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MODELLO DI ORIGINE DELLE EMOZIONI DI FRIJDA
Il modello sostiene che l'individuo è padrone delle proprie emozioni perché può controllarne lo sviluppo: non sono gli eventi a farci emozionare, ma il modo in cui li codifichiamo e li interpretiamo. È l'individuo stesso che decide quale emozione provare: non è il professore che mette in ansia lo studente, ma la valutazione che lo studente fa dell'evento "interrogazione" a generarla. Uno stesso evento può infatti incidere sull'emotività di alcune persone, ma non di altre in base alla valutazione cognitiva che se ne fa.TEORIA DELL'APPRENDIMENTO SOCIALE
La teoria dell'apprendimento sociale di Bandura enfatizza l'importanza dell'imitazione come fattore che accompagna l'apprendimento e a tal proposito descrive il modello di imitazione come una forma di apprendimento basato sull'osservazione di un modello e sull'apprendimento osservativo.suo comportamento. Con il concetto di apprendimento sociale, Bandura sottolineava che gli individui manifestano anche comportamenti mai rinforzati precedentemente, frutto dell'osservazione di altre persone rinforzate per il loro comportamento di cui creano una rappresentazione interna alla quale attingono in seguito per imitare il comportamento in questione. In tal caso il rinforzo è vicariante. I teorici dell'apprendimento sociale parlano ancora di rinforzi e punizioni ma con la consapevolezza che gli individui si attendono delle conseguenze al proprio comportamento in base agli eventi passati, si formano delle opinioni su sé stessi e gli altri, e si comportano di conseguenza. Abbandonano lo studio centrato solo sui comportamenti direttamente osservabili. La teoria si inserisce nell'approccio cognitivista. SELF-DETERMINATION THEORY La Self-Determination Theory (SDT) o teoria dell'autodeterminazione proposta da Ryan e Deci (2000) è una teoria che specificaL'importanza della relazione nel favorire il benessere e la motivazione, con conseguenze importanti per l'apprendimento. Secondo tale teoria è cruciale il soddisfacimento equilibrato di 3 bisogni innati e universali: il bisogno di relazione, competenza e autonomia.
MOTIVAZIONE E INTERIORIZZAZIONE (SECONDO LIBRO)
AUTOREGOLAZIONE: strategie motivazionali, capacità di gestire da sé e funzionali all'uscita e di saper svolgere compiti e attività considerati importanti. Si acquisisce attraverso un processo di internalizzazione.
REGOLAZIONE ESTERNA*: forma meno autonoma di motivazione estrinseca ed è esemplificata dall'agire per ottenere un premio o evitare un castigo. Può venire interiorizzata ma non completamente accettata dall'individuo e diventare REGOLAZIONE INTROIETTATA*: l'attività non è gratificante in sé stessa, ma l'individuo la esegue autonomamente quindi non è controllato.
dall'esterno ma da sé stesso (Es: studiare o eseguire un comportamento per sentirsi con la coscienza a posto o per evitare sensi di colpa).
REGOLAZIONE PERA seguire ci sono due forme di regolazione più intrinseche. La IDENTIFICAZIONE: si accetta un comportamento perché lo si considera importante. La REGOLAZIONE INTEGRATA l'attività è parte di sé e definisce la propria identità. I comportamenti non sono solo ritenuti importanti ma anche coerenti con i propri valori.
RAPPRESENTAZIONI DI SÉ E AUTOSTIMA
RAPPRESENTAZIONI DI SÉ: Le costruite nell'ambiente e dall'ambiente, possono essere presenti future (chi sono) e (chi vorrei essere). La discrepanza fra sé attuale e sé ideale può essere una forte spinta motivazionale ad applicarsi per diventare ciò che si desidera oppure può produrre disagio, ridotta accettazione di sé e abbassamento dell'autostima.
AUTOSTIMA
è la valutazione globale di sé. Autostimarsi significa piacersi e ritenersi capaci.
Alla base ci sono due dimensioni: la (io posso) e la (iovalgo) che dipendono in parte dal supporto fornito dall’ambiente con meccanismi che possonoinfluenzare l’autostima quali:
- il REFLECTED APPRAISAL: valutazione riflessa, mi valuto sulla base di come miconsiderano gli altri;
- il CONTINGENT SELF-WORTH: valutazione di sè in base alle contingenze, valgo solo seottengo buoni risultati e questo rende l’autostima instabile e fluttuante;
- SELF-DEFINING: la trasmissione di convinzioni i risultati dicono chi sono;
- SELF-ENHANCING: il auto-miglioramento, gli eventuali fallimenti mi consentono dimigliorare.
LETTURA E COMPRENSIONE
Con l’espressione leggere si intendono sostanzialmente due processi cognitivi differenti:
- DECODIFICA*1) un processo di che permette, attraverso l’associazione rapidagrafema/fonema o l’accesso diretto alle parole scritte, di pronunciare le parole del testo ma senza la garanzia di accedere automaticamente al significato; COMPRENSIONE 2) ed un processo di, per cui ci si concentra sul significato di quanto letto. Frith1) IL MODELLO EVOLUTIVO STADIALE di (1985) individua 4 stadi nel processo di stadio logografico apprendimento della lettura: 1. : Il bambino riconosce alcune parole grazie ad indizi visivi che ha imparato a discriminare, ma non ne conosce la struttura ortografica e fonologica; stadio alfabetico 2. : il bambino impara che il suono di ogni parola può essere scomposto in parti più piccole e apprende le regole di conversione grafema/fonema della sua lingua stadio ortografico 3. , il bambino consolida le regolarità ed impara le eccezioni; stadio lessicale 4. , il bambino legge in modo diretto le parole già note. La lettura diventa automatica grazie alla formazione di un magazzino lessicale. 2) IL MODELLO NEUROPSICOLOGICO DI FUNZIONAMENTO A “DUE VIE” modello “a dueIl (Colthearth) prevede l'esistenza di due vie per leggere le parole:
- La via lessicale o diretta: La via postula che il lettore abbia costruito un magazzino lessicale nel quale a ogni parola corrispondono rappresentazioni mentali che gli consentono di un riconoscimento immediato delle parole.
- La via fonologica, o indiretta: Utilizza le regole di conversione grafema/fonema. Sono necessarie entrambe perché la prima ottimizza il processo, la seconda consente di leggere anche non parole.
- INFERENZE LESSICALI: comprendere il significato di una parola sulla base del contesto incui è inserita o disambiguare il significato di una parola polisemica;
- INFERENZE SEMANTICHE : capire cose non dette esplicitamente in un testo;
- INFERENZE PONTE: mettere in relazione due punti distanti del testo.
- INFERENZE CHE MANTENGONO LA COERENZA , favoriscono la creazione di un modello coerente;
- INFERENZE ELABORATIVE : permettono al lettore di elaborare meglio il significato di un testo.
3) IL MODELLO STRUCTURE BUILDING FRAMEWORK (Gernsbacher, 1991) è un modello di lettura in cui lo scopo della comprensione è costruire una coerente rappresentazione del testo partendo dai dati presenti in esso attivando o inibendo alcune informazioni depositate in memoria. Se proseguendo nella lettura, le informazioni attivate saranno ancora coerenti, la costruzione sarà mantenuta, in caso contrario saranno attivate altre celle della memoria e ricomincerà.
Il processo di costruzione.
4) IL MODELLO SIMPLE VIEW OF READING (Gough), il livello di comprensione del testo decodifica comprensione del linguaggio può essere predetto dall'interazione fra: (D) e C = D x L(L), secondo una formula matematica per cui la comprensione. Se una delle due è pari a 0, non sussiste neanche l'altra.
5) IL PARADIGMA DEI MOVIMENTI OCULARI Mentre si legge gli occhi non procedono in modo lineare ma procedono per: Saccadi: repentini salti in avanti che essendo troppo rapidi non permettono di leggere; Fissazioni: brevi pause di circa 1/3 di secondo che permettono di elaborare l'informazione Regressioni: visiva. - movimenti dell'occhio all'indietro che consentono di cogliere nuove informazioni utili, risolvere punti ambigui e modificare l'interpretazione data. Il lettore esperto compie rapidi movimenti saccadici e riduce il numero delle fissazioni, nei casi di cattiva lettura si hanno movimenti oculari irregolari e tempi
più lunghi di fissazione.
PROCESSO INFERENZIALE
PROCESSO INFERENZIALE*Il , nell’ambito della comprensione del testo, è l’abilità didedurre informazioni di varia natura non esplicitate nel testo.
METACOMPRENSIONE Domanda esame: skimming
METACOMPRENSIONE*La è l’insieme di conoscenze e processi metacognitivi cheriguardano la comprensione del testo e distinguono i lettori efficaci dai meno efficaci. De Beniconoscenze relative ale Pazzaglia hanno individuato quattro
categorie di componenti: 1) compito, conoscenza e uso di strategie SKIMMING (Es: che prevede di saltare parti non rilevanti per lo scopo) 2) consapevolezza di sé come lettore 3) controllo del testo 4) monitoraggio ESPRESSIONE SCRITTA (o competenza testuale) è la capacità di scrivere in maniera autonoma testi adeguati a diversi scopi e contesti e rappresenta l'aspetto più significativo dell'espressione e rielaborazione dello scrivere che diviene strumento di espressione e di rappresentazione dell'esperienza personale. MODELLI DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO: MODELLO DI NATURA PROPOSIZIONALE (Kintsch e van Dijk): prevede che il significato del discorso sia elaborato in termini di proposizioni. Secondo il modello, in un testo scritto si distinguono la microstruttura (insieme delle singole proposizioni e le loro relazioni locali) e la macrostruttura (discorso nella sua globalità). L'informazione microstrutturale presente nelle proposizioni vieneelaborata da macroregole che la riducono e organizzano in macroproposizioni. Nella comprensione del testo è anche implicato il ruolo delle SUPERSTRUTTURE, ossia di particolari strutture schematiche riferite ai vari tipi di discorso attraverso le quali si distingue il genere di un testo che verrà poi interpretato in base ad esso, sapendo riconoscere quali sono le informazioni più rilevanti per il determinato tipo di testo. MODELLO A DUE VIE PER LA SCRITTURA Prevede l'esistenza di "due vie" per la trascrizione delle parole: - LESSICALE-SEMANTICA lessico grafemico Via: se la parola udita è nota al soggetto, il recupera la forma ortografica corrispondente; - FONOLOGICA b