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STERILIZZAZIONE

Le droghe, appena raccolte, sono tutte inquinate da organismi; la STERILIZZAZIONE può essere praticata con l'OSSIDO DI ETILENE (C2H4O), ma c'è il rischio che:

  1. Generi COMPOSTI TOSSICI;
  2. RIDUCA la quantità di principi attivi;
  3. Modifica la VISCOSITÀ delle mucillaggini.

Un altro metodo di sterilizzazione è l'esposizione ai "RAGGI GAMMA", ma l'inconveniente può essere quello della RIDUZIONE del titolo in principi attivi.

Lo scopo è quello di avere una droga priva di sostanze tossiche e microrganismi e, inoltre, dilimitare il numero di enterobatteri sia nei prodotti naturali (droghe) che in quelli ottenuti per estrazione (infuso, tintura...).

CONSERVAZIONE

Le droghe per non alterarsi devono essere CONSERVATE in luogo asciutto e lontano da agenti fisici, chimici e biologici che possano alterarne la composizione.

Le "DROGHE FOTOSENSIBILI" devono essere tenute lontano dalla luce e,

Quelle sensibili all'UMIDITÁ, lontano dall'acqua. Inoltre, sarebbe opportuno sistemare delle sostanze insetticide ed igroscopiche. Ad ogni modo, anche se la droga è ben conservata, è destinata a perdere le proprie attività a causa dell'acqua. Una idonea conservazione non evita ma ritarda l'invecchiamento, perciò devono essere rinnovate ogni anno.

Sasha Sorokina

PREPARAZIONE

Le droghe vegetali possono essere somministrate come tali, cioè sotto forma di "POLVERI" oppure utilizzate per ottenere "SOLUZIONI ESTRATTIVE".

Le diverse forme farmaceutiche vengono commercializzate come specialità:

  1. GALENICHE o MEDICINALI;
  2. OFFICINALI o MAGISTRALI

I rimedi fitoterapici sono medicinali a tutti gli effetti e pertanto devono possedere o requisiti di: EFFICACIA, INNOQUITÁ e QUALITÁ. Per una corretta preparazione bisogna conoscere la:

  1. COMPOSIZIONE QUALI-QUANTITATIVÁ della droga vegetale

CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE dei componenti responsabili dell'attività terapeutica

Soprattutto, le caratteristiche di SOLUBILITÀ, per scegliere il più opportuno solvente di estrazione ed anche la forma di estrazione più opportuna.

Inoltre, bisogna conoscere i componenti INATTIVI della droga, perché nel fitocomplesso possono interferire con le proprietà biologiche e chimico-fisiche dei principi attivi della droga stessa.

Infine, per evitare alterazioni del fitocomplesso, è necessario ricorrere all'essiccamento o alla stabilizzazione della droga; pertanto bisognerà scegliere il metodo di lavorazione più idoneo.

È fondamentale la scelta delle parti della pianta, delle specie e del tipo di preparazione relazionata al tipo di paziente (età, sesso...).

In genere, le droghe vegetali possiedono molteplici proprietà medicamentose, pertanto esse possono essere impiegate nel trattamento di diversi.

disturbi: patologie lievi o serie

Il farmacista, ad ogni modo, deve saper dispensare consigli al paziente sul corretto uso dei farmaci vegetali e delle preparazioni con le droghe vegetali

In fitoterapia, vengono usate "MISCELE" di droghe o di loro derivati, per ottenere effetti sinergizzanti e correttivi sia delle caratteristiche organolettiche sia degli effetti secondari desiderati

A seconda del loro utilizzo possono essere impiegate allo stato FRESCO o SECCO; quando non è specificato si intende allo stato secco

La FU nelle "Prescrizioni generali" riporta che le droghe vegetali devono:

  1. Contenere NON PIÙ del 10% di umidità
  2. Se importate, rispondere alle norme comunitarie vigenti

Viene riportato in "DROGHE VEGETALI E PREPARAZIONE" che le droghe vegetali devono essere di raccolta recente, di qualità ed in perfetto stato di conservazione

La droga fresca viene usata per la preparazione di tinture madri, gemmoderivati, polpe,

succhi eper gli oli essenziali; viene usata di radoCiò è dovuto alla presenza d'acqua che ostacola i processi di lavorazione industriale e ne limita laconservazione; le droghe vegetali hanno una composizione complessa:

  1. Costituenti primari o ESSENZIALI
  2. Metaboliti secondari o SPECIALI
  3. Sostanze INERTI
  4. Sostanze di SOSTEGNO

Per l'attività delle droghe è importante la raccolta, la conservazione e la preparazione; siottengono da piante COLTIVATE o SELVATICHE 10La loro qualità è garantita da adeguate procedure di campionamento, coltivazione, raccolta,essiccamento, frammentazione e conservazione

I metodi do conservazione della droga si suddividono in due gruppi:

  • ESSICCAMENTO Provoca una temporanea inibizione enzimatica Sole, ombra, aria,aria calda e secca, raggi infrarossi, stufa, liofilizzazione, triturazione con sali e zuccheri ocon il surgelamento
  • STABILIZZAZIONE Denatura in modo irreversibile gli
  1. NOME e INDIRIZZO del produttore
  2. LUOGO di ORIGINE della droga
  3. DENOMINAZIONE della droga e nome SCIENTIFICO della pianta
  4. Se ottenuta da pianta SPONTANEA o COLTIVATA
  5. Data di RACCOLTA, CONFEZIONAMENTO e limite di UTILIZZAZIONE
  6. NUMERO del lotto di lavorazione
  7. Forma di PRESENTAZIONE della droga
Il "CONTROLLO QUALITÁ" è riassunto:
  1. IMPUREZZE estranee, INSETTI e contaminazione BATTERICA o FUNGINA
  2. PERDITA di PESO all'essiccazione
  3. Contenuto (TITOLO) in principi attivi
  4. IDENTITÁ

(osservazione macro/microscopica, analisi cromatografica)

NORME DI BUONA PREPARAZIONE

Nelle specie per TISANE è consigliabile usare fino ad un MASSIMO di 5 DROGHE ATTIVE (almeno 70-80% della miscela totale), da 1-3 DROGHE correttive del sapore e 1-2 DROGHE correttive dell'aspetto.

Comunque, è raccomandabile non usare ma più di 8 droghe diverse.

Il farmacista è un preparatore di prodotti per uso medicinale e salutare, nell'area medicinale può allestire:

  1. QUALSIASI prodotto richiesto con ricetta; nel rispetto della normativa vigente: PREPARATO o FORMULA MAGISTRALE
  2. SENZA ricetta medica i medicinali iscritti alla sezione "PREPARAZIONI FARMACEUTICHE SPECIFICHE" della FU o in una delle farmacopee degli altri Stati dell'UE: PREPARATO o FORMULA OFFICINALE

Al farmacista non è consentito preparare un prodotto medicinale autonomamente, in quanto non può assicurare l'efficacia e la sicurezza→PREPARAZIONI MAGISTRALI

Sono formule per uno SPECIFICO PAZIENTE che vengono preparate estemporaneamente→PREPARATI OFFICINALI Possono essere preparate improvvisando o, secondo le NBP, su "scalaridotta", cioè la quantità compatibile con la stabilità del preparato stesso. Essa è ottenibile da una massa non più grande di 300g di formulato→PREPARATI ERBORISTICI SALUTARI Il farmacista può eseguire, senza ricetta medica, preparazioni erboristiche che non contengano droghe vegetali presenti nella lista ministeriale delle piante non ammesse negli integratori alimentari, senza attività terapeutica e siano destinate solo ai clienti della farmacia→PREPARATI COSMETICI Il farmacista può preparare prodotti cosmetici da vendere unicamente nella propria farmacia mediante una comunicazione al Ministero della Salute e alla Regione e una acquisizione di igienicità da parte dell'ASL competente Sasha SorokinaFORME FARMACEUTICHEVengonoclassificate in: 1. SOLIDE - Polveri, capsule e compresse 2. LIQUIDE - Estratti 3. METODO DI OTTENIMENTO - POLVERIZZAZIONE (polveri) - DISTILLAZIONE (essenze, idrolati e alcolati) - ESTRAZIONE (tisane, infusi, decotti, estratti, tinture, alcolaturi, vini medicinali, acetoliti e oleoliti) Lo scopo di tutti i procedimenti estrattivi è quello di ottenere in forma più pura, e più concentrata, i principi attivi della droga così da avere un prodotto con più "BIODISPONIBILITÀ". Attualmente, le forme più usate sono le polveri, le soluzioni acquose, idroalcoliche, gemmoderivati, oli essenziali, estratti secchi e fluidi e le SIFP (sospensioni integrali di pianta fresca). 12 POLVERI Può essere "SEMPLICE" o "COMPOSTA" a seconda se sia formata da una singola droga o da una mescolanza derivanti da droghe differenti. Generalmente, sono ottenute dalla polverizzazione della droga essiccata che poi vienesetacciata;esistono diversi metodi di polverizzazione:
  1. FRANTUMAZIONE Impiegata per corpi duri; effettuata con taglierine, macini a coltelli rotanti, frantumatoi a cilindri/lame o grattugie rotanti
  2. TRITURAZIONE Impiegata per droghe erbacee, gemme, bulbi, tuberi; effettuata con omogenizzatori, coltelli rotanti e taglierine
  3. POLVERIZZAZIONE Ottenuta con mortaio, differenti molini, criofrantumazione a -70C e con azoto liquido
Vengono impiegate per USO ESTERNO; incorporate in pomate ed USO INTERNO; disperse in acqua, mescolate a miele, poste in capsule opercolate e compresse.
CAPSULE: Forme farmaceutiche che contengono il medicinale in un contenitore formata da gelatina molle o rigida.
Il confezionamento delle polveri in "CAPSULE GELATINOSE OPERCOLATE" è quello migliore, specie quando le caratteristiche organolettiche lasciano a desiderare o quando il preparato è mucillaginoso o igroscopico. Sasha Sorokina.
Possono essere gastroresistenti o a rilascio.

modificato e si trovano in commercio in 8 differenti misure (0,13/1,37ml)

SOLUZIONI ESTRATTIVE

La droga deve essere preparata prima di operare l'estrazione riducendola ad un opportuno grado di finezza e poi umettandola o sottoponendola a macerazione. Così si facilita la penetrazione del solvente nelle cellule vegetali e la conseguente solubilizzazione e diffusione dei principi attivi; il solvente di estrazione deve:

  1. Avere elevato POTERE SOLVENTE nei confronti dei principi attivi
  2. Scelto in base all'USO dell'estratto
  3. Avere un corretto GRADO ALCOLICO (tinture e estratti idroalcolici)
  4. Scelto in base al TEMPO di CONTATTO droga/solvente

INFUSI

Sono preparazioni LIQUIDE ottenute estemporaneamente versando sulle droghe, ridotte ad un grado di suddivisione, acqua R alla temperatura di ebollizione e lasciando poi a contatto con

Dettagli
A.A. 2020-2021
24 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sasciasorokina2000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacognosia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Camerino o del prof Maggi Filippo.