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L’atto di matrimonio genera il rapporto matrimoniale, che è formato da:
rapporti personali (fra i coniugi, vedi matrimonio inteso come atto)
rapporti patrimoniali (fra i coniugi e relativi a diritti e obblighi di natura economica)
rapporti fra coniugi collegati all’esercizio di potestà sui minori
il principio di uguaglianza è quello che domina i rapporti fra i coniugi, prima la moglie era
subordinata al marito. Le decisioni dei coniugi devono quindi essere prese insieme.
Diritti e doveri personali dei coniugi: la regola dell’accordo
Gli obblighi reciproci del matrimonio sono: la fedeltà, l’assistenza morale e materiale, la
collaborazione nell’interesse della famiglia e la coabitazione. Gli obblighi posti dalla norma sono
opportunamente diretti a rinforzare la comunità familiare e promuovere la solidarietà fra i suoi
membri.
I rapporti patrimoniali fra i coniugi: obblighi di contribuzione
I rapporti patrimoniali producono diversi ordini di problemi:
obblighi di contribuzione (coniugi fanno fronte alle ricorrenti necessità economiche)
regime patrimoniale (stabilire chi diventa proprietario dei beni che entrano in famiglia)
impresa familiare (problema del trattamento del lavoro prestato nell’ambito della famiglia)
Il regime patrimoniale della famiglia: regime legale e regimi convenzionali
Il regime di proprietà dei beni acquistati durante il matrimonio è definito tramite:
regime legale (scatta automaticamente a disciplinare gli acquisti dei coniugi, e consiste nella
comunione legale dei beni)
regime convenzionale (implica la separazione dei beni e la comunione convenzionale)
I beni che cadono in comunione dei beni sono i beni acquistati durante il matrimonio dai coniugi, i
redditi di lavoro e di capitale, le aziende costituite durante il matrimonio e gestite da entrambi i
coniugi. I beni che ne restano esclusi sono i beni personali, i beni acquistati per donazione, per
l’esercizio della professione, e per il risarcimento di un danno subito.
Le convenzioni patrimoniali sono atti con cui i ciascun coniuge diventa proprietario esclusivo dei
beni che acquista durante il matrimonio.
La separazione dei beni è l’istituto per cui ciascun coniuge diventa il proprietario esclusivo dei beni
che acquista durante il matrimonio
La comunione convenzionale è il regime che risulta dalle modifiche apportate consesualmente dai
coniugi alla comunione legale.
La filiazione: fattispecie ed effetti
La filiazione indica il fatto che rende una persona figlio di un’altra persona, e questa suo genitore.
All’inizio l’unica tipologia di filiazione considerata era quella biologica (concepimento ad opera di
padre e madre). Successivamente si sono aggiunte la filiazione adottiva, e la filiazione derivante da
procreazione assistita.
La filiazione matrimoniale
La filiazione all’interno del matrimonio implica che il bambino sia stato concepito da una donna
sposata e che sussistano altri due presupposti: che sia stato concepito dal marito della madre e che
sia stato concepito durante il matrimonio dei genitori.
Presunzioni per accertamento filiazione matrimoniale:
presunzione di paternità del marito (possibile che la presunzione possa essere smentita
tramite test del DNA)
presunzione di concepimento nel matrimonio
Filiazione extramatrimoniale
Quando un bambino nasce da genitori non sposati tra di loro, la filiazione deve allora risultare un
atto apposito che deriva: dal riconoscimento del figlio naturale (con cui il genitore riconosce una
certa persona come figlio) e dalla dichiarazione giudiziale di paternità o maternità (promossa dal
figlio ed è imprescrittibile)
Filiazione adottiva
Un rapporto di filiazione può costituirsi fra due coniugi e un figlio non generato da loro. Esso non si
basa sulla procreazione biologica, ma su un procedimento giudiziale chiamato adozione.
L’adozione è un rimedio previsto per i casi di incapacità permanente e definitiva della famiglia
d’origine a svolgere la sua funzione educativa: consiste nel dare al bambino una nuova famiglia che
sostituisce quella di origine.
I requisiti per adozione:
requisiti adottato (sotto i 18 anni, privi di assistenza morale, situazione di abbandono)
requisiti adottanti (coniugi sposati da almeno 3 anni, convivono stabilmente, idonei e capaci,
scarto di età di min 18 anni)
Il rapporto di filiazione: doveri e potestà dei genitori
La filiazione come fattispecie è intesa come fatti o atti che rendono una persona figlia di un’altra
(precedentemente citate). Mentre la filiazione intesa come effetti giuridici, riguarda i doveri e le
potestà dei genitori.
dovere dei genitori è quello di mantenere, istruire e educare i figli. L’obbligo deve essere
Il
contraccambiato da parte dei figli, in quanto deve rispettare i genitori.
La potestà implica l’idea di un potere vincolato al proseguimento di interessi altrui: i figli minori
sono soggetti alla potestà dei genitori e ne escono con la maggiore età. La potestà implica
l’amministrazione del patrimonio e la cura della persona.
La crisi della famiglia: dalla sanzione al rimedio
L’esperienza mostra che una famiglia può entrare in crisi quando vengono meno le ragioni di
convivenza coniugale: la legge riconosce che non ha senso conservare un vincolo che ha perso la
sua sostanza. I rimedi per le crisi familiari sono due:
separazione (rapporto coniugale non viene sciolto, ma attenuato)
divorzio (scioglimento del rapporto coniugale)
La separazione dei coniugi
La separazione consensuale si realizza attraverso:
accordo (coniugi stabiliscono condizioni della separazione (assegno di mantenimento,
affidamento, etc.) e fanno insieme un ricorso al tribunale)
(in cui un giudice finalizza l’omologazione dell’accordo)
giudizio
La separazione giudiziale avviene quando i coniugi non riescono a raggiungere un accordo tramite
la separazione consensuale.
La separazione con addebito avviene nel caso in cui il giudice riconosce che il fallimento del
matrimonio è dato dalla condotta di un singolo coniuge, della quale l’altro è vittima: il giudice in
questo caso dichiara che la separazione è addebitale a uno dei due coniugi.
La separazione non cancella il rapporto matrimoniale, però scioglie la comunione degli acquisti, il
godimento della casa coniugale è affidato a uno dei due coniugi, si obbliga uno dei due coniugi a
elargire un assegno di mantenimento, e i coniugi conservano comunque i loro diritti successori.
La separazione produce effetti anche riguardo ai figli minori: il rimedio è l’affidamento congiunto.
L’esercizio della potestà spetta a entrambi i genitori, come gli oneri economici (questi ultimi in
misura proporzionale ai rispettivi redditi)
Il divorzio
Il divorzio determina lo scioglimento del matrimonio e così restituisce ai coniugi la libertà di stato,
consentendo loro la libertà di sposarsi. Prima di ottenere il divorzio, la separazione legale deve
essere durata per tre anni. Non è ammesso un divorzio consensuale, quindi i coniugi presenteranno
le rispettive condizioni inerenti alla prole e ai rapporti economici, e un giudice sentenzierà in
merito.
44. Le Successioni
Funzione e principi generali del sistema successorio
La morte della persona fisica pone il problema di stabilire la destinazione del suo patrimonio: cioè
chi ne diventerà proprietario. Le posizioni patrimoniali sopravvivono al titolare, e dopo la sua morte
devono essere trasmesse a qualcun altro.
Nel nostro ordinamento il sistema successorio si basa su alcuni principi:
riconoscimento di legittimità della ricchezza ereditata (Stato ammette sia ricchezza
dovuta ai frutti della propria attività, sia quella ereditata)
riconoscimento dell’autonomia privata (possibilità di scrivere testamento)
I limiti del nostro ordinamento nel campo della successioni:
divieto dei patti successori (non si possono assumere impegni in relazione alla propria
eredità o in relazione ai propri futuri diritti ereditari: es. non posso obbligarmi a non fare
testamento, o designare come erede Tizio, invece che Caio)
trasmissione della ricchezza per via familiare (il testatore non è libero di scegliere al
100% a chi andranno i propri beni, può deciderlo liberamente solo per una quota di essi,
quota è destinata a successori scelti in modo vincolante dalla legge, anche
perché un’altra
contro la volontà del defunto. Se una persona muore senza aver fatto testamento, i suoi
successori si identificano con i familiari del defunto)
Vocazione e delazione ereditaria: il sistema per individuare i successori
L’eredità indica il patrimonio destinato a passare ai successori dopo la morte della persona stessa: il
problema è identificare l’asse ereditario, ossia coloro che acquisteranno l’eredità del de cuius. Il
meccanismo che risolve questo problema si basa su due concetti:
vocazione ereditaria (in cui il sistema successorio determina quali persone sono chiamate
all’eredità del defunto)
(fenomeno per cui l’eredità è attribuita a qualcuno)
delazione
I meccanismi della vocazione e della delazione sono:
successione testamentaria
successione necessaria (successori designati anche contro la volontà del testatore)
successione legittima (invece eredità per testamento, per legge)
Il testamento, e le sue forme
Il testamento è un atto revocabile, con il quale taluno dispone, per il tempo in cui avrà cessato di
vivere, di tutte le proprie sostanze o parte di esse. Il testamento è quindi un atto negoziale,
patrimoniale, revocabile, unilaterale e personale.
Quanto ai suoi effetti, il testamento è un atto non ricettizio, a causa di morte e formale.
Il testamento olografo (testamento scritto dalla mano del testatore) richiede tre elementi:
l’autografia, la data, la sottoscrizione. Il problema del testamento olografo è che può essere soggetto
facilmente a falsificazione, rischio di smarrimento o distruzione. Per ovviare i problemi del
testamento olografo, si può ricorrere al testamento per atto di notaio.
Il testamento per atto del notaio può essere pubblico (testatore dichiara ultime volontà in presenza
di due testimoni) o privato (uguale a quello olografo però sigillato e consegnato al notaio)
Il contenuto tipico del testamento: eredità e legati
è un contenuto patrimoniale, che consiste nell’individuare i
Il contenuto tipico del testamento,
successori destinati a subentrare nel patrimonio del de cuius.
I successori possono essere di due tipologie:
eredita l’intero patrimonio o