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ESIODO
mette da una parte le interiora e dall’altra le ossa e le parti di scarto e le ricopre con il
grasso. gli dei scelgono di mangiare il grasso e quando si accorgono che sono ossa
bramano una vendetta allo stesso tempo bellissima e terribile: Pandora-> donna a cui gli
uomini non potranno mai resistere. e infonde una parola nel suo spirito: spirito di cagna.
umanità rovinata perche la donna ha scoperchiato il vaso e sono uscite tutte le malvagità
del mondo. 11
noi siamo travolti da un destino di violenza e di male e non abbiamo alternative. non esiste
perdono.
non ce neanche l’idea del perdono.
alternativa: uno zero come smentita-> noi parliamo di perdono ma dall’altra parte parliamo
anche di giustizia. che possibilità di rapporto c’è? se c’è il perdono non c’è la giustizia->
altro significato dello zero.
il perdono è privato, ma coma fa uno stato a comandare a tutti di perdonare? non si può
vietare ma non si può neanche comandare.
la colpa c’è ma allora lo zero che cosa riguarda? se c’è il perdono zero giustizia, se c’è
giustizia zero perdono.
io che diritto ho d perdonarti il male che hai fatto? il perdono per essere vero deve
condannare, quasi come la giustizia.
una bella storia dove un ss morente chiede ad un ebreo di perdonarlo per aver ucciso
moltissimi ebrei in una casa bruciante.
visenthal (cerca ss scappati) -> e chiede a diversi filosofi se sarebbero stati in grado di
perdonare questo delitto.
NICE, zarathustra-> cosa vuol dire fare giustizia? uccidere qualcuno perche ha ucciso una
persona?
la giustizia non guarda in faccia a nessuno, il perdono invece si.
altro simginificato dello zero-> PERDONO IMPOSSIBILE= MAI, 0 come impossibile.
chi dice impossibile? perche è impossibile? abele è morto chi è che deve perdonare
caino?
il perdono è morto nei campi della morte Jenkelevitch-> volti che sono tutti uno zero, morti
dopo auschwitz.
J dice: cosa vogliamo parlare id perdono dopo aver ucciso 6 milioni di ebrei?
il perdono è morto nella morta, nell’idea di distruggere fino a noi.
IL GIRASOLE: wiesanthal prima di diventare cacciatore di nazisti: siamo nel 1944 nel sud
della russia, lui era deportato in un campo di internamento insieme ad altri ebrei. ogni
giorno uscivano per lavorare (manodopera gratuita)-> e dio dov’era? dio è in vacanza.
un giorno in un ospedale: c’è un tedesco morente che vorrebbe parlare con un ebreo. io
ero cattolico ma poi la guerra uccide, wisenthal sta andando via ma il tedesco vuole morire
in pace ma W se ne va. per due o tre giorni è un po’ strano e alla fine comincia il dibattito e
si lascia andare raccontando tutto. ma che diritto avevi di perdonare al posto delle persone
che sono morte solo perche lui voleva morire in pace?
ma W non sa se ha fatto bene o male a non perdonarlo. non si da pace.
la mamma non si da pace e dice che lui era un bravo ragazzo cattolico che andava
all’oratorio. perdono in punto di morte è una menzogna, cosi al volo non si può perdonare.
W rivolge la domanda a diversi filosofi (lei al mio posto che cosa avrebbe fatto?): non tutti
rispondono allo stesso modo.
-Heschel: neppure dio perdona le colpe contro gli altri.
e Heschel dice che nessuno può perdonare un delitto che sia stato compiuto contro altri
uomini-> assurdo che un uomo possa perdonare le sofferenze di 6 milioni di ebrei. chi ha il
diritto di perdonare?
dio stesso può perdonare solo le colpe commesse contro di lui e non commesse contro gli
uomini. -> se davvero ognuno di noi potrebbe perdonare le colpe anche se non sono
contro di lui il perdono diventa una farsa.
-olocausto: male imperdonabile, impossibile.
-Wiesenthal: esce in silenzio e non da il perdono ma a distanza si chiede se ha fatto bene,
si interroga e interroga gli amici. 12
-Marcuse: se perdono vuol dire cancellare allora il crimine perpetua.
-Marcel: si diventa complici del male a perdonare cosi
-Primo Levi: egoismo che scarica le proprie colpe negli altri.
prima posizione: perdono sempre e comunque -> la legge del perdono è inderogabile.
ma se uno è pentito io sono in grado di perdonarlo? ma pentito quando? in punto di
morte? poi non è un assassino. si cerca di rispondere ad un atto di carità quasi
sovrumano. qualcuno chiama in causa la carità e qualcuno la misericordia. in fondo non
c’è un uomo innocente
altro estremo: non esiste una risposta mercoledì 9 novembre 2016
EROS, IL MISTERO
mi trovo spiazzato e il motivo di questo spiazzamento sei tu
CAREZZA
nel momento in cui tu tocchi altro sapendo quel che cerchi l’altro è ridotto all’oggetto, è a
violenza.
è grave disprezzare eros e banalizzarlo.
l’eros è più quotidiano del quotidiano stesso, mi abita più di me stesso.
eros mi annuncia che vivere non è dire IO è stare come stella doppia in cielo (herman
hesse)-> stare con gli altri
eros non sopporta che tutto sia cosi chiaro, diretto ed evidente.
eros è opacità intima, fuori dal riconoscimento
lo scopo di eros non è quella di diventare uno ma di completarsi.
non facciamo altro che lottare con eros ( o uno decide tutto, o altro è condizionato
dall’altro-> non è questo amore)
eros sta fuori, è come unione e differenza
il maschile e femminile non sono due determinazioni biologiche-> i generi attraversano
eros ma la differenza di genere attraversa qualcuno (levinas) altrimenti sarebbe
impossibile stare come stella doppia in cielo.
l’altro è gia li prima-> perche quando ti innamori ma come e finora dov’ero? ti sembra di
non vivere fino a quel momento.
non c’è amore senza sofferenza ma perche soffro di te.
FENOMENOLOGIA DI EROS
non è possesso, se vuoi tenerti vicino una persona non devi possederla-> esperienza di
uno spossessamento.
tema della differenza sessuale
affetti di eros-> se tutto fosse cosi banale. eros porta sempre con te un po di pudore.
EROS, IL FEMMINILE
eros non conosce fino in fondo quello che cerca.
eros è alterità, c’è qualcosa che sfugge.
eros è un’esperienza diafana-> pudore fisiologico all’amor, è il pudore ch ti dice che non
sei di fronte ad una cosa, che non puoiconoscere tutto, che ti fa aver paura.
l’amore è un gioco che ha sempre bisogno di ripetersi.
l’alterità è un mistero che mi viene annunciato e restituito dal corpo stesso.
NIETZSCHE-> IL FEMMINile: cosi parlò zarathustra
“discorso delle donnette vecchie e giovani”
cose volgari: in una donna tutto s olve con metterla incinta.
i ris
tutto nella donna è enigma e soluzioni non ne ha.
la donna è qualcosa che ancora non esiste-> dici che è un giocattolo e poi non esiste? 13
il femminile è l’annuncio di un’alterità che non è riducibile ad una differenza biolgoica->
unica garanzia e divieto alla violenza.
EROS IL FIGLIO
Il figlio è ancora più misterioso perché è sangue del mio sangue. viene da me eppure
anche il figlio che discende dai genitori non è i genitori. 14/11/2016
Il perdono si misura con uno zero. Zero come perdono che non esiste. Elena non ha fatto
niente. Socrate dice se uno sa non sbaglia: ma è vero che tutti gli errori che ho fatto era
perché non sapevo? Il problema del male è che spesso sappiamo esattamente che quello
è il male. Il perdono è morto nei campi della morte. È impossibile perdonare perché è
troppo grande la mia colpa . dal punto di vista del colpevole o vittima? Aveva diritto il
nazista morente di chiedere perdono per gli ebrei che aveva ucciso?
che cosa rimane? Forse c'è un altro significato dello zero.
"Il perdono serve a distruggere i gesti del passato" NELLA LORO IRREVERSIBILITA'.
Arendt. Lei fa un discorso che però un po’ copia da Hobbes . se volessimo ddare un altro
nome a questo zero, zero come distruggere. Ognuno di noi nella vita agisce e fa delle
scelte però nessuno di noi è perfetto, allora siamo imperfetti, pensiamo di fare scelta
giusta ma non lo è.
Quindi arendt ragiona in questo modo: il perdono serve per recuperare quello che è
andato a male, è utile per ricominciare. Premessa: bello del vivere è agire liberi. Agire
originale. Perdonare perché facciamo delle scelte ma siamo limitati. Il perdono è utile
perché se io mi guardo intorno dopo un po’ non ho più voglia di fare nulla, tante sono le
cose sbagliate che ho fatto. Scelte belle ma le cose non sono mai come speriamo. Il
perdono serve a distruggere i gesti del passato nella loro irreversibilità. Perché altrimenti
non faresti più niente. Per ridarti la voglia di essere uomini, quidni serve a quello.
Il perdono serve a distruggere: come posso distruggere? Vuol dire che il male non c'è? C'è
ma posso cancellarlo? Il male è fatto, posso distruggerlo? È un bel problema. Ogni tanto
è utile perdonare. Già la questione del distruggere non convince perché il male esiste. Ma
poi l'idea dell'utilità, ma se il perdono è utile non ha più niente di perdono. Non è più mai,
né più 7, né più 70 volte 7. Il perdono per essere possibile , non posso partire dall'utilità. Il
perdono NON serve. Se serve possiamo sostituirlo con qualsiasi altra cosa.
Se il perdono vuol dire cancellare tutto, te lo tieni nel cuore. Perdono e giustizia vicini,
perché giustizia non è condanna né deve essere disumana. Allo stesso modo perdono,
perdona ma non dimentica. Anche il perdono condanna. Tu non perdoni il male, ma la
persona. Il male è condannato. Se non lo è, il perdono non ha senso.
In arendt c'è qualcosa che non convince . il perdono serve per distruggere: Il perdono per
arendt è in bilico. Il perdono è agire originale, ma lei dice che è solo una reazione, non gli
concede dignità di una scelta. Però , anche se tutto sommato non è così imprevisto.
Motivo che non si risolve: serve per distruggere, è conveniente. Però non si capisce cosa
sia questo perdono, non ha dignità. Non è una scelta, alternativa. Non si risolve : da un
lato lo avvicina all'agire originale, dall'altro è soltanto una reazione. Ma forse c'è un altro
significato del perdono: zero impossibile distruggere, però allora perché metti zero nel
perdono possibile?
Tolstoj "come non si può asciugare l'acqua c