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Lezione 013

Per lo scetticismo la struttura ultima della realtà è inconoscibile.

La filosofia scettica e quella dogmatica partono dalla idea che la realtà sia ultimativamente inconoscibile o da una certezza iniziale.

Lezione 014

L'Eutifrone è un dialogo tipicamente aporetico.

Nel dialogo Eutifrone si fa più volte riferimento al personaggio di Dedalo.

Lezione 015

La caratteristica di Dedalo è quella di saper costruire statue così perfette che si muovevano come se fossero vive.

Al centro del labirinto del Dedalo era posto il Minotauro.

Lezione 039

Nel dialogo Eutifrone il problema della circolarità è tracotante, che caro agli Dei e la ragione del perché sia caro non si spiega.

Lezione 040

I corni del dilemma riguardano il perché l'hosion caro agli dei.

Lezione 041

I due corni del dilemma di Eutifrone rappresentano due indirizzi di filosofia morale distinti.

Il primo corno, che invita

a scoprire ciò che giusto indipendentemente dalle preferenze empiriche dei soggetti morali di riferimento, apre la strada a un' impostazione razionalista

Lezione 04

La poesia per Aristotele a differenza di Platone non va svaluta, semplicemente nozionistico come la storia anzi essa superiore alla storia perché possiede un valore conoscitivo più filosofico e non semplicemente nozionistico

Aristotele fa coincidere allora la produzione con la technè, che imita e porta a compimento ciò che la natura da sola non è in grado di fare

Per Aristotele la poiesis è la produzione che ha il proprio fine fuori di sé, ossia nell'oggetto che essa produce

Secondo Aristotele la filosofia prima studia l'essere in quanto essere

Secondo Aristotele le scienze pratiche hanno per oggetto ciò che può avvenire in un modo o nell'altro

Per Aristotele la praxis è l'azione che ha il proprio

fine in sé stessa

07. La scienza per Aristotele è sempre una ricerca delle cause

08. Secondo Aristotele le scienze teoretiche hanno per oggetto il necessario

Lezione 04

01. Per Aristotele le scienze filosofiche si dividono in Teoretica, pratica e poietica

02. Per Aristotele la filosofia teoretica è filosofia prima

03. Per Aristotele la matematica è filosofia teoretica

04. Per Aristotele la fisica è filosofia teoretica

05. Per Aristotele l'etica è filosofia pratica

06. Per Aristotele la filosofia poietica non è filosofia pratica

07. Per Aristotele la filosofia etica e quella politica sono entrambe appartenenti alla filosofia pratica

08. Per Aristotele la filosofia teoretica è divisa in filosofia prima, matematica e fisica

09. Per Aristotele la poietica è distinta dalla pratica

Lezione 04

01. A differenza di Platone, per Aristotele della realtà che ci circonda è possibile non soltanto una spiegazione verosimile, ma una vera e propria

Lezione 04501. Per Aristotele la fisica teoretica in quanto è scienza del necessario ossia di un oggetto che non può essere diverso da come è.

Lezione 04601. L'opera dal titolo La Metafisica di Aristotele. Non un testo unico originariamente bensì un insieme di scritti di diverse età.

Lezione 04701. Il titolo La Metafisica pare che fosse dato da Andronico e significa i libri (le cose) dopo quelli della fisica.

Lezione 04801. Mateafisica significa anche scienza che studia ciò che al di sopra della fisica sia dopo le cose fisiche.

Lezione 04901. Aristotele trae dalla esistenza delle sensazioni e della

memoriala prova che tutti gli uomini tendano a conoscere e apprendere Lezione 0500
  1. Dalla memorizzazione delle esperienze, a differenza degli animali, secondo Aristotele gli uomini sono in grado di produrre la scienza e la tecnica, formando giudizi generali a partire da casi individuali
Lezione 0510
  1. Per Aristotele la sofia è l'unica forma di sapere libero in quanto non subordinato ad altro
  2. Per Aristotele la sofia è il sapere subordinato a fini esterni ad essa
  3. In Aristotele la tecnica produce una conoscenza non libera in quanto interessata a fini esterni ad essa
  4. La conoscenza cui si giunge con la tecnica per Aristotele è interessata, ovvero subordinata ad una utilità
  5. Per Aristotele la tecnica è il conoscere per l'utile e in ciò risiede il suo limite
  6. Il sapere della tecnica per Aristotele è superiore al sapere

per esperienza è 07. Le tecniche non sono al vertice delle scienze in quanto hanno come scopo l'utilità

Lezione 05201. Per Aristotele la filosofia tiene non solo a spiegare il "che cosa", ma anche il "perché"

Lezione 05401. Il Parmenide è un dialogo in cui Platone affronta il problema del rapporto tra l'uno ed i molti

Lezione 05501. Nel dialogo platonico Parmenide Protagonisti sono Socrate, Parmenide e Zenone

Lezione 05601. Nel dialogo Parmenide Platone espone il concetto di compartecipazione tra le idee e le cose (enti)

Lezione 05701. Nel dialogo Parmenide Platone espone il concetto di somiglianza tra le idee e i concetti

Lezione 05801. Nel dialogo Parmenide Platone affronta più i temi di ontologia e metafisica piuttosto che quelli socratici di virtù e giustizia

Lezione 06001. Nel dialogo Parmenide Platone per spiegare il rapporto uno-molti espone due differenti ipotesi

Lezione 06101. Con l'argomento del terzo uomo la

teoria delle idee è che essa complica all'infinito invece di semplificare e spiegare la realtà. Nel dialogo Parmenide, Platone per spiegare la teoria delle idee si imbatte nell'argomentazione aporetica del terzo uomo, che spiega sillogisticamente la teoria delle idee. Nel dialogo Parmenide, Platone esplora l'argomentazione del terzo uomo secondo la quale tra l'idea di uomo e tutti gli uomini esistenti fisicamente deve esserci un qualcosa di comune, ossia un terzo uomo che faccia da collante logico, rispetto al quale si moltiplica all'infinito questo processo e dunque tutto si spiega. Lezione 06: Nel dialogo, Parmenide, ontologo per eccellenza, dice che se l'idea deve essere l'essenza di ogni cosa, anche il fango dovrà avere una sua idea. Lezione 06: Nel Parmenide, Platone mostra il conflitto tra valenza assiologica e valenza ontologica nel caso dell'idea di fango o sporcizia, di cui la sporcizia modello è. Il problema nel dialogo Parmenide della teoria delle idee è che essa complica all'infinito invece di semplificare e spiegare la realtà. Nel dialogo Parmenide, Platone per spiegare la teoria delle idee imbatte nella argomentazione aporetica del terzo uomo che spiega sillogisticamente la teoria delle idee. Nel dialogo Parmenide, Platone esplora l'argomentazione del terzo uomo secondo la quale tra l'idea di uomo e tutti gli uomini esistenti fisicamente deve esserci un che di comune, ossia un terzo uomo che faccia da collante logico, rispetto al quale si moltiplica all'infinito questo processo e dunque tutto si spiega. Lezione 06: Nel dialogo, Parmenide, ontologo per eccellenza, dice che se l'idea deve essere l'essenza di ogni cosa, anche il fango dovrà avere una sua idea. Lezione 06: Nel Parmenide, Platone mostra il conflitto tra valenza assiologica e valenza ontologica nel caso dell'idea di fango o sporcizia, di cui la sporcizia modello è.

separazione tra le idee e le cose sensibili tale che si pone il problema del loro rapporto da spiegare

Lezione 065

01. Il problema nel dialogo Parmenide della discontinuità tra idee e cose sensibili deriva dalla concezione delle idee che devono per forza rimanere in sé e per sé, radicalmente separate dal mondo sensibile, perché la separazione ne preserva l'assoluta superiorità ontologica

02. Nel dialogo Parmenide Socrate privilegia l'aspetto assiologico delle idee, Parmenide quello ontologico

03. Secondo il piano assiologico nel Parmenide di Platone si dice che l'idea di sporcizia non dovrebbe esistere essendo poco compatibile con la perfezione, ma su quello ontologico deve esistere un'idea per ogni ente

04. Nel dialogo Parmenide si parla del problema del rapporto tra l'uno e i molti, e quindi tra l'idea e gli enti che vi si approssimano

Lezione 066

01. La dialettica nel dialogo Parmenide si sposta tra il piano soggettivo del confronto

tra soggetti a quello oggettivo del confronto tra oggetti ossia le idee e gli enti

Lezione 0680

1. Nel Parmenide Platone mostra che sia le tesi eleatiche sia le tesi sofiste negano l'errore perché negano la possibilità di discriminare il vero dal falso

2. Gorgia e Protagora vengono contrapposti da Platone Gorgia per l'assolutizzazione del falso e Protagora del vero

3. Gorgia e Protagora vengono contrapposti da Platone a proposito del Vero e del Falso

Lezione 701

1. Le due origini dei nomi degli enti nel Parmenide di Platone sono per attribuzione convenzionale oppure per natura che dall'essenza ricava il nome dell'oggetto

2. Nel Parmenide Platone a proposito della origine "katà phusin" e "katà nomon" dei nomi delle cose sceglie di riconoscere entrambe le derivazioni

Lezione 731

1. L'argomento del terzo uomo contro la teoria di Platone pare fosse condiviso anche da Aristotele

Lezione 740

1. Gadamer sostiene che l'interpretante

Può accedere all'interpretato solotramite una serie di o di "precomprensioni" "pre-giudizi"02. Per circolo ermeneutico si intende una situazione circolare, in base alla quale ciò che si deve comprendere già in parte compreso è Gadamer riconosce ad Heidegger il merito d'avere riconosciuto l'ineludibilità del circolo ermeneutico, valutandolo un plus e non un minus dell'interpretandum. Per Heidegger come per Gadamer il circolo ermeneutico non è un circolo vizioso. Lezione 751. Per Heidegger come per Gadamer il circolo ermeneutico non da evitare, bensì da ricomprendere nella coscienza per non farsi giocare dalla presuccessiva comprensione determinante è l'interpretazione. Con Gadamer l'interpretazione resasi consapevole delle proprie precomprensioni rivede esse stesse alla luce dell'"urto" con ciò che va interpretato (l'opera da studiare). Lezione 76.

posto di rimanere aviluppato nella ragnatela soggettiva delle sue pre-comprensioni, l'interpretante, in seguito all'impatto con l'interpretato si vede costretto "a mettere alla prova" la legittimità delle proprie anticipazioni2. Il circolo ermeneutico non comporta una chiusura dell'interpretante in se stesso ma una sua programmatica apertura all'"alterità del testo" ma una sua programmatica apertura all'
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A.A. 2021-2022
11 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/01 Filosofia teoretica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SandroPerri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia teoretica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Bonavoglia Massimiliano.