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METODO DELL'EBN

Il metodo dell'EBN (Evidence-Based Nursing) è un'indagine sistematica che si serve di un metodo suddiviso in 6 fasi:

  1. Formulazione della domanda: la domanda deve contenere elementi che possano aiutare a trovare la risposta nelle banche dati.
  2. Ricercare la risposta nella letteratura.
  3. Valutazione critica della qualità delle evidenze che sono state trovate. Si parla di forza delle evidenze.
  4. Sintesi delle evidenze forti.
  5. Applicazione delle evidenze nella pratica assistenziale.
  6. Valutazione e documentazione dell'esito dell'applicazione delle evidenze nella pratica e diffusione dei risultati (positivi o negativi). È bene pubblicare gli esiti, siano essi positivi o negativi, per permettere ai colleghi di conoscere l'esito dell'applicazione di quell'evidenza.

Nella diapositiva 18 è quindi spiegato come tutto parta dal pensiero critico che porta il professionista a porsi dei quesiti sulla routinaria assistenza infermieristica.

FASE 1: formulazione del quesito. Bisogna aver...

Chiaro sia il problema/dubbio sia cosa si sta ricercando -> conversione del bisogno in quesito.

Ci sono 2 categorie di quesito:

A. Quesito di BACKGROUND: quesito di fondo riguardante conoscenze generali riguardo un problema

B. Quesito di FOREGROUND: quesito specifico riguardante conoscenze specifiche su un particolare aspetto

Nella formulazione di quesiti di foreground si utilizza il metodo PICO: è un metodo che aiuta ad individuare gli elementi essenziali per un quesito di foreground.

P = problema, situazione, paziente

I = intervento, esposizione ad una particolare situazione (rappresenta il mio obiettivo)

C = evento di confronto (non c'è sempre)

O = risultato atteso

M = metodo (è presente SOLO ogni tanto)

Argomenti del quesito di foreground:

- Eziologia/rischio = si vuole capire l'eziologia di una patologia o di una condizione. Aiuta quindi a individuare i fattori di rischio

- Diagnosi = in ambito infermieristico, questo tipo di quesito comprende anche tutti gli

studi sullavalidità delle scale che vengono usate per la valutazione: - Prognosi = riguardano studi sull'evoluzione di una determinata condizione (studi di coorte per monitorare l'evoluzione nel tempo di pazienti con la stessa condizione) - Trattamento = valutazione dell'efficacia di un trattamento (possono essere studi di confronto tra trattamenti o sull'efficacia di un nuovo trattamento). Nella definizione trattamento rientra anche la pratica assistenziale. La ricerca primaria consiste in studi singoli mentre la ricerca secondaria sintetizza più studi provenienti dalla ricerca primaria. Le fonti terziarie vengono definite "zona grigia" perché trattando argomenti su cui la ricerca non è ancora stata fatta in maniera approfondita, rappresentano una fonte "poco attendibile" e di qualità discutibile. * Le revisioni sistematiche differiscono dalle revisioni tradizionali poiché sono basate su un metodo e sono quindi diqualità superiore. GERARCHIA DELLE EVIDENZE è una piramide che mostra la gerarchia delle fonti in cui, man mano che si procede verso la cima, aumenta la qualità dell'evidenza. Dall'osservazione della piramide si nota come alla base si trova l'esperienza personale mentre in cima si trovano le ricerche sistematiche e la meta-analisi. La meta-analisi è un'analisi statistica molto dettagliata che mette in evidenza quelle che distinguera raccomandazioni e interventi sulla base della loro efficacia o non efficacia. ... ritornando al METODO: Problema → quesito narrativo → identificazione delle KEYWORD Le keyword devono essere indicate in lingua inglese aiutandosi attraverso la scomposizione del quesito con il metodo PICO. Esempio proposto nella diapositiva 24. Le keyword vengono poi messe in relazione tra loro attraverso gli operatori Booleani: - AND = mette in relazione le due keyword ricercando risposte che contenga entrambe le parole - OR = [keyword
  1. OR [keyword 2] (dove i due termini sono sinonimi) ricerca articoli che si riferiscono ad entrambi i sinonimi
  2. NOT = [keyword 1] NOT [keyword 2] (dove i due termini sono sinonimi) esclude gli articoli che usano come terminologia il secondo termine

Gli operatori Booleani servono a formare una STRINGA DI RICERCA = l'insieme delle keyword unite dagli operatori.

Tipi di studi primari:

  • RICERCA QUANTITATIVA
  • RICERCA QUALITATIVA

Processo oggettivo e sistematico che permette di ottenere informazioni numeriche sul problema in esame e comprendere le esperienze e i fenomeni:

Approccio Oggettivo: numeri e calcoli

Soggettivo: esperienze di vissuti

Descrivere, spiegare o prevedere eventi osservabili per comprendere i fenomeni:

Conclusioni tratte dall'analisi statistica dei numeri

Osservazione e comprensione di fenomeni per tratte conclusioni

Campione:

Grande campione di soggetti

Piccolo campione di soggetti

Strumenti

  • Questionari e analisi di dati
  • Interviste e osservazione sul campo

1. Ricerca fenomenologica:

  1. Studi osservazionali: la natura segue il suo corso e vengono registrati i cambiamenti nella variabile oggetto di studio e confrontati con altre variabili
  2. Ricerca etnografica: descrizione ed interpretazione di una cultura al quesito di ricerca
  3. Grounded theory: mira a spiegare le azioni dal punto di vista di chi è coinvolto

Variabili:

Nella relazione tra due variabili, una viene definita indipendente ed è quella che influenza la variabile dipendente: la variabile indipendente viene osservata, introdotta o manipolata per determinare l'effetto che ha sulla variabile dipendente (risultato o studio).

  1. Eziologia
    • Studi di coorte
    • Studi caso-controllo
  2. Prognosi
    • Studi di coorte (longitudinali, senza coorte concorrente)
    • Revisioni sistematiche
    • Studi caso-controllo
  3. Diagnosi
    • Studi cross-sectional (di sensibilità e specificità)
  4. Trattamento
    • Studi sperimentali (RCT)
    • Studi quasi sperimentali (senza randomizzazione o controllo)

STUDI SPERIMENTALI (Clinical Trial), sono i veri e propri studi sperimentali poiché il ricercatore manipola e modifica la realtà.

I trial possono essere:

  • Randomizzati = RCT (c'è il controllo) → sono i veri e propri studi controllati poiché hanno sia la randomizzazione sia il controllo
  • Non randomizzati = nRCT (c'è il controllo)
  • Non controllati = RT (non c'è gruppo di controllo)

Le caratteristiche dei clinical trial sono:

  1. Cecità (blinding) → si nasconde la conoscenza al trattamento per evitare che

1. Blinding → a technique used in research studies to minimize bias by ensuring that neither the participants nor the experimenters are aware of the treatment being administered. This helps to prevent any potential influence on the results based on the knowledge of the treatment. Depending on the number of "blinded" individuals, the following distinctions are made:

  • Open = no blinding
  • Single blind = participants are unaware of the treatment
  • Double blind = both participants and administrators/observers are unaware of the treatment
  • Triple blind = participants, experimenters, and data analysts are unaware of the treatment

2. Randomization → the assignment of participants in a research study to one of the comparison groups in a random manner. The purpose is to ensure that each participant has an equal chance of being assigned to any of the comparison groups. One of the earliest clinical trials is represented by the text "A treatise of the scurvy" from 1747. In this text, as shown in slide 17, it was demonstrated that through observation it was noted that those who consumed oranges and lemons had a better recovery from scurvy.

OBSERVATIONAL STUDIES

ANALITICI (studi di coorte, studi caso-controllo, studi cross-sectional), sono studi analitici in cui, oltre alla descrizione, vi è una parte di analisi per cercare la relazione tra cause/fattori di rischio e malattia. Gli studi osservazionali possono essere anche puramente descrittivi, come i case report e i case series che hanno come scopo quello di descrivere una situazione. Studi di coorte → studio su individui esposti o meno ad un fattore di rischio per valutare l'esito nel tempo di tale esposizione (se compare o no la malattia). Possono essere prospettici o retrospettivi. Sono gli studi maggiormente usati per lo studio dell'associazione fattore di rischio-malattia e hanno il vantaggio di poter generare dati di incidenza. Gli svantaggi sono rappresentati dalla lunga durata in termini di tempo, dai costi, dalla possibile perdita di follow-up (perdita di soggetti durante lo studio) e dall'impossibilità di applicare lo studio a malattie poco comuni. Studi caso-controllo → studio in cui si confrontano individui con una determinata malattia (casi) con individui senza la malattia (controlli) per valutare l'associazione tra fattori di rischio e malattia. Questo tipo di studio è utile quando la malattia è rara o ha una lunga latenza. Gli svantaggi sono rappresentati dalla possibilità di errore di selezione dei casi e dei controlli, dalla difficoltà di ottenere informazioni retrospettive accurate e dalla possibilità di errore di memoria. Studi cross-sectional → studio in cui si valutano contemporaneamente l'esposizione ai fattori di rischio e la presenza della malattia in un determinato momento. Questo tipo di studio è utile per stimare la prevalenza della malattia e l'associazione tra fattori di rischio e malattia. Gli svantaggi sono rappresentati dalla difficoltà di stabilire la sequenza temporale tra esposizione e malattia e dalla possibilità di errore di memoria. Spero che questa formattazione sia corretta!

frequenti. Nello studio di coorte può essere o meno la coorte concorrente (quella con soggetti non esposti).

Studi caso-controllo → dall'effetto si vuole risalire alla causa. Il metodo è quello di prendere individui (casi) accomunati dalla stessa condizione, sul quale si esegue uno studio retrospettivo riguardante la loro esposizione a fattori di rischio. Il gruppo dei casi viene confrontato con un gruppo di individui (controlli) che non presentano l'evento. Consente di rilevare la probabilità di associazione tra esposizione a fattori di rischio e malattia in modo poco costoso e rapido. Deve sempre esserci il gruppo controllo di non esposti.

Studi cross-sectional → usati per lo studio della prevalenza istantanea di una malattia, come se si facesse una foto. Sono studi trasversali che raccolgono informazioni in quel momento per ottenere un'appunto l'istantanea. Un gruppo di soggetti sottoposto allo studio viene studiato in un determinato momento.

temporale con lo scopo di indagare il numero di soggetti affetti da tale patologia (prevalenza della malattia). Direzionalità temporale: in base alla direzione della raccolta dati, gli studi osservazionali vengono distinti in: 1. Prospettici-longitudinali = studi di coorte (dall'esposizione si valuta l'insorgenza della malattia) 2. Retrospettivi = studi caso-controllo (dalla malattia si valuta l'esposizione ai fattori di rischio) 3. Trasversali = cross-sectional (istantanea) Nella tabella sono riportati i vantaggi e gli svantaggi degli studi osservazionali analitici presi in considerazione. REVISIONI SISTEMATICHE: costituiscono una ricerca scientifica vera e propria in quanto esplicitano il protocollo metodologico. Revisioni sistematiche con meta-analisi → la sintesi dei risultati viene eseguita attraverso metodo meta-analitico.
Dettagli
A.A. 2021-2022
16 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher saskiazerbini2000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze infermieristiche della comunità e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Olmi Sabina.