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LA METAFISICA

Il quadro delle scienze METAFISICA

TEORETICHE FISICA studiano il

NECESSARIO MATEMATICA

ETICA

SCIENZE PRATICHE POLITICA studiano il POSSIBILE

ARTI BELLE

POIETICHE TECNICHE

Il concetto di metafisica

METAFISICA = parte della filosofia che indaga le cause ultime del reale, che

vanno al di là delle

apparenze immediate dei sensi.

Aristotele la chiama FILOSOFIA PRIMA.

METAFISICA = ONTOLOGIA

le cause e i principi primi

La METAFISICA o l’essere in quanto essere

filosofia prima

studia la sostanza

Dio e la sostanza immobile

I significati dell’essere

-L’essere come ACCIDENTE

-L’essere come CATEGORIE

-L’essere come VERO

-L’essere come ATTO e POTENZA

Le categorie

CATEGORIE = caratteristiche fondamentale e strutturali dell’essere. Sono: la

sostanza, la qualità, la quantità, la relazione, l’agire, il subire, il quando.

La SOSTANZA centro di riferimento di tutte le categorie

Cos’è la sostanza?

Il principio di non contraddizione: è impossibile che una stessa cosa sia e non

sia allo stesso tempo.

OGNI ESSERE HA UNA NATURA DETERMINATA, CHE E’ NECESSARIA.

LA SOSTANZA E’ L’ESSERE DELL’ESSERE, IL SUO SIGNIFICATO FONDAMENTALE.

SOSTANZA: l’individuo concreto MATERIA = ciò di cui una cosa è fatta

in quanto sinolo di FORMA = la natura propria di una

cosa (l’essenza)

ACCIDENTE = qualità che una sostanza può avere o non avere. La sostanza,

però, avendola o non avendola, non smette di essere ciò che è.

MATERIALE = la materia

-bronzo causa della statua

FORMALE = la forma

CAUSA -creatività causa dello scultore

EFFICIENTE = il principio del movimento

-scultore causa della statua

FINALE = lo scopo del movimento

-stare in un tempio scopo della statua

LA CRITICA ALLE IDEE PLATONICHE

-Il principio delle cose risiede nelle cose stesse

-Le idee dovrebbero essere di più dei concetti (per ogni concetto ci sono molte

caratteristiche)

-Le idee sono inutili doppioni, che complicano, anziché semplificare ciò che

devono rendere più comprensibile.

LA DOTTRINA DEL DIVENIRE

Il problema del divenire

-Parmenide: è impensabile perché implica un passaggio dall’essere al non

essere e viceversa, comportando l’esistenza del nulla.

-Aristotele: è un passaggio da un tipo di essere ad un altro tipo di essere; è una

modalità dell’essere.

Potenza e atto

POTENZA = la possibilità, da parte della materia di assumere una determinata

forma.

ATTO = la realizzazione di tale capacità.

ATTO:

-causa

-senso

-fine

della POTENZA

POTENZA:

-possibilità a senso unico

-necessità

La necessità è la modalità fondamentale dell’essere.

La materia prima

Una stessa cosa può essere sia potenza che atto

Questo fatto presuppone due condizioni:

che esistano una MATERIA PRIMA che sia PURA POTENZA priva di

determinazioni, che

può divenire

una FORMA PURA o ATTO PURO, cioè una perfezione

completamente realizzata.

LA CONCEZIONE ARISTOTELICA DI DIO

La dimostrazione di Dio

-Aristotele afferma che tutto ciò che è in movimento è necessario sia mosso da

altro e questo da altro ancora.

PRINCIPIO ASSOLUTAMENTE PRIMO e IMMOBILE

Gli attributi di Dio

-Dio come atto puro atto senza potenza

-pura forma

-sostanza incorporea

-realtà eterna

-Dio come causa finale Dio è immobile ed è il mondo che ispirandosi a

lui, si auto-ordina e si auto-determina

MATERIA DIO FORMA

-Dio come pensiero di pensiero essendo perfetto, Dio pensa la perfezione,

cioè se stesso.

LOGICA

-la logica non c’è nella classificazione delle scienze, perché ha come oggetto la

forma comune di tutte le scienze, cioè le varie modalità di dimostrazione e

ragionamento.

-Aristotele non usa il termine logica, ma usava analitica.

-oggetto della logica: struttura delle scienze in generale, che è la struttura

stessa dell’essere che è l’oggetto di tale scienza.

I concetti

-Ogni concetto di un settore è “specie” (contenuto) di un concetto più

universale e “genere” (contenitore) di un concetto meno universale. Esempio: il

concetto di vegetale è specie rispetto a quello di essere e genere rispetto a

quello di fiore.

-SPECIE: concetto di consta di un maggior numero di caratteristiche, ma che fa

riferimento a un minor numero di individui.

-GENERE: concetto che consta di un minor numero di caratteristiche, ma che fa

riferimento a un maggior numero di individui.

-La comprensione (caratteristiche di un concetto) e l’estensione (numero di

esseri a cui fa riferimento) stanno in un rapporto inversamente proporzionale.

Quindi più caratteristiche sono presenti, a meno individui può fare riferimento il

concetto, e viceversa.

-SOSTANZA PRIMA: concetto di una specie che non ha sotto di sé altre specie e

che presenta quindi la massima comprensibilità e la minima estensione.

-GENERI SOMMI: sono le categorie, che hanno il massimo di estensione e il

minimo di comprensibilità.

SILLOGISMO

Il ragionamento per eccellenza.

soggetto predicato

Premessa mag. OGNI ANIMALE E’ MORTALE

termine medio termine maggiore

Premessa min. OGNI UOMO E’ ANIMALE

termine minore termine medio

Conclusione OGNI UOMO E’ MORTALE

termine minore termine maggiore

Il problema delle premesse

-La validità di un sillogismo non si identifica con la sua verità perché, pur

essendo logicamente corretto, può partire da premesse false, e quindi condurre

a conclusioni false.

-Aritstotele si sofferma su SILLOGISMO SCIENTIFICO o dimostrativo, che parte

da premesse vere.

-ASSIOMI: proposizioni, vere di VERITA’ INTUITIVA, che risultano comuni a più

scienze o a tutte le scienze, oppure a due principi; PRINCIPIO d’IDENTITA’ (ogni

cosa è uguale a se stessa) PRINCIPIO del TERZO ESCLUSO (tra due opposti

contradditori non c’è via di mezzo). Insieme a questi occorrono i PRINCIPI

PROPRI alle SINGOLE SCIENZE, dimostrati da una serie di DEFINIZIONI:

-CONCETTO (uomo)

-GENERE PROSSIMO (animale)

-DIFFERENZA SPECIFICA (ragione)

-INDUZIONE: procedimento grazie al quale dal particolare si ricava l’universale.

Essa ha però dei limiti perché, contemplando solo ciò che si è constatato di

fatto, non riesce ad ottenere il vero universale.

-Le definizioni derivano dalla medesima facoltà da cui derivano gli assiomi,

ossia dall’intelletto (intuizione razionale).

Come Platone, anche Aristotele crede che si può ottenere ogni conoscenza da

un’intuizione dell’essere delle cose.

-L’esperienza e l’induzione mettono in moto l’intuizione.

-SCIENZA: SAPERE delle ESSENZE, fondato su un atto di intuizione intellettuale

post-esperienza.

La dialettica

A differenza di Platone, che vedeva nella dialettica la scienza più alta, propria

del filosofo che mette in discussione i principi di tutte le altre scienze, Aristotele

vede nella dialettica solo un ragionamento debole, cioè che non arriva a

concludere perché parte da premesse solo probabili.

LA FISICA

I movimenti

-Le sostanze in movimento, che sono percepibili coi sensi, costituiscono

l’oggetto della fisica.

-I quattro tipi di movimento:

1.movimento sostanziale, cioè la generazione o la corruzione

2.movimento qualitativo, cioè il mutamento o l’alterazione

3.movimento quantitativo, cioè l’aumento o la diminuzione

4.movimento locale, cioè il movimento in sé.

Si divide in:

1.movimento circolare intorno al centro del mondo

2.movimento dal centro del mondo verso l’alto

3.movimento dall’alto verso il centro del mondo.

I luoghi naturali dei quattro elementi

-Terra: centro del mondo

-Aria, Acqua e Fuoco: intorno alla Terra

-UNIVERSO FISICO: perfetto, unico, finito ed eterno. Il mondo è perfetto

(altezza, larghezza, profondità = 3, numero perfetto)

-Nessuna realtà fisica è infinita. La sfera delle stelle fisse segue i limiti

dell’universo.

Lo spazio e il tempo

-in natura non può esistere lo spazio vuoto. Tutte le cose sono nello spazio, ma

non l’universo, perché esso non è contenuto in alcunché, poiché è ciò che tutto

contiene.

-il tempo si definisce solo in relazione al divenire. Il tempo non è il mutamento

delle cose, ma la misura del loro divenire secondo “il prima e il poi”.

PSICOLOGIA e GNOSEOLOGIA

L’anima è l’oggetto della fisica in quanto forma incorporata della materia.

ATTO PRIMO DI UN CORPO CHE HA LA VITA IN POTENZA.

L’anima come principio o struttura formale, a differenza degli orfico-pitagorici

(connessione anima-corpo)

-Le funzioni dell’anima:

-funzione vegetativa, potenza nutritiva e riproduttiva

-funzione sensitiva, sensibilità e movimento

-funzione intellettiva, propria dell’uomo (intelletto passivo e attivo)

-L’INTELLETTO PASSIVO è la capacità di cogliere le forme intelligibili che sono in

potenza nella cose.

-L’INTELLETTO ATTIVO è la capacità di far passare in atto le verità o i concetti

universali che sono in potenza nelle cose e nell’intelletto passivo.

L’ETICA

-Il fine ed il bene, in Aristotele, coincidono.

-Ci dev’essere un fine supremo, che è desiderato per se stesso e non come

mezzo per un fine ulteriore.

E’ la FELICITA’ (oggetto primo e fondamentale delle scienze politiche)

-Il compito dell’uomo in quanto tale è la vita della ragione. l’uomo sarà felice

solo se vive secondo ragione; e questa vita è la VIRTU’. La virtù dipende dalla

scelta dei mezzi che si fa per raggiungere il fine supremo.

-Ci sono due virtù fondamentali:

-INTELLETTIVA (esercizio della ragione) o DIANOETICA;

-MORALE (dominio della ragione sugli impulsi sensibili) o ETICA.

Le virtù etiche

La virtù morale consiste nella scelta del giusto mezzo.

-CORAGGIO, giusto mezzi tra VILTA’ e TEMERARIETA’.

-TEMPERANZA, giusto mezzo tra INTEMPERANZA e INSENSIBILITA’.

-LIBERALITA’, gusto mezzo tra AVARIZIA e PRODIGALITA’.

-MAGNANIMITA’, giusto mezzo tra VANITA’ e UMILTA’.

-MANSUETUDINE, giusto mezzo tra IRASCIBILITA’ e INDOLENZA.

La principale delle virtù etiche &e

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Publisher
A.A. 2013-2014
7 pagine
3 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/04 Estetica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silent Wood di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Estetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Accademia di Belle Arti di Brera - Accademiadibrera o del prof Bonini Giuseppe.