rischio. Si possono avere rischi politici, rischi di inflazione (Argentina), rischi di mercato (atteggiamento dei consumatori).
Flussi di cassa: Un flusso di cassa deve essere un flusso monetario, incassi e pagamenti. Il documento di riferimento è il budget finanziario che mi dice se ho uno sbilancio finanziario.
di cassa PGI o una disponibilità di cassaIGP' I flussi di cassa devono essere suscettibili di somma algebrica# devono essere al netto deglioneri finanziari e al netto delle imposte' I flussi di cassa di un investimento sono i seguenti +esborso iniziale# disinvestimento8eventuale valore residuo del bene# e può avere segno negativo se cisono costi di smaltimento9# entrate di gestione# uscite di gestione' Il valore finanziario del tempo è rappresentato dal tasso di sconto# ed è il costo percentuale su basetemporale che si sostiene per anticipare un entrata o ritardare un uscita'i Il valore attuale è espresso dalla seguente formula + in cui è il tasso di attualizzazione ed nil periodo di tempo in cui l'importo torna ad essere disponibile' Più è lungo il periodo di tempo dopo il quale l'importo sarà di nuovo disponibile e più elevato è il tasso diattualizzazione i# minoresarà il valore attuale 'Criteri per la valutazione di investimenti' Valore attuale netto VAN È l'in