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CLASSIFICAZIONE DEI MESSAGGI NORMATIVI
Secondo la forma di comunicazione del messaggio: la forma nella quale esso viene trasmesso incide profondamente sulla capacità di orientare e fornire significato all'agire sociale. La forma va tenuta distinta dal supporto tecnico tramite il quale viene trasmesso. Distinguiamo:
- Messaggi normativi verbali utilizzano come forma comunicativa il messaggio verbale (suoni e parole), che a sua volta si distingue tra messaggi normativi verbali in forma scritta [es. deposito testuale del diritto positivo] e in forma orale [es. un ordine].
- Messaggi normativi non verbali sfumano la tradizionale distinzione tra parte descrittiva e prescrittiva della norma, a loro volta si distinguono in:
- Messaggi normativi iconici fanno riferimento al linguaggio visivo, uso di immagini (fisse o in movimento) prodotte artificialmente.
- Messaggi normativi comportamentali si trasmettono attraverso il compimento di azioni, azioni reali poste.
prefiggono.Ogni campo ruota attorno a finalità che ne strutturano il funzionamento e condizionano il contenuto dei messaggi normativi che ne fanno parte; ognuno orienta l'azione degli individui prevedendo specifiche conseguenze in caso di obbedienza o meno al messaggio normativo.
Ogni campo si colloca a un diverso livello di prossimità a quello giuridico, per esempio, il campo dell'etica è più vicino rispetto a quello artistico.
Distinguiamo:
- Campo della morale: Agire secondo giustizia, guidato dal principio della ricerca di quei criteri che consentono di trovare un bilanciamento della libertà individuale con gli interessi collettivi.
- Campo delle religioni positive: Agire escatologico, tutte le religioni si confrontano con la dimensione trascendente dell'essere e offrono risposte diverse alla domanda che l'individuo si pone. Lo Stato moderno tutela la libertà delle singole religioni ma non prende posizioni rispetto ad esse.
Campo della politica: Agire politico, finalizzato alla sua acquisizione per accedere a cariche elettive, la sanzione in tale campo è determinata dal consenso elettorale.
Campo della tecnologia: Agire tecnologico, riguarda la capacità dell'uomo di creare strumenti che gli consentono di adattare l'ambiente ai propri bisogni e potenziare la produzione di risorse per il soddisfacimento.
Campo dell'economia: Agire utilitaristico, si occupa di produrre, distribuire, consumare le risorse indispensabili per soddisfare i bisogni degli individui. Le conseguenze che si manifestano in tale campo sono legate al successo degli attori economici.
Campo della pubblicità: Agire consumistico, azione che si realizza nell'acquisto di beni e servizi presenti sul mercato, la finalità è l'incremento dei consumi dei prodotti e conseguentemente gli introiti dei soggetti economici che li mettono sul mercato.
Campo dell'arte:
Agire espressivo-estetico, finalizzato ad esprimere esteticamente l'interiorità umana mediante le varie forme che tale giro ha assunto nel corso della storia.
Dilemmi normativi: conflitto tra messaggi normativi, può succedere all'interno di un campo o tra diversi.
RADICI STORICHE DEL POSITIVISMO GIURIDICO MODERNO
Principali mutamenti socio-economico-culturali che hanno reso possibile l'avvento della società moderna a partire dalla crisi di quella medievale:
Si è assistito all'instaurarsi di modelli produttivi, dapprima mercantilistici e in seguito capitalistici. L'incremento della capacità produttiva fa crescere la capacità di produrre ricchezza ma fa anche crescere la disuguaglianza tra le classi sociali (borghesia-proletariato).
I processi di progressiva urbanizzazione della popolazione rendono la società moderna molto meno statica di quella precedente.
La tecnologia e l'economia si sviluppano anche
Relazione alla nuova concezione della scienza Galileiana, in tal modo perde egemonia culturale l'approccio metafisico del finalismo ontologico tomista-aristotelico; a questo modello si sostituisce quello meccanicistico del diritto naturale moderno.
In seguito alle guerre di religione si assiste ad un processo di secolarizzazione del pensiero politico e giuridico che tende alla separazione tra sfera religiosa (privata) e sfera politico-giuridica (pubblica); questo rende possibile pensare il diritto come separato dalla morale, dalla religione e dalla stessa politica.
Individualismo moderno: individuo pensato come privo di relazioni sociali e quindi in conflitto con le formazioni sociali che lo limitano nella sua libertà (famiglia, corporazioni); di qua la narrazione dello stato di natura come condizione di assoluta libertà dell'individuo dalla quale occorre uscire attraverso il contratto sociale con il quale l'individuo cioè del sovrano.
suoipoteri in campo di maggiore sicurezza e ordine sociale. Si restringe la coscienza collettiva: i valori principi accettati da tutta la comunità diventano più rari. Si assiste alla rinascita di forme di organizzazione politica caratterizzata da un ente sovrano centralizzato che monopolizza l'uso legittimo della forza entro un determinato territorio (in una prima fase il sovrano non è che è un Primus Inter Pares, in una seconda fase si giunge all'avere propria costituzione di apparati burocratici e alla costituzione di un ceto di professionisti con il compito di esercitare la giurisdizione [giudici] e di occuparsi dei beni pubblici [funzionari]). Si sviluppano i dispositivi del potere disciplinare: strategie di disciplinamento dell'agire umano che hanno il loro paradigma nella concezione panottica dell'istituzione totale. Panopticon sistema con cui è possibile sorvegliare e condizionare il comportamento di grandi.masse di individui con un minimo dispendio di risorse, il presupposto è l'esistenza di istituzioni di internamento entro le quali gli individui siano chiamati a rispettare determinate regole sotto stretta sorveglianza. Il modello è concepito in modo tale che il sorvegliante possa sempre tenere sotto osservazione i sorvegliati mentre questi ultimi non possono mai sapere quando sono sottoposti a sorveglianza; questo regime tende a far sì che il soggetto interiorizzi l'obbedienza alla norma in quanto si fa sorvegliante di se stesso.
Questo modello si è sviluppato in molte altre istituzioni nate con la modernità (oltre a quella carceraria), in tal modo si è istituita una rete di dispositivi di potere. Le scienze umane moderne (es. psicologia) sono emerse proprio con l'avvento della società disciplinare.
UNIFICAZIONE-CODIFICAZIONE DELLE FONTI DEL DIRITTO
Il potere sovrano viene sempre più percepito come un potere diretto
etendenzialmente illimitato ed ha necessità di elaborare uno strumento normativo che gli consenta di uniformare individui concepiti come soggetti giuridici tutti uguali davanti alla legge. Cresce il bisogno di maggiore certezza nella produzione e nell'applicazione delle norme giuridiche. Questo modello dell'homo œconomicus influenzerà tutti i sistemi normativi della società borghese. Viene elaborato e diffuso il concetto artificiale di soggetto unico di diritto su cui vengono fondati i processi di codificazione e di costituzionalizzazione del diritto moderno (il particolarismo giuridico medievale conosceva una pluralità di soggetti giuridici). L'unificazione del soggetto giuridico riduce ad un unico modello antropologico la infinite particolarità degli individui. Questo significava rendere materiale umano da conformare a tale modello sia i selvaggi interni (popolazione contadina estranea alla società urbana-industriale),sia i selvaggi esterni (nativi delle terre coloniali da "civilizzare").➡ Si elaborano categorie giuridiche che hanno l'obiettivo di classificare inschemi normativi più semplici (fattispecie giuridiche) la pluralità delle azioni umane.↘︎ Per esempio: il diritto penale medioevale era caratterizzato per il fatto che a seconda dello status degli individui essi possedevano un set normativo (venivano identificati la persona che commette l'azione e la qualità del bene danneggiato, non l'azione), la sanzione era diversa a seconda dello status del condannato. La codificazione del diritto penale scrisse testi normativi in cui le azioni venivano classificate in specifiche "figure di reato" descritte con proposizioni generali ed astratte, applicabili a qualunque soggetto capace di intendere di volere (maggiorenne). Il codice rappresenta il nuovo modo di concepire il diritto: pensato come unica "fonte del diritto" (fonte: unico puntomo diritto moderno. Il diritto diventa sempre più codificato e razionalizzato, con l'introduzione di leggi scritte e l'eliminazione dell'arbitrio del sovrano. Le norme diventano più stabili e prevedibili, garantendo una maggiore certezza del diritto. Inoltre, con la secolarizzazione della società moderna, il diritto non è più influenzato dalla religione o da altre autorità non legittimate. Il legislatore diventa il soggetto che ha il potere di intervenire nel diritto, ma la sua legittimità deriva dalla volontà popolare e non dal sovrano. Infine, anche i sistemi di rappresentanza e partecipazione alle decisioni che riguardano la società subiscono cambiamenti con l'avvento del primo diritto moderno. Si sviluppano istituzioni democratiche che permettono ai cittadini di partecipare attivamente alla vita politica e di influenzare le decisioni che li riguardano. In conclusione, il diritto moderno si differenzia dal diritto medievale per la sua codificazione, razionalizzazione, stabilità e prevedibilità, nonché per l'eliminazione dell'arbitrio del sovrano e l'introduzione di istituzioni democratiche.