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PROCEDURA SPERIMENTALE

L'esperimento viene svolto sempre con soggetti Tenejapan che parlano Tzeltal, 26 adulti monolingui. L'idea è la seguente. Si chiede ai soggetti di identificare una particolare carta target tra altre quattro carte, che sono uguali, ma che hanno semplicemente orientamenti spaziali diversi. (questo paradigma è modellato sulla base del "chips task" di Brown & Levinson).

Notate che in questo tipo di compito c'è una sola risposta corretta possibile - le istruzioni non sono ambigue, e c'è un solo modo corretto per risolvere il compito - ossia indicare quella carta che ha esattamente lo stesso orientamento delle due figure. I Tenejapans vengono familiarizzati con questa procedura - prima con la carta scoperta (ce l'hanno di fronte mentre devono individuare quella uguale), poi con la carta che viene mostrata, deve essere memorizzata, e poi viene coperta. Dopo questa fase di familiarizzazione

con quello che viene richiesto di fare con l'esperimento, inizia la fase del test che va a testare l'eventuale effetto della lingua sul compito. Il soggetto viene posto di fronte a un tavolo, gli viene mostrata la carta da memorizzare, e poi la carta viene inserita dentro a una scatola. Poi il soggetto si deve girare di 180° per mettersi di fronte a un altro tavolo, dove trova le 4 carte tra cui deve individuare la carta uguale a quella che ha memorizzato. Crucialmente, ci sono due condizioni: nella condizione egocentrica quando il soggetto si gira, porta con sé la scatola, che quindi viene anch'essa ruotata di 180°. Nella condizione geocentrica quando il soggetto si gira, porta con sé la scatola, che quindi viene anch'essa ruotata di 180°. Nella condizione geocentrica quando il soggetto si gira la scatola viene portata dallo sperimentatore, che non la ruota, ma la lascia orientata nello stesso modo in cui era nel tavolo 1. Ci sono due tipi di

trials:

Nei rotation training trials la scatola in cui è stata messa la carta rimane aperta (e quindi il soggetto può vederla anche quando deve scegliere la carta uguale nel tavolo 2). Questi trials servono nuovamente per familiarizzare il soggetto con la procedura.

Nei test trials una volta che la carta è stata memorizzata al tavolo 1, la scatola viene chiusa, e quindi quando il soggetto ce l'ha al tavolo 2 (ruotata nella egocentric condition, non ruotata nella geocentric condition) è chiusa e il soggetto deve solo "ricordarsi" com'era la carta e capire come è orientata.

IPOTESI SPERIMENTALE

Ritorniamo ora sull'ipotesi sperimentale che vuole essere testata. Li e colleghi ritengono che se il relativismo linguistico è corretto, i Tenejapans, che parlano Tseltal (lingua con solo riferimenti geocentrici), dovrebbero risolvere con più facilità il compito "riconosci la carta uguale" nella condizione geocentrica.

mentredovrebbero avere maggiori difficoltà nella condizione egocentrica. Ossia, se l’ipotesi del relativismolinguistico fosse corretta, l’accuratezza dei Tenejapans nei trials di tipo geocentrico/assoluto dovrebbeessere più alta dell’accuratezza nei trials di tipo egocentrico/relativo.

Senza entrare nei dettagli delle altre condizioni intermedie, quello che si nota è che i soggetti Tenejapansnon hanno una prestazione migliore nelle condizioni geocentriche: la loro accuratezza nell’eseguirecorrettamente il compito è la stessa sia che si tratti di usare un orientamento di tipo geocentrico (quellocodificato nella loro lingua), sia che si tratti di usare un orientamento di tipo egocentrico.

Se Gleitman e collaboratori hanno ragione, non c’è un argomento forte a favore del relativismo linguisticonemmeno se si guarda a lingue che non hanno un lessico spaziale di tipo egocentrico. 26 novembreQUINEWillard Van Orman Quine è

Un filosofo americano che nel 1960 scrive il libro Word and Object in cui propone la famosa tesi dell'INDETERMINATEZZA DELLA TRADUZIONE.

INDETERMINATEZZA DELLA TRADUZIONE

Supponiamo che L e L' siano due lingue. Una manuale di traduzione da L a L' è un insieme di regole applicando le quali si può tradurre ogni enunciato di L in un enunciato di L'. Sia C l'insieme delle condizioni che un manuale di traduzione deve rispettare per essere corretto. La Tesi dell'Indeterminatezza della Traduzione dice che, se esiste un manuale di traduzione da L a L', allora ne esistono altri (forse infiniti altri) che sono tutti conformi a C ma sono incompatibili fra di loro. In altre parole, Quine sostiene che esistono molti modi per "tradurre" una lingua da un'altra, sempre rispettando le condizioni di correttezza, e che però questi modi sono incompatibili tra di loro. Da ciò consegue che la traduzione tra lingue è

sempreindeterminata.

TRADUZIONE RADICALE

Quine ha sostenuto la Tesi dell'Indeterminatezza della Traduzione utilizzando l'esperimento mentale della traduzione radicale ovvero la situazione (che Quine immaginava, senza averne avuto alcuna esperienza diretta) di un linguista che va nella giungla per descrivere una lingua totalmente sconosciuta, che è parlata da una popolazione che finora ha vissuto in una condizione di isolamento. L'esperimento mentale consiste nel cercare di immaginarsi come questo linguista radicale possa arrivare a comprendere il significato delle parole (associazione nome-oggetto), e soprattutto nel valutare se il manuale di traduzione che il linguista arriverebbe a formarsi sia "corretto" – nel senso che riesca a tradurre effettivamente le parole nell'unico modo possibile. Per rispondere alla prima questione – ossia come il linguista possa capire il significato delle parole di una lingua a lui totalmente sconosciuta,

dobbiamo però fare una digressione sulla concezione filosofica che Quine ha relativamente al significato. COMPORTAMENTISMO

Anche se quando è stato concepito Word and Object l'epoca d'oro del comportamentismo stava finendo, Quine è rigorosamente comportamentista. L'assunto del comportamentismo in psicologia è che solo il comportamento esplicito, cioè osservabile direttamente, è studiabile scientificamente. Almeno nella versione più radicale del comportamentismo, la mente è considerata una scatola nera il cui funzionamento interno non può essere studiato e quindi il vocabolario che fa riferimento alla dimensione interna (mentale) dovrebbe essere bandito. Il comportamentismo è quindi anti-mentalista. Secondo il comportamentismo, quello che si può e si deve studiare è la relazione che intercorre tra certi tipi di stimoli (ambientali) e certi tipi di risposte (comportamentali). La nozione stessa di

significato-stimolo neutro γ di un enunciato A è l'insieme delle stimolazioni che non spingerebbero né a un assenso né a un dissenso all'enunciato. γ Quine sostiene che il significato di un enunciato non può essere ridotto a una questione di stati mentali interni, ma deve essere compreso in termini di comportamento osservabile. Pertanto, il significato-stimolo diventa il punto di riferimento per comprendere il significato di un enunciato. Ad esempio, se un parlante assente all'enunciato "il cielo è blu" quando viene stimolato visivamente da un cielo azzurro, allora il significato-stimolo affermativo di quell'enunciato per quel parlante sarà l'insieme delle stimolazioni visive che lo porterebbero ad assentire all'enunciato. Quine riconosce che questa teoria del significato può sembrare riduttiva, ma sostiene che è necessaria per evitare il mentalismo e basare la comprensione del significato su basi empiriche e osservabili. In conclusione, Quine propone di sostituire la nozione di significato con la nozione di significato-stimolo, che si basa sul comportamento osservabile dei parlanti. Questa teoria del significato comportamentista sfida l'approccio tradizionale che considera il significato come un concetto intrinsecamente mentale.

Il significato-stimolo di un enunciato è la coppia di significato-stimolo positivo e significato-stimolo negativo. Attenzione, il significato-stimolo è costituito dalla stimolazione, per esempio la percezione visiva di un oggetto, non dall'oggetto stesso. Se in una data situazione, c'è un oggetto non percepito, mettiamo un coniglio, questa situazione non fa parte del significato-stimolo di un enunciato che contiene la parola "coniglio".

TORNARE AL TESTO ORIGINALE

Torniamo ora all'esperimento mentale di Quine - di un linguista che si trova in mezzo a una popolazione che parla una lingua a lui totalmente sconosciuta, e deve comprenderne il significato. Abbiamo visto che per Quine comprendere il significato di una frase equivale a individuare l'insieme di significato-stimoli affermativi e negativi collegati a quella frase - ossia individuare l'insieme di situazioni/stimolazioni che porterebbero un parlante ad assentire a quella frase, e

cui vengono pronunciati e si basano sull'osservazione diretta dei fatti (es: Sto vedendo un cane per strada) •ENUNCIATI DI OCCASIONE NON OSSERVATIVI= enunciati di occasione che non si basano sull'osservazionediretta dei fatti, ma su informazioni o opinioni (es: Credo che domani pioverà) Il linguista radicale dovrà quindi analizzare e associare le situazioni/stimolazioni che hanno portato i parlanti a dissentire da queste diverse tipologie di enunciati.

Cui vengono pronunciati. Inoltre, un parlante li accetta o li rifiuta sulla base dell'osservazione immediata, senza dover far riferimento a conoscenze acquisite in precedenza (es: Questo è rosso. Questo è un coniglio).

ENUNCIATI DI OCCASIONE NON OSSERVATIVI= in quanto enunciati di occasione, sono veri o falsi a seconda della condizione contingente in cui vengono pronunciati. Ma un parlante, per poterli accettare o rifiutare, deve fare riferimento a conoscenze acquisite in precedenza (es: "Questo è uno scapolo". Per acconsentire alla frase "questo è scapolo" devo sapere qualcosa in più sull'individuo in questione, non basta averlo davanti a sé).

Gli enunciati di occasione sono quelli a cui si può assentire sulla base della stimolazione del momento. Gli enunciati permanenti sono tutti gli altri. Gli enunciati di occasione osservativi sono quelli il cui significato-stimolo è uguale per tutti i parlanti.

Es.: all’enunciato “questo è rosso” tutti parlanti direbbero sì o no (almenose si prendono casi chiari di rosso). Gli enunciati di occasione non oss

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
195 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/02 Logica e filosofia della scienza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giogio345 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia della mente, logica e lingue naturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Panzeri Francesca.