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MEDUSA.Michele. L'arcangelo guerriero.

L'arcangelo dell'apocalisse, protettore di tutti i mestieri che implicano l'uso della bilancia, attributo principale del santo.

La cripta di san Michele arcangelo si trova su di una sommità del Gargano.

La leggenda narra che un contadino mentre portava in giro la sua mandria uno dei suoi tori scappò, il contadino per richiamarlo li scagliò una freccia che gli tornò indietro e si conficco sul piede respinta dalle forze che abitano i luoghi sacri.

L'arcangelo Michele comparve al contadino al quale dichiarò che la grotta sarebbe diventata il suo santuario. Nasce così il primo luogo di culto non consacrato da mani umane e per questo chiamato basilica celeste, essa venne consacrata direttamente dal santo quando al fondo.

Nel mondo pagano il monte era considerato il luogo sacro della natura, dove le forze telluriche si manifestavano in maniera spaventosa. Non a caso nell'

Il san Michele rappresenta la signoria sulle forze scatenate della natura. "MI HA EL" significa "chi come Dio?"; è il capo supremo degli arcangeli, colui che scaccia dal cielo gli angeli ribelli. Difensore del popolo contro i nemici della fede.

Michele rappresenta nel cristianesimo quelle che erano state nel periodo pagano divinità come HERMES o MERCURIO.

Le rappresentazioni iconografiche del santo lo raffigurano che impugna con una mano una spada, e con l'altra mantiene una bilancia nella quale pesa le anime che andranno in paradiso o all'inferno.

Benché guardiano del bene e del male, della vita o della morte, Michele è l'antitesi di Satana che rappresenta la forza uguale e contraria. Una volta si usava lodare Satana nelle pietre, san Michele lo sconfigge con i suoi stessi mezzi consacrando con le pietre la basilica celeste.

44 – Vescovi e martiri. La chiesa venera i suoi figli che vennero martirizzati durante le persecuzioni.

anticristiane. I martiri diventano così i protettori soprannaturali delle comunità. Alla figura del martire viene affiancata quella del vescovo il cui ruolo viene sempre più associato con la vita urbana. Si vedeva nel vescovo il protettore della comunità, egli infatti è l'unico punto di riferimento per una popolazione esposta ad ogni fonte di male. Essendo che nei vescovi la popolazione trovava un appoggio, nel momento della loro morte venivano consacrati a patroni della città. In questo modo il vescovo patrono avrebbe continuato le opere buone che avrebbe fatto in vita. A differenza dei santi i vescovi sono molto ricchi, quindi nel momento della loro morte tutte le ricchezze a disposizione dei poveri.

Ambrogio. Simbolo di Milano. La memoria di sant'Ambrogio viene ricordata il 7 dicembre quando viene proclamato vescovo di Milano. In quell'epoca la lotta tra cristiani ed ariani era molto accesa, un giorno mentre Ambrogio cercava di placare

gli animi, qualcuno iniziò a gridare il suo nome. Da lì a poco tutta la gente che lo circondava iniziò a seguire questa voce. Venne eletto così vescovo di Milano. Egli cercò di influenzare i rapporti che ci sono tra stato e chiesa, affermando che l'imperatore è nella chiesa e non al di sopra di essa. L'iconografia rappresenta appunto sant'Ambrogio che scaccia l'imperatore dalla soglia della chiesa. Dimostrando che né lo scettro né la corona fanno differenza davanti alla legge di Dio. Petronio. Un santo comunale. Bologna ha eletto Petronio come santo comunale e rifondatore della città cristiana. Il santo vescovo, grazie alla sua sapienza politica e spirito religioso, avrebbe edificato contemporaneamente la città e le coscienze. I bolognesi vengono soprannominati petroniani, riconoscendo così al santo il ruolo di fondatore sia della città che degli individui che la compongono. Gennaro. Il sangue di Napoli. Come hadetto Goethe nel viaggio in Italia i napoletani che il resto del mondo accorrono al sanguedi san Gennaro contro la morte e contro il diavolo. Il sangue è visto come il sugo della vita, quando è duro rappresenta la morte mentre quando diventa liquido rappresenta la rinascita. Possedere il sangue dei santi significa avere la presenza e la potenza di essi. La potenza nel senso che avere i resti di una santo significa avere una protezione contro le malattie, le catastrofi ecc, mentre la presenza è il miracolo vero e proprio ossia la prova concreta che il santo c'è. La presenza di san Gennaro inizia quando tiene lontana la lava del Vesuvio esploso nel 1631. Da allora tutte le catastrofi vengono associate alla sua volontà. Carlo Borromeo. Il grande riformatore. Carlo è affiancato ad Ambrogio alla protezione di Milano. Ambrogio aveva lottato contro gli ariani mentre Carlo si trova ad affrontare la riforma di Lutero. Carlo riteneva l'ignoranza uno dei

mali peggiori per questo fondò 2 istituzioni universitarie. Utilizzando ogni mezzo per aiutare i poveri Carlo fece confezionare degli abiti con le tende del vescovato. Avendo fatto molte opere di bene venne canonizzato dopo la sua morte come patrono di Milano dopo il concilio di Trento (postconciliare). 55 – Corpi insigni. I santi patroni rappresentano il patrocinio ossia la protezione. Il termine patrocinium significa anche reliquia. La sicurezza della città è affidata completamente al santo patrono che la rappresenta. Istaurare la tomba del santo sotto l'altare della cattedrale rappresenta quella centralità che era stata per gli eroi del passato dove i loro corpi venivano seppelliti sotto le città fondate. La fondazione di un culto, una processione ecc sono sempre legate ad una reliquia. Le reliquie sono centro di materiale dello spazio della distanza sociale. Antonio. Il santo. Sant' Antonio di Padova è uno dei santi più popolari.

del mondo cristiano, l'avvocato delle cause disperate, che vengono evocate nel testo si "quaeris miracula". Squeri nella lingua lombardo-veneta è un'invocazione a trovare ciò che si è perduto. Sant'Antonio prende il nome del guaritore dell'herpes zoster ossia il fuoco di sant'Antino Sant'Antionio Abate. Il giglio che Antonio mantiene rappresenta sia per la cultura cristiana che per quella precristiana il ciclo di morte rinascita. Marco. Trionfatore di Lepanto. San Marco riveste un ruolo molto importante nella chiesa, non solo per aver scritto il vangelo ma anche per aver goduto della fiducia di Pietro e Paolo come loro successore. Il santo morì ad Alessandria a causa del martirio dei pagani che volevano bruciare le sue spoglie ma improvvisamente una tempesta diede agio ai cristiani di prendere il suo corpo e seppellirlo. Le spoglie del santo si trovano ora a Venezia. Il santo oltre a festeggiare il dies natalis il 25 aprile festeggia.anche la traslazione il 31 gennaio. Il simbolo del santo ma anche della città di Venezia è il leone alato. Al santo di Venezia sono legate imprese importanti per la città come la battaglia di Lepanto che segnò una svolta decisiva tra il mondo cristiano e quello mussulmano. Nicola, l'amico dei bambini. Una rappresentazione della sua potenza Nicola la offre quando risuscita tre bambini che erano stati uccisi da un oste. I resti di Nicola si trovavano in Turchia a Mira fino a che dei marinai baresi non le trafugarono per donarle alla propria città. L'associazione dell'infanzia con il santo trasformano la sua figura in quella di Santa Claus, abbreviazione di Nicolaus, il santo che in Germania e nei paesi anglosassoni porta i doni ai bambini. Oggi chiamato Babbo Natale. Matteo, Andrea e la manna. Le reliquie di Matteo vennero traslate da Velia nell'Asia minore alle coste della Paestum. Paestum e Velia simbolo del paganesimo, a Velia era la patria di.Zenone centro d'irradiazione dellasapienza di Socrate mentre Paestum si trovavano grandi santuari dedicati alle divinità greche. È proprio evidente che San Matteo cristianizza quei paesi che erano stati prima molto legati al paganesimo. La manna un altro segno della potenza dei santi è una specie di nettare d'immortalità. Col possesso della manna nascono degli incroci tra religiosità e commercialità come accade che la manna che fuoriesce dal monte del Gargano viene esportata fino al nord. Sant'Andrea che il suo colpo su traslato da Costantinopoli ad Amalfi, dalla sua tomba usciva delliquido trasparente al quale venne associato una potenza taumaturgica e celebre l'esempio di Torquato Tasso che si faceva spedire la manna di sant'Andrea per curare il proprio male. 66 – Patroni di fatto. Fino al 12 secolo c'era una libera autonomia per la scelta dei patroni fino a che con il decreto propatronis in posterum

Il clero stabilisce che possono essere eletti a patroni solo santi già canonizzati. Di conseguenza, soprattutto nel Mezzogiorno, viene esortato a trovare i propri patroni nei vecchi santi o nella Madonna. Questo spiega perché il culto mariano è così affermato nel sud del paese. Questa diversificazione tra santità canonizzate e non si riflette sulla trasformazione nello spazio e nel tempo, rimodernizzando il rapporto che c'è tra il santo e la città. Il clero impone di trovare in ogni santo l'incarnazione di Cristo, cadono così i santi come Santa Barbara o San Giorgio. Uno dei punti fondamentali della religiosità è la ricerca di trovare la guarigione dalle malattie e una forza fisica indispensabile per la sopravvivenza. Si ritiene che il santo guarisca dalle malattie che egli stesso può provocare, non a caso quelle malattie prendono il nome del santo taumaturgo che le cura. La natura del santo taumaturgo deriva

Spesse volte dal modo in cui egli è stato martirizzato come san Lorenzo bruciato su di una graticola viene invocato per le scottature. Antonio Abate. Il santo, il fuoco, il maiale. Una leggenda narra che una volta sul mondo non c'era fuoco, allora sant'Antonio, che prima di diventare santo era stato porcaio ed aveva un maialino che lo seguiva sempre, decise di andare a prendere il fuoco dall'inferno. Quando Antonio bussò alle porte dell'inferno, i diavoli non vollero farlo entrare, ma il maialino riuscì ad entrare seminando lo scompiglio e correndo avanti ed indietro. I diavoli, che non riuscivano a fermare quel maialino, invitarono Antonio a prenderselo. Entrando, iniziò a disturbare i diavoli con il suo bastone di ferula, con il quale riuscì a prendere il fuoco. Appena fu tornato nel mondo dei vivi, iniziò a accendere dei focolari come se volesse impartire delle benedizioni. Antonio, potente taumaturgo, venne tentato molte volte dal diavolo.

che gli apparve in forma di maiale. Il
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
12 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Etnologia delle culture mediterranee e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli o del prof Faranda Laura.