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SUL VALORE DELL'EREDITA' CULTURALE PER LA SOCIETA'
Proposta dal Consiglio d'Europa il 27 ottobre 2005 a Faro, entrata in vigore il 1 giugno 2011 (firma italiana
il 27 febbraio 2013) → 21 stati parte.
Ultima delle convenzioni culturali internazionali → muove dal concetto che la conoscenza e l'uso
dell'eredità culturale rientrano fra i diritti dell'individuo che può prendere parte liberamente alla vita
culturale della comunità e godere delle arti, come sancito nella Dichiarazione Universale dei diritto
dell'uomo (Parigi 1948), e garantito dl Patto Internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (Parigi
1966).
Chiede ai cittadini di partecipare attivamente nel riconoscimento dei valori dell'eredità culturale, invita gli
stati membri a promuovere un processo di valorizzazione partecipativo fondato sulla sinergia fra:
pubbliche istituzioni
– cittadini privati
– associazioni
– comunità di eredità
–
Art. 2:
eredità culturali = insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano come riflesso ed
espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione (tutti gli aspetti
dell'ambiente che sono il risultato dell'interazione nel corso del tempo tra popolazioni e luoghi)
comunità di eredità = insieme di persone che attribuisce valore ad aspetti specifici dell'eredità culturale e
che desiderano nel quadro di un'azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future.
Cos'è l'arte?
Platone & Aristotele
Platone: parla di arte nella Repubblica
l'arte è imitazione di qualcosa (oggetti, natura) che è di per sé imitazione delle idee → l'arte è “3
• gradi lontano dal vero” → rende l'anima prigioniera di questo mondo, anziché spingerla verso le idee
l'arte è negativa: corrompe l'anima → re e filosofi devono essere distaccati dalle emozioni → l'arte
• è tramite privilegiato delle passioni. L'arte può esistere solo se assoggettata alla filosofia per
meglio comprendere la verità. Limitata a sé l'arte è falsa.
l'arte non ha propria autonomia: assoggettata alla filosofia allo scopo di educare.
•
Nella dialettica realtà apparenza il compromesso non è possibile. Ogni apparenza è tradimento della verità:
- reali sono le idee
• - illusioni le cose di questo mondo
•
solo nelle Leggi indica positiva un'arte simbolica (egiziana) libera dalle illusioni e rivolta a verità eterne →
funzione di educazione.
Aristotele:
L'arte è imitazione → ha un proprio fondamento naturale: l'imitare è connaturato agli uomini. Tutti
traggono piacere dalle imitazioni. Termine Mimesis usato in ampio spettro semantico tra simulazione e
rappresentazione
nella simulazione è implicito l'inganno → accettato e apprezzato
• nella rappresentazione è implicita la connotazione della riproduzione, fabbricazione → manufatto
•
riprodotto senza pretendere di sostituirsi all'originale.
Alla base del fare arte c'è una tecnica → riconoscimento della piena autonomia dell'arte (opposto a
Platone)
Ogni forma d'arte è imitazione della natura (in senso positivo) le produzioni artistiche si distinguono dalla
natura perchè sono quelle cose che si trovano nell'animo dell'artista → la prod. Art. non si identifica solo
con la mera attività pratica. L'artista può rappresentare le cose in 3 modi:
1. come furono o sono
2. come si crede o si dice siano
3.come dovrebbero essere
L'arte non è mero gioco formale ma tende a configurarsi come mezzo per rappresentare l'essenza delle cose.
Ciò che l'arte rappresenta non è inganno ma realtà che può essere oggetto di sapere. Per A. l'arte esercita una
funzione purificatrice (catarsi), librando l'anima dalle passioni che essa rappresenta → ruolo educativo per
l'uomo. La mimesis di A. è attiva e autonoma
Arte come creatività
kant & Gadamer
Kant → critica del giudizio → affronta il tema del sentimento (cos'è il bello?)
2 tipologie di bello: naturale e artificiale
Genio = facoltà, dono naturale di certi uomini privilegiati, di dare regola all'arte. L'arte è bella quando
assomiglia alla natura → la finalità deve apparire spontanea nonostante sia artificiale. Finalità dell'animo
che produce la regola → e la offre come esemplare da seguire.
L'opera dell'artista (che possiede il genio) non è soltanto piacevole, ma bella e paragonabile alla bellezza
naturale perchè non sottostà a regole male crea. È il genio che da la regola della bellezza all'arte → non imita
nulla, vi può anche essere un non senso originale.
Gadamer: verità e metodo:
critica della coscienza estetica
• analisi ontologica dell'opera d'arte
•
Critica le tendenze dell'estetica moderna e contemporanea: idea che l'opera d'arte appartiene all'esperienza
del soggetto → non incide sulla conoscenza scientifica della realtà. In questa prospettiva l'arte è solo bella
apparenza = regno ideale di cui il museo rappresenta la forma pubblica d'espressione.
Per Gadamer si accompagna alla retorica dell'artista sradicato dal mondo, del genio, dell'eccezione secondo
la visione romantica.
→ L'arte va invece pensata nella sua relazione con la realtà, come una forma di esperienza, di
conoscenza, un modo di auto-comprensione (riprende Hegel)
Arte = esperienza di verità
Usa la nozione di Gioco (spiele): noi partecipiamo alla logica del logico. Anche l'esperienza artistica si ha un
coinvolgimento.
L'arte inoltre:
tende ad auto-rappresentarsi
– è rivolta ad uno spettatore
– è una trasmutazione in forma
– M. McLuhan
Sociologo canadese. Scuola di Toronto (maggior esp. Assieme a W. J. Ong) → determinismo tecnologico =
mente e cultura influenzate dalla tecnologia di cui la società dispone.
La galassia Gutenberg
Attraverso l'uso di brani di altri autori analizza le civiltà susseguite nella storia dell'uomo fino ad oggi. Esse
sono segnate da tecnologie che le hanno caratterizzate.
Identificate in 3 fasi:
1. predominio dell'oralità
2. predominio della stampa
3. predominio dell'elettricità
Predominio = mezzi di com. che hanno caratterizzato secoli interi di civiltà
Per millenni ha prevalso l'oralità → voce. Nella cultura orale → parola = forza viva, risonante, attiva e
naturale. Crea un processo di tribalizzazione: la sopravvivenza dei componenti di una società dipende dalla
trasmissione del proprio sapere.
L'alfabeto ha aperto la strada alla comunicazione (parole = significato mentale, legato al passato). L'alfabeto
ha reso possibile la com. tra gruppi soc diversi, schematizzando il sapere. La stampa (XV secolo), ne ha
moltiplicato l'effetto. La stampa con la ripetibilità tecnica dell'alfabeto e la diffusione massiccia del sapere ha
estratto le persone fa forme culturali caratterizzate da forme di vita unitari basate sull'interazione faccia a
faccia. La stampa è la tecnologia dell'individualismo, del nazionalismo (barriere linguistiche), della
quantificazione, della meccanizzazione, dell'omogeizzazione. Gutenberg, con la sua invenzione tecnologica
ha aperto la strada all'era moderna.
McLuhan sottolinea per la prima volta l'importanza dei media nella storia umana; in particolare egli discute
dell'influenza della stampa a caratteri mobili sulla storia della cultura occidentale, che vede la nascita
dell'uomo tipografico =condizionato mentalmente e socialmente dall'utilizzo della stampa
Passaggio da un mezzo a quello successivo fa si che i 5 sensi abbiano di volta in volta un primato diverso
(prima l'udito, poi la vista).
Con l'era elettrica (dal telegrafo alla televisione) prevale di nuovo l'udito (si parla di ri-tribalizzazione) →
nuova società di tipo comunitario dalle dimensioni allagate (villaggio globale) → uomo elettrico = colui che
vive in un'epoca nella quale la nuova tecnologia elettrica è tendenzialmente organica, anziché meccanica:
estende anziché gli occhi, il nostro sistema nervoso centrale a tutto il pianeta
Alla base del pensiero di McLuhan (e della cosiddetta “Scuola di Toronto”, di cui egli, insieme a W. J. Ong, è
il maggiore rappresentante) troviamo un accentuato determinismo tecnologico, cioè l'idea che in una società
la struttura mentale delle persone e la cultura siano influenzate dal tipo di tecnologia di cui tale società
dispone.
Gli strumenti del Comunicare (1964)
Saggio maggiormente conosciuto di McLuhan. Inaugura uno studio innovativo nel campo della “ecologia dei
media”. Forte uso di metafore.
Afferma che è importante studiare i media non tanto in base ai contenuti che essi veicolano, ma in base ai
criteri strutturali con cui organizzano la comunicazione. → pensiero notoriamente sintetizzato con la frase
"il medium è il messaggio" = sta ad indicare che il vero messaggio che ogni medium trasmette è costituito
dalla natura del medium stesso. È la particolare struttura comunicativa di ogni medium che lo rende non
neutrale: suscita negli utenti-spettatori determinati comportamenti e modi di pensare, e porta alla formazione
di una cera forma-mentis. McLuhan afferma che il contenuto della trasmissione ha in realtà un effetto
minimo sulla società, e che quindi se, ad esempio, la televisione trasmettesse programmi per bambini o
spettacoli violenti, l'influenza di questo medium sarebbe la stessa. McLuhan osserva che ogni medium ha
caratteristiche che coinvolgono gli spettatori in modi diversi; ad esempio, un passo di un libro può essere
riletto a piacimento, mentre (prima dell'avvento delle videocassette o dei DVD) un film deve essere
ritrasmesso interamente per poterne studiare una parte. A volte si incorre al detto il medium è il Massaggio
→ richiama il concetto di intorpidimento = il predominio di un mezzo massaggia la psiche
(inconsapevolezza dell'utilizzo di quel mezzo). Nel senso di rassicurazione (tv = mezzo di conferma, mezzo
che massaggia, consola, rassicura)
Classificazione dei media in:
CALDI: (radio, foto) alta definizione, orientati verso un solo senso, non richiedono partecipazione
• attiva delle persone
FREDDI: ( gesto, parola, tv) a bassa definizione → bisogno di completamento del