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LA TORTURA Può ESSERE GIUSTIFICATA?
Immaginiamo di essere a capo della cia e di aver catturato un sospettato terrorista che
ha collocato una bomba ad orologeria che esploderà in giornata sarebbe giusto
torturarlo se non parla?
Per gli utilitaristi si perché se dovesse esplodere la bomba morirebbero migliaia di vite
innocenti.
Alcuni ritengono sia inattendibile la tortura e quindi potrebbe infliggere dolore ad uno
senza mettere al riparo la collettività.
La città della felicità:
Un racconto di Ursula Gin del 1979 parla di una città Omelas, dove regnava la felicità,
convivenza civile.
Ma in un seminterrato era rinchiuso un bambino malato di mente,malnutrito e
abbandonato.
L’intera felicità di una città basta sulla infelicità di un bambino. Sarebbe accettabile?
No!
Benefici del cancro polmonare:
La Philip Morris produce sigarette e ricava profitti cospicui dalla Rep CECA. Il governo
ceco preoccupato per l’aumento della spesa sanitaria dovuto al fumo aveva
considerato di aumentare le imposte sulle sigarette.
La PM sperando di evitarlo aveva effettuato un analisi costi-benefici relativa agli effetti
del fumo sul bilancio nazionale ceco.
Risultò che i fumatori fanno aumentare il bilancio statale però muoiono prima e lo
Stato risparmia cifre considerevoli.
In questo si è visto una noncuranza per la vita umana.
Agli occhi di un Benthamiano i principi dell’utilitarismo sono applicati in modo errato.
La morte prematura sarebbe dovuta essere presa in considerazioni in quanto costo
sopportato da lui e famiglia a confronto con il risparmio per lo Stato.
Tutti i valori sono traducibili in termini monetari? Anche la vita?
Esplosione di serbatoi del carburante:
Nel 1970 la Ford Pinto era uno dei modelli di utilitaria più venduta negli USA. Ma aveva
un difetto: in caso di tamponamento il serbatoio esplodeva.
Molti rimasero uccisi, altri ustionati.
Una vittima fece causa alla Ford. E risultò che i la Ford aveva fatto un analisi costi
benefici concludendo che i benefici ottenuti riparato l’inconveniente non arrivavano a
compensare la spesa necessaria per correggere l’errore.
La Ford aveva stimato che le vittime erano 180 e 180 ustionati attribuendo loro un
valore monetario di 200 mila dollari e 67 mila ciascuno.
La giuria era scandalizzata. Accordò dunque il risarcimento del danno per 2 milioni.
Sconto per la 3 età:
L’Ente governativo per la protezione ambientale gli Usa nel 2003 aveva presentato
un’analisi dei nuovi criteri da adottare per misurare l’inquinamento atmosferico in
base al rapporto costi benefici che assegnava alla vita umana un valore superiore alla
Ford ma con una correzione legata all’età.
La differenza era dettata da un concetto utilitaristico: salvare una vita di una persona
piu avanti negli anni produce un utile minore.
J.STUART MILL
Nel suo saggio “la libertà” la sua idee è che ciascuno è libero di fare qualunque cosa
voglia purchè non procuri danno agli altri.
E solo di queste azioni può essere chiamato a rispondere di fronte alla società. Su me
stesso sono sovrano.
Secondo Mill nel perseguire il massimo dell’utilità dovremmo guardare al lungo
termine.
Rispettando la libertà individuale si arriva alla massima felicità umana.
Mettere a tacere i dissenzienti potrebbe far ottenere un massimo di utilità solo nel
presente.
Solo quando si fanno delle scelte si esercitano le facoltà umane della percezione,
giudizio. La forza mentale e morale si sviluppano solo se le si usa.
I piaceri superiori:
Altro saggio “utilitarismo” di Mill, cerca di dimostrare che gli utilitaristi sanno
distinguere i piaceri superiori da quelli inferiori.
L’unica base per giudicare se un’esperienza è migliore o peggiore è l’intensità e durata
del piacere o dolore.
Mill ritiene che la distinzione è possibile in base alla qualità, quantità e intensità.
Anche per Mill le azioni sono moralmente corrette se procurano la felicità e viceversa.
Per felicità si intende piacere assenza di dolore. E questa è l’unica cosa desiderabile
come fini.
Mill ritiene che tra due piaceri quelli più desiderabile è quello a cui va la preferenza di
tutti coloro che abbiano esperienza di entrambi.
Spesso però preferiamo piaceri più bassi a quelli più elevati(es stare seduti a guardare
la tv e non leggere platone).
Abbiamo la proprietà di noi stessi?
Ogni anno la rivista Forbes pubblica i più ricchi degli USA.
Tra cui fino a poco tempo fa vi era B.Gates al primo posto.
Alcuni sono a favore di tassare i ricchi per aiutare i poveri.
Ci sono due obbiezioni:
1. Esprime la preoccupazione che tasse elevate che colpiscono il reddito
riducono la spinta a lavorare e investire e provocano un calo di produttività.(
Utilitaristi)
2. Sostiene che tassare i ricchi per aiutare i poveri è ingiusto perché viola
un diritto fondamentale, la libertà di usare i propri soldi nel modo in cui si
preferisce. I libertari sono contrari a ogni forma di regolamentazione della libertà
degli esseri umani. ( Libertari)
Lo Stato minimo:
I libertari ripudiano 3 tipi di attività e leggi:
1. No al paternalismo. Sono contrai a quelle leggi mirate a impedire alle
persone di procurarsi un danno. Violano il diritto di scegliere quali rischi correre.
Finchè non procurano danni a 3 lo stato non ha diritto di stabilire leggi simili.
2. No alle leggi fondate su principi etici, condivisi dalla maggioranza.
3. No a ogni forma di redistribuzione del reddito o ricchezza:
tali aiuti devono realizzarsi per iniziativa dei singoli, non perché il governo lo impone.
Definiscono le tasse mirate alla redistribuzione un furto.
Lo stato per i libertari deve ridursi ai minimi termini, imporre l’osservanza dei
contratti, proteggere la proprietà privata dal furto, mantenere l’ordine pubblico.
Milton Friedman:
In “capitalismo e libertà”, sostiene che molte delle attività dello stato in realtà sono
illecite interferenze nella libertà individuale.
Quali i programmi pensionistici obbligatori a gestione statale.
Ritiene anche che il governo non ha il diritto di impedire ai datori di lavoro di
corrispondere ai dipendenti stipendi minimi se sono disposti ad accettarlo.
E ancora, è contro le leggi anti discriminatorie nelle assunzioni.
Filosofia del libero mercato:
Robert Nozick respinge l’idea che per essere equa la distribuzione debba riflettere uno
schema come la parità di reddito o utile o soddisfazione dei bisogni primari.
Sostiene che la giustizia distributiva dipende da due requisiti:
1. Che l’acquisizione iniziale della ricchezza si compia in modo giusto.
2. Che il trasferimento da un soggetto a un altro avvenga secondo giustizia.
Ogni forma di distribuzione cui si è arrivati grazie alle operazioni di mercato libero sarà
giusta. Purchè la ricchezza originaria da cui deriva la situazione economica attuale non
sia acquisita in modo disonesto. Solo in questo caso si può rimediare all’ingiustizia con
imposizioni fiscali.
I soldi di M. Jordan:
dispone di un guadagno 5 volte quello di chiunque altro.
Tassare lui in modo da sovvenzionare provvedimenti volti a soccorrere gli svantaggiati
capovolge gli effetti della transazione compiuta da soggetti che agiscono per libera
scelta e viola i diritti del giocatore sottraendogli i suoi guadagni.
Secondo Nozick tassare i proventi del lavoro è come legittimare il lavoro forzato.
Quindi non ho un diritto proprietario su di me. Perché devo essere proprietario anch
e del mio tempo e del mio lavoro e i suoi frutti. Qualunque frazione di prelievo è
ingiusta.
Obbiezioni alla logica libertaria da parte dei fautori della teoria della redistribuzione
del reddito:
1. Se ti tassano puoi lavorare meno ma se ti obbligano a lavorare non hai questa
scappatoia. Meglio le tasse che il lavoro forzato.
2. Poveri hanno più bisogno di quel denaro che i ricchi. Ma non è una giustificazione
per i libertari. Il fatto che un paziente in dialisi ha bisogno del mio rene non lo
autorizza a prenderselo.
3. Jordan deve qualcosa anche ai suoi colleghi, non gioca da solo. Ma essi hanno
accettato volontariamente il compenso corrisposto per le loro mansioni minora a
quello di Jordan e non gli deve nulla.
4. Jordan può opporsi alla tassazione ad esempio votando contro le leggi fiscali. Ma se
vengono comunque approvate sarà tassato lo stesso.
5. Jordan è fortunato è nato con un talento in una società che apprezza la sua abilità.
Il merito delle sue doti naturali non è suo. Dunque non ha un diritto morale a non
essere tassato.
Suicidio assistito, cannibalismo consensuale sono avvenimenti realmente avvenuti
qualche anno fa. Per i libertari le leggi che vietano questi avvenimenti sono ingiuste
perché se la vita mi appartiene devo essere libero di rinunciarvi se stipulo un accordo
volontario. Lo stato non ha diritto ad intromettersi. Devo poter disporre della mia vita
come mi pare anche correndo dei rischi.
Manodopera salariata:
Chi è favorevole ai liberi mercati fonda le sue convinzioni su due tesi: libertà e
benessere.
1 consente di intraprendere accordi volontari di scambio.
2 i liberi mercati favoriscono il benessere generale perché quando due concludono un
accordo ne traggono entrambe vantaggio.
Ma fino a che punto è morale pagare qualcuno per svolgere la guerra o fare bambini?
Scelta giusta: Esercito di leva o volontario o ricorso al mercato( esercito di volontari)?
Nel 1862 il primo fu istituito da Lincoln. E tale si scontrava con l’individualismo
americano. Per non accentuarlo troppo concesse di pagare un sostituto che si
arruolasse al suo posto.
Però giudicato ingiusto perché favorisce i ricchi che possono farsi sostituire.
Nel secondo però la situazione è la stessa paghiamo lo stipendio a coloro che
combattono.
Per i libertari il 1 è ingiusto perché coercitivo. È pura schiavitù.
Per gli utilitaristi la 1 diminuisce la felicità generale perché riduce il numero di scelte a
disposizione dei cittadini. Meglio la 2 scelta che la 1, accresce l’utilità di entrambi senza
diminuire quella di nessun altro.
Un’utilitarista potrebbe obiettare che la 3 è più costosa per incentivare i volontari e
questo diminuisce la felicità dei contribuenti obbligati a pagare di più.
Ma l’infelicità prodotta da misure coercitive supera il vantaggio di usufruire di servizi
pubblici a minor costo. Quindi per entra