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Farmacologia - antiemetici Pag. 1
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ANTIEMETICI:

partiamo dal presupposto che il vomito è la reazione finale di una stimolazione di diverse zone del

nostro corpo. Possiamo vomitare perché siamo in gravidanza, perché abbiamo assunto certi farmaci,

perché il nostro corpo è stato intossicato (es: quando bevo troppo), perché abbiamo

un’intossicazione alimentare, perché soffriamo il mal di mare o il mal d’auto, perché abbiamo

sentito l’odore del vomito o perché qualcosa o qualche odore ci disgusta, perché abbiamo qualcosa

fermo a livello della laringe e per non soffocare dobbiamo espellerlo….in tutto questo c’è una cosa

che li accomuna: tutti stimolano il sistema nervoso centrale, MA essendo stimoli provenienti da

zone diverse abbiamo diversi tipi di neurotrasmettitori che inviano il segale del vomito per questo

motivo ci servono più tipi di antiemetici:

• Antagonisti dei recettori muscarinici

• Antagonisti dei recettori istaminici h1

• Antagonisti dei recettori dopaminergici

• Antagonisti dei recettori serotoninergici

NON esiste un antiemetico che blocca tutti i tipi di vomito, ma si possono associare due antiemetici

per ampliare lo spettro d’azione.

Perché trattiamo il vomito? Sebbene il significato biologico del vomito sia quello di espellere dallo

stomaco sostanze riconosciute come tossiche dall'organismo, l'emesi rappresenta, nella maggior

parte dei casi, un evento indesiderato; Il manifestarsi di questo fenomeno con elevata frequenza o

marcata intensitá puó inoltre causare l'insorgenza di gravi complicanze.

Il trattamento farmacologico del vomito trova quindi indicazione nei casi in cui la sua comparsa non

abbia il significato di una reazione organica a carattere chiaramente difensivo

SCOPOLAMINA –agonista dei recettori muscarinici-

I farmaci antimuscarinici possiedono attivitá antiemetica soprattutto nei confronti del vomito

indotto da movimento. Tale azione é attribuita al blocco dei recettori muscarinici presenti nei nuclei

vestibolari.

La somministrazione per via transdermica di scopolamina, sotto forma di cerotti applicati sulla cute

della regione retroauricolare, si é rivelata di particolare utilitá nella prevenzione delle cinetosi. Tale

modalitá di somministrazione permette infatti un rilascio costante del farmaco e un'azione

antiemetica prolungata, fino a 72 ore. Gli effetti indesiderati indotti piú di frequente dai farmaci

antimuscarinici sono rappresentati da xerostomia e sonnolenza. É possibile anche la comparsa di

disturbi visivi, ritenzione urinaria e stipsi

ANTAGONISTI DEI RECETTORI ISTAMINICI H1

I recettori H1 dell'istamina sono presenti nei nuclei vestibolari, nel nucleo del tratto solitario e nel

nucleo motore dorsale del vago.

Gli antagonisti dei recettori H1 dell'istamina sono efficaci soprattutto nel trattamento del vomito

indotto da cinetosi (i farmaci maggiormente utilizzati per tale scopo sono dimenidrinato,

difenidramina e ciclizina).

Rispetto alla scopolamina gli antagonisti dei recettori H1 dell’istamina hanno una maggiore latenza

d'effetto, ma la durata dell'azione é più lunga. Sono efficaci anche nel trattamento del vomito

gravidico. L'effetto collaterale piú comunemente associato all'uso degli anti-istaminici é la

sedazione. Alcuni di questi farmaci possiedono anche attivitá antimuscarinica e possono quindi

causare la comparsa di xerostomia, ritenzione urinaria e stipsi.

AGONISTI DIE RECETTORI DOPAMINERGICI

La dopamina é uno dei mediatori maggiormente coinvolti nella regolazione della risposta emetica.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
2 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mb1k50 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Mognetti Barbara.