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Sono criteri generatori di norme con ruolo fondamentale nei processi argomentativi
con cui si giustificano deliberazioni e scelte normative (giuspositivismo critico).
Hart propone una nuova distinzione di norme giuridiche:
• Norme primarie: norma, di cui i destinatari diretti sono tutti gli individui, che
prescrivono di realizzare certi atti (norme di comportamento);
• norme secondarie: norme che non disciplinano direttamente il comportamento
degli individui, ma che riguardano l’accertamento, la produzione e l’applicazione
di altre norme (norme di competenza) (pag 77 – 80 in poi del nino per la
differenziazione di norme secondarie).
- norme di mutamento: regole che presiedono, trasformano l’ordinamento
→
giuridico in un ordinamento dinamico presiedono il cambiamento continuo
dell’ordinamento giuridico (art. 70);
- norme di riconoscimento: norme che stabiliscono / qualificano una certa
→
norma come parte dell’ordinamento giuridico regolano l’appartenenza della
norma all’ordinamento giuridico;
- norme di giudizio: norma che presiedono l’attività giurisdizionale.
Nell’approccio anti – riduzionalistico hartiano si sono ribaltati i presupposti delle
→
concezioni precedenti ripensamento del diritto.
I filosofia come Kelsen e Austin hanno cercato di guardare alla norma giuridica
andando ad identificare i caratteri proprio della norma giuridica, la sua formulazione.
Hart propone un approccio diverso : bisogna vedere se appartiene o meno ad un
sistema giuridico, non controllo contenuto o struttura.
Dalla norma all’ordinamento / sistema:
Si passa da diritto come complesso di norme che si caratterizzano per un particolare
contenuto o una particolare strutta, a diritto come sistema / ordinamento composto di
norme che si possono qualificare come giuridiche in forza della loro appartenenza al
sistema stesso. →
Non basta sapere cos’è giuridico analizzandone la regolarità è necessario un
parametro oggettivo.
Imperativismo: diritto costituito da comandi del sovrano.
Il diritto come ordinamento: p.95 Kelsen
Le norme vanno concepite in un’ottica sistematica comportamentale.
Un ordinamento è un complesso di norme, una pluralità di norme che in termini
teorico giuridici la cui unità e validità è data da una nozione: norma fondamentale
(grundnorm).
L’ordinamento è ricondotto ad unità attraverso la nozione di norma fondamentale,
essa fonda l’unità dell’ordinamento ma da questo principio dipende anche la validità di
tutte le norme dell’ordinamento.
Valide sono tutte e solo quelle norme che possono essere ricondotte alla norma
→
fondamentale dell’ordinamento stesso requisito di validità.
Per essere valida, la norma deve essere emanata da soggetti che ne hanno la
competenza ed è necessario il rispetto delle procedure.
Esistono diversi ordinamenti normativi: il diritto e l'ordinamento normativo morale.
Secondo Kelsen se pensiamo ad una pluralità di norme ricondotte a validità si
distinguono questi due ordinamenti a seconda della specie della norma fondamentale.
È anche possibile distinguerli a seconda dei rapporti esistenti tra gli elementi
dell’ordinamento (singole norme) e il principio di unificazione.
L’ordinamento normativo morale (p.96 Kelsen):
→
ordinamento definito statico – materiale la validità delle norme dipende dal
contenuto, contenuto derivato logicamente da una norma fondamentale che sarà una
norma fondamentale contenutistica.
Perché statico materiale?
Statico : tutte le norme dell’ordinamento sono già contenute nel principio
fondamentale; un ordinamento di questo tipo può cambiare solo se si cambia la
norma fondamentale. →
Materiale: rilevante per l’appartenenza all’ordinamento è il contenuto delle norme
per appartenere all’ordinamento, una norma deve avere un determinato
contenuto,non stabilito o da stabilirsi a prescindere dalle altre norme, ma è dedotto
dalla norma fondamentale.
Per introdurre un cambiamento all’interno del sistema, sarebbe necessario cambiare
l’intero sistema, ossia l’intera norma fondamentale.
Ordinamento normativo giuridico (dinamici – formali) (p.96 Kelsen):
le norme non sono riconoscibili dal loro contenuto, perché l’ordinamento giuridico ha
contenuto aperto.
Una norma è giuridica solo se si presenta, è prodotta e posta in un determinato modo.
La norma fondamentale stabilisce il modo in cui devono essere prodotte le singole
norme di un ordinamento.
È un ordinamento formale (procedurale: rilevanza del modo di produzione per la
validità delle norme; dinamico: aperto all’acquisizione di nuovi contenuti).
Kelsen è considerato il punto di svolta nell'elaborazione del modello di diritto come
ordinamento perché primo di lui, quando si accostavo nell’ottica dell’analisi teorica
→
delle categorie del diritto, lo si faceva prevalentemente nell’ottico della norma idea
di sistema non era presente.
Bobbio si è qualificato come portatore del pensiero kelseniano.
Su che piano si muoveva Kelsen? Pag 47, agisce sul piano conoscitivo.
Kelsen è un radicale antigiusnaturalista in quanto secondo lui il giusnaturalista
confonde l’essere e il dover essere.
Da p.95 – 112.
Gli elementi minimi per avere un ordinamento normativo sono la pluralità di norme e
tra queste vi deve essere una norma principale che consenta di far ordine tra gli
elementi (grundnorm).
E’ procedurale: è rilevante la modalità di creazione delle norme;
è dinamico: è aperto all’acquisizione di nuovi contenuti.
Validità giustizia ed efficacia sono 3 criteri di valutazione della norma giuridica.
• validità: qualifica della norma prodotta nel rispetto delle competenze e delle
procedure;
• giustizia: qualifica della norma conforme e valori;
• efficacia: qualifica della norma osservata dai cittadini e / o applicata dai
giudici.
Secondo il positivismo giuridico di Kelsen:
Una norma prodotta in conformità dei criteri di produzione è valida indipendentemente
dalla sua conformità a principi e valori considerati moralmente rilevanti, cioè
indipendentemente dalla giustizia (dal fatto che risulti giusta o ingiusta), e
indipendentemente dal fatto di essere o meno osservata e di essere adottata nelle
decisioni dei tribunali, cioè dall'efficacia.
Giusnaturalismo:
Riconduce la validità alla giustizia: valide sono le norme conformi al diritto naturale
cioè alla morale.
Nella prospettiva del realismo giuridico (giusrealismo):
Si riconduce la validità all’efficacia: valide le norme osservate dai cittadini e / o
assunte dai giudici come criterio di giudizio.
Le norme prodotte dal parlamento devono poi essere sia osservate dai cittadini, che
adottate come criteri di giudizio dalle corti.
Caratteristiche dell’ordinamento giuridico:
L’ordinamento giuridico è a contenuto aperto (in linea di principio nessun contenuto è
escluso); a campo totale (non è settoriale); di carattere coercitivo (è rilevante il
momento sanzionatorio).
Kelsen faceva della forza dell’esercizio della coercizione, il contenuto della norma.
L’ordinamento giuridico può essere visto come una costituzione a gradi, rappresentato
con una piramide a gradini.
Importanti sono i concetti di concatenazione normativa e catene di …
quali sono i gradi della costruzione?
Grundnorm, costituzione, legislazione, giurisdizione, atti amministrativi, negozio
giuridico – atti esecutivi. (pag.104 Kelsen).
Costituzione e norme costituzionali (31.a pag.105)
Nella visione di Kelsen non rientrano come formanti la costituzione i principi
→
fondamentali la costituzione è formata solo da un nucleo minimo: Kelsen è come se
bloccasse dei contenuti e li tenesse fuori dalla costituzione.
Sostiene inoltre che la costituzione possa anche predeterminare il contenuto di leggi
future.
Dopo al costituzione, il secondo livello della piramide è rappresentato dalla
legislazione, qui si trovano le norme generali prodotte nel corso del procedimento
legislativo la cui funzione riguarda la definizione del contenuto della norme individuali
→ leggi e norme generali.
Sotto la legislazione ci sono gli atti degli organi istituzionali presentati come
→
individualizzazione realizzazione delle norme del livello superiore giurisdizione dello
stesso piano di amministrazione ( atti della giurisdizione amministrativa).
La base della piramide ordinamento è costituita dai negozi giuridici e gli atti esecutivi.
Negozio giuridico – atti esecutivi (pag 111):
Kelsen parla del negozio giuridico come un momento di questa catena di produzione
→
normativa anche gli atti dei privati che si vincolano attraverso manifestazioni della
volontà partecipano alla costruzione della catena normativa
il privato in questa ottica non è solo utente del diritto ma anche co – produttore in un
certo senso.
Sullo stesso livello dei contratti ci sono gli atti esecutivi che mettono in atto le
sentenze? →
Giurisdizione (pag. 109.c) individualizzazione o concretizzazione della norma
generale e astratta che permette che si realizzi la continuazione del processo del
diritta dal generale all'individuale.
A livello di atti giurisdizionali secondo Kelsen non c’è solo applicazione del diritto
(come sosteneva la teoria precedente a Kelsen) ma anche una parte della produzione
dello stesso. →
Giurisdizione e amministrazione (pag. 109.d) sono sullo stesso piano (al
contrario di come sono disposti nella piramide).
In fin dei conti in ultima istanza il meccanismo di condizionamento del
comportamento, è indiretta: si prospetta la conseguenza sanzionatoria che seguirebbe
→
il compimento dell’illecito il momento determinante è quello in cui si dispongono
meccanismo che permettono di comminare le sanzioni.
Una volta prospettati i diversi gradi della piramide normativa, Kelsen introduce la
relatività del contrasto tra produzione e applicazione del diritto (pag. 111.f)
superamento dell’idea che nel diritto si possa prospettare una contrapposizione netta
tra momenti puramente produttivi del diritto e momenti puramente applicativi /
esecutivi. →
Si pongono e premesse per superare questa contrapposizione la maggior parte di
atti giuridici sono sia atti di produzione che di esecuzione.
La produzione di leggi è esecuzione della costituzione; sentenza e atti amministrativi
sono atti esecutivi, ma esecutivi della legge: tutto ci&og