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FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO E DELLA COMUNICAZIONE

La comunicazione nelle problematiche riserva su:

  • la concezione dell'altro
  • la concezione del DIALOGO con l'altro

Il dialogo nella storia è stato concepito in 3 modi:

  1. Parte antica
  2. Parte moderna
  3. Parte contemporanea

I pensieri e i concetti non sono puro "flatis covis", che escono dalla nostra bocca senza peso, ma hanno una loro consistenza. Pensare che le idee non valgono nulla è una delle peggiori concezioni ed è nominata NOMINALISMO. Dunque le parole hanno un peso e bisogna saperle maneggiare. Da qui la nascita delle tre concezioni sopracitate.

1^MODELLO ASIMMETRICO-VERITATIVO concezione antica - nata nell'antichità da civiltà orientali e sud-americane. Ha due origini SEMANTICA (ebraica) e GRECA. Le studiamo perché la nostra cultura è stata centrale per gran parte del mondo. Soprattutto per l'America e ad eccezione della Cina. La cultura greca va dal 1500 a.C.

al 400 a.C. essi avevano una concezione SAPIENZALE, tale sapienza era legata all' ORDINE. Nella cultura greca l'individuo non conta per quello che pensa e che fa individualmente, ma per ciò che svolge per il suo gruppo di appartenenza. "l'altro" è visto come un qualcuno in un ordine in cui ciascuno ha un ruolo. Ogni ordine ha un'autorità, in questo ordine i più forti erano i nobili. Non solo si appartiene ad un gruppo, ma anche ad un ordine cosmico, con a capo Dio. Nella vita c'è una forza che esiste e non possiamo controllare, identificabile con Dio, come nel fato, nella natura. Chi non appartiene alla comunità viene ucciso o reso schiavo. I greci li chiamavano barbari e con essi non si aveva dialogo. Il dialogo era permesso solo con gli altri membri della comunità o con Dio. Esempi: dialogo di Giacobbe con Dio e dialogo tra Lot e Dio. 12^MODELLO PARZIALMENTE ASIMMETRICO-VERITATIVO dialogo socrativo.

entra nell'epoca della polis e dell'economia. Si vede una crisi della concezione greca etutto viene messo in discussione. Per questo nascono tante nuove discipline per spiegare lecose e cosa abbia messo in crisi la vecchia tradizione.Il dialogo socrativo mette in risalto importanti temi visti nelle tragedie. Socrate si paragonaad una levatrice, ma non sterile nel corpo, bensì di sapienza. Gli altri non imparano da lui.Nel dialogo tra Socrate e Teeteto sono presenti un maestro e un allievo, il maestro, Socratevuole arrivare alla verità, ma non la conosce, dunque deve arrivarci l'allievo con il suo aiutotramite ragionamento ipotetico deduttivo.I dialoghi di Socrate sono fatti per arrivare alla verità, ma sono spesso incompleti. Neldialogo con Teeteto egli faceva domande perché sapeva che esisteva una risposta veritiera. Ildialogo era caratterizzato dal dare una definizione alle cose e vedere se tale definizionefunzionava e che conseguenze

aveva.Socrate non è uno scettico perché per lui la verità esiste di sicuro, lui vuole spingere gli altri a cercarla. Per avviare questo dialogo si deve essere in grado di argomentare e contare opinioni. Questo tipo di dialogo è utilizzato nei tribunali, caratterizzato da ipotesi, definizioni, esempi, finché non si arriva ad una verità. Le leggi sono fatte di definizioni. Uno dei dialoghi più antichi è quello di tipo semantico. Di solito i dialoghi asimmetrici si presentano con conversazioni tra padre e figlio, maestro e allievo, in analogia questi sono visti come "Dio" che parla all'uomo. La concezione dell'altro è che non tutti sono uguali, quindi il dialogo va fatto con persone dello stesso gruppo culturale.

3^MODELLO SIMMETRICO, INTERIORE, VERITATIVO instaurato dal cristianesimo. Dall'anno 0 al 1517 d.C. Si ha un forte cambiamento, dal punto di vista filosofico, consiste nel considerare il concetto di

libertà in modo ontologico: l'essere umano vale perché appartiene ad un gruppo. Prima c'era la libertà politica (autonomia corrispondeva a indipendenza), con quella ontologica la libertà dipende dal valore che l'uomo da a sé stesso dipendendo solo da Dio. Questo tiene l'uomo in contatto con la sua parte interiore e permette la libertà interiore "Dio è più intimo a me di me stesso". Esempio di Dialogo: Agostino di Ipponia "le confessioni".

La libertà è fatta per aderire al proprio benessere, noi siamo liberi di prendere decisioni cattive, perché esiste il peccato. 2-aderire al bene: libertà maggiore. Scegliere cosa più ci piace è la maggiore libertà. -scegliere: libertà minore. La possibilità di scegliere tra tante alternative è la libertà.

Per fare un dialogo lo si deve volere, se non lo desidero non è un

dialogo libero. Il dialogo ha un valore profondo, il più profondo è quello che si svolge all'interno della nostra coscienza. Tale coscienza è Dio, egli è l'aspetto più intimo di me stesso, dunque non è un dialogo asimmetrico. La verità si trova nella voce della coscienza.

Il dialogo simmetrico interiore si basa sulla coscienza, la concezione di libertà si è fissata nella mente di tutti, ma non in tutto il mondo allo stesso modo. Il rapporto con l'altro è determinante della libertà. Bisogna volerlo, nessuno può essere obbligato ad avere relazioni sociali. Ci sono 3 gradi di rapporto con l'altro:

  1. i cristiani parlano con tutti per convertirli: universalismo;
  2. parlano con i conoscenti: affabilità si deve trattare l'altro in modo giusto e dare a ciascuno il suo;
  3. parlano con amici intimi: carità, per l'amico si dava tutto.

Questi tre modelli appartenevano alla

PARTE ANTICA. Ad un certo punto questi modelli non sono stati più ritenuti validi e tendono a scomparire le idee da cui erano generati. La verità non è più così evidente e semplice da raggiungere. Ben si doveva passare attraverso interpretazioni.

Con l'avvento di Lutero arriva la riforma protestante, non serve qualcuno che legga le sacre scritture a tutti, perché ognuno può interpretarle autonomamente. Nella chiesa protestante l'autorità non è più il papa, ma la Bibbia, perché in essa è presente la verità. Anche la verità viene definita come soggettiva, ognuno può dare la sua interpretazione e avere differenti verità.

4^MODELLO ILLUMINISMO si ha con Macchiavelli. Nel periodo illuminista la ragione minimizzava i sentimenti, questo apriva la strada all'idea che esista un SOGGETTO diverso dall'OGGETTO. Da qui il termine soggettivismo. Non si fa più

Parte di uno stesso ordine, nascono opinioni diverse e tutte valgono. I greci uccidevano le persone fuori dall'ordine, i cristiani ritenevano le opinioni diverse sbagliate, con l'illuminismo questo cambia.

Kant (1700) affronta il problema della modernità: come si poteva vivere ora che si era rotto l'ordine? Bisogna fare delle leggi scritte.

Secondo Kant: regna la ragione, essa deve essere la legislatrice del reale.

Secondo Machiavelli: regna la forza, il più forte fa le leggi.

Non esiste più un ordine divino per tutti, vengono fatte varie scoperte scientifiche e comincia a diffondersi la fiducia nella ragione. L'ordine del mondo è la ragione del mondo ed essa diventa ciò che si può dimostrare e che riorganizza il caos.

Esempi di dialogo: Kant "la pace perpetua"; dialogo di Leopardi.

Lo stato di natura degli uomini è la guerra, bisogna cercare di far finire la guerra portando stabilità tramite leggi che

Fanno andare d'accordo gli uomini (CONTRATTUALISMO). Ci sono tre articoli per la pace perpetua:

  1. Diritto pubblico nazionale: siamo tutti liberi, liberi di prendere decisioni politiche. La libertà politica vede tutti dipendenti dalla stessa legge ed eguaglia tutti dinnanzi alla legge. Da qui nasce l'idea che la giustizia è uguale per tutti.

  2. Diritto internazionale: anche gli Stati. Per evitare le guerre, devono avere leggi definite che li regolano e accordi tra Stati.

  3. Diritto dello straniero: non può essere trattato con ostilità. Essi però non hanno i diritti dei cittadini, ma solo il diritto di visita.

Kant definisce il diritto COSMOPOLITICO definendo tutti cittadini della Terra e tutti proprietari allo stesso modo.

Leopardi nel dialogo ironico pensa che l'unico ordine che possiamo trovare è quello della ragione. Questo tipo di dialogo ebbe poco successo perché tutto ciò che non è dimostrabile doveva essere distrutto.

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Ma per natura non tutto è dimostrabile, questo dialogo serviva per distruggere le certezze e far emergere la ragione.

``` 2. Utilizza il tag per indicare un testo in apice: ```html

5 MODELLO ERMENEUTICO, dell'interpretazione.

``` 3. Utilizza il tag per evidenziare un testo in grassetto: ```html

Essendoci tante interpretazioni serve un modo per dialogare tra queste. Schleiermacher riteneva importare leggere la Bibbia, il problema stava proprio nell'interpretazione.

``` 4. Utilizza il tag
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  1. per ogni elemento della lista: ```html
    1. Ciclo ermeneutico: per interpretare devo credere e per credere devo interpretare.
    2. A partire da questo problema lo studioso tedesco e pastore protestante, istituisce il problema del funzionamento della comprensione. Il punto fondamentale è che per capire devo essere coinvolto, ma se sono coinvolto, non sono oggettivo. Egli trova 3 cicli:
    ``` 5. Utilizza il tag
      per creare una lista non ordinata e il tag
    • per ogni elemento della lista: ```html
      • La condizione normale della comunicazione è il fraintendimento. Non è un caso che esistano incomprensioni. Le cause del fraintendimento si dividono in due fasi:
      ``` 6. Utilizza il tag
      per inserire una nuova riga all'interno di un paragrafo: ```html

      1. Interpretazione fatta di circoli.
      2. ...

      ``` Ricorda di inserire l'intero testo all'interno del tag nel tuo documento HTML.intuizione del significato che l'altro ci vuole comunicare. Questo è generato dai valori, dalle esperienze, dalle storie, sono fattori inevitabili. Un altro fattore è la tradizione a cui si aggiungono i pregiudizi che impediscono la comprensione. Dilthey (1800) ritiene che non tutto subisce la circolarità e non tutto è interpretazione, la scienza della natura e le scienze dello spirito hanno un metodo, un fine e un tipo di giustificazione. - Scienza della natura: biologia, chimica ecc.. Metodo: dell'osservazione. Fine: che riguarda lo stato delle cose, le cause. Giustificazione: dimostrazione causa-effetto. - Scienza dello spirito: storia, filosofia, arte ecc.. Metodo: immedesimazione in altri. Fine: riguarda la narrazione delle cose. Giustificazione: comprensione dei valori. Quest'ultime per Dilthey erano più importanti. Hans Georg Gadamer (1960) era un filosofo ermeneutico, scrisse "verità e metodo" riprendendo il pensiero di Schleiermacher.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
9 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/05 Filosofia e teoria dei linguaggi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fedezelena di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del linguaggio e della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi del Molise o del prof Giovanni Maddalena.