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ARGOMENTAZIONE FREUDIANA
Della massa il singolo sperimenta una modificazione della propria attività psichica -> intensificazione dell'emotività, riduzione delle prestazioni intellettuali, annullamento delle inibizioni pulsionali. Questi esiti, secondo Freud, possono essere attenuati in parte grazie ad un'organizzazione superiore alle masse.
La sua posizione riguardante la massa ha centrale il concetto di libido, da identificare con il concetto di amore (eros come forza unificante). Non indica più soltanto una pulsione di tipo sessuale ma, complessivamente, "relazioni d'amore" o "legami emotivi".
Gli atti d'amore consistono nel sacrificio di sé (amore come inibizione del narcisismo) e nella tendenza all'avvicinamento. Il concetto di libido usato per spiegare la massa è caratterizzato da ciò.
La sua ipotesi centrale all'interno della psicologia delle masse è che le relazioni d'amore/legami
emotivi sono l'essenza della psiche di massa: la massa viene tenuta insieme da un potere, eros ("Eros è ciò che tiene insieme tutte le cose del mondo"; forza unificante) -> collante di tipo libidico; se nella massa l'individuo si lascia suggestionare sarà per "amor loro" (tendenza ad andare d'accordo). Sta definendo un concetto di massa che prevede la suggestione e la rinuncia alla propria individualità (che, secondo McDougall, pertiene alla massa primaria Freud confonde continuamente questi due concetti). (cap. 5) Chiesa ed esercito: dopo la trattazione di Le Bon e McDougall (ritenendo questa significativa e cercando di dargli una spiegazione psicologica) inizia a ragionare sul meccanismo che tiene insieme una massa, iniziando con masse stabili quali Stato/Esercito (con concetto alla base di subordinazione gerarchica; il concetto di gerarchia si sviluppa soprattutto in ambito militare) e Chiesa. In modoIl testo fornito parla dell'origine della civiltà e della relazione tra Stato e Chiesa. Afferma che la Chiesa e l'Esercito sono due masse artificiali con una coercizione esterna. Sottolinea che, nonostante le differenze, entrambe le masse hanno in comune l'illusione che il capo di ognuna di esse ami ogni singolo componente della massa. Questo amore è paragonato al rapporto che ogni individuo ha con il padre. L'autore sostiene che tutto dipende dall'illusione di un amore uguale per tutti da parte del capo, poiché senza questa illusione le due masse si disgregherebbero nella misura consentita dalla coercizione esterna.
è qualcosa che definisce in più la massa,come artificiale, ma è tenuta insieme dalla libido. Sta cercando di spiegare ciò che tieneinsieme gli individui tra loro all’interno della massa: legame orizzontale tra gli individui→ ricorre alla figura del padre poiché è il legame verticale con il capo (=il fatto che ogniindividuo è legato libidicamente al capo) che consente il legame orizzontale fra gliindividui nella massa. Quindi, secondo Freud, il contagio si spiega con la suggestione maquesta si spiega, appunto, con questo legame verticale/orizzontale. Tutto questo vale siaper la Chiesa che per l’esercito/Stato: stesso legame sociale => il tipo di legame che tieneinsieme una massa è lo stesso che tiene insieme Chiesa e Stato; mette, qui, in gioco ilconcetto di religione (→ la prima organizzazione civile = totemismo è religiosa epolitica; la religione è la nevrosi collettiva
dell'umanità). Il fenomeno più importante nelle masse è, per Freud, la mancanza di libertà dell'individuo nelle masse (Chiesa ed esercito): l'individuo è associato, non libero (schema hobbesiano: come se per associarsi si rinunci alla libertà). Quando il capo viene meno, gli impulsi narcisistici = aggressivi riemergono; la coesione si sgretola. Tutti gli impulsi repressi "per amore" del capo riemergono e sgretolano la massa. Questi impulsi aggressivi a cui avevano rinunciato, nella massa, vengono espulsi all'esterno della massa: l'odio - per cui si reprimono gli impulsi - non viene trattenuto da ogni individuo al proprio interno ma viene sputato al di fuori della massa. L'amore rimane dentro, l'odio va fuori (non cristiani: devono essere odiati dai cristiani) il principale effetto della nevrosi è l'isolamento dalla realtà (perché il nevrotico non riesce a
stare nella realtà); questa nevrosi collettiva è religiosa ed è tale per cui si considera,per esempio, la Chiesa di Cristo come un individuo che si isola da tutti coloro che nonne fanno parte. Il costo della nevrosi collettiva è la perdita di libertà dell’individuo. La Chiesa è amore all’interno ed odio per tutti coloro che non ne fanno parte (p. 44-45).
19/12/2018,Lezione 20Esercito e Chiesa: forma di massa stabile e artificiale. Per certi versi, riporta nelladimensione collettiva lo schema contenitivo delle pulsioni narcisistiche che vale perl’ontogenesi (individuo), con la differenza per cui la pulsione aggressiva viene rovesciataverso l’esterno della collettività/massa -> il rovesciamento figura come la condizionedella coesione all’interno. Questa configurazione psicodinamica è sempre nell’idea diStato che è sempre in posizione di aggressività verso il nemico esterno,
Proprio perché il rapporto con il nemico esterno che consente la coesione all'interno. Le formazioni collettive così costituite, quindi rette da questa legge psicodinamica, hanno un'ostilità nei confronti di chi non ne fa parte. Questa è innanzitutto una descrizione di come questo tipo di massa funzioni, e consente, poi, di interpretare una certa concezione di stato, anche hobbesiana per il fatto che l'individuo in questo tipo di massa è privo di libertà (rinuncia alla libertà per amore).
Chiesa e Stato: teologia politica. Tema rivissuto particolarmente nel '900 (Smith, Kelsen). Anche questo episodio di Freud.
Domanda: rimane fermo a questo modello di formazione collettiva (modello di contenimento tale per cui l'altruismo è il negativo del narcisismo => la collettività statale sacrifica la libertà per rimanere coesa)? Unico modo in cui una collettività può essere ricostruita?
In Totem e tabù questo modello non sembra essere l'unico; fa una storia genealogica di questo modello che apre lo spazio anche a qualcos'altro. In più, c'è l'idea della nevrosi collettiva -> in contrasto che Freud nella sua opera (nel '27, Avvenire di un'illusione) si augura che la religione con la sua nevrosi collettiva vengano meno. Questo può essere connesso con un'altra forma di collettività che possiede la stessa nevrosi collettiva: il modello di Stato contenitivo. Freud dice anche che la civiltà comporta una repressione/sacrificio pulsionale; questo è un elemento micronevrotico che, però, può crescere quantitativamente (società/individuo più o meno nevrotica/o). L'uso della quantità lo propone soprattutto per combattere l'idea che la nevrosi fosse qualcosa di ereditario, e, quindi, non guaribile/diluibile nella sua intensità una.civiltà irreligiosa è una civiltà che perde completamente la nevrosi? Quindi per Freud si può invertire il modello contenitivo in un modello trasformativo, in cui si diventa capaci di socializzare il narcisismo e considerare la società come qualcosa che trasforma il narcisismo in energia sociale e personale (concetto della sublimazione: trasformazione non repressiva del narcisismo). Nel momento in cui Freud parla di masse stabili ed effimere, si vedrà, poi, che non le differenzierà più tanto. → (cap. 6) torna ad argomentare la massa dicendo che i legami in essa sono erotici, emotivi. Nella psicodinamica della massa dice che le masse statali e religiose sono masse d’amore, in cui l’elemento narcisistico viene sputato all’infuori = ridotto al grado più basso nell’individuo-massa sono masse in cui prevale la vicinanza tra individui; sono masse in cui prevale l’assoggettamento piuttosto che l’autonomia. → Qui,Ora, fa un esempio di Schopenhauer istrici freddolosi vicini -> spine -> dolore -> allontanamento -> nostalgia -> media distanza reciproca. Nello Stato e nella Chiesa non c’è una dinamica di contrattazione della migliore distanza reciproca: prevale il sacrificio di sé per l’amore = la vicinanza. Questa dinamica (esempio) non è riducibile alla massa Stato/Chiesa, anche perché non c’è un capo le dinamiche Stato e Chiesa consentono la coesione a partire dalla verticalità (teologia politica): è il capo che trascende la comunità, consente la coesione che sputa l’odio verso l’esterno. Nell’esempio non c’è capo ma contrattazione (forse nemmeno stabile), c’è un lavoro di ricerca permanente che ogni volta ricomincia. Poi Freud dice che ogni rapporto basato su sentimenti, tra due persone, ha un’ambivalenza: compresenza di amore e ostilità che è
“ambivalenza emotiva”; il primo, nell’individuo, oggetto di ambivalenza emotiva è il padre: palese avversione in cui c’è→un amore per se stessi (narcisismo > autoaffermazione) il narcisismo ha una funzione di individualizzazione; narcisismo e aggressività sono elementi di libertà, scomposti, perl’individuo. La base di ostilità è motivata da Freud con la rimozione del narcisismo subita da ognuno quando entra nella civiltà. Ritorna, poi, a spiegare il funzionamento – usando le due forze: amore e odio – della massa stabile: tipo di collettività in cui consistono Chiesa e Stato. Nella massa scompare l’ostilità; finché è nella massa l’individuo tollera l’altro. Sta cercando di arrivare alla legge/principio della composizione della massa: una tale limitazione del narcisismo può essere data solo dal legame libidico per gli altri. L’amore svolge
un ruolo civilizzatore, trasformando l'egoismo in altruismo; la civiltà che emerge da questo tipo di trasformazione.