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Venne indetto un concorso internazionale per la progettazione
dell’edificio ospitante l’esposizione (da situare in Hyde park), tale
concorso poneva dei vincoli ai progettisti, fra i quali:
• L’illuminazione doveva provenire dall’alto, allo scopo di ottimizzare gli spazi da adibire
all’esposizione
• Nessun albero avrebbe dovuto essere abbattuto, poiché l’edificio era temporaneo e
destinato ad essere smontato alla fine dell’evento
• L’edificio doveva avere una certa valenza architettonica, poiché doveva essere
rappresentativo
Nessuna delle proposte presentate inizialmente riuscì a soddisfare la giuria, successivamente
J.Paxton pubblicò un rapidissimo schizzo che rappresentava la sua idea:
Reinterpretando il tema della serra, propose un edificio costruito solamente da strutture in
carpenteria e vetro, totalmente prefabbricato e modulare: Il Crystal Palace
Crystal Palace, Joseph Paxton
Costruito in 4 mesi e rimasto in funzione per 6 mesi, servirono 2000 operai per il montaggio.
Nudo telaio chiuso da elementi modulari di vetro di dimensione che deriva dalla massima
grandezza permessa dalla produzione industriale della lavorazione del vetro.
Struttura modulare di 7 metri, la struttura è un enorme serra vetrata con anche una parte voltata,
concepito per proteggere le piante esistenti dell’Hide park.
Il Crystal Palace elabora una serie di tecniche costruttive innovative, rappresenta l’inizio della
costruzione di una nuova città delle merci, di un mercato globale che contiene in se i principi di
didattica e di promozione delle nazioni stesse, progettazione fondata sul fatto che vengono scelte
giornate e fasce orarie in modo tale da suddividere il pubblico per non mischiare le classi alte con
le classi basse, diviso quindi in prezzi.
Ci furono 6 milioni di visitatori, la grande peculiarità del Crystal Palace è il fatto che necessità di un
piano del colore per essere resa comunicativa alla maggior parte della popolazione, poiché una
struttura in vetro portava spaesamento, fu necessario quindi un piano del colore affidato a Owner
Jones, tutti gli elementi verticali e orizzontali sono colorati, in modo tale che il colore crei una
direzionalità per seguire le linee interne dell’edificio e quindi avere una guida, capire dove bisogna
andare, il rosso è il colore più importante per dare pienezza alla struttura stessa e creare le
insegne con il nome dei paesi.
Il Crystal Palace da contenitore amorfo e trasparente diventa un contenitore significativo grazie
all’uso del colore.
Paradossalmente in questo grande spazio pubblico che era nato come un contenitore amorfo e
trasparente, si realizza la prima trasposizione di un’idea di spazio interno in uno spazio
sostanzialmente esterno. La sensibilità dello spazio domestico (divani, tavolini, lampadari, etc.),
viene introdotta nel contenitore industriale di Paxton per mitigarne gli effetti e ricreare, nel
marasma della folla dei visitatori, un possibile momento di tranquillità.
Nel Crystal Palace si esposero più di 100.000 oggetti, per circa 14.000 padiglioni. Accanto ai
prodotti industriali trovarono posto anche i prodotti delle cosiddette arti decorative, cioè
dell’applicazione del metodo industriale a oggetti artistici e d’arredo. C’erano due categorie
principali di prodotti, quelli americani caratterizzati dalle macchine uscite dal meccanismo
produttivo, mentre il resto erano tutta una serie di prodotti legati alla produzione artigianale, i
prodotti inglesi sentivano ancora la necessità di essere nobiliati da una sorta di ornamento che
producevano quindi quel contrasto che causò dibattito tra arte e artigianato trascinati fino alla
Bauhaus.
Una delle cose che colpisce di più sono i gabinetti meccanici, che nascono da produzione
meccanica ma saranno tra quelli che avranno poi una riuscita aldilà del Crystal Palace, un
ornamento inutile che non aiuta la funziona dell’oggetto ma lo rende kitsch, ma fa parte del fatto
che si sta cercando di far acquisire all’artigianato la produttività dell’industria e di far apprezzare la
semplicità delle forme tipica dell’industria.
Gli oggetti che hanno più appeal per noi oggi sono gli oggetti nudi e crudi che si basano su
meccanismi prodotti dall’industria come le sedie a sdraio, le sedie dentistiche o le cuccette del
treno, danno vita a una tradizione e riflessione sul meccanismo legato all’oggetto d’uso, di nuovo
nasce poco, quello che guida molto spesso l’intuizione del progettista è l’osservazione dei
cambiamenti della tecnologia che da l’input per nuovi oggetti.
Il Crystal Palace essendo un oggetto concepito come enorme prodotto di design, doveva essere
smontato alla fine dell’esposizione, si susseguirono una serie di proposte che lo vedono smontato
e ricostruito in forma di torre che non verrà mai realizzato perché Paxton propose di spostarlo in un
altro parco a Sydenham, diventando un anti segnano dei nostri parchi, lo allarga ottenendo un
successo di pubblico equivalente a quello precedente, la nuova struttura diventa il precorrimento di
parchi tematici attuali, ma un incendio nel 1936 lo rade al suolo, ma ancora oggi è rimasta la sua
impronta.
Caratteristiche del Crystal Palace:
• Molto luminoso
• Prefrabbricato, facilmente smontabile
• Modulare, favorisce l’organizzazione interna
• Leggero
• Temporaneo (effimero)
• Struttura colorata
• Primo edificio prefabbricato della storia
• Costruito solamente in carpenteria metallica senza murature
• La pavimentazione fu costruita in lieve pendenza, senza accostare perfettamente le assi,
sicchè la polvere potesse entrarvi e venire eliminata dalla pendenza
• Venne costruito in soli 4 mesi, 2000 operai vi lavorarono
• Cantiere spettacolo
• Prezzo del biglietto variato in giornata, per evitare che le classi sociali più agiate venissero
a contatto con quelle più basse
• 6 milioni di visitatori
Interni:
• Vetrate ricoperte da tendaggi per evitare effetto serra
• Gallerie disposte su più piani
• Parapetti costruiti con la stessa struttura delle travi, ma ricoperti da tessuto per evitare che
le persone, non abituate ad un parapetto pieno e vuoto, avessero la sensazione di cadere
• Cartelli indicanti i nomi degli espositori tutti uguali in maniera da orientare visivamente il
visitatore
• Piano del colore per le strutture, in maniera da orientare il visitatore tramite l’omocromia di
elementi aventi la stessa direzione
Oggetti esposti:
• Vennero esposti materiali, produzioni artigianali e belle arti
• Molti nuovi oggetti ripresero il design di prodotti d’artigianato, poiché non esistevano altri
modelli dai quali prendere spunto
• Dagli stati uniti arrivarono oggetti specificatamente pensati per svolgere la funzione per la
quale sarebbero stati adibiti, eliminando intenti decorativi anacronistici e poco funzionali: fu
il primo esempio di industrial design
Paxton adatta l’edificio al suolo, inoltre ingloba nella struttura un albero molto grande, motivo per
cui crea la cupola. La pavimentazione è stata realizzata in legno, le vetrate venivano esternamente
ricoperte di tende per evitare l’effetto serra. Essendo costruito grazie a moduli fu anche più
semplice organizzare gli stand all’interno.
L’edificio è stato costruito in 4 mesi e usato per l’esposizione di 6 mesi. Durante il cantiere furono
apportate delle innovazioni per innalzare gli oggetti prefabbricati. Il cantiere assume così le
caratteristiche di uno spettacolo. Durante l’esposizione universale vi era il desiderio di mantenere
le distanze tra popolo e borghesia infatti il prezzo del biglietto era diverso. I pilastri in ferro
permettono di realizzare colonne più snelle, il capitello dei pilastri serve per rendere meno crudi
l’effetto industriale. Le balconate superiori permettono di visualizzare gli oggetti posti nel piano
inferiore. Il parapetto è stato decorato con della stoffa per rassicurare il visitatore. Per individuare
le nazioni di provenienza degli oggetti sono state poste delle indicazioni in rosso. La struttura
dell’edificio è colorata. Paxton fu costretto a smontare il crystal palace, Button gli propose di
rimontarlo in un altro luogo in verticale, anticipando l’idea di grattacielo. Paxton compra così i pezzi
del Crystal Palace e lo ricostrusice a Saydeman, molto più grande, nel quale inserisce piante
tropicali e opere di tutto il mondo costruite in carta pesta. (Piramidi, edifici egizi…) nel 1936 viene
bruciato da un incendio.
Le Gallerie
Galerie d’Orleans, Palais Royale, Paris, 1829, la galleria trasforma uno spazio aperto in uno
interno considerato urbano, il vantaggio è che creo uno spazio protetto dal punto di vista degli
agenti atmosferici, favorisce posa di pavimentazione e quindi uno spazio pulito in cui camminare,
la finalità di tutta questa operazione e quella di rendere più piacevole camminare e quindi le
persone sono predisposte a comprare, incremento del commercio quindi in questo senso
possiamo considerarlo come passaggio dei centri commerciali, e si chiamano grandi magazzini, in
cui venivano esposte diverse tipologie di merci, come negozi di lusso in cui ci si vendevano oggetti
e prodotti di grande qualità, l’altra novità rispetto al negozio è il prezzo fisso, merce esposta senza
interagire. Margine guadagno contenuto, cambiare il capo, innestano sistemi di vendita per
corrispondenza.
Tutto questo succede mentre Parigi subisce una grande trasformazione sul piano urbano perché le
conseguenze della rivoluzione industriale impattano non solo su livello sociale ed economico ma
anche sulle città.
Galerie d’Orleans, Palais Royale, Paris, 1829
• Trasforma uno spazio urbano esterno in uno spazio interno
• Migliora la pulizia delle strade
• Protegge i passanti dalle intemperie
• È illuminato e dotato di servizi igienici pubblici
• Rendeva più piacevole la fruizione dello spazio da parte delle persone
• Sviluppo del commercio in quell’area
Piano Haussmann, Parigi, 1853-1869
Haussmann dà vita al grande piano di trasformazione della
città che per l’efficacia e qualità diventerà un modello in tutta
Europa; infatti Vienna, Milano, Berlino attueranno interventi
simili. Immagine zenitale, boulevard spazi di grandi
dimensioni che tagliano rettilinei il tessuto urbano, Parigi
aveva tessuto urbano di matrice medievale di strade con
sezione ridotta e andamento irregolare. Haussmann taglia il
tessuto della città realizzando grandi viali che convergono in
punti con p