Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
FANTASIA, PASSIONE, AFFETTO INTENSO E SUBITANEO
Per questo Vico si oppone a R. e anche alla legge della discrezione (es. Lecerf) che
voleva la ricerca del “giusto mezzo” non eccessivo per il melodramma -> rifiuta sia il
razionalismo oggettivamente sia il sensismo superficiale che vede la musica come un
puro diletto.
Piero Verri: simile a Vico, critica il razionalismo e ritiene che il piacere suscitato
dalla musica non sia
causato da fattori fisico-acustici (reazione delle membra alla frequenza del suono..)
bensì da un’interiorizzazione soggettiva del fruitore, che si commuove creando un
“piacere fittizio” grazie all’immaginazione
Rousseau: enciclopedista famoso particolarmente attento all’aspetto musicale
(cura delle voci
dell’Enciclopedia che influenzeranno molto futuri artisti. Sostiene il primato della
melodia e infatti sostiene il primato dei sensi e della sensibilità = spontaneità e
naturalezza primordiali.
Anche lui fa paragoni con l’antica Grecia e vuole riportare tutto ad una dimensione
rurale più essenziale -> è uno dei primi ad interessarsi delle melodie popolari. Scava
nel primordiale: la prima forma di linguaggio è stata gestuale = legato ai bisogni
materiali e poi si è evoluto in un linguaggio che si rivolge anziché alla vista all’udito =
espressione di passione -> come secondo Vico, il sentire precede il ragionare ma in
età moderna il linguaggio è giunto ad un terzo stadio negativo che è quello della
scrittura = espressione della ragione -> la scrittura fissa e precisa
I greci per lui non conoscevano l’artificiale armonia, poiché questa è un’”invenzione
gotica” che si rivolge alla ragione, perciò polemizza contro R. e i razionalisti che
vogliono ontologizzare la bellezza come se fosse una legge eterna
La musica e il linguaggio moderni sono divenuti meccanici e concettuali, privi
delle primitive passioni; si sono impoveriti poiché gli è stato imposto una forma
matematica che l’ha private dell’originalità e varietà e ne minaccia la
spontaneità -> il sistema temperato equabile ci ha privato dell’enarmonia
greca! Armonia / lingua scritta Melodia / lingua parlata
Universalità livellante e omologante Varietà e individualità
NAZIONALITA’ e non universalità indiscriminata del linguaggio della musica e
IMPLICAZIONI SUL PIANO POLITICO – DEMOCRATICO di un linguaggio musicale e
parlato improntato alla libertà!
Si auspica una ritrovata unione dell’aspetto fruitivo con quello performativo -> lo
spettatore deve tornare ad essere partecipe e immerso nello spettacolo come
nell’antica Grecia , coinvolto e attivo.
Teoria della ricezione : si può fruire un’opera o valutando gli aspetti tecnici = cattiva
ricezione puramente formale (fuga dalle responsabilità sociali!) oppure
abbandonandosi con l’immaginazione spontanea alle sensazione suscitate -> questo è
un modo per non sprecare tempo (altro tema caro al filosofo) e tenere la mente
occupata senza alienarsi dalla società e dai propri doveri.
Sturm und Drang e Fruhromantik (cap.19, 20, 21, 22)
Il primo Sturmer da citare è C.F.D. Schubart: compositore autodidatta e poeta
politicamente attivo
e polemico fino all’ultimo (perfino in carcere), scrive l’opera che influenzerà tutte le
generazioni a seguire, Ideen zu einerAsthetik der Tonkunst 1784-85 ca. nella quale
afferma il primato dell’esperienza individuale (“eruzione esplosiva dell’interiorità”)
come fondamento e giustificazione del giudizio. Legame musica – anima per cui l’una
si rispecchia nell’altra -> soggettività e precisione ma quest’ultima intesa non come
un’esattezza armonica negativa alla Rousseau, quanto una precisione nel rispecchiare
i sentimenti e le emozioni umane.
Al centro di tutto sta il cuore, per cui vengono meno le regole matematiche in favore di
gesti arbitrari
Inaugura la Geniezeit e la priorità del sentire soggettivo che sarà tipico Rom. e
celebra la nazione GER come coacervo di superiorità spirituale senza eguali
1773, Von Deutscher Art und Kunst,di Herder: prima oper programmatica del
movimento scritto
assieme a Goethe. Essi non condividono appieno l’elogio spassionato di Schubart
poiché sentono alcune delle opere moderne tedesche come troppo fredde e artificiose.
Anche per loro linguaggio = sentimento espressi perfettamente dalla musica. Herder
viaggia in ITA, dove viene influenzato da Pergolesi e raccoglie musiche popolari a Riga.
Come Wagner concepisce musica + poesia, ritiene lo spettacolo sacro come una
liturgia e riscatta la musica strumentale innalzandola al di sopra del canto -> porta alla
contemplazione estetica, all’assoluto ed è bella in quanto sacra e legata con
l’”interiore infinità” (Wackenroder, Tieck) => ha natura eminentemente spirituale, per
cui è da ripudiare ogni musica superficiale e fine a se stessa alla Kant.
Unità originaria di canto e parola e derivazione del linguaggio da un canto originario
autenticamente umano, dunque si dovette fondere con la poesia: primato ontologico e
cronologico del linguaggio lirico - musicale
Musica = arte dell’umanità, linguaggio primitivo universale; inoltre ha un
primato sule altre arti in quanto poiché permette le più alte rappresentazioni
estetiche possibili all’uomo.
Pur essendo primordiali la musica e la poesia si possono rigenerare attingendo alle
antiche tradizioni e canti popolari delle varie nazioni -> Poesia = linguaggio universale
dell’umanità portatrice di musicalità, Urklang: il canto nazionale ispira il moderno
poiché riporta alle origini e dunque unifica.
Heinse, teorico appassionato di musica, si interessa molto al dibattito estetico –
musicale del
periodo pubblicando molte opere anche polemiche al riguardo. Anche lui ritiene
superficiali e statiche le arti figurative vs il dinamismo e la vita delle rappresentazioni
musicali. Romanzi dallo stile articolato, con divagazioni teoriche e tecniche molto
dettagliate dal valore storico – documentario es Hildegard von Hohental -> il CANTO è
l’espressione dell’uomo autentico che annulla le differenze sociali e tramite esso si
rivela il nostro io più naturale e profondo. Si cerca di fondere il meglio della musica
italiana (napoletana) e di quella tedesca (supremazia sulla musica assoluta alla
Rouseeau).
Heinse è un po’ antico e attaccato alla mentalità Settecentesca secondo cui la musica
vocale domina sulla strum. , i generi sono nettamente distinti… e non considera molto
i musicisti suoi contemporanei rimanendo legato ad un’estetica musicale , dunque
sotto questo punto di vista non è molto moderno; tuttavia viene considerato un
anticipatore dei temi Rom. come ad es. la fisiognomica uditiva = essere connotati e
riconosciuti tramite la voce in primis, stabilire empatia e muovere gli attraverso la
voce così che nasca amore sia artistico che erotico -> la musica crea riconoscimento,
ha efficacia simbolica e valenze sinestetiche.
Inoltre descrive Suono = Anima e condanna anche lui come Rousseau il sistema
temperato equabile perché profondamente innaturale e allontana dal canto genuino
dell’anima.
Kant: filosofo piuttosto disinteressato all’argomento musicale, infatti non fa
quasi mai menzione né
di compositori, né di musicisti antichi o del suo tempo (cosa che gli sarà grandemente
rimproverata) -> non ha un’alta considerazione della musica, tant’è che la pone
all’ultimo posto nella classifica delle belle arti e la descrive come un’arte meramente
piacevole e ornamentale, accidentale =Tafelmusik => valutazione edonistica della
musica tipicamente 700esca.
Non condivide comunque l’estetica razionalistica che riconduce il diletto musicale alla
struttura matematica intrinseca nella musica e non crede che gli intervalli e i calcoli
possano dare alcun piacere -> fa rientrare la musica nel giudizio artistico anziché in
quello estetico. E nonostante ciò non condivide neanche un diletto puramente
emozionale (es. Vico) => in Kant la musica trasmette l’idea estetica di un pensiero
(non extramusicale / non traducibile verbalmente e quindi non contenuto) tramite un
proprio sistema semantico, che è ricettata dalle nostre percezioni acustiche razionali.
Arte = espressione di idee estetiche.
Ordinamento delle belle arti ( sulla base della gerarchia espressiva parola – gesto –
tono):
1. Arti della parola = eloquenza + poesia
2. Arti figurative = scultura + architettura + pittura
3. Arti “del bel gioco delle sensazioni” = musica + sensazioni visive.
il fatto che la musica non trasmetta concetti comunicabili tramite l’intelletto (che nella
musica non gioca alcun ruolo) la rende un’arte si autonoma ma chiusa e di nessun
interesse per l’uomo, poiché priva di valori educativi, edificanti e accrescitori di cultura
≠ valore psicagogico medioevo – rinascimentale! E’Genuss = puro godimento,
meramente ludica ,e suscita sentimenti vaghi, transitori, di nessun valore morale!
Inoltre è rumorosa, fastidiosa e “inevitabile”.
Secondo ragione la musica occupa l’ultimo posto della scala (opinione maggiore
700esca): può essere prima solo per quanto riguarda il diletto -> per questo deve
essere quanto mai varia e mai noiosa, poiché ha la capacità di arrecare benessere
corporeo e di confortare l’anima => empatia musicale e legame con la fisiologia
umana non basata però su relazioni numerico – aritmetiche.
Altro suo unico punto forte è il fatto di essere una lingua degli affetti universale che
provoca sensazioni relative e personali.
NB. Il musicista si rivolge solo ai sensi, mentre il poeta anche all’intelletto.
Kant alimenta la polemica antiromantica, che insisterà molto sull’inconsistente
astrattezza della musica (lontana da natura),ma paradossalmente alimenterà anche il
filone romantico non prevedendo una condanna tout court della musica -> riconosce il
suo carattere evasivo, sensibile e astratto sul quale i Rom. porteranno avanti la loro
difesa della musica assoluta!
Uber die asthetische Erziehung des Menschen…1765 di Schiller: ripensamento
Rom. del pensiero kantiano, Schiller a fine 1700.
Quinquennio estetico (periodo dallo studio di Kanrt nel 1791 al 1796): la sua opera
più compiuta sono le lettere sopracitate, pubblicate a puntate sulla sua rivista “Die
Horen”.
L’arte riunisce disciplinandoli ragione e s