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FARMACOLOGIA DELLE CHININE

Aprotinina Inibitore della callicreina, impedisce la formazione di callidina e bradichinina, la fibrinolisi (la

degradazione dei coaguli) e la generazione di trombina (formazione di coaguli intravascolari).

Ecallantide Inibitore della callicreina, usata per trattare gli episodi acuti di angioedema.

Icatibant Antagonista B , usato per trattare gli episodi di gonfiore acuto nei pazienti con angioedema.

2

AGONISTI GABAERGICI ® ® ®

Benzodiazepine (Diazepam o Valium , Lorazepam o Tavor , Nitrazepam, Clonazepam o Rivotril ,

® 

Midazolam o Ipnovel ) Farmaci ansiolitici e, a concentrazioni poco superiori, ipnoinduttori; anche azioni

antiepilettiche. Sono agonisti allosterici, rendono il canale GABA più affine per il GABA (aumentano la

A

.

P ); selettivi per i canali con subunità Il Nitrazepam è usato per l’insonnia. Il Lorazepam ha anche lieve

open

effetto anestetico, unito a breve durata. Il Diazepam è una molecola lipofila, ben assorbita, passa

rapidamente nel SNC; subisce redistribuzione, quindi l’effetto è di breve durata, ma ha un metabolismo che

richiede circa un giorno. Il Clonazepam ha un profilo più spostato verso l’azione anticonvulsivante e induce

meno tolerance. ® 

Barbiturici (Tiopentale o Pentothal , Secobarbital, Fenobarbital, Amobarbital) Farmaci antiepilettici e

ipnoinduttori; ad alte concentrazioni aprono il canale GABA , mentre a basse concentrazioni aumentano il

A

tempo di apertura; possono indurre narcosi, coma e morte. Usati off-label come “sieri della verità”. Il

Tiopentale passa agevolmente le membrane, ha un’azione ultrarapida sul SNC ma un’emivita molto breve

(poche ore); subisce un processo di redistribuzione dal SNC ad altri organi lipofili; ha un’azione ipnotica e

viene usato in anestesia. Il Secobarbital ha azione breve, assunto in caso di insonnia (si preferiscono le

benzodiazepine). I barbiturici a lunga durata d'azione, come il Fenobarbital (bassa tolerance), vengono usati

come anticonvulsivanti nell'epilessia per prevenire l’attacco. L’Amobarbital è usato per il Wada Test, che

determina le funzioni di linguaggio e memoria in ciascun emisfero: è iniettato in carotide interna

monolateralmente, per inibire le funzioni di un emisfero e valutare con dei test quelle del controlaterale.

ANTAGONISTI DEI RECETTORI NMDA

Fenciclidina Potente sostanza bloccante dei recettori NMDA, dall'effetto psichedelico e dissociativo.

Ketamina Stesso sito di legame della Fenciclidina; è un anestetico generale somministrato per via

endovenosa che produce anestesia dissociativa (stato catalettico in cui si ha profonda analgesia, amnesia e

non responsività, ma in cui il paziente può avere gli occhi aperti e respirare spontaneamente).

Memantina Antagonista non-competitivo, legandosi al recettore NMDA con un’affinità maggiore

2+ 2+

rispetto al Mg ; inibisce l’influsso prolungato di Ca (specialmente dai recettori extrasinaptici), che forma

la base dell’eccitotossicità neuronale. Usata nell’Alzheimer.

 +

Riluzolo Inibisce il rilascio di Glu, blocca i recettori NMDA e Kainato e inibisce i canali del Na voltaggio-

dipendenti. Usato nel trattamento della SLA.

FARMACI CARDIOTONICI ®  + +

Alcaloidi digitalici (Digossina o Lanoxin , Digitossina) Cardiotonici, inibiscono la Na -K ATPasi

+ + 2+

snaturando il gradiente di Na , rendendo quindi meno efficiente lo scambiatore (3)Na -Ca . Aumentano la

+

forza di contrazione delle fibre miocardiche sia atriali che ventricolari (effetto inotropo ); riducono la

-

frequenza sinusale (effetto cronotropo ) e la velocità di conduzione, in modo particolare a livello del NAV.

Farmacologia Generale e Speciale Daniele Tesoro - classe 2016 8/13

ANTIBATTERICI - Inibitori della sintesi della parete cellulare

-lattamici -lattamico,

 Caratterizzati da anello che ha una somiglianza strutturale con il dipeptide D-

Ala-D-Ala, è usato per creare i legami crociati fra le catene di NAM. Questi composti inibiscono la

transpeptidasi che forma i crosslinks, cioè la Penicillin Binding Protein (PBP), legandovisi covalentemente;

questo porta all’indebolimento della parete cellulare e alla lisi (sono battericidi). Includono Penicilline

® -lattamasi

(Ampicillina, Amoxicillina o Augmentin quando associata all’acido clavulanico, inibitore delle

batteriche), Cefalosporine (Ceftriaxone, Cefalexina), Carbapenemi, Monobattami.

Glicopeptidi (Vancomicina, Teicoplanina) Legano il dipeptide il D-Ala-D-Ala del precursore NAM-NAG

del peptidoglicano, inibendo così la transglicosilazione (attacco di NAM-NAG alla parete cellulare). Efficace

+ -

solo su Gram (troppo voluminosi e polari per attraversare la membrana esterna dei Gram ).

Cicloserina Inibisce competitivamente la trasformazione di L-alanina a D-alanina.

Fosfomicina Inibisce l’enzima MurA, che catalizza la prima tappa nella sintesi del peptidoglicano.

ANTIBATTERICI - Alterazione della membrana cellulare

Polipeptidi ciclici (Polimixina, Colistina) Detergenti cationici, interagiscono coi fosfolipidi di membrana.

ANTIBATTERICI - Inibitori della sintesi proteica

Si basano sulla differenza tra il ribosoma dei procarioti (70S = subunità 30S + 50S) e quello degli eucarioti

(80S = 60S + 40S), che permette una tossicità selettiva.

Tetracicline (Tetraciclina, Doxiciclina) Sono batteriostatici ad ampio spettro. Legano la subunità 30S

bloccando il legame dell’aminoacil-tRNA al proprio sito. Non si somministrano ai <12 anni per la capacità di

2+

legarsi al Ca , depositandosi nell’osso in crescita e nei denti causandone una colorazione grigio-giallastra.

Amminoglicosidi (Streptomicina, Neomicina, Gentamicina) Sono battericidi ad ampio spettro. Legano

irreversibilmente la subunità 30S, bloccando totalmente la traduzione o producendo proteine aberranti

che, inserite in membrana, ne alterano la permeabilità. Causano ototossicità per accumulo nell’endolinfa.

Cloramfenicolo Generalmente batteriostatico, talvolta battericida; si lega reversibilmente alla subunità

50S, competendo con l’aminoacil-tRNA Può anche inibire la sintesi di proteine mitocondriali.

Macrolidi (Eritromicina, Spiramicina) Batteriostatici a basse concentrazioni, battericidi ad alte. Si legano

reversibilmente alla subunità 50S, inibendo la traslocazione del peptide.

Lincosamidi (Clindamicina) Batteriostatici, legano la subunità 50S ed impediscono la tappa della

traslocazione. Vengono usati in pazienti allergici alla penicillina.

ANTIBATTERICI - Inibitori del metabolismo batterico (Antimetaboliti)

Sulfonamidi (Sulfadiazina, Sulfametossazolo) Batteriostatici, analoghi strutturali dell’acido para-

amminobenzoico (PABA, intermedio nella sintesi del folato); sono inibitori competitivi dell’enzima

diidropteroato reduttasi (DHPR, solo procariotico).

Trimetoprim Inibitore della diidrofolato reduttasi (DHFR), che catalizza la sintesi del folato; l’enzima

eucariotico è sufficientemente diverso da quello procariotico da non esserne colpito. Generalmente

®

batteriostatico, diventa battericida in associazione al Sulfametossazolo (Bactrim ).

ANTIBATTERICI - Inibitori della sintesi di RNA 

Rifamicine (Rifampicina, Rifambutina) Legano la subunità della RNA-pol batterica, formando un

complesso stabile e impedendo la trascrizione; non interrompono la sintesi se è già iniziata.

ANTIBATTERICI - Inibitori della sintesi di DNA ® ® 

Fluorochinoloni (Norfloxacina, Ciprofloxacina o Ciproxin , Levofloxacina o Tavanic ) Farmaci ad ampio

- +

spettro; inibiscono la DNA girasi nei Gram e la topoisomerasi IV nei Gram . Sono il primo presidio contro le

infezioni delle vie urinarie, ma il trattamento prolungato può causare una tendinite dei tendini di Achille.

ANTIBATTERICI - Danni al DNA 

Nitroimidazoli (Metronidazolo) Sono utilizzati contro gli anaerobi, che utilizzano un meccanismo

enzimatico particolare per produrre Acetil-CoA da piruvato (non hanno mitocondri); il Metronidaziolo

-

riceve un e e diventa un radicale libero che danneggia il DNA.

Farmacologia Generale e Speciale Daniele Tesoro - classe 2016 9/13

ANTIVIRALI - Herpes Virus (HSV-1 e -2, DNA) e Virus della Varicella Zoster

Si usano inibitori della sintesi di DNA, derivati nucleosidici attivati dalla cellula per fosforilazione. Sono

inibitori competitivi della DNA-pol virale e, quando incorporati, causano terminazione della catena. Sono

relativamente non tossici, efficaci nel trattamento delle manifestazioni di malattia da HSV e per la profilassi.

Aciclovir Analogo della guanina. È convertito ad ACV-monofosfato dalla timidina-chinasi virale (200 volte

più affine all’ACV rispetto alla forma umana). L’ACV-trifosfato compete con la dGTP per la DNA-pol virale;

una volta incorporata causa terminazione della catena (manca del 3’-OH), impedendo l’elongazione.

Valaciclovir È un vanilestere, profarmaco di ACV convertito dopo l’assunzione orale; questo permette di

raggiungere concentrazioni plasmatiche 3-5 volte maggiori rispetto alla somministrazione orale di ACV.

ANTIVIRALI - Citomegalovirus (DNA) 

Ganciclovir (e il suo vanilestere Valganciclovir) Analogo della guanina, non blocca la sintesi di DNA (ha il

3’-OH); dopo l’incorporazione il processo continua ma si forma una catena aberrante.

Cidofovir Analogo della Citosina, inibitore competitivo per dCTP.

ANTIVIRALI - Influenza Virus (RNA)

Amantadina, Rimantadina Inibitori di M2, proteina-canale che fa entrare protoni nel virione

promuovendo la disgregazione del capside; bloccano l’uncoating e il rilascio di RNA. Usati contro il virus

dell’influenza A (famiglia degli Orthomyxovirus).

Ribavirina Inibitore della sintesi di RNA, analogo della guanosina; inibisce il capping dell’mRNA virale.

Anche usato nel trattamento di HBV e HCV, in associazione a IFN.

Zanamivir, Oseltamivir Bloccano la neuraminidasi (NA) virale, impedendo così il taglio dell’acido

neuraminico (processo fondamentale per il budding) e limitando il rilascio delle particelle virali. L’acido

neuraminico (o sialico) è presente su molte glicoproteine di membrana, sulla mucina prodotta dalle cellule

mucosali dell’epitelio respiratorio e sulle stesse glicoproteine virali NA ed emoagglutinina (HA);

quest’ultima ha la capacità di legare il sialilato con avidità, quindi la sua rimozione a opera della NA evita

che i virioni formino agglomerati prima di uscire dalla cellula. Lo Zanamivir viene inalato, l’Oseltamivir è

invece assunto per via orale (come pillole). Sono usati sia contro il virus inf

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Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Yra92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università Vita-Salute San Raffaele di Milano o del prof Zacchetti Daniele.
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