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LE LINGUE SEMITICHE

L'aggettivo semitica deriva dal nome Sem, uno dei figli di Noè. Noè aveva 3 figli: Cam, Sem e Iafet, nominati nella Genesi. La Genesi fa parte del Pentateuco, 5 libri, i quali costituiscono la prima parte della Bibbia (in ebraico). Genesi significa origine, in effetti, viene raccontato di come in principio ci fosse una Terra informe e vuota, dove regnavano il caos e il vuoto (Tohu e Bohu).

Nella Bibbia vi sono due episodi circa la figura di Noè: il diluvio universale e l'ebbrezza di Noè. Nel primo episodio il signore è arrabbiato e manda il diluvio. Noè salva una coppia per animale e la sua famiglia (da cui quindi deriva tutta l'umanità).

L'epopea di Gilgameš è un ciclo epico di ambientazione sumerica, scritto in caratteri cuneiformi su tavolette d'argilla, che risale a circa 4500 anni fa tra il 2600 a.C. e il 2500 a.C. Esistono sei versioni conosciute di poemi che narrano le gesta di Gilgameš.

Il resoconto sumero di Uruk. Nella versione più conosciuta, la cosiddetta Epopea di Gilgameš è babilonese. L'Epopea di Gilgameš raccoglie tutti quegli scritti che hanno come oggetto le imprese del mitico re di Uruk ed è da considerarsi il più importante dei testi mitologici babilonesi e assiri pervenuti fino a noi.

Nei testi biblici, molto successivi, e nell'epica classica, compaiono svariate affinità con elementi del poema; si pensa che alcuni temi fossero diventati largamente diffusi nel mondo antico e che la loro attestazione testimoni rapporti culturali fra i popoli (ad esempio si presume l'influenza sugli ebrei del periodo della prigionia di questi ultimi a Babilonia). Le somiglianze degli elementi della trama e dei personaggi dell'Epopea con quelli della Bibbia comprendono ad esempio il Giardino dell'Eden e il racconto del Diluvio universale contenuto nella Genesi.

Il codice di Hammurabi è una fra le più antiche.

Raccolte di leggi scritte che ci sia pervenuta. Il codice è una raccolta di 282 disposizioni. Le disposizioni sono state ordinate dal re Hammurabi di Babilonia e furono scolpite in caratteri cuneiformi su una stele di diorite raffigurante alla sommità il re in piedi, in atteggiamento di venerazione di fronte a Marduk, dio solare della giustizia.

L'altro episodio, l'ebbrezza di Noè, è un racconto eziologico (sull'origine di qualcosa). Noè beve il vino e si ubriaca, subentra il sonno e si addormenta esponendo la sua nudità. Il figlio Cam lo vede e lo racconta ai fratelli, i quali lo coprono con un mantello senza guardarlo. Cam viene maledetto per averlo guardato, mentre Sem e Iafet vengono benedetti. I figli portati sull'arca unitamente alle mogli danno vita ad una stirpe con più popoli: Sem per i Semiti, Cam per i Camiti e Iafet per gli Iafetiti. I semiti sono arabi, ebrei, babilonesi. I figli di Sem sono, oltre agli altri: Elam,

Assur, Arpacsad, Lud e Aram. I suoi discendenti si stanziarono principalmente nel continente asiatico.

Vi è una tradizione nell'Ebraismo secondo cui alla discendenza di Yafet corrispondono i Greci e il resto degli Europei. I figli di Iavan, nipoti di Iafet, tali Elisa e Tarsis popolano Cipro e Rodi.

I quattro figli di Cam nacquero successivamente: Cush, Mizraim, Phut e Canaan da cui discesero, rispettivamente, gli etiopi, gli egizi, alcune tribù africane, e i cananei.

Il confine dei Cananei andava da Sidone in direzione di Gerar fino a Gaza, poi in direzione di Sòdoma, Gomorra, Adma e Zeboim, fino a Lesa.

Lingue semitiche (ufficiali e di minoranza)

Una delle lingue semitiche più conosciute è l'arabo, lingua liturgica di 1,9 miliardi di musulmani e l'arabo standard moderno è una delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite. Si parla di forse ben 319 milioni di persone che la parlano nel mondo arabo, rendendola la quarta lingua più

Parla del mondo. Nessuna di queste persone è un parlante nativo di arabo. Ogni genitore insegna ai propri figli una variante dialettale della lingua araba (il marocchino, l'egiziano...)(darija). L'arabo standard, ovvero quello classico, è una lingua esistente perlopiù a livello scritto e letto, mentre viene utilizzata oralmente solo nei discorsi ufficiali/politici. La scrittura araba è nata come manifestazione collaterale della scrittura nabatea più recente; determinante è stato tuttavia l'esempio della scrittura siriaca. L'arabo ha regolarizzato l'uso delle matres lectionis, per cui le vocali lunghe ā, ī, ū vengono sistematicamente sostituite dai segni consonantici alif, y, w. La scrittura più antica è chiamata cufica. Dall'XI secolo viene sostituita dalla scrittura corsiva, tuttora in uso, naskhi. L'arabo standard viene utilizzato tra arabofoni con dialetti molto diversi tra loro e con gli stranieri.

Nel mondo arabo si parlano molte varianti dialettali della lingua araba, spesso molto diverse tra loro. Mentre esiste un arabo ufficiale standard (fuṣḥā) che viene usato per la comunicazione scritta e in situazioni formali, per la comunicazione orale viene usato a livello pubblico l'arabo standard oppure, a livello privato, la lingua dialettale. Alcuni di questi dialetti sono solo parzialmente comprensibili dagli arabi che vengono da paesi diversi; l'insieme di dialetti usati nella comunicazione quotidiana varia infatti non solo da un paese arabo all'altro ma anche da una regione all'altra all'interno dei singoli stati. In particolare i dialetti del Maghreb sono considerati molto diversi dall'arabo standard, soprattutto a causa delle influenze della lingua francese, ma anche dai dialetti parlati nel Golfo Persico. Mentre le persone di buon livello culturale sono in genere capaci di esprimersi nell'arabo ufficiale, la maggioranza degli arabi utilizza i dialetti nella comunicazione quotidiana.

Generalmente, in Arabia si utilizza solo il proprio dialetto locale. I dialetti arabi possono classificarsi in beduini (varietà siro-arabe, mesopotamiche e magrebine) e sedentari (arabi, iracheni, libanesi, egiziani, sudanesi).

Al giorno d'oggi, i dialetti egiziano e levantino sono probabilmente i più conosciuti e compresi nel mondo arabo, grazie alla grande popolarità della filmografia egiziana e siriana.

Nella lingua araba esiste un importante fenomeno di diglossia (si parla una lingua e se ne legge un'altra), anzi (più correttamente) di pluriglossia, vista la molteplicità del parlato arabo delle numerose nazioni che costituiscono il mondo arabofono, per il quale è giudicato inappropriato l'impiego del termine dialetto ('amma).

Solitamente non c'è parità tra le due lingue.

In Israele, si parlano 4 lingue: ebraico, arabo, inglese e russo (in quanto dalla fine degli anni '80 molti russi sono emigrati in Israele).

La diglossia

Può essere considerata una forma di bilinguismo, perché vi è una varietà A (alta) e una varietà B (bassa), utilizzate in distribuzione complementare d'uso. La varietà A è utilizzata in situazioni pianificate ed è la lingua appresa nella scolarizzazione, formale, pura e con lessico ricco. La varietà B, appresa nella socializzazione primaria, viene utilizzata in ambito colloquiale ed è più informale.

L'arabo standard è lingua ufficiale nei paesi arabi, ma anche nei paesi di religione islamica (Somalia), in quanto l'arabo è fondamentale nel lessico religioso. Solitamente le varietà basse di lingua araba non sono ufficiali, fatta eccezione per il maltese, unica lingua semitica ufficiale dell'Unione Europea.

Il maltese è una variante di arabo parlata a Malta, scritta in caratteri latini perché i maltesi sono cristiani cattolici. Le quattro lingue semitiche ufficiali (di Stati)

Le lingue semitiche (o afro-asiatiche) sono una famiglia di lingue parlate principalmente in Africa e in Medio Oriente. Le lingue semitiche più diffuse sono l'arabo (oltre 200 milioni di parlanti), l'amharico (circa 40 milioni), l'ebraico (7-8 milioni) e il tigrigna (7 milioni).

In seguito a diverse espansioni, in particolare quella del primo califfato islamico, l'arabo è parlato oggi anche nell'Africa del nord. Inoltre, l'arabo e l'ebraico sono diffuse come lingua liturgica e delle Scritture Sacre, tra i musulmani e gli ebrei rispettivamente. Anche il siriaco e il ge'ez sopravvivono come scritte con valore liturgico. L'estinto accadico era una lingua semitica.

L'arabo è la lingua più parlata tra le 4, ma i parlanti di arabo parlano prevalentemente diversi dialetti arabi e non arabo classico.

Alcune lingue semitiche sono ufficiali, ovvero sono riconosciute dallo Stato sovrano che le utilizza per la produzione di documenti ufficiali. Le più famose sono l'arabo e l'ebraico.

Altre lingue, invece,

non è considerato ufficiale, ma si riferisce alle lingue minoritarie. In Africa ci sono numerose lingue non ufficiali, poiché è un continente ricco di lingue, culture, etnie e identità diverse. In alcune zone dell'Africa e dell'Asia minore l'arabo è presente, ma viene parlato solo da una minoranza della popolazione, poiché ci sono diverse comunità e tribù con i loro dialetti, costumi, usi e tradizioni molto consistenti. I Berberi, o Imaziɣen o Imazighen nella loro lingua, che originariamente significa "uomini liberi", sono le popolazioni autoctone di quei territori nord-africani conosciuti come Tamazɣa, corrispondenti agli stati di Marocco, Algeria, Tunisia e Libia. Utilizzano la scrittura Tifinagh. Per una serie di motivi storico-ideologici, in questi paesi si è soliti designare con tale nome solo coloro che parlano la lingua madre berbera.

Deriva dal termine francese berbère, tamazi tɣa sua volta derivato dal vocabolo arabo barbar, il quale, probabilmente, non fa che riprodurre la parola greco-romana barbaro (che designava chi non parlava il latino o il greco).

Il berbero è la lingua autoctona del Nord Africa e sopravvive essenzialmente nelle roccaforti naturali: montagne e deserti.

La lingua berbera fu in passato duramente repressa dai Paesi del Nordafrica che si proclamavano arabi, che procedettero a sistematiche campagne di arabizzazione; in tali Paesi non esistono canali di telecomunicazione di lingua berbera. Una rete televisiva satellitare in berbero è stata, invece, realizzata in Francia (Berbèr TV). Recentemente sono nati due canali televisivi in lingua berbera in Marocco (Tamazight TV) e Algeria (Berbère Télévision).

La lingua tacelḥit (tachelhit) è

Dettagli
A.A. 2021-2022
35 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/07 Semitistica - lingue e letterature dell'etiopia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher serena.palumbo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia semitica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Mengozzi Alessandro.